
Si riconferma solida anche l'interpretazione di Matilda De Angelis. Su Netflix.
di Silvia Guzzo
Nonostante il suo ricorso sia stato rifiutato, Lidia non ha intenzione di smettere di lottare. Anzi, questa volta è decisa a puntare ancora più in alto: se è la legge a impedire l'accesso delle donne all'albo degli avvocati, allora forse è il tempo di cambiarla. Ma per farlo c'è bisogno di entrare in Parlamento e, si sa, lì ci vanno soltanto gli uomini. Proprio per questo Lidia intende convincere Enrico, suo fedele alleato, a candidarsi per lei e portare avanti le sue battaglie. Enrico, però, questa volta non sembra disposto ad assecondare le richieste della sorella.
Nella seconda stagione de La legge di Lidia Poët prosegue senza troppi stravolgimenti il viaggio dell'avvocata più amata d'Italia. Costumi, colonna sonora e fotografia si riconfermano gli elementi vincenti di una serie di puro intrattenimento, che continua a coinvolgere grazie a una buona dose di intrighi amorosi e criminali, incorniciati in una Torino ottocentesca accattivante e pop.
Si riconfermano solide anche le interpretazioni di Matilda De Angelis (Lidia Poët), Eduardo Scarpetta (Jacopo Barberis) e Pier Luigi Pasino (Enrico Poët), affiancati da un bravo Gianmarco Saurino nei panni del procuratore Fourneau.