Yann Andréa a cuore aperto sulla relazione con Marguerite Duras: un film sulla complessità del desiderio e sulle conseguenze dell'amore, un po' troppo claustrofobico. In anteprima al Bif&st
di Lorenzo Ciofani La Rivista del Cinematografo
Nel 1982, la giornalista Michèle Manceaux registrò una serie di colloqui con il vicino di casa, l'allora trentenne Yann Andréa che all'epoca partner dell'ultrasessantenne e già mitologica Marguerite Duras.
Una relazione considerata scandalosa da più parti, in primis a causa del divario anagrafico ma anche per il carattere dominante della scrittrice e l'omosessualità dell'uomo. Ma il discorso amoroso è anche uno spazio per riflettere su quanto quel sentimento possa avere a che fare con l'ossessione, confluire nella sottomissione, confondersi con la dipendenza. [...]
di Lorenzo Ciofani, articolo completo (4046 caratteri spazi inclusi) su La Rivista del Cinematografo 30 marzo 2022