Titolo originale | The Last Days of Ptolemy Grey |
Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | USA |
Regia di | Hanelle M. Culpepper, Guillermo Navarro, Debbie Allen, Ramin Bahrani |
Attori | Samuel L. Jackson, Dominique Fishback, Al Mitchell, Omar Benson Miller, Maury Ginsberg Gilbert Glenn Brown, Randy Austin, Percy Daggs IV, Cynthia Kaye McWilliams, Damon Gupton, Marsha Stephanie Blake, DeRon Horton, Martin Bats Bradford, Walton Goggins, Denise Burse. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 2 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento martedì 29 marzo 2022
Tratto dall'omonimo romanzo acclamato dalla critica di Walter Mosley. La serie ha ottenuto 2 candidature a Critics Choice Award, 1 candidatura a Critics Choice Super,
CONSIGLIATO SÌ
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Ptolemy Grey ha un nome altisonante, 91 anni e un Alzheimer che avanza a passo spedito. I ricordi di un'infanzia difficile e di miseria in Mississippi si confondono con i sogni e, soprattutto, con la realtà che lo circonda. Forse è stato un grand'uomo, ma nello stato attuale intuirlo richiede molta immaginazione. E nessuno dei suoi parenti, avidi e privi di senso etico, è disposto a farlo, a parte Reggie, nipote generoso e paziente, che assiste Ptolemy ed evita che l'anziano prozio finisca in balia di ogni genere di malfattore. Il destino beffardo vuole che sia proprio Reggie, invece, a perdere la vita tra le strade di Atlanta, lasciando Ptolemy alla mercé del mondo: sarà Robyn, una ragazza orfana ospitata dalla famiglia di Reggie a prendersi cura di lui, per necessità - un tetto sotto cui vivere - e compassione.
La storia di Ptolemy Grey, pubblicata nel 2010, era così fortemente legata allo stile narrativo di Walter Mosley ("Il diavolo in blu"), che il romanziere afroamericano non poteva delegare in alcun modo l'adattamento della stessa.
Ne escono sei episodi da un'ora l'uno per Apple Tv+, lunghezza ideale per sviluppare la personalità multiforme di Ptolemy e predisporre un ciclo completo della sua parabola esistenziale: dalla demenza alla lucidità e poi ritorno, con molte avventure nel mentre. The Last Days of Ptolemy Grey è soprattutto una prova attoriale gigantesca, non solo per Samuel L. Jackson, ma per la sua giovane spalla, Dominique Fishback, rivelata al mondo nei panni di una scaltra prostituta minorenne in The Deuce. Il rapporto tra i due, a metà strada tra amore platonico ostacolato dalla differenza di età e affetto paterno e disinteressato, si muove su un crinale scivoloso sul piano etico, ma restituisce sempre e solo l'impressione di un sentimento puro in un mondo quanto mai impuro.
Merito della regia di Ramin Bahrani (La tigre bianca), ma soprattutto dell'intesa tra due interpreti incredibili. Per Jackson, in particolare, Ptolemy Grey assomiglia alla summa di una carriera, in cui poter far rivivere tutti i Samuel Jackson amati in questi anni: quello colto e poco incline alla violenza, il tossicomane di Jungle Fever, il bad motherf... di Shaft o Pulp Fiction, l'anziano schiavo di Django Unchained. Mille sfaccettature che corrispondono ad altrettanti volti della storia di un afroamericano emblematico, stritolato tra il retaggio della schiavitù e il miraggio di un completo riscatto.
Per Ptolemy, uomo colto e dalla vita straordinaria e avventurosa, il recupero della propria identità e la chance di riscattarsi da una condizione apparentemente irreversibile passano necessariamente dal "diavolo bianco", come lo chiamava Malcolm X, incarnato da un dottore miracoloso - Walton Goggins, già con Jackson in The Hateful Eight - che lo sfrutterà come cavia da laboratorio per le proprie ricerche. Benché in versione edulcorata e civilizzata, è impossibile non cogliere il riferimento alla lunga storia di ricerche mediche effettuate in Stati Uniti su soggetti di pelle nera, solo relativamente consenzienti. Il patto stipulato tra i due diviene così chiaramente faustiano che Ptolemy chiamerà il dottore "Satana" da lì in avanti.
Ed è solo una delle molteplici suggestioni di una storia che in sei episodi prevede momenti noir con donne fatali e uomini dal grilletto facile, tesori nascosti fatti di dobloni d'oro e altro ancora, poco credibile ma perfettamente coerente con l'intento di Mosley. Forse troppo in così poco spazio, ma finché Jackson e Fishback coesistono e interagiscono nella medesima inquadratura, ogni difetto di Ptolemy Grey passa in secondo piano, incluso un epilogo prevedibile e forse non all'altezza delle premesse.
Tolomeo Grey è un uomo malato, dimenticato dalla sua famiglia, dai suoi amici e persino da se stesso. Improvvisamente lasciato senza il suo fidato custode e sull'orlo di sprofondare ancora di più in una demenza solitaria, Tolomeo viene assegnato alle cure dell'adolescente orfana Robyn, interpretata dalla candidata al BAFTA Dominique Fishback ("Judas and the Black Messiah"). Quando vengono a conoscenza di un trattamento in grado di ripristinare i ricordi confusi dalla demenza di Tolomeo, inizia un viaggio verso verità scioccanti sul passato, presente e futuro.