L'Innocenza |
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Un film di Kore'eda Hirokazu.
Con Sakura Andô, Eita, Soya Kurokawa, Hinata Hiiragi.
continua»
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 126 min.
- Giappone 2023.
- Bim Distribuzione
uscita giovedì 22 agosto 2024.
MYMONETRO
L'Innocenza ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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Il coraggio di affrontare i propri sentimenti
di gabriellaFeedback: 19982 | altri commenti e recensioni di gabriella |
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martedì 24 settembre 2024 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il film di Kore'eda è un caleidoscopio di immagini, di emozioni multiformi e variegate, di pensieri puri e deformati, è lo specchio in cui si riflette ciò che siamo o vogliamo diventare, e dove invece le convenzioni sociali vorrebbero rinchiuderci. Minato è un undicenne di quinta elementare, il cui insolito comportamento insospettisce la madre Saori , alla quale il figlio rivela di essere stato oggetto di vessazioni da parte del maestro Hori. L’ incontro con il corpo docente si rivela una serie prolungata di scuse a una madre attonita e in rivolta, ma ben presto le versioni si sovrappongono, emergono punti di vista diversi, da una parte la scuola che cerca di salvare l’immagine senza esaminare , o cercare confronti, dall’altra genitori apprensivi che a loro volta giudicano senza indagare. Si evidenzia una società, in questo caso quella giapponese, miope , bugiarda e soffocante, noncurante delle esigenze del singolo individuo, ma tesa a inglobare sentimenti e in uno spazio preciso e definito, deformando così la libertà che è propria di ogni essere umano . Questa la prima parte, molto articolata, a tratti complessa, si illumina nella seconda, dall’amicizia tra Minato e Yori, dal loro percorso di crescita e maturazione, un rapporto deriso dai compagni, proprio perché non rispetta le regole, diventa alieno ed esposto al giudizio, ( come non pensare a Leon e Remièdi Close?)Allora bisogna trovare una via d’uscita, una zona franca dove trovare il proprio respiro, e la trovano, nel vagone dismesso di un treno, che per raggiungerlo bisogna attraversare una foresta piena di sterpi e fango, un luogo sospeso, dove può accadere di tutto, dove si può liberare l’immaginazione fino a farla esplodere, un luogo dell’anima, che lacera i confini del muro del pregiudizio , il vero mostro ( Il titolo originale infatti è The monster), trovare riparo dalle pressioni del mondo degli adulti, che si aspettano sempre qualcosa, tranne l’accettazione di essere quello che si è. Non esistono sentimenti sbagliati, ma semplicemente sentimenti, e che la purezza non è nient’altro che la ricerca della felicità, anche se la furia della tempesta fa franare il terreno, perché ci si può ritrovare ed abbracciarsi dopo aver percorso un tunnel buio e umido, uscire dall’utero materno verso la luce che ci attende fuori, con la gioia di non essere cambiati, ma gli stessi di prima.
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