alberto
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domenica 31 marzo 2024
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imbarazzante
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Ho trovato il film imbarazzante, a partire dalla scrittura. Solo nelle peggiori fiction televisive si trovano snodi narrativi così banali e personaggi di cartapesta di tal fatta, adatti a ritrarre stereotipi inesistenti. Solo nei film di super-eroi si potrebbe trovare un protagonista che nel giro di pochi giorni: diventa abruzzese, amico dei lupi che incontra a ogni angolo, imitatore dei grilli che manda in estasi i bambini, salvatore di adolescenti suicide, tenero amante. Un grande spot per la regione Abruzzo che però meriterebbe di meglio. Ogni volta che si pensa che il cinema italiano stia riuscendo a ritrovare l'orgoglio di una grandissima tradizione ecco che arriva la mazzata che gli fa riabbassare la testa.
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Ho trovato il film imbarazzante, a partire dalla scrittura. Solo nelle peggiori fiction televisive si trovano snodi narrativi così banali e personaggi di cartapesta di tal fatta, adatti a ritrarre stereotipi inesistenti. Solo nei film di super-eroi si potrebbe trovare un protagonista che nel giro di pochi giorni: diventa abruzzese, amico dei lupi che incontra a ogni angolo, imitatore dei grilli che manda in estasi i bambini, salvatore di adolescenti suicide, tenero amante. Un grande spot per la regione Abruzzo che però meriterebbe di meglio. Ogni volta che si pensa che il cinema italiano stia riuscendo a ritrovare l'orgoglio di una grandissima tradizione ecco che arriva la mazzata che gli fa riabbassare la testa.
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ralphscott
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domenica 31 marzo 2024
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una fiaba edificante
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Non smette - quasi - mai di nevicare, ai bordi delle strade compaiono lupi ed orsi con la frequenza dei piccioni in città, le lucine del paese al calar delle tenebre fanno effetto presepe, e via via con altre licenze fiabesche. Tutto ciò, tuttavia, é funzionale alla narrazione di un mondo a parte che ci accoglie e fa partecipi così come riesce a farlo col maestro di un sempre convincente, sensibile A. Albanese. Il feeling con la Raffaele, una burbera dal cuore d'oro, dona alla narrazione una marcia in più. Aggiungo che, finalmente, si può assistere ad un film in cui nessuno fuma (e quindi niente cicche a terra) e gli eccessi di una società malsana, come i famigerati suv, sono ridotti al necessario (qui nevica davvero).
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Non smette - quasi - mai di nevicare, ai bordi delle strade compaiono lupi ed orsi con la frequenza dei piccioni in città, le lucine del paese al calar delle tenebre fanno effetto presepe, e via via con altre licenze fiabesche. Tutto ciò, tuttavia, é funzionale alla narrazione di un mondo a parte che ci accoglie e fa partecipi così come riesce a farlo col maestro di un sempre convincente, sensibile A. Albanese. Il feeling con la Raffaele, una burbera dal cuore d'oro, dona alla narrazione una marcia in più. Aggiungo che, finalmente, si può assistere ad un film in cui nessuno fuma (e quindi niente cicche a terra) e gli eccessi di una società malsana, come i famigerati suv, sono ridotti al necessario (qui nevica davvero). Godiamoci quindi le lezioni sul canto degli uccelli, il volo dei rapaci, la passeggiata notturna del cervo, poichè certa narrazione la si trova, di solito, in inutili ed anestetizzanti cartoni animati per adulti.
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rumon
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sabato 30 marzo 2024
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la vita dura dei borghi dell''appennino
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Michele ne ha abbastanza di fare il maestro in una scuola di Roma dove glli alunni sono strafottenti e indisciplinati. Così chiede di essere trasferito a Rupe, paesino dell'entroterra montano abruzzese. Si aspetta un ambiente meno negativo e molto contatto con la Natura. Da cittadino, non ha un'idea molto precisa di cosa significhi contatto con la Natura. Ma è intelligente e impara presto a vestirsi in modo adeguato per affrontare neve e ghiaccio, ad accendere la stufa e a rispondere "o!" quando qualcuno lo saluta. I bambini sono davvero più gentili e disciplinati di quelli di città; ma, ahimé, sono anche pochi; troppo pochi per tenere la scuola aperta.
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Michele ne ha abbastanza di fare il maestro in una scuola di Roma dove glli alunni sono strafottenti e indisciplinati. Così chiede di essere trasferito a Rupe, paesino dell'entroterra montano abruzzese. Si aspetta un ambiente meno negativo e molto contatto con la Natura. Da cittadino, non ha un'idea molto precisa di cosa significhi contatto con la Natura. Ma è intelligente e impara presto a vestirsi in modo adeguato per affrontare neve e ghiaccio, ad accendere la stufa e a rispondere "o!" quando qualcuno lo saluta. I bambini sono davvero più gentili e disciplinati di quelli di città; ma, ahimé, sono anche pochi; troppo pochi per tenere la scuola aperta. Tanto più che il direttore della scuola non ha intenzione di salvare questo piccolo istituto in un paesino di 364 anime, anzi, fa di tutto per farlo chiudere. Ma Michele ha un'idea, che è condivisa da Agnese, la vicepreside: trovare i 4 bambini necessari per mantenere la scuola, ospitando in paese famiglie ucraine rifugiate a causa della guerra. Vengono coinvolti maresciallo dei carabinieri, sindaco e parroco. Il bidello e l'altra maestra vengono inviati in missione nel Fucino, tra le famiglie originarie del Marocco. Quando sembra che tutto sia a posto, una delle famiglie ucraine decide di andar via. Panico. Soluzione di fortuna: far passare, con l'aiuto della veterinaria del paese, uno dei bambini autoctoni per alunno con lieve ritardo mentale, dunque disabile, dunque bisognoso di insegnante di sostegno, dunque motivo per far rimanere la scuola aperta. Quando il ghiaccio, in senso realte e metaforico, si è sciolto, Michele deve tornare a Roma. Parte. E poi ritorna, perché "la montagna lo fa": fa accadere cose, trasforma le persone, cambia la vita. Il Michele che resta a Rupe ha perso qualcuna delle idee romantiche del primo giorno, ma ha acquisito una motivazione solida per restare: perché adesso decide con cognizione di causa. Inquadrature belle, senza estetismi. La Natura dell'Abruzzo, che è veramente bella, si presta. La vita nei paesi piccoli dell'Appenninno è dura; speriamo che questo film serva a far riflettere e a trovare modi di aiutare questi borghi.
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(di mario rossi)
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licia
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sabato 30 marzo 2024
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un film da vedere!
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Un film molto attuale, mi è piaciuto molto anche se la fine è scontata..ma in un mondo così ci vogliono anche film che fanno bene al cuore..grande Albanese
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