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Il film è una sorta di autobiografia autocelebrativa in cui il regista sembra ridicolizzare tutti, tranne se stesso. La madre è dipinta come una psicopatica con tendenze suicide, il padre come un genio dei computers ma incapace in tutto il resto, i compagni di scuola sembrano una parodia della gioventù nazista trapiantata in California, la fidanzatina è una fanatica religiosa, gli zii sono macchiette e le sorelle delle semplici comparse dei suoi filmini. In mezzo a tutti questi matti brilla un unico genio: Il grande regista in erba, che riceve la sacra investitura nientepopodimeno che da John Ford in persona. Sembra quasi che il regista abbia voluto prendersi una vendetta da bambinone viziato e capriccioso contro tutto il resto del mondo.
Lo spettatore assiste imbarazzato per due ore e mezza a questa rappresentazione, e l'imbarazzo è evidente anche negli attori del film.
L'insegnamento che se ne trae è che è sempre meglio stare alla larga dai film autobiografici.
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gisella
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giovedì 2 febbraio 2023
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lento ,lungo e che ''non parte mai''
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Sono d''accordo quasi su tutto.. Non lo so,non l''ho capito questo film che non decolla mai ma che si fa sentire nei dolori posturali delle due ore e mezza di controversie con la poltrona del cinema.. Perché quando il film non catalizza si fa sentire estremamente scomoda. Un''autobiografia che mi pare abbia fatto più per se stesso che per il pubblico che ne coglie solo la parte superficiale di personaggi poco rilevanti nella narrazione come i camei buttati lì della nonna austera ,lo zio esaltato che riappare dopo anni e scompare di nuovo dopo un paio di giorni passati in famiglia, o la fidanzata invasata.. Sì avranno un senso per lui ma non per il pubblico che non li comprende appieno.
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Sono d''accordo quasi su tutto.. Non lo so,non l''ho capito questo film che non decolla mai ma che si fa sentire nei dolori posturali delle due ore e mezza di controversie con la poltrona del cinema.. Perché quando il film non catalizza si fa sentire estremamente scomoda. Un''autobiografia che mi pare abbia fatto più per se stesso che per il pubblico che ne coglie solo la parte superficiale di personaggi poco rilevanti nella narrazione come i camei buttati lì della nonna austera ,lo zio esaltato che riappare dopo anni e scompare di nuovo dopo un paio di giorni passati in famiglia, o la fidanzata invasata.. Sì avranno un senso per lui ma non per il pubblico che non li comprende appieno. Posso dire che le immagini erano belle,lo spaccato di vita della tipica famiglia americana borghese di quegli anni ma non tanto di più.. Boh! Gixy
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