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La Walt Disney affida budget e fascino al già collaudato regista Mike Newell per dare vita ad una (probabile) triologia del Principe di Persia. Una trama e idea già famosa grazie alla corrispettivo gioco che facilita sicuramente il lavoro.
Caratterizzazione del personaggio, scenografia e trama sono sapientemente tratti dalla controparte videoludica, riuscendo ad ottenere una ottima fedeltà che non guasta il film. Anche le scene d'azioni seguono lo schema classico di un videogioco, con onde di avversari da battere, tranelli e percorsi accidentati e infine l'ovvio boss di "fine livello". Un film che supera il giudizio per gli appassionati del genere, ma non convince i restanti.
Tolta l'ottima costruzione della scene di combattimento, non si può non sottolineare l'orribile cambio scena che persiste in tutto il film. La storia sembra andare avanti per livelli, evitando un nesso tra una scena e l'altra. Una "violenza" che spezza l'atmosfera e di conseguenza anche la comprensione della trama. Un brutto errore che denota la ricerca estrema dell'azione a scapito di momenti calmi ove le parole dei protagonisti dovrebbero farla da padrone.
Anche i dialoghi sono scarsamente sviluppati. I personaggi si muovono attorno ad sentimenti e ideologie profonde, ma i combattimenti incalzano e il tempo concesso è davvero troppo poco. Nessun momento per respirare, nessun attimo per pensare.
Gli attori entrano bene nelle loro parti, molto aiutati da una impeccabile fotografia e costume (è sempre la Disney). Peccato per questa costante ricerca del movimento che non permette in nessun modo un pieno sviluppo di tutti le restanti idee del film, penalizzando anche il finale.
Piacevole, ma con così tanto buon materiale a disposizione si poteva trarre sicuramente di più. Un tre stelle forzato.
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