Il racconto coraggioso e necessario di una tragedia che ancora oggi si ripete, ma anche il racconto di come la gioia può rinascere dopo un dramma inenarrabile.
Centinaia di migliaia di donne vengono violentate e torturate da soldati che utilizzano lo stupro come arma di guerra. La storia della Repubblica Democratica del Congo è una storia di violenze e di come le potenze straniere hanno finanziato le milizie locali allo scopo di destabilizzare le fragili istituzioni nazionali, in modo da depredare più facilmente le risorse minerarie del paese. Oggi le donne sessualmente abusate in un paese dilaniato dalla guerra cominciano a guarire nella Città della Gioia dove recuperano la loro forza e la loro autostima.
"Dalla disperazione è nata la dignità, dalla sofferenza è nata la forza, dalla paura è nata la gioia. La visione della città della gioia è rivoluzionare la mentalità delle donne congolesi".
City of Joy è stato fondato nel 2011 dal dottor Denis Mukwege, candidato al Nobel per la pace nel 2016, dalla scrittrice e attivista Eve Ensler, autrice dei Monologhi della vagina, e dall'attivista per i diritti civili Christine Schuler-Deschryver. Il centro è diventato ora un documentario di Madeleine Gavin che ci conduce nel centro pensato per offrire alle vittime di stupri un luogo di pace e di gioia, uno spazio sicuro in cui poter rinascere.
Penetrante, provocatorio ed edificante, il documentario di Gavin è il racconto coraggioso e necessario di una tragedia che ancora oggi si ripete, ma anche il racconto di come la gioia può rinascere dopo un dramma inenarrabile. City of Joy è una rivoluzione nel Congo definito "il peggior posto al mondo dove essere una donna".