morgue86
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giovedì 24 ottobre 2024
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povero arthur!
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Parlando del film devo dire che sicuramente é più noioso del primo. Non succede praticamente nulla. Zero azione. Per non parlare del fatto di aggiungere le parti musical che sinceramente rompono alquanto e non aggiungono nulla. Ma credo che per Todd Philips il punto fosse un altro, ovvero far capire al mondo come le persone possano sfruttare e distruggere allo stesso modo una persona debole. In questo ci é riuscito benissimo e infatti il film mostra arthur osannato e abbandonato da tutti allo stesso modo. Lascia una grossa tristezza. Phoenix grande come sempre!
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fellini2000
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martedì 22 ottobre 2024
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un sequel fedele e ai livelli dell'originale
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Le premesse e le aspettative riguardo a Joker - Folie a Deux onestamente erano un po' preoccupanti dato che il primo film del 2019, si rivelò uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, affermandosi perfettamente funzionale in tutti gli aspetti (regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, ecc.) e perciò risultava un po' difficile arrivare ai suoi livelli. Ovviamente Folie a Deux non è definibile migliore della prima opera di Todd Philips, però riesce comunque a tenergli testa, mantenendo sempre lo stesso magnifico stile registico, la stessa fotografia con quel tocco un po' dessaturato da film sociale drammatico. Ed è proprio l'aspetto sociale ad essere il punto di forza di questo film; Philips con quest'opera riesamina a pieno l'aspetto sociale e psicologico di quella figura disabile individuabile in Artur Fleck, abbandonata completamente dalla società e quasi costretta a diventare un simbolo della delinquenza per poter far capire al mondo gli sbagli commessi verso le persone più deboli.
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Le premesse e le aspettative riguardo a Joker - Folie a Deux onestamente erano un po' preoccupanti dato che il primo film del 2019, si rivelò uno dei più grandi capolavori della storia del cinema, affermandosi perfettamente funzionale in tutti gli aspetti (regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, ecc.) e perciò risultava un po' difficile arrivare ai suoi livelli. Ovviamente Folie a Deux non è definibile migliore della prima opera di Todd Philips, però riesce comunque a tenergli testa, mantenendo sempre lo stesso magnifico stile registico, la stessa fotografia con quel tocco un po' dessaturato da film sociale drammatico. Ed è proprio l'aspetto sociale ad essere il punto di forza di questo film; Philips con quest'opera riesamina a pieno l'aspetto sociale e psicologico di quella figura disabile individuabile in Artur Fleck, abbandonata completamente dalla società e quasi costretta a diventare un simbolo della delinquenza per poter far capire al mondo gli sbagli commessi verso le persone più deboli. Nella pellicola del 2019 sia a livello registico che di sceneggiatura venne introdotto ed evidenziato fortemente la componente sociale, ma in questa seconda opera viene assolutamente affrontata e approfondita meglio. Sempre ammirabile l'interpretazione di Phoenix, anche se non ai livelli del "Joker" Artur Fleck del 2019. Discretamente apprezzabile invece l'interpretazione di Lady Gaga nella pseudo Harley Queen. L'unico aspetto debole sono forse la gestione delle scene musicale, probabilmente un elemento non necessario.
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(di ivan il matto)
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lunedì 21 ottobre 2024
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ottima chiave di lettura
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Buongiorno Paola. Condivido appieno la sua recensione, l’ho letta solamente dopo aver visto il film ed ho colto tutto ciò che ha colto lei. Non mi stupisco del disappunto che ha creato questo film, in molti probabilmente si aspettavano un cinecomic. Mi vien da pensare che la maggior parte degli spettatori del primo film si sia compiaciuta dall’entrata in scena di ‘Joker’ e che abbiano messo in secondo piano il personaggio di Arthur (secondo me la vera essenza dell’interpretazione di Phoenix). In questo secondo capitolo ho trovato il continuo cambio di registro da thriller cupo a ‘scanzonato mondo immaginario dello psicopatico’ una chicca che ha messo in difficoltà chi si ferma a ‘ciò che si vuol vedere’ ma non sa cogliere ciò che realmente è.
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Buongiorno Paola. Condivido appieno la sua recensione, l’ho letta solamente dopo aver visto il film ed ho colto tutto ciò che ha colto lei. Non mi stupisco del disappunto che ha creato questo film, in molti probabilmente si aspettavano un cinecomic. Mi vien da pensare che la maggior parte degli spettatori del primo film si sia compiaciuta dall’entrata in scena di ‘Joker’ e che abbiano messo in secondo piano il personaggio di Arthur (secondo me la vera essenza dell’interpretazione di Phoenix). In questo secondo capitolo ho trovato il continuo cambio di registro da thriller cupo a ‘scanzonato mondo immaginario dello psicopatico’ una chicca che ha messo in difficoltà chi si ferma a ‘ciò che si vuol vedere’ ma non sa cogliere ciò che realmente è.
Enrico Gorini
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domenica 20 ottobre 2024
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cultura dc
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A mio avviso la sua critica fa acqua da tutte le parti! Il suo goffo tentativo di dare dignità ad una interpretazione introspettiva del regista, di un personaggio così iconico è un insulto per generazioni di persone che hanno sempre letto fumetti e seguito i film del genere. La grandezza di un eroe a volte passa dalla malvagità e complessità del cattivo. Qui è stato fatta un operazione di demolizione di un personaggio che chiunque ami il genere non ha apprezzato. Sarebbe stato più onesto per il regista non riempirsi la bocca del nome di un' icona e fare semplicemente un film sul disagio mentale di un povero disgraziato, ma malgrado gli attori di grido sapeva che non avrebbe venduto un biglietto! Questo film al contrario di quello che lei scrive verrà ricordato come uno dei più brutti film
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A mio avviso la sua critica fa acqua da tutte le parti! Il suo goffo tentativo di dare dignità ad una interpretazione introspettiva del regista, di un personaggio così iconico è un insulto per generazioni di persone che hanno sempre letto fumetti e seguito i film del genere. La grandezza di un eroe a volte passa dalla malvagità e complessità del cattivo. Qui è stato fatta un operazione di demolizione di un personaggio che chiunque ami il genere non ha apprezzato. Sarebbe stato più onesto per il regista non riempirsi la bocca del nome di un' icona e fare semplicemente un film sul disagio mentale di un povero disgraziato, ma malgrado gli attori di grido sapeva che non avrebbe venduto un biglietto! Questo film al contrario di quello che lei scrive verrà ricordato come uno dei più brutti film di questo decennio!
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nino pellino
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domenica 20 ottobre 2024
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molto bravo todd phillips a non ripetersi
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai risvolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante.
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai risvolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante. Sforzandomi nel non spoilerare il film, mi basta però fare un paragone, accostando "Joker - Folie a' deux" ad un bellissimo film diretto anni fa dal regista Giuseppe Tornatore dal titolo "La migliore offerta". Il regista Todd Phillips, in un certo senso, svuota il personaggio di Athur Fleck dal mito di Joker, che ci è apparso quasi come un eroe pluriosannato e idolatrato dalle masse dei suoi sostenitori nel corso della fine del primo capitolo, per restituirci un uomo fragile, indifeso, bisognoso di affetto e che ad un certo punto riesce a trovare la più grande e bella illusione della sua vita: l'amore per una donna. I duetti musicali tra Arthur con la sua amata Lee, aiuteranno il protagonista a riemergere dalle ceneri della sua apatia e della sua abulica esistenza (chiaramente determinata dall'uso di psicofarmaci) in cui si era venuto a trovare una volta rinchiuso dentro un carcere giudiziario. La sua amata Lee che sarà appunto delizia ma anche croce del suo cammino. Ogni uomo diventa fragile e vulnerabile quando si innamora seriamente di una donna. A maggior ragione lo è Arthur/Joker idal momento in cui questa sua nuova condizione sarà fonte di rinascita ma causa della sua disfatta
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nino pellino
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domenica 20 ottobre 2024
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mllto bravo todd phillips a non ripetersi
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai rivolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante. Sforzandomi nel non spoilerare il film, mi basta però fare un paragone, accostando "Joker - Folie a' deux" adf un bellissimo film diretto anni fa dal regista Giuseppe Tornatore dal titolo "La migliore offerta".
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Chi si aspettava un sequel che ricalcasse le medesime situazioni del primo capitolo, "Joker", sicuramente è rimasto deluso o quantomeno spiazzato. Il regista Todd Phillips è stato molto bravo nel non ripetersi e indirizzare questo secondo film attraverso una trama dai rivolti psicologici e malinconici che ne fanno di questa pellicola un'opera decisamente più complessa e profonda rispetto al primo film. Sono poche le pellicole del passato che mi hanno lasciato un senso di amarezza interiore ma allo stesso tempo che mi sono risultate di una bellezza struggente, emozionalmente potente, insomma spiazzante. Sforzandomi nel non spoilerare il film, mi basta però fare un paragone, accostando "Joker - Folie a' deux" adf un bellissimo film diretto anni fa dal regista Giuseppe Tornatore dal titolo "La migliore offerta". Il regista Todd Phillips, in un certo senso, svuota il personaggio di Athur Fleck dal mito di Joker, che ci è apparso quasi come un eroe pluriosannato e idolatrato dalle masse dei suoi sostenitori nel corso della fine del primo capitolo, per restituirci un uomo fragile, indifeso, bisognoso di affetto e che ad un certo punto riesce a trovare la più grande e bella illusione della sua vita: l'amore per una donna. I duetti musicali tra Arthur con la sua amata Lee, aiuteranno il protagonista a riemergere dalle ceneri della sua apatia e della sua abulica esistenza (chiaramente determinata dall'uso di psicofarmaci) in cui si era venuto a trovare una volta rinchiuso dentro un carcere giudiziario. La sua amata Lee che sarà appunto delizia ma anche croce del suo cammino. Ogni uomo diventa fragile e vulnerabile quando si innamora seriamente di una donna. A maggior ragione lo è Arthur/Joker idal momento in cui questa sua nuova condizione sarà fonte di rinascita ma causa della sua disfatta.
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umberto
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giovedì 17 ottobre 2024
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pensato male e gestito peggio
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JOKER: FOLIE À DEUX... Ho volutamente aspettato una settimana dalla visione in sala prima di dare un giudizio al sequel di quello che considero uno dei più grandi capolavori degli ultimi 20 anni. Proprio per il peso che si portava sulle spalle, volevo essere più obbiettivo possibile e di non farmi condizionare troppo dall'impatto emotivo a caldo. Purtroppo il tempo non ha migliorato la mia valutazione. Già da quando hanno iniziato a girare i rumors riguardo al fatto che sarebbe stata scelta la forma del musical come struttura portante, ho iniziato a temere che il flop per Todd Philips fosse nell'aria. E infatti così è stato. Il film è stato pensato male e gestito peggio, con canzoni a volte solo recitate, con alcuni testi che non c'entrano proprio niente e che vanno a rovinare scene anche promettenti a livello di tensione emotiva.
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JOKER: FOLIE À DEUX... Ho volutamente aspettato una settimana dalla visione in sala prima di dare un giudizio al sequel di quello che considero uno dei più grandi capolavori degli ultimi 20 anni. Proprio per il peso che si portava sulle spalle, volevo essere più obbiettivo possibile e di non farmi condizionare troppo dall'impatto emotivo a caldo. Purtroppo il tempo non ha migliorato la mia valutazione. Già da quando hanno iniziato a girare i rumors riguardo al fatto che sarebbe stata scelta la forma del musical come struttura portante, ho iniziato a temere che il flop per Todd Philips fosse nell'aria. E infatti così è stato. Il film è stato pensato male e gestito peggio, con canzoni a volte solo recitate, con alcuni testi che non c'entrano proprio niente e che vanno a rovinare scene anche promettenti a livello di tensione emotiva. Lady Gaga non c'entra niente con Harley Quinn, soprattutto dopo aver visto il personaggio nella meravigliosa versione di Margot Robbie. L'eccellente fotografia e un'altra magistrale interpretazione di Joaquin Phoenix non bastano per raggiungere la sufficienza, che forse avrebbe potuto acciuffare se il primo film non fosse mai realizzato. Voto: 5,5
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mont_blanc
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mercoledì 16 ottobre 2024
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déception à deux
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Déception à deux, delusione a due.
Ero riimasto favorevolmente impressionato da Joker, ma conoscendo i cineasti temevo che questo seguito, Folie a dex, si avvitasse nella paranoia senza costrutto.
Sfortunatamente ciò che ho visto è stato esattamente questo. Un buco nero di disperazione, e questo buco nero ha un nome, Harley Quinn.
Questo è un film subdolamente femminista e con tracce di gaysmo. Prendete nota.
Sebbene Arthur sia il protagonista, è succube delle manovre e della volontà della Quinzel.
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Déception à deux, delusione a due.
Ero riimasto favorevolmente impressionato da Joker, ma conoscendo i cineasti temevo che questo seguito, Folie a dex, si avvitasse nella paranoia senza costrutto.
Sfortunatamente ciò che ho visto è stato esattamente questo. Un buco nero di disperazione, e questo buco nero ha un nome, Harley Quinn.
Questo è un film subdolamente femminista e con tracce di gaysmo. Prendete nota.
Sebbene Arthur sia il protagonista, è succube delle manovre e della volontà della Quinzel. L'astro di Arthur-Joker viene gradatamente precipitato, inglobato, assorbito, oscurato in quello della donna. Sono le manovre di lei a precipitare la situazione. E metaforicamente lei lo uccide e ne assorbe la (presunta) essenza. Non c'è spazio per Arthur in questo film. E' un prigioniero dall'inizio alla fine. I suoi rigurgiti di vita si trasformano tutti in patetici tentativi di rivalsa: i muri attorno a lui sono tutti troppo stretti e troppo alti. La compressione che incatena il personaggio, gli impedisce di venir fuori, come invece era accaduto nel primo film. Non c'è uno sviluppo, solo una sua costante vampirizzazione. Chi si aspetta di trovare l'Arthur perdente, ma in qualche modo riscattato, che anzi sarebbe dovuto risorgere come Joker, sbaglia. Ha perso l'appeal che aveva nel primo film. Joaquin Phoenix si è sacrificato per nulla. Inoltre il processo, stage centrale del film, non affronta mai le situazioni degli omicidi per come si sono svolte, ma solo se Arthur ci sta provando o meno a essere o simulare di essere matto. Allucinante. Se il film uccide il suo cavallo di battaglia, non ha fatto per nulla bene con la sua "partner". Stefani Joanne Angelina Germanotta, "Lady Gaga", ha recitato veramente da schifo. Phoenix e Germanotta, la bella e la bestia. Nell'ordine.
Francamente questo film può esaltare i fan dei film psichiatricologici, alla ricerca di incredibili sfumature di significati nascosti.
Ma non c'è proprio niente di tutto questo. E' solo una crosta con niente dietro. Il solito finto film che si da arie da prodotto di spessore e che piace ai teoristi che così si possono lanciare in "dotte riflessioni e dotti discorsi". Sisì, fate pure, contenti voi.
L'unica cosa vera che fa questo film, è uccidere il Joker per far emergere l'astro nascente di HQuinn, e infilarvi a forza una scena pro gaysmo maschile, più il cartone iniziale, per inculcarvi che vi ci dovete abituare e infine accettare. E' schifosa propaganda ragazzi.
Per chiudere, il film si impoverisce (non arricchisce) con diversi canti e balli. Dovevano metterci il momento musical folleggiante. A me già non piacciono, ma qui sono fatti pure male e si innestano peggio.
Un film di questo tipo avrebbe dovuto essere stato girato dallo stesso regista del primo film. E lo è stato. Regista e sceneggiatore. Ma la differenza qualitativa è tale che alla fine ho voluto controllare.
Ci sono rimasto, ma alla fine non sono sorpreso più di tanto. Anche questo può succedere.Ci sono registi che hanno il momentum, ma dopo si rivelano dei produttori di mediocrità seriali.
E onde evitare che faccia altri danni in futuro, citando Robocop, :"AUGURI FRANK!"
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marco
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martedì 15 ottobre 2024
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un buon film
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non era certo facile realizzare un sequel di un film capolavoro come Joker. l'idea di farlo in versione musical non è per nulla stupida o scontata. Qualche canzone di troppo sicuramente, ma nel complesso un buon film, ben realizzato e con l'ennesima performance magistrale di Joaquin Phoenix.
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lunedì 14 ottobre 2024
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penoso
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Mi chiedo fino a che punto vi siate venduti per dare 4 stelle a una boiata pazzesca di fantozziana memoria
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(di andrewlecce)
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(di andrewlecce)
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(di andrewlecce)
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