
Il racconto delle venti date fatte a Milano al teatro Out Off, di fronte a 200 persone per serata. Fuori Concorso al Lido e dall'11 al 17 settembre al cinema.
di Emanuele Sacchi
Nell'autunno del 2024 Francesco De Gregori suona per venti date a Milano al teatro Out Off, di fronte a 200 persone per serata. Una dimensione raccolta, in un contesto volutamente "low key", ovattato, dove il confine tra prove e set vero e proprio si fa incerto, e a contare resta soprattutto la vicinanza, la possibilità di entrare in contatto diretto con l'artista.
Sulla zona grigia lavora il documentario di Stefano Pistolini, che alterna prove e concerti senza soluzione di continuità: per distinguere il passaggio dall'esercitazione alla performance spesso occorre osservare i vestiti indossati da De Gregori o dai suoi ospiti.
A spezzare il flusso delle performance intervengono le immagini in bianco e nero dei tram di Milano, frammenti nostalgici che evocano un tempo remoto, più semplice e forse più giusto, uno scenario implicito dell'immaginario del cantautore. Infine il documentario trova la sua chiusura naturale nel valzer finale di Buonanotte fiorellino, quando De Gregori invita il pubblico - inevitabilmente attempato o incanutito - a rompere gli indugi e ballare. È l'apoteosi di un amarcord collettivo sussurrato, la celebrazione di un presente che continua a dialogare con il passato.