
Anno | 2024 |
Genere | Documentario |
Produzione | Norvegia |
Durata | 84 minuti |
Regia di | Silje Evensmo Jacobsen |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 17 gennaio 2025
Maria e Nik hanno lasciato la città e si sono trasferiti con i loro figli nelle terre selvagge della foresta. Quando però a Maria viene diagnosticato un cancro, dovranno tornare nella società. Il film è stato premiato a Sundance,
CONSIGLIATO SÌ
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"Madre di quattro bambini, fotografa, amante della natura. Cerco di dare un senso alle cose, attraverso le foto e le storie". Così si descrive Maria, che ha scelto di vivere in una fattoria in Norvegia con il marito Nik, e i figli Ronja (nata da una precedente unione di Maria), Freja, Falk e Ulv, più diversi animali. Una famiglia bellissima e wild, avventurosa, tenera e selvaggia. "Vogliamo essere liberi, indipendenti e pieni d'amore", continua. Maria ha un blog (wildandfree.no) su cui carica le sue foto professionali e i racconti della sua vita lontana dalle comodità e dall'ordinario, per godere a pieno del rapporto con i figli e con la natura. Una scelta condivisa con il suo compagno Nik. Il colpo di scena (che non è uno spoiler) arriva già al minuto 6 del film, quando seguendo Nik e i ragazzi, veniamo già a sapere che Maria non c'è più. Si è ammalata di cancro e se n'è andata presto, prima di poter realizzare a pieno il progetto di vita comune. L'unico desiderio di Nik è portarlo a compimento: vivere delle cose che coltivano, dare ai figli un'educazione casalinga per non costringerli all'omologazione scolastica, abituarli alla vita all'aperto, non consumistica, insegnare loro a rispettare l'ecosistema.
Un piano molto ambizioso, da portare avanti da solo, e infatti i dubbi non gli mancano: non starà rovinando la vita dei suoi figli? La morte di Maria crea poi anche un trauma tra la figlia maggiore, Ronja, che torna a vivere col padre, e la piccola Freja, rimasta improvvisamente senza punti femminili di riferimento.
Tra difficoltà economiche, confronti con la società civile e un cammino
comune di elaborazione del lutto, la famiglia attraverserà questa prova,
accettando anche un parziale cambiamento.
Premiato al Sundance Film Festival (Gran premio della giuria nella sezione
World Cinema Documentary) A New Kind of Wilderness era nato, nelle
intenzioni della regista Silje Evensmo Jacobsen, come documentario di
osservazione della famiglia di Maria Gros Vatne (1978-2019), fotografa
norvegese dalla vita eccentrica, per poi ritrovarsi stravolto dalla sua
improvvisa scomparsa. L'oggetto delle riprese è diventato quindi in corso
d'opera la reazione di Nik e dei bambini alla nuova vita senza Maria (anche
se la sua voce torna di tanto in tanto, fuori campo, così come le immagini da
lei catturate), lungo un arco di circa tre anni. Il rischio maggiore, per la
macchina da presa di Jacobsen, era rispettare questo contesto senza
approfittare della loro vulnerabilità.
Riesce a farlo perché può contare su una
conoscenza tra la regista e la famiglia, molto lontana nel tempo. Se la storia
all'inizio evoca le atmosfere di Captain Fantastic, anche per via di una certa
somiglianza tra Nik e Viggo Mortensen, il film si concentra proprio sulla
capacità di adattamento di tutti i protagonisti, mantenendo un approccio molto
semplice, privo di effetti (anche se una scena di abbattimento di un toro e le
lame che circolano in mano al piccolo Ulv forniscono qualche momento
thriller). Nella semplicità dell'evoluzione che osserva, il film solleva molte
domande: il peso della responsabilità genitoriale, la forza delle famiglie
monogenitoriali, il ruolo del denaro nelle vite, lo spazio che diamo alla
tecnologia e all'intrattenimento per immagini, il significato di successo e
fallimento, felicità individuale e realizzazione socialmente intesa, il senso che
diamo al tempo. Nelle parole di Maria: "Non parliamo dell'inverno, andiamo
fuori... Restiamo al sole finché non tramonta".
Là dove la natura sconfinata fa da padrona, là dove la vita di montagna si respira pure in città, là dove anche il freddo pungente riesce a ispirare i poeti, là dove lingue d'acqua penetrano nel cuore della terra, là dove il tempo sembra essersi fermato e dove vivere sembra diventato un sogno per tutti, nasce una famiglia come tante altre. Una famiglia colle sue gioie, ma anche coi suoi dolori.