
Titolo originale | The Naked Gun |
Anno | 2025 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA |
Durata | 85 minuti |
Al cinema | 41 sale cinematografiche |
Regia di | Akiva Schaffer |
Attori | Liam Neeson, Pamela Anderson, Paul Walter Hauser, Danny Huston, CCH Pounder Kevin Durand, Malik Jubal, Liza Koshy, Wilbur Fitzgerald, Cody Rhodes, Busta Rhymes, Chase Steven Anderson, Princess Elmore, Zachary Vazquez, Michael Beasley, Carl Gilliard, Lyon Beckwith, Jason MacDonald, Christopher Cocke, Scott Rapp, Hurley Paul, Jesse Santoyo, Lydia Castro, Joey Shear, David Dunston, Jess Haynes, Marvin E. West, Elliott Grey, John Santiago, Mark Frietch, Eddie DuPriest, Moses Jones, Michael Bisping, Bruce Buffer, Kamaru Usman, 'Weird Al' Yankovic, Priscilla Presley, Judd Lormand, Sean Freeland, Doug Mand, Brandon Valley Jones, Marc Farley, Omer Mughal. |
Uscita | mercoledì 30 luglio 2025 |
Distribuzione | Eagle Pictures |
MYmonetro | 2,81 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 31 luglio 2025
Solo un uomo ha le pall....ottole giuste per guidare la squadra di polizia e salvare il mondo. Una pallottola spuntata è 17° in classifica al Box Office. venerdì 22 agosto ha incassato € 3.787,00 e registrato 84.489 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Frank Drebin jr. ha ereditato dal padre l'infallibilità nel catturare i criminali, ma anche la goffaggine e l'atteggiamento anti-sociale, che lo rende spesso più un pericolo che una risorsa per le forze della Legge. Dopo aver sgominato una rapina, l'indagine su un caso di possibile suicidio lo mette sulle tracce di Richard Cane, magnate della tecnologia che ha escogitato un piano criminoso per riportare l'umanità a uno stadio primordiale e ferino. Ma Cane non sa con chi ha a che fare.
Lo status imperituro di cult di Una pallottola spuntata, caposaldo della comicità demenziale di Zucker-Abrahams-Zucker, si è conservato nel terzo millennio a tal punto da rendere il sequel-reboot (e quasi remake) del 2025 un'operazione azzardata e irta di pericoli.
Complicato mantenersi all'altezza di quei livelli e vestire le scarpe di Leslie Nielsen, così come potersi permettere la stessa licenza in fatto di politicamente scorretto. Va grande merito quindi ad Akiva Schaffer per essere riuscito a evitare i molti ostacoli o averli affrontati a viso aperto e consapevole dei propri limiti.
L'inevitabile omaggio al passato si traduce in una sequenza di lacrime e risate per i molti trapassati - Nielsen, ma anche George Kennedy e O.J. Simpson, a cui viene riservata una spassosa stoccata post mortem - e nel ritorno della soggettiva della sirena invadente dell'auto della polizia, in genere nei titoli di testa dell'originale e ora nei titoli di coda. Ma è soprattutto lo spirito di Una pallottola spuntata a essere preservato in questo revamping: sfrontatezza e ritmo indiavolato, parodie e riferimenti trasversali metacinematografici - la scena della matrioska di set televisivi, una delle gag più riuscite - che talora si celano nei dettagli dell'inquadratura, l'umiltà di prendersi gioco di tutto, incluso se stessi e l'operazione in questione (viene in mente il "We're Only in It for the Money" del grande Frank Zappa).
Una pallottola spuntata 2025 è un'operazione che ha come target di riferimento i cinquantenni memori dell'originale e non ne fa mistero: solo a loro è consentito di godere appieno delle molte gag, con quel pizzico di ironia reazionaria di lunga tradizione (da Aristofane in giù) che si stempera nella nostalgia e nelle strizzate d'occhio complici.
Tra gli aggiornamenti al tempo presente, a parte le gag "tecnologiche", spicca il fatto che il nuovo Drebin sia figlio di Matrix e del cinecomix, e quindi capace di prodezze sovrumane (oltre che di altrettante defaillance). Mentre Drebin lo sciupa femmine sceglie il consueto stile, ma al suo fianco compare coraggiosamente una vamp over 50, che non ha paura di mostrare le rughe: una Pamela Anderson più richiesta nel 2025 a Hollywood di quando era una giunonica beltà nel fiore degli anni.
Il passaggio da Leslie Nielsen a Liam Neeson inevitabilmente sacrifica qualcosa in termini di vis comica, ma lo compensa con il metatesto legato all'attore irlandese, da anni incastrato in revenge movie di serie B e finalmente affrancato, in un ruolo che gli permette il lusso di irridere la sua recente carriera.
In sostanza sono 85 minuti - e la brevità aiuta - di gigantesca comfort zone, che ha pochissimo senso di esistere in assoluto nella storia del cinema, ma ha pieno diritto di cittadinanza nel particolare di un preciso target generazionale, bisognoso della consolazione nostalgica di un amarcord, seppur in tono minore.
Non è un caso se la sala nella quale mi trovavo durante la visione, gremita da over 40, abbia riso a pieni polmoni dalla primissima scena sino all'ultima discutibile gag. Il revival, sequel o reboot (chiamiamolo come vogliamo, ma oserei dire sequel) del cult con Leslie Nielsen, è un prodotto standard e targhetizzato. Ed è un peccato, oltre che ad un oculata mossa per incassare [...] Vai alla recensione »
Pi? che un sequel, il reboot della saga di successo di Zucker-Abrahams-Zucker degli anni 80 e 90. La formula ? la stessa: il tenente Drebin Jr., figlio dell?originale, deve salvare il mondo dal cattivo di turno e nel farlo si innamora della belloccia stagionata. La presenza di Seth MacFarlane (qui solo come produttore) nella produzione si fa notare per lo humour dissacrante, ma le gag, pur numerose [...] Vai alla recensione »
Quando avevo sentito anni fa della possibilit? di reboot non ero per niente convinto, ma ora, avendo visto la nuova Pallottola Spuntata, da grande fan della trilogia e del genere demenziale, non posso che consigliarla a tutti!Fa molto ridere, certe scene sono davvero assurde e spassose.Bravissimo Liam Neeson, credibilissimo. Un 8 pieno, finalmente il (gran) ritorno della comicit? demenziale, riadattata [...] Vai alla recensione »
Diciamolo: film come questo andrebbero visti in lingua, se non si vuole passare gran parte della durata a pensare quale fosse la versione originale dei giochi di parole che il film destruttura, irride o prende ridicolmente alla lettera. E il fatto che non lo si facesse con i film degli anni 80 e 90 è un segno preciso: tutto, nella cura dell'adattamento, è radicalmente cambiato.
Ci potrebbe essere tutto un affascinante pensiero laterale a sostenere questo sequel/reboot de Una pallottola spuntata stavolta curato dal collettivo Lonely Island, nuovo episodio della saga demenziale di Zucker/Abrahams apice (tra i molti) di un cinema demenziale le cui linee, riprese oggi, potrebbero portare con sé non pochi spunti, tra la possibilità che ci sia ancora spazio per un immaginario del [...] Vai alla recensione »
In principio era il telefilm, ovvero la serie. Ma nel 1988 ancora non si chiamavano così. Gli showrunner (neanche loro si chiamavano così) erano i fratelli Jerry e Jim Abrahams, con David Zucker alla regia. Vale a dire il trio Zucker-Abrahams-Zucker (ZAZ) che aveva concepito il genialissimo "L'aereo più pazzo del mondo", uscito nel 1980. Una raffica di battute che chi lo ha visto ricorderà.
Frank Drebin jr ha lo stesso piglio di papà. Deciso quanto serve. Infallibile nel far scattare le manette ai polsi di qualche criminale. E buffo. Sì, buffo al punto giusto per trasformare un poliziesco forse troppo scontato in un'ora e mezzo di divertimento puro. Il tenente che visse, recitò e strappò risate in tre avventure precedenti oggi non c'è più.
Sono passati trent'anni da Una pallottola spuntata 33+13 e l'ispettore Frank Drebin ha un figlio, Frank Drebin jr. Che costui sia interpretato da un attore (Liam Neeson) che nella vita ha 73 anni sembra non importare nulla a nessuno: l'importante è che sia cretino e inopportuno come il padre, e su questo non ci piove. Importa poco anche della trama, vero? La cosa essenziale è che, come in certi romanzi [...] Vai alla recensione »
Peccato, veramente un peccato non poter dire Bingo! Perché ogni tanto ci sarebbe bisogno di qualche opera fuori dal coro della attuale mediocrità imperante. Detto ciò, arrivato con grande distacco temporale al quarto appuntamento del noto franchise nato a cavallo degli anni Ottanta/Novanta, era quasi una classica "missione impossibile" quella di questo remake di Una pallottola spuntata di Akiva Schaffer [...] Vai alla recensione »
Quando si è diffusa la notizia del remake di The Naked Gun, ovvero Una pallottola spuntata, subito si temeva il disastro e invece... Invece, prima di tutto, Una pallottola spuntata 2025 non è un remake bensì un sequel: il protagonista Frank Drebin Jr. (Liam Neeson autoparodia di se stesso) è infatti il figlio dello storico Drebin interpretato da Leslie Nielsen.
Perfino il cinema americano si è reso conto che la nostalgia è il programma politico più forte del momento. Chi più chi meno, i successi - o presunti tali - dell'ultima estate guardano al passato, rinverdendo franchise, recuperando miti novecenteschi, ammiccando alla retromania di chi non ha vissuto certe epoche ma le ha fruite solo attraverso le immagini e i ricordi altrui.
C'è ancora posto, oggi, per la commedia demenziale di Una pallottola spuntata? Tra il nonsense e la scorrettezza, tra la scomposizione di ogni logica e il becero sberleffo. Akiva Schaffer, regista e sceneggiatore di questo 'legacy sequel' (cioè un sequel che funziona però più che altro da ripartenza o reboot), parrebbe dir di sì. Anche a trent'anni di distanza dal terzo e ultimo capitolo dell'iconica [...] Vai alla recensione »