felicity
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lunedì 21 febbraio 2022
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largo spazio alla riflessione e alla psicologia
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Eternals naviga nel profondo dell’anima dei suoi personaggi. Ciascuno affronta le situazioni che vengono a crearsi in modo differente, ed è proprio questa diversificazione a sorprendere. D’altronde la regista e sceneggiatrice delinea con precisione il loro rapporto con il mondo esterno e l’intera umanità. È evidente infatti che sia proprio la loro maniera di vedere la realtà circostante a guidarli nelle scelte e nelle reazioni. Ma non solo, perché anche le emozioni giocano un ruolo importante nella narrazione, tanto che gli Eterni appaiono più “umani” di quanto si possa immaginare.
Chloé Zhao riesce a mettere in luce pregi e difetti dei suoi personaggi, pur concentrandosi maggiormente sul rapporto tra Sersi e Ikaris.
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Eternals naviga nel profondo dell’anima dei suoi personaggi. Ciascuno affronta le situazioni che vengono a crearsi in modo differente, ed è proprio questa diversificazione a sorprendere. D’altronde la regista e sceneggiatrice delinea con precisione il loro rapporto con il mondo esterno e l’intera umanità. È evidente infatti che sia proprio la loro maniera di vedere la realtà circostante a guidarli nelle scelte e nelle reazioni. Ma non solo, perché anche le emozioni giocano un ruolo importante nella narrazione, tanto che gli Eterni appaiono più “umani” di quanto si possa immaginare.
Chloé Zhao riesce a mettere in luce pregi e difetti dei suoi personaggi, pur concentrandosi maggiormente sul rapporto tra Sersi e Ikaris. Gran parte di Eternals infatti mostra l’evoluzione della loro relazione.
La regista ha saputo dare il giusto peso ad ogni divinità. È vero che Sersi è la protagonista indiscussa: le dinamiche che la vedono coinvolta – personali e non – sono le più approfondite; eppure di tutti gli eroi immortali emergono le caratteristiche principali. Le percepiamo dalle loro azioni, dalle parole di dolore o di paura, e dalle reazioni agli eventi. Sentiamo il loro attaccamento verso gli altri Eterni, che non sono “altro” da sé, ma bensì un’estensione del loro essere. Non è un caso che il senso di appartenenza a un gruppo sia una delle tematiche meglio affrontate: gli Eterni sono una cosa sola, nel bene e nel male, e questo concetto sarà ben chiaro in una delle sequenze più importanti della storia.
È bene dire però che non tutti gli interpreti sono perfettamente in parte. Per esempio, Richard Madden e Kit Harrington sono monoespressivi per tutto il tempo. Lo stesso possiamo dire di Angelina Jolie, la cui freddezza espressiva permane sia nelle sequenze d’azione sia in quelle più drammatiche, amorevoli e personali. Eppure il suo personaggio, la Dea della Guerra, non ne risente affatto. Sarà per la sua nomea di guerriera, ma il fatto che appaia sempre fredda e distaccata non sorprende.
Salma Hayek nei panni di Ajak in più occasioni appare di gran lunga sopra le righe, in quanto adotta atteggiamenti che poco hanno a che fare con il taglio maestoso che Chloé Zhao dà al film e allontanano il suo personaggio da quel senso di profondità intrinseca che accomuna tutti gli altri.
Se da una parte la pellicola ci presenta per filo e per segno la storia che la regista vuole raccontare, addentrandosi sempre più nei dettagli; dall’altra le sequenze di azione si riducono a poco più di mezz’ora di film, e in due ore e 40 di minutaggio è meno di quanto ci potessimo aspettare. L’azione viene messa da parte per lasciare largo spazio alla riflessione e alla psicologia dei personaggi, e ciò potrebbe infastidire chi cerca adrenalina allo stato puro. In realtà, questo aspetto non incide negativamente sulla riuscita del film.
Lo stile proprio della regista di Nomadland si intravede nelle inquadrature di Eternals, soprattutto in quei campi lunghi che vedono protagonisti la natura e uno dei personaggi. Va da sé che Chloé Zhao ha dovuto adattarsi al fattore commerciale del film, dando prova delle sue potenzialità. Rispetto ai precedenti film Marvel, notiamo una maggiore accuratezza nella gestione delle azioni compiute dai personaggi. Ciò rallenta in parte il ritmo dell’azione, e allo stesso tempo ci permette di coglierne i dettagli, di seguirne il flusso. La componente dinamica non è assente, ma smorzata dalle scelte di regia.
La pellicola è quindi capace di intrattenere bene il suo pubblico. Un po’ grazie alle emozioni messe in campo e alla capacità di creare empatia con lo spettatore; un po’ per la curiosità su come evolverà la situazione che si insinua in chi guarda; e un po’ per la perfetta commistione tra i sentimenti, l’agire e il sentire comune.
In ogni caso la regista dà il meglio di sé nelle inquadrature più drammatiche e intime, quelle legate al sentire dei personaggi e al loro lato spirituale. La bellezza estetica dei costumi e le musiche solenni onnipresenti costituiscono un valore aggiunto per la pellicola.
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alberto58
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giovedì 4 novembre 2021
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per tutti gli dei dell''olimpo
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Il riferimento alla mitologia greca di questo fantasy è esplicito. Il personaggio interpretato da Angelina Jolie, ad esempio, si chiama Tena, ovvero Atena senza la A. Figlia prediletta di Zeus, nata dalla sua testa, dea della guerra e della ragione. Ci sono anche molti altri riferimenti nei nomi degli altri Eterni, appena cambiati, o anche in riferimento a luoghi come Olympia. Ma molto di più il riferimento alla mitologia greca è proprio nella trama o addirittura nella visione cosmologica e cosmogonica che pervade il film. Gli dei infatti hanno molti poteri ma nessuno, nemmeno il padreterno che tutto regola e che alla fine sembra voler distruggere chi gli ha disubbidito, ha un potere assoluto.
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Il riferimento alla mitologia greca di questo fantasy è esplicito. Il personaggio interpretato da Angelina Jolie, ad esempio, si chiama Tena, ovvero Atena senza la A. Figlia prediletta di Zeus, nata dalla sua testa, dea della guerra e della ragione. Ci sono anche molti altri riferimenti nei nomi degli altri Eterni, appena cambiati, o anche in riferimento a luoghi come Olympia. Ma molto di più il riferimento alla mitologia greca è proprio nella trama o addirittura nella visione cosmologica e cosmogonica che pervade il film. Gli dei infatti hanno molti poteri ma nessuno, nemmeno il padreterno che tutto regola e che alla fine sembra voler distruggere chi gli ha disubbidito, ha un potere assoluto. Infatti egli accetta che le cose non siano andate come dovevano e quindi rinuncia a distruggere la Terra. Infatti gli Eternals che lui ha creato riescono a sabotare i suoi piani a sua insaputa. Gli dei hanno ognuno poteri diversi ma non sono mai onnipotenti, anche i più potenti hanno un punto debole. Perfino il potentissimo Ikaris ad un certo punto viene momentaneamente neutralizzato da un suo collega che gli tarpa le ali. Inoltre gli dei risentono tutti dell’attrazione amorosa che spesso gli fa prendere decisioni assurde, piangono, si disperano. Insomma si fanno la guerra con alterne vicende, spesso imprevedibili. E questo è all’origine del caos. E’ una visione ben diversa da quella cristiana o comunque delle religioni monoteiste che successivamente si sono affermate nella gran parte del mondo. Qui il dio è uno solo e quindi governa il mondo in maniera univoca. Ed è onnipotente. Per spiegare il male ed il caos le religioni monoteistiche introducono artifizi sempre discutibili e mai del tutto convincenti. Quanto invece è più convincente la mitologia greca in cui gli dei sono si un po' umani ma comunque per questo mai in grado di dare un impulso univoco alla storia. Può capitare agli dei anche di innamorarsi dei mortali, come capita a Sersi, l’umano è piuttosto scettico sulla natura divina dell’innamorata ma poi si convince e la accetta “ti amo, qualunque cosa tu sia”.
Una cosa ricorrente nel film è la ricerca di senso nelle decisioni da prendere, le risposte sono molteplici, ingarbugliate ed alla fine la domanda resta aperta anche se il lieto fine sembrerebbe suggerire una soluzione. Forse il senso semplicemente non c’è, nonostante tutto, e quindi tanto vale farsi guidare dai sentimenti.
Rispetto ai racconti mitologici o ai poemi omerici la tecnologia della Marvel lascia davvero pochissimo all’immaginazione, anzi quasi nulla. Per le quasi tre ore del film si susseguono effetti speciali e visivi davvero epici. Se poi il film uno se lo vede in una sala di ultima generazione con grandissimo schermo e suoni avvolgenti si viene letteralmente trasportati. Le prime due ore mi sono letteralmente volate via, quasi non credevo ai miei occhi quando, arrivato l’intervallo, mi sono accorto che erano passati quasi 120’. Ho sempre evitato i prodotti della Marvel ma stavolta ho voluto provare. Non sono in grado di fare paragoni con altri prodotti simili, per me è stata una prima assoluta, ma posso dire che per tutta la durata del film si viaggia davvero in un mondo fantastico, totalmente avvolti e quasi ipnotizzati dagli effetti visivi.
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lupoflaco64
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lunedì 8 novembre 2021
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eterni un anomalia ben riuscita nel marvel cinematic universe
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Film che è volato via e che mi ha fatto amare storia e personaggi molto più di quanto li avessi mai amati dai fumetti, dove gli eterni mi hanno sempre lasciato freddino. Regia e immagini da oscar, la mitologia super-eroistica che si mischia con quella umana affascinante, senza contare i temi universali e di largo respiro quasi filosofici: Il tema dei ricordi e della memoria è cruciale, cosi come quello di quanto una genia di semidei debba o possa interferire nel cammino del genere umano o lasciare tutto al libero arbitrio e alla naturale evoluzione degli eventi, quelle cose che lasciano qualcosa su cui elucubrare anche a visione conclusa che mi sono sempre piaciute. Recitazione nei canoni con attori che calzano a pennello i loro personaggi, la oramai mono-espressività della Joely alla fine si spoisa bene con il carattere stoico e guerriero di Thena, perfino Kit Harington mi è sembrato in ruolo.
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Film che è volato via e che mi ha fatto amare storia e personaggi molto più di quanto li avessi mai amati dai fumetti, dove gli eterni mi hanno sempre lasciato freddino. Regia e immagini da oscar, la mitologia super-eroistica che si mischia con quella umana affascinante, senza contare i temi universali e di largo respiro quasi filosofici: Il tema dei ricordi e della memoria è cruciale, cosi come quello di quanto una genia di semidei debba o possa interferire nel cammino del genere umano o lasciare tutto al libero arbitrio e alla naturale evoluzione degli eventi, quelle cose che lasciano qualcosa su cui elucubrare anche a visione conclusa che mi sono sempre piaciute. Recitazione nei canoni con attori che calzano a pennello i loro personaggi, la oramai mono-espressività della Joely alla fine si spoisa bene con il carattere stoico e guerriero di Thena, perfino Kit Harington mi è sembrato in ruolo. Certo è un film che non ha la leggerezza e i ritmi facili della maggior parte degli altri MCU, ma lo considero una diversificazione di stile e di senso di pregio, che crea uno spazio di significato che finora mancava nella trasposizione cinematografica dell'universo Marvel, dove i comics di tipo più riflessivo e narrativamente dilatati abbondano. Questo film sugli eterni secondo me lascia una serie di nuovi personaggi ben delineati e caratterizzati, in particolare Sersi, Phastos e Sprite e esplora un approccio meno adrenalinico e più riflessivo alla narrazione supereroistica riuscendoci, si parla pur sempre di dei e semidei, di una storia che abbraccia la storia e l'evoluzione dell'umanità, del conflitto tra distruzione e creazione, di jack Kirby e non di Stan Lee. insomma Film ottimo.
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