giammarco
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sabato 1 ottobre 2022
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interessante
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Complesso ma profondo e ricercato, non ti annoia ma ti porta a ridere, riflettere e commuoverti. Non serve andare troppo a fondo, è un cammino e tante storie che ti appaiono con cadenza e tempismo. Da vedere, grandi tutti gli attori ma soprattutto la Pandolfi e Mastrandrea. Da non perdere!
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athos
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venerdì 30 settembre 2022
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i giorni nostri
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Un film gradevole, corale, che ricalca un po' questi nostri giorni. In una Roma colpita dalla siccità s'intersecano tante storie. Mi ha ricordato il bellissimo America oggi nei racconti e nella musica che distorge le immagini. in quel film, però, la sceneggiatura aveva attinto dai racconti di Raymond Carver. In Siccità manca il colpo d'ala per movimentare il ritmo un po' monotono.
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francog
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venerdì 30 settembre 2022
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format virzi'' troppa insalata mista stavolta
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film fatto bene ovviamente,con virzi' non si trema . Un po' mucciniano all'inizio e concetti di ecologia sul versante sinistra un po' chic.
Bene Silvio Orlando,Max Tortora, Serraiocco pimpante finalmente,Gabriel Montesi grande interpretazione,Fanelli molto brava,Pandolfi una garanzia, Ragno bravissimo attore,Lietti convincente, Marchioni neutro dovuto alla parte. Mastandrea nel su registro.
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goldy
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venerdì 30 settembre 2022
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velleitario
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Nella scelta dell'impianto narrativo Virzì ha un precedente illustre ;"America oggi" di Robert Altman del '93 ed è inevitabile il confronto col quale il nostro regista non riesce a competere. Noioso e poco coinvolgente. Una narrazione frammentata e dispersiva in uno eccesso di situazioni che distraggono dall'assunto generale e tolgono forza al messaggio. Un tentativo di sintetizzare situazione che coinvolgono vite e comportamenti di larghi settori della collettivià presuppone chiarezza di analisi e proposizione di soluzioni non certo risolutuva ma comunque capaci di indurre a una qualche riflessione significativa.
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Nella scelta dell'impianto narrativo Virzì ha un precedente illustre ;"America oggi" di Robert Altman del '93 ed è inevitabile il confronto col quale il nostro regista non riesce a competere. Noioso e poco coinvolgente. Una narrazione frammentata e dispersiva in uno eccesso di situazioni che distraggono dall'assunto generale e tolgono forza al messaggio. Un tentativo di sintetizzare situazione che coinvolgono vite e comportamenti di larghi settori della collettivià presuppone chiarezza di analisi e proposizione di soluzioni non certo risolutuva ma comunque capaci di indurre a una qualche riflessione significativa.
Emerge un mondo desolante di sbandati senza speranza che si arrbatta in una realtà che obiettivamente ci si dovrebbe augurare giunta al traguardo finale Demolire è facile, ma la vita poi continua. Come?
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jena
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giovedì 29 settembre 2022
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siccità...in tutti i sensi
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Ho amato ed apprezzato Paolo Virzì, fin dagli esordi ed alcune opere restano indimenticabili. Però trovo esagerato elogiare qualunque lavoro di un regista celebrato, anche in presenza di un prodotto inferiore alle attese. Dopo l'ultima opera (Notti magiche), anch'essa a mio giudizio insufficiente, il regista livornese ritorna con questa pellicola in cui, da buon visionario, immagina una sorta di Apocalisse romana, dovuta a mancanza di acqua da tempo immemore, che ha portato alla siccità, con conseguenti dosi di acqua razionata pro capite, proliferazione di animali viscidi (tutte quelle blatte....) ed epidemia conseguente. Il film si avvale di attori prestigiosi del panorama italiano, ma nessuno emerge in modo particolare, visto che ci sono tanti ritratti diversi sullo sfondo del problema idrico.
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Ho amato ed apprezzato Paolo Virzì, fin dagli esordi ed alcune opere restano indimenticabili. Però trovo esagerato elogiare qualunque lavoro di un regista celebrato, anche in presenza di un prodotto inferiore alle attese. Dopo l'ultima opera (Notti magiche), anch'essa a mio giudizio insufficiente, il regista livornese ritorna con questa pellicola in cui, da buon visionario, immagina una sorta di Apocalisse romana, dovuta a mancanza di acqua da tempo immemore, che ha portato alla siccità, con conseguenti dosi di acqua razionata pro capite, proliferazione di animali viscidi (tutte quelle blatte....) ed epidemia conseguente. Il film si avvale di attori prestigiosi del panorama italiano, ma nessuno emerge in modo particolare, visto che ci sono tanti ritratti diversi sullo sfondo del problema idrico. Ho notato che i consensi dei critici del settore, sono stati unanimi, però il bello è che al cinema va anche la gente comune. Per cui personalmente esprimo un gradimento inferiore agli esperti, in quanto il film è molto lento nelle sequenze e ci si deve sforzare molto per essere attratti fino alla fine.
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