uppercut
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sabato 21 maggio 2022
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senza storia
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Ma sì, continuiamo a compiacerci di sceneggiature dove il massimo che può succedere in un'ora e quaranta minuti è una storiella tra due adolescenti messi lì giusto per... Sulla giostra in realtà "sta" in realtà su qualcos'altro. Fa venire veramente rabbia, proprio come le giostre che al primo, al secondo giro ti fanno sorridere e ben sperare e poi ti abbandonano al tuo destino, cominciando a girare a vuoto, potenzialmente all'infinito. Fa veramente rabbia perché poi regista, attrici, costumista, montatrice sono tutte brave (molto più che bravi...) e allora c'erano davvero tutti i presupposti per fare un piccolo gioiello.
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Ma sì, continuiamo a compiacerci di sceneggiature dove il massimo che può succedere in un'ora e quaranta minuti è una storiella tra due adolescenti messi lì giusto per... Sulla giostra in realtà "sta" in realtà su qualcos'altro. Fa venire veramente rabbia, proprio come le giostre che al primo, al secondo giro ti fanno sorridere e ben sperare e poi ti abbandonano al tuo destino, cominciando a girare a vuoto, potenzialmente all'infinito. Fa veramente rabbia perché poi regista, attrici, costumista, montatrice sono tutte brave (molto più che bravi...) e allora c'erano davvero tutti i presupposti per fare un piccolo gioiello. Ma siamo alle solite: la potenza del negativo? te la saluto... Possibile che alla Gerini non girino mai i cinque minuti con un bel "vaffa" alla gonvernante spaccaballe? e i due francesi, tenuti sulle spine come due bambini davanti alla torta di cioccolato? il massimo dell'incazzatura una levata di sopracciglio (secondo maniera). Un pugno sul tavolo, un urlo, una accelerata folle con la macchina...? macché, se parte una canzone rock è già osare troppo. Chissà poi che i vicini non se ne abbiano a male... Peccato davvero quando il garbo femminile si accasa (è proprio il caso di dirlo) prendendosi tutto lo spazio, senza un minimo di confronto col suo opposto, o almeno con qualcosa che non sia se stesso. Risultato? dopo i primi cinquanta/sessanta minuti, con punte anche molto apprezzabili, una noia da non poterne più.
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(di federica ergoi)
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pigi51
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martedì 9 aprile 2024
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non si possono vendere i ricordi
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Un film delicato ed intimista di Giorgia Cecere del 2021 con una straordinaria Lucia Sardo (la milf scatenata di "Ma che colpa abbiamo noi" e la mamma disperata di Peppino Impastato ne "I cento passi") ed una Claudia Gerini sempre brava anche se lontana, anche per ragioni anagrafiche, al talento naturale dell'esplosiva "Iris blond" di carlo Verdone. La villa salentina che deve essere venduta è un patrimonio di ricordi di tutti noi, la casa dei nonni dove si andava in estate con le vecchie zie premurose ed asfissianti oltre il dovuto, i gatti che circolavano per casa, il grande giardino, i vicini affabili e impiccioni sentiti come dei parenti, le vecchie stanze dal sapore Art Deco con un odore di muffa impenetrabile.
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Un film delicato ed intimista di Giorgia Cecere del 2021 con una straordinaria Lucia Sardo (la milf scatenata di "Ma che colpa abbiamo noi" e la mamma disperata di Peppino Impastato ne "I cento passi") ed una Claudia Gerini sempre brava anche se lontana, anche per ragioni anagrafiche, al talento naturale dell'esplosiva "Iris blond" di carlo Verdone. La villa salentina che deve essere venduta è un patrimonio di ricordi di tutti noi, la casa dei nonni dove si andava in estate con le vecchie zie premurose ed asfissianti oltre il dovuto, i gatti che circolavano per casa, il grande giardino, i vicini affabili e impiccioni sentiti come dei parenti, le vecchie stanze dal sapore Art Deco con un odore di muffa impenetrabile. Ada, la governante che ha respirato quell'aria tutta la vita, non si rassegna ad andar via e rientra di nascosto nella casa, ma da padrona, anche se sempre indaffarata, suscitando le reazioni della vera padrona, che lei chiama "signora" , che manda in avanscoperta la figlia per risolvere il problema, ben più complesso di quanto appaia. "Sulla giostra" (perchè questo titolo?) è quel mondo di bambini ed adolescenti, di un tempo delle mele che non ha prezzo e per questo non può essere venduto, sono i nostri sogni che comunque la vita cancella come le grandi case dei nonni ormai abbandonate e fatiscenti.
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