|
Ho letto molte recensioni riguardo questo film che hanno criticato il modo in cui Scott si sia posto in relazione alla "legacy" del suo Alien. Personalmente ritengo che vedere Prometheus secondo questa chiave di lettura costituisca un errore di non poco conto dal punto di vista critico: le logiche del mercato hanno certamente agito nell'interesse di pubblicizzare quest'opera come un prequel, ma se prendiamo il film in sè per sè, cioè lo giudichiamo senza influenze provenienti da un contesto esterno, ci si può facilmente rendere conto che Prometheus ha ben poco a che spartire con Alien, sotto ogni punto di vista. Ho avuto conferma di ciò andando a vederlo con un'amica che ha ben poca esperienza in ambito cinematografico, la quale pur non conoscendo affatto Alien, ha potuto godersi e comprendere il film in modo esaustivo. L'unica scena dove è venuta meno questa domabilità del contenuto e del messaggio dell'opera è stata proprio l'ultima, che in realtà è l'unica in cui sia possibile individuare un riferimento diretto al precedente lavoro del 1979. Dunque Prometheus non va visto come un ritorno alla storia del mostro più spaventoso del cinema moderno, bensì come un film di fantascienza dotato di un sneso autonomo e completo in sè stesso, al più ricco di riferimenti alla tradizione fantascientifica (non solo dello stesso Scott, ma anche, per esempio, a 2001: Odissea nello spazio) nell'ottica di un continuo lavoro di omaggio al genere da parte di un regista ormai anziano che affronta, come molti altri prima di lui, il nodo fondamentale per ogni autore di avviare, ad un certo punto della sua carriera, un lavoro autoriflessivo sul proprio cinema e i suoi modelli.
Analizzando dunque il film partendo da questo assunto di base, tuttavia non si può che vedere il bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno; vuoto perchè Scott ha dimostrato un'intelligenza e un tatto ben superiori quando si è mosso all'interno del filone della fantascienza, mezzo pieno perchè comunque Prometheus rimane un'opera di discreto livello, caratterizzata però da una profondissima scissione interna, a modo suo inspiegabile. E' infatti possibile suddividere il film in due fasi ben distinte, coincidenti ognuna, approssimativamente, con un'ora di proiezione. La prima metà dell'opera è uno straordinario esempio di cinema d'autore che si muove all'interno delle leggi di un genere ben codificato, un grande sforzo creativo a tratti anche superiore a quello dello stesso Alien, ma che tra citazioni reverenziali ai miti della tradizione e riflessioni tutt'altro che superficiali (i riferimenti alle antiche culture del mondo e il loro rapporto con il cosmo, l'origine della creazione e il suo significato storico e morale) lascia via via il passo ad una seconda ora che sembra quasi diretta da un'altra persona. Il perenne sforzo di Scott (forse in questa circostanza disprezzabile e dannoso) di coagulare in armonia i principi del cinema autoriale con le ferree logiche della produzione di massa e di intrattenimento produce una rottura difficilmente digeribile, che porta il film a scadere nei più banali clichè fantascientifici, vanificando in poco tempo tutto il discorso riflessivo costruito nella prima parte. Non solo l'alieno (iper-muscoloso) mostra una violenza tanto esplosiva quanta priva di logica, ma si susseguono senza ragione scene di azione assordanti e alla lunga noiose, tra esplosioni, infettati che si trasformano in zombie, inseguimenti vari e gente bruciata viva; tutto ciò annienta letteralmente l'atmosfera lenta e meditabonda che si era avvertito fino a quel momento, metafisica e visionarietà kubrickiane vengono sacrificate in nome della fantascienza d'azione, indubbiamente la più scadente, e così il film subisce un brutto calo qualitativo. La New Hollywood è ormai morta, assorbita da un rinnovato meccanismo di produzione seriale, e i registi degli anni '70 sembrano, chi più e chi meno, vittime anch'essi dello stesso meccanismo, come dimostra questo Prometheus, film dalle potenzialità elevetissime ma dalle ali tarpate dalla paura dell'insuccesso commerciale.
[+] lascia un commento a nicolas bilchi »
[ - ] lascia un commento a nicolas bilchi »
|
twitter
diventa fan
