
Otto episodi, otto diversi stili d'animazione, per un'antologia ambientata nel mondo di The Boys, che però trova gli episodi migliori solo quando si allontana dai veri e propri supereroi.
Puntate come quella sul passato di Homelander sanno vagamente di fan-fiction, mentre altre come quello sullo spacciatore ricattato da Butcher sono poco più di un divertissement splatter – anche se firmato da Garth Ennis, lo sceneggiatore del fumetto da cui The Boys è tratta. I capitoli migliori sono invece quelli più libere e lontane dalla serie originale a partire dallo stile. Spicca per esempio la prima dell'antologia: nel taglio dei Looney Tunes e dell'animazione di Hanna e Barbera, è interamente muta ed è firmata dai produttori Seth Rogen ed Evan Goldberg.
Al di là della valutazione individuale delle puntate, entrambe le antologie sono comunque nel complesso operazioni meritorie, perché portano al grande pubblico la varietà tecnica dell'animazione che ancora oggi – nel 2022 – è bisognosa di spazi mainstream.