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venerdì 1 novembre 2024
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joker
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Avrebbe potuto sviluppare in modo più chiaro il senso del film. La doppia personalità del protagonista del primo film è generato dalla necessità di farsi accettare almeno nell'alter ego rappresentato da Joker. Nel sequel vorrebbe rinunciare a questo doppio io senza riuscirvi forse perché la gente e la stessa Lee non vuole rinunciare alla parte più interessante del personaggio.
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stefano73
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domenica 27 ottobre 2024
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joker al processo e innamorato sotto i riflettori
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“Joker, folie a deux”. Arthur Flek/Joker è in carcere e deve affrontare il processo per gli omicidi commessi. Stanco e ormai poco propenso alla sua natura comica fallimentare incontra “Lee”, ragazza internata per problemi psichici. Da lì la sua emotività riceve un nuovo slancio vitale. Rispetto al primo “Joker” , grande successo di pubblico e critica, era difficile ripetersi. Il regista azzarda la scelta più coraggiosa e rischiosa.
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“Joker, folie a deux”. Arthur Flek/Joker è in carcere e deve affrontare il processo per gli omicidi commessi. Stanco e ormai poco propenso alla sua natura comica fallimentare incontra “Lee”, ragazza internata per problemi psichici. Da lì la sua emotività riceve un nuovo slancio vitale. Rispetto al primo “Joker” , grande successo di pubblico e critica, era difficile ripetersi. Il regista azzarda la scelta più coraggiosa e rischiosa. Viene realizzato su sequel mescolando i generi anche con una forte componente musical poco riuscita. Sempre bravissimo Joaquin Phoenix e azzeccato l’inserimento di Lady Gaga. Purtroppo il coraggio e l’audacia non sempre paga e il film anche se riuscito non riesce a conquistare il pubblico. I messaggi ci sono e purtroppo sono tristi e deprimenti. Il popolo si appassiona all’immagine e al personaggio di Joker….e mai al povero Arthur abbandonato alle sue problematiche. Anche Lee è innamorata del personaggio e non di Arthur purtroppo…squallida visione dei nostri tempi ! Voto:6.
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babynight
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venerdì 25 ottobre 2024
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interessantissimo
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo.
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo. Sì, proprio lui, cosi invidiato e quindi, insieme, deriso e compatito dalle guardie carcerarie, rischia la cannibalizzazione da parte del suo popolo.
Inevitabile quindi che i seguaci veri, gli spettatori adoranti del primo film, si scandalizzino e si contorcano. Joker e' uscito dagli schemi: ama, soffre, subisce, non e' piu' soltanto prigioniero della sua follia. In lui c'e' dell'altro. E se nel primo film qualcosa s'era gia' intuito, ora sembra (mi prendo questa licenza) che il regista intenda dire: - Guardate che non avete capito completamente il primo film. C'e' dell'altro ... roba pesante, ora ve lo alleggerisco con qualche canzone.
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babynight
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venerdì 25 ottobre 2024
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straordinario
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselolo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo.
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Difficile spiegare perche' questo film da molti non venga gradito: il regista e' voluto andare oltre, rischiando. Non e' piu' un film di genere, scoperchia tante tematiche scabrose. Una tra tante: parla del desiderio di noi, aspiranti followers del nostro Joker di quartiere, di idolatrare, di toccare, invidiare il nostro coraggioso vendicatore che diventa famoso (beato lui ... ) per poi arrivare a sequestrarlo, a impossessarsene, a "mangiarselolo". Ma anche Joker ha paura (scandalo) e schiva il rischio. Lui, la cui partner gli scoperchia la verita' in una sequenza onirica, ha ancora qualcosa da dare ai "followers": lo spettacolo della morte del proprio idolo. Sì, proprio lui, cosi invidiato e quindi, insieme, deriso e compatito dalle guardie carcerarie, rischia la cannibalizzazione da parte del suo popolo.
Inevitabile quindi che i seguaci veri, gli spettatori adoranti del primo film, si scandalizzino e si contorcano. Joker e' uscito dagli schemi: ama, soffre, subisce, non e' piu' soltanto prigioniero della sua follia. In lui c'e' dell'altro. E se nel primo film qualcosa s'era gia' intuito, ora sembra (mi prendo questa licenza) come che il regista intenda dire: - Guardate che non avete capito completamente il primo film. C'e' dell'altro ... roba pesante, ora ve lo alleggerisco con qualche canzone.
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morgue86
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giovedì 24 ottobre 2024
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povero arthur!
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Parlando del film devo dire che sicuramente é più noioso del primo. Non succede praticamente nulla. Zero azione. Per non parlare del fatto di aggiungere le parti musical che sinceramente rompono alquanto e non aggiungono nulla. Ma credo che per Todd Philips il punto fosse un altro, ovvero far capire al mondo come le persone possano sfruttare e distruggere allo stesso modo una persona debole. In questo ci é riuscito benissimo e infatti il film mostra arthur osannato e abbandonato da tutti allo stesso modo. Lascia una grossa tristezza. Phoenix grande come sempre!
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fellini2000
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martedì 22 ottobre 2024
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un sequel fedele e ai livelli dell'originale
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Le premesse e le aspettative riguardo a Joker - Folie a Deux onestamente erano un po' preoccupanti dato che il primo film del 2019, si rivelò uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, affermandosi perfettamente funzionale in tutti gli aspetti (regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, ecc.) e perciò risultava un po' difficile arrivare ai suoi livelli. Ovviamente Folie a Deux non è definibile migliore della prima opera di Todd Philips, però riesce comunque a tenergli testa, mantenendo sempre lo stesso magnifico stile registico, la stessa fotografia con quel tocco un po' dessaturato da film sociale drammatico. Ed è proprio l'aspetto sociale ad essere il punto di forza di questo film; Philips con quest'opera riesamina a pieno l'aspetto sociale e psicologico di quella figura disabile individuabile in Artur Fleck, abbandonata completamente dalla società e quasi costretta a diventare un simbolo della delinquenza per poter far capire al mondo gli sbagli commessi verso le persone più deboli.
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Le premesse e le aspettative riguardo a Joker - Folie a Deux onestamente erano un po' preoccupanti dato che il primo film del 2019, si rivelò uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, affermandosi perfettamente funzionale in tutti gli aspetti (regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, ecc.) e perciò risultava un po' difficile arrivare ai suoi livelli. Ovviamente Folie a Deux non è definibile migliore della prima opera di Todd Philips, però riesce comunque a tenergli testa, mantenendo sempre lo stesso magnifico stile registico, la stessa fotografia con quel tocco un po' dessaturato da film sociale drammatico. Ed è proprio l'aspetto sociale ad essere il punto di forza di questo film; Philips con quest'opera riesamina a pieno l'aspetto sociale e psicologico di quella figura disabile individuabile in Artur Fleck, abbandonata completamente dalla società e quasi costretta a diventare un simbolo della delinquenza per poter far capire al mondo gli sbagli commessi verso le persone più deboli. Nella pellicola del 2019 sia a livello registico che di sceneggiatura venne introdotto ed evidenziato fortemente la componente sociale, ma in questa seconda opera viene assolutamente affrontata e approfondita meglio. Sempre ammirabile l'interpretazione di Phoenix, anche se non ai livelli del "Joker" Artur Fleck del 2019. Discretamente apprezzabile invece l'interpretazione di Lady Gaga nella pseudo Harley Queen. L'unico aspetto debole sono forse la gestione delle scene musicale, probabilmente un elemento non necessario.
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(di ivan il matto)
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lunedì 21 ottobre 2024
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ottima chiave di lettura
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Buongiorno Paola. Condivido appieno la sua recensione, l’ho letta solamente dopo aver visto il film ed ho colto tutto ciò che ha colto lei. Non mi stupisco del disappunto che ha creato questo film, in molti probabilmente si aspettavano un cinecomic. Mi vien da pensare che la maggior parte degli spettatori del primo film si sia compiaciuta dall’entrata in scena di ‘Joker’ e che abbiano messo in secondo piano il personaggio di Arthur (secondo me la vera essenza dell’interpretazione di Phoenix). In questo secondo capitolo ho trovato il continuo cambio di registro da thriller cupo a ‘scanzonato mondo immaginario dello psicopatico’ una chicca che ha messo in difficoltà chi si ferma a ‘ciò che si vuol vedere’ ma non sa cogliere ciò che realmente è.
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Buongiorno Paola. Condivido appieno la sua recensione, l’ho letta solamente dopo aver visto il film ed ho colto tutto ciò che ha colto lei. Non mi stupisco del disappunto che ha creato questo film, in molti probabilmente si aspettavano un cinecomic. Mi vien da pensare che la maggior parte degli spettatori del primo film si sia compiaciuta dall’entrata in scena di ‘Joker’ e che abbiano messo in secondo piano il personaggio di Arthur (secondo me la vera essenza dell’interpretazione di Phoenix). In questo secondo capitolo ho trovato il continuo cambio di registro da thriller cupo a ‘scanzonato mondo immaginario dello psicopatico’ una chicca che ha messo in difficoltà chi si ferma a ‘ciò che si vuol vedere’ ma non sa cogliere ciò che realmente è.
Enrico Gorini
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domenica 20 ottobre 2024
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cultura dc
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A mio avviso la sua critica fa acqua da tutte le parti! Il suo goffo tentativo di dare dignità ad una interpretazione introspettiva del regista, di un personaggio così iconico è un insulto per generazioni di persone che hanno sempre letto fumetti e seguito i film del genere. La grandezza di un eroe a volte passa dalla malvagità e complessità del cattivo. Qui è stato fatta un operazione di demolizione di un personaggio che chiunque ami il genere non ha apprezzato. Sarebbe stato più onesto per il regista non riempirsi la bocca del nome di un' icona e fare semplicemente un film sul disagio mentale di un povero disgraziato, ma malgrado gli attori di grido sapeva che non avrebbe venduto un biglietto! Questo film al contrario di quello che lei scrive verrà ricordato come uno dei più brutti film
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A mio avviso la sua critica fa acqua da tutte le parti! Il suo goffo tentativo di dare dignità ad una interpretazione introspettiva del regista, di un personaggio così iconico è un insulto per generazioni di persone che hanno sempre letto fumetti e seguito i film del genere. La grandezza di un eroe a volte passa dalla malvagità e complessità del cattivo. Qui è stato fatta un operazione di demolizione di un personaggio che chiunque ami il genere non ha apprezzato. Sarebbe stato più onesto per il regista non riempirsi la bocca del nome di un' icona e fare semplicemente un film sul disagio mentale di un povero disgraziato, ma malgrado gli attori di grido sapeva che non avrebbe venduto un biglietto! Questo film al contrario di quello che lei scrive verrà ricordato come uno dei più brutti film di questo decennio!
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nino pellino
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domenica 20 ottobre 2024
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molto bravo todd phillips a non ripetersi
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai risvolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante.
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai risvolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante. Sforzandomi nel non spoilerare il film, mi basta però fare un paragone, accostando "Joker - Folie a' deux" ad un bellissimo film diretto anni fa dal regista Giuseppe Tornatore dal titolo "La migliore offerta". Il regista Todd Phillips, in un certo senso, svuota il personaggio di Athur Fleck dal mito di Joker, che ci è apparso quasi come un eroe pluriosannato e idolatrato dalle masse dei suoi sostenitori nel corso della fine del primo capitolo, per restituirci un uomo fragile, indifeso, bisognoso di affetto e che ad un certo punto riesce a trovare la più grande e bella illusione della sua vita: l'amore per una donna. I duetti musicali tra Arthur con la sua amata Lee, aiuteranno il protagonista a riemergere dalle ceneri della sua apatia e della sua abulica esistenza (chiaramente determinata dall'uso di psicofarmaci) in cui si era venuto a trovare una volta rinchiuso dentro un carcere giudiziario. La sua amata Lee che sarà appunto delizia ma anche croce del suo cammino. Ogni uomo diventa fragile e vulnerabile quando si innamora seriamente di una donna. A maggior ragione lo è Arthur/Joker idal momento in cui questa sua nuova condizione sarà fonte di rinascita ma causa della sua disfatta
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nino pellino
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domenica 20 ottobre 2024
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mllto bravo todd phillips a non ripetersi
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai rivolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante. Sforzandomi nel non spoilerare il film, mi basta però fare un paragone, accostando "Joker - Folie a' deux" adf un bellissimo film diretto anni fa dal regista Giuseppe Tornatore dal titolo "La migliore offerta".
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai rivolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante. Sforzandomi nel non spoilerare il film, mi basta però fare un paragone, accostando "Joker - Folie a' deux" adf un bellissimo film diretto anni fa dal regista Giuseppe Tornatore dal titolo "La migliore offerta". Il regista Todd Phillips, in un certo senso, svuota il personaggio di Athur Fleck dal mito di Joker, che ci è apparso quasi come un eroe pluriosannato e idolatrato dalle masse dei suoi sostenitori nel corso della fine del primo capitolo, per restituirci un uomo fragile, indifeso, bisognoso di affetto e che ad un certo punto riesce a trovare la più grande e bella illusione della sua vita: l'amore per una donna. I duetti musicali tra Arthur con la sua amata Lee, aiuteranno il protagonista a riemergere dalle ceneri della sua apatia e della sua abulica esistenza (chiaramente determinata dall'uso di psicofarmaci) in cui si era venuto a trovare una volta rinchiuso dentro un carcere giudiziario. La sua amata Lee che sarà appunto delizia ma anche croce del suo cammino. Ogni uomo diventa fragile e vulnerabile quando si innamora seriamente di una donna. A maggior ragione lo è Arthur/Joker idal momento in cui questa sua nuova condizione sarà fonte di rinascita ma causa della sua disfatta.
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