C'era una volta in America

Una sinfonia che riunisce in armonie complesse e smisurate, volti, drammi, violenze, poesie, all'interno del quale, si frantumano certezze, si violano sogni, si arrendono gli uomini violentati dalla loro stessa vulnerabilità. Sacchi di farina che farciscono lievi passi di danza, sguardi che vanno ovunque si posi un tema che comprenda un'amicizia, un'amore non corrisposto, un gelato, striduli gabbiani premonitori di vanità disattese, parole indimenticabili, trilli di un telefono che non finisce mai, come il trascorrere di una vita. Che cosa si vuole di piu' da un'affresco corale sinfonico così misurato, all'interno del quale si muove silenziosa una trama sottile, nebulosa, che è visibile solo a coloro che sembrano dire: " Altrove non sperare, non c'è nave, non c'è strada per te, perchè sciupando la tua vita in questo angolo discreto, tu l'hai sciupata su tutta la terra"