| Anno | 2025 |
| Genere | Drammatico, Horror, Thriller, |
| Produzione | USA |
| Durata | 88 minuti |
| Regia di | Jaume Collet-Serra |
| Attori | Danielle Deadwyler, Russell Hornsby, Okwui Okpokwasili, Peyton Jackson Estella Kahiha. |
| Uscita | giovedì 5 giugno 2025 |
| Distribuzione | Universal Pictures |
| MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 4 giugno 2025
Da Blumhouse, il marchio globale di maggior successo nel campo dell'horror, arriva un nuovo terrificante film originale. In Italia al Box Office The Woman in the Yard ha incassato 60 .
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CONSIGLIATO SÌ
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Ramona deve usare le stampelle a causa delle conseguenze di un grave incidente d'auto nel quale ha perso la vita suo marito David. La donna vive nella fattoria isolata sistemata con fatica insieme al marito e deve cercare di badare ai suoi due figli, l'adolescente Taylor e la piccola Annie. Le difficoltà della vita quotidiana sembrano però fiaccare oltremodo Ramona: ci sono conti da pagare, è andata via la corrente elettrica, ma non possono chiamare la compagnia perché il telefonino è scarico, il cibo scarseggia, le tensioni familiari aumentano.
Come se non bastasse, all'improvviso compare una strana donna seduta nel cortile di casa, vestita di nero e con un velo altrettanto nero a coprirle il volto. Ramona, preoccupata, le si avvicina per chiederle cosa voglia e se abbia bisogno di aiuto, ma riceve solo risposte evasive ed enigmatiche. Mentre tra Ramona e Taylor i rapporti continuano a peggiorare, la misteriosa donna si fa sempre più vicina e minacciosa.
Jaume Collet-Serra, autore dalla filmografia variegata, ma con una buona propensione verso i film del terrore (su tutti, basta ricordare il pregevole e spiazzante Orphan), questa volta usa con consumata abilità i modi e le forme dell'horror per raccontare una storia di disperazione e sensi di colpa che disvela un po' alla volta i suoi segreti per condurci, in sostanza, in un viaggio attraverso le tenebre dell'animo umano.
Il "mostro" è, come più di qualche volta è successo nel genere horror, una riuscita metafora del dolore e della sofferenza che crescono all'interno delle persone e si concretizzano in una forma fantasmatica e soprannaturale. Il ritratto della protagonista è delineato con finezza nella sua amara incapacità di affrontare la tragedia che l'ha colpita e di fare i conti con la necessità di congiungere il proprio destino con quello dei suoi figli che, sia pure a vario titolo oppositivi ed esigenti, hanno comunque bisogno di lei e sono la sua famiglia.
Danielle Deadwyler (di cui ricordiamo l'ottima prova in Till - Il coraggio di una madre) riesce a rendere con credibilità la sofferenza - ma anche in certi momenti l'egoismo e l'indifferenza - del suo personaggio che si trova a fronteggiare i propri fantasmi senza avere la forza, né forse la volontà, di farlo. Proprio Ramona è il centro pulsante del film - mentre gli altri personaggi sono meramente funzionali - e le sfaccettature della sua caratterizzazione sono tali da evitare banalizzazioni del dramma, che si mantiene invece sempre interessante e focalizzato sull'introspezione e sull'analisi del dolore della perdita.
Se il film ha così una buona capacità di generare tensione e anche di mantenere coeso e vibrante il racconto, attraverso diversi momenti, soprattutto nel finale, di sinistra inquietudine, c'è da dire che il suo difetto principale è forse quello di essere un po' troppo scoperto nella metafora e di risolversi in un modo sostanzialmente facile e sbrigativo, anche se del tutto coerente con le premesse. In questo modo si riduce in parte l'impatto drammatico, ma - ed è piuttosto inconsueto in un film horror soprattutto negli ultimi decenni - si acquisisce un effetto consolatorio non disprezzabile.
The Woman in the Yard sembra uno strano progetto di reazione al massimalismo di Black Adam e (forse soprattutto) all'ingombrante star power di The Rock. Jaume Collet-Serra si è forse sentito circondato da troppo rumore di fondo, ha bisogno di silenzio, ha riscoperto la necessità di una misura, anche se lui, specialista da anni in action ai limiti del bessoniano, sembra l'ultima persona ad averne davvero [...] Vai alla recensione »
Se è vero che per George A. Romero "gli zombi più sono lenti e più fanno paura", per Jaume Collet-Serra i "mostri" - o quel che siano - possono anche restare immobili, seduti su una sedia, in un cortile. Tanto sono nella nostra testa. In The Woman in the Yard il livello simbolico e perturbante di questa donna interamente ricoperta da un velo nero, minacciosa e inesorabile, permette al regista di Orphan [...] Vai alla recensione »