ettore
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martedì 28 dicembre 2021
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ufficio complicazione cose semplici
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PREMESSA: non sono uno di coloro che rifuggono dalle cose appena c'è un po' di complicazione, mi piace indagare, smontare e pensare. Mi piace credere e costruire, capire e crescere. Ma questo film (?) mette a dura prova qualunque convincimento: due ore e mezza in cui non si capisce assolutamente nulla, in cui tutto va all'indietro con scene grottesche e ridicole (i combattimenti all'indietro??? ditemi che non è vero) in cui non si capisce chi è il buono e chi è il cattivo, qual è il presente e quale il passato, cosa è già successo e cosa deve ancora succedere, che è morto e chi no, insomma non ho mai visto un guazzabuglio simile di scene incastrate una sull'altra senza un minimo di verosimiglianza.
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PREMESSA: non sono uno di coloro che rifuggono dalle cose appena c'è un po' di complicazione, mi piace indagare, smontare e pensare. Mi piace credere e costruire, capire e crescere. Ma questo film (?) mette a dura prova qualunque convincimento: due ore e mezza in cui non si capisce assolutamente nulla, in cui tutto va all'indietro con scene grottesche e ridicole (i combattimenti all'indietro??? ditemi che non è vero) in cui non si capisce chi è il buono e chi è il cattivo, qual è il presente e quale il passato, cosa è già successo e cosa deve ancora succedere, che è morto e chi no, insomma non ho mai visto un guazzabuglio simile di scene incastrate una sull'altra senza un minimo di verosimiglianza. Questo non è un film, è una ghigliottina impazzita che ti rincorre per affettarti il cervello, è una entità che vuole divorarsi la tua sanità mentale, è un luogo nel tempo pieno di vuoto e di oscurità dove cerchi un gatto nero mentre il gatto non c'è....... Anche "La talpa" era complicato, ho dovuto guardare il film, leggere il libro e poi riguardare ancora il film ma almeno si era su livelli di rassicurante umanità.... mentre qui dopo 1 ora e mezza ho spento e sono andato a leggermi la trama su Wiki e non ci ho capito nulla neanche lì allora mi è sorto un dubbio : sono io tonto (non quello di Lone Ranger) oppure il film è una c. pazzesca! Ai Poster l'ardua sentenza!
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jaylee
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domenica 30 agosto 2020
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la teoria della sincronicità secondo nolan
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Tenet di Christopher Nolan è un evento per 2 motivi, uno perché è il ritorno al cinema dei blockbuster (di qualità) nell'era del Covid, due perché è Nolan, forse il più importante e influente regista al mondo degli ultimi anni.
Trama: il mondo è ancora sotto attacco, stavolta il nemico viene dal futuro, non si sa chi. Ma ha incaricato un potente oligarca russo di raccogliere dei pezzi di un algoritmo (lo so, qui inizio a vedere sopracciglia che si inarcano) che permetteranno ai suddetti cattivi di gettare le basi per la fine del mondo. Fortunatamente, ci pensa il Protagonista (si chiama davvero così), aiutato da Neil e una branca speciale della CIA ad opporsi, nonché dal supporto della moglie dell’oligarca, che ha deciso di boicottare il marito per salvare il figlio.
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Tenet di Christopher Nolan è un evento per 2 motivi, uno perché è il ritorno al cinema dei blockbuster (di qualità) nell'era del Covid, due perché è Nolan, forse il più importante e influente regista al mondo degli ultimi anni.
Trama: il mondo è ancora sotto attacco, stavolta il nemico viene dal futuro, non si sa chi. Ma ha incaricato un potente oligarca russo di raccogliere dei pezzi di un algoritmo (lo so, qui inizio a vedere sopracciglia che si inarcano) che permetteranno ai suddetti cattivi di gettare le basi per la fine del mondo. Fortunatamente, ci pensa il Protagonista (si chiama davvero così), aiutato da Neil e una branca speciale della CIA ad opporsi, nonché dal supporto della moglie dell’oligarca, che ha deciso di boicottare il marito per salvare il figlio. A rendere più complicato il tutto, la possibilità di viaggiare nel tempo, solo in un modo che trascende la sequenzialità dei fatti, ovvero come in un nastro al rewind del registratore.
Se vi sembra una cosa a metà tra James Bond e gli X-Men, con una spruzzatina di Ritorno Al Futuro, non siete lontanissimi. Del resto, Nolan ha sempre dichiarato che avrebbe voluto girare un James Bond, e probabilmente ha perso la pazienza; e ovviamente, lo ha fatto a modo suo, rendendo la narrazione intricatissima come piace a lui, alla Inception per intenderci, e pure di più in realtà. Questo Tenet, a dire la verità, ci sembra l’upgrade di uno dei suoi film più noti, Memento, film che aveva una struttura palindroma, ovvero era montato in una ventina di blocchi che, visti in un senso o nell’altro, reggevano comunque. Qui siamo oltre, nel senso che Nolan ha messo insieme i due film, in piena Sincronicità di Jung, quello che si muove in avanti e quello che si muove all’indietro, sovrapposti (ed infatti ogni tanto i personaggi si incrociano), con dei piccoli indicatori in qua e là per fare capire allo spettatore in che senso stiamo andando.
Intendiamoci, capire è una parola grossa. Diremmo che “capire” in questo film è quasi impossibile alla prima visione e forse anche alla seconda, e forse questo è lo scopo del regista: come viene abilmente detto all’inizio a proposito della teoria fisica dietro l’intera trama, “non cercare di capire, sentilo”. Del resto, il titolo deriva dal famoso mistero archeologico del “Quadrato di Sator”, una scrittura palindroma in orizzontale e verticale di tempi romani (SATOR, AREPO, TENET, OPERA, ROTAS), che in una delle interpretazioni più note significa “Il seminatore decide i suoi lavori quotidiani, ma il tribunale supremo decide il suo destino"; tale interpretazione attribuirebbe pertanto un significato morale al quadrato magico secondo cui: "L'uomo decide le sue azioni quotidiane, ma soltanto Dio decide il suo destino". In fondo è il tema del film, il libero arbitrio all’interno dell’Oceano del tempo dove il prima e il dopo sono ininfluenti.
Visivamente, Tenet è Nolan al 100%. Impressionante, magari non al livello di Inception o Interstellar, ma adrenalinico, sempre in movimento, con il bonus del “rewind” visivo che lo rende memorabile. Le musiche sono ok, ma ci sembrano già sentite, una via di mezzo tra Il Ritorno Del Cavaliere Oscuro e Dunkirk (ma meno efficaci). Appena passabile John David Washington (figlio del più noto Denzel ma, per ora, ci sembra privo del carisma del padre), molto meglio Robert Pattinson e anche Aaron Taylor-Johnson, onestamente più credibili e disinvolti. Cosi cosi Kenneth Branagh (il cattivo con la panzetta e le ciabatte francamente era meglio di no) e soprattutto Elizabeth Debicki, una bella bionda di 1,90 abbastanza insipida.
Insomma, ci è piaciuto? Ni. Apprezzabile la sperimentazione e l’idea, ma la realizzazione lo rende un film difficilmente amabile, e da rivedere solo per capire meglio alcuni passaggi. Peraltro, e questo è un brutto segno, ogni tanto il film si ferma per degli "spiegoni", non una o due volte, ma sette o otto, ed onestamente il film, per far funzionare il meccanismo ad orologeria, dovrebbe farne a meno (vedi The Prestige o Inception). Sembra che la sceneggiatura si sia persa oltre ogni speranza, ed ecco la necessità di spiegare. 2 ore e 30’ onestamente troppo lunghe, tanti passaggi (la gara in vela? Il bungee jumping?) sembrano troppo voler fare il verso a James Bond ma non servono a niente.
In definitiva, progetto super ambizioso di Nolan (si dice ci abbia lavorato per 20 anni), ma resa media, se non mediocre. Lo sviluppo comprensibile della trama serve, ultimo lavori di Sorrentino insegnano: e serve allo spettatore, speriamo che Nolan non se ne dimentichi in futuro (o nel passato che non ha ancora visto). www.versionekowalski.it
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dace74
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mercoledì 2 settembre 2020
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nolan esponenzialmente esagerato
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La buona cara vechcia premessa:Nolan rientra nell'elenco di quei 4/5 registi che non mi ha mai deluso e dei quali colleziono tutto il possibile in ogni formato, quindi lascio immaginare cosa mi aspettassi da TENET.
Le premesse c'erano tutte sulla carta, ma per quanto mi riguarda, purtroppo, questa volta, lo relego dietro a quasi ogni titolo che lo ha preceduto.
La sensazione è che Nolan abbia diretto TENET con l'unico scopo di andare oltre:sappiamo che se l'idea è andare da A a B, Nolan, passa per C,D,E,F, si ferma, un saltino a Z e poi , forse, siamo a B.
Qui invece si ha la sensazione di fare i soliti giri a cui ci ha abituato Nolan, ma senza nemmeno sapere dove arriveremo e facendo percorsi volutamente tortuosi che non danno però un niente in più a viaggio, cosa che invece accadeva con The Prestige o Inception.
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La buona cara vechcia premessa:Nolan rientra nell'elenco di quei 4/5 registi che non mi ha mai deluso e dei quali colleziono tutto il possibile in ogni formato, quindi lascio immaginare cosa mi aspettassi da TENET.
Le premesse c'erano tutte sulla carta, ma per quanto mi riguarda, purtroppo, questa volta, lo relego dietro a quasi ogni titolo che lo ha preceduto.
La sensazione è che Nolan abbia diretto TENET con l'unico scopo di andare oltre:sappiamo che se l'idea è andare da A a B, Nolan, passa per C,D,E,F, si ferma, un saltino a Z e poi , forse, siamo a B.
Qui invece si ha la sensazione di fare i soliti giri a cui ci ha abituato Nolan, ma senza nemmeno sapere dove arriveremo e facendo percorsi volutamente tortuosi che non danno però un niente in più a viaggio, cosa che invece accadeva con The Prestige o Inception.
Il tutto negando se stesso:si era detto che TENET avrebbe rigurdato viaggi nel tempo, perfino Washington in una scena, su domanda diretta, scuote la testa e "NO, entropia inversa", però non ci va un genio della fisica quantistica per capire che se tu combatti te stesso senza saperlo in una linea temporale è inutile negarlo, si parla di viaggi nel tempo.
Però tutto questo non viene minmamente dato in pasto a chi guarda e alla fine si capisce che era meglio spiegata la teoria dei viaggi temporali in End Game piuttosto che qui.
E non si dica che Nolan non sappia giocare con le linee temporali:Dunkirk è li da esempio!
Qui non si capisce se gioca male volutamente o se alla fine è rimasto anche lui imprigionato in se stesso, volendo strafare oltre ogni limite, per poi ritrovarsi tra le mani un prodotto che risulta quasi nullo alla fine:ok, spy story decente, protagonisti abbastanza all'altezza (ho davvero preferito Pattinson al Protagonista), una love story che fa capolino anche se pare ad un certo punto del film diventare la vera motivazione per il Protagonista, con un finale abbastanza stordente "sei stata precipitosa"....."non ho saputo resistere".
La morale finale nascosta ci sta, ma ci si alza dalla poltrona con svariati dubbi che faticano a prendere forma anche con una seconda visione o terza (resta il quesito:hai trovato i tornelli....torna indietro all'Opera e risolvi il problema!).
Il montaggio, che capisco non sia stato facile, si è avvicinato, per me drammaticamente, a quello dell'ultimo Star Wars, con quell'idea di scene iniziate...concluse in fretta (stile il jumping inverso sulla torre) e via senza respiro alla prossima. Il risultato è che tra entropia, leggi fisiche, manovre a tenaglia temporali si esca modello pugili nell'angolo.
Un buonissimo prodotto che se non fosse stato a firma Nolan, forse, avrebbe reso di più, ma da Nolan mi aspetto ben altro che il filmone di turno con sparatorie ed esplosioni alla F&F, modello scena finale dove ci si ritrova, ad un certo punto, a non capirci nulla tra squadre blu che avanzano, rosse che retrocedono e nemici che fanno il moonwalk.
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samanta
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mercoledì 16 settembre 2020
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quanto è bello complicare il finale ...
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Tenet è l'ultimo lavoro di Christopher Nolan, che oltre la regia ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, dopo Dunkirk e ha ricevuto un'accoglienza discretamente positiva dalla critica anche se non esaltante. Il film ha avuto un budget altissimo (205 milioni di €), tenuto conto della distribuzione, della pandemia e dell'accoglienza non entusiasta del pubblico, sarà difficile che recuperi un utile.
La trama è piuttosto complicata [elementi generici di spoiler]: il protagonista (non viene detto il nome) è un agente della CIA John David Denzel (Oldman&the gun, BlaKkKlansman, figlio del grande Denzel) il quale dopo una frenetica azione antiterrorismo che si svolge all'Opera di Kiev, viene reclutato per combattere una minaccia per distruggere il nostro pianeta.
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Tenet è l'ultimo lavoro di Christopher Nolan, che oltre la regia ha scritto il soggetto e la sceneggiatura, dopo Dunkirk e ha ricevuto un'accoglienza discretamente positiva dalla critica anche se non esaltante. Il film ha avuto un budget altissimo (205 milioni di €), tenuto conto della distribuzione, della pandemia e dell'accoglienza non entusiasta del pubblico, sarà difficile che recuperi un utile.
La trama è piuttosto complicata [elementi generici di spoiler]: il protagonista (non viene detto il nome) è un agente della CIA John David Denzel (Oldman&the gun, BlaKkKlansman, figlio del grande Denzel) il quale dopo una frenetica azione antiterrorismo che si svolge all'Opera di Kiev, viene reclutato per combattere una minaccia per distruggere il nostro pianeta. Viene istruito da Laura una scienziata sul contenuto dell minaccia (Mereghetti spiritosamente ha scritto che ci vorrebbero un paio di lauree in fisica per capirla). Sostanzialmente qualcuno nel futuro vuole distruggere distruggere il presente perché il pianeta è diventato inabitabile (tra quanti secoli?), per questo il protagonista si serve di un altro agente segreto Neil (Robert Pattinson; Saga di Twilight, Civiltà perduta) che lo aiuta fino al gran finale. Il futuro si serve per attuare il piano di un oligarca russo, criminale mafioso, ricchissimo e che vive in Inghilterra: Andrei Sator (Kenneth Branagh bravo attore inglese: Dunkirk, Assassinio sull'Orient Express), la moglie Kat (Elisabeth Debiki: Il grande Gatsby, Widows) lo odia per la sua violenza e teme che gli voglia togliere il figlio, per questo si allea con il protagonista fino al gran finale. Una curiosità nel film appare un curioso MacGuffin (marchingeno per attirare l'atttenzione dello spettatore utilizzato da vari registi e abitualmente da Hitchcock: ricordate i 40.000 in Psyco?), all'inizio del film colui che da le istruzioni al protagonista gli fa vedere un segno di riconoscimento: intrecciare le dita delle mani e dire "Tenet", che "ti aprirà molte porte te ne chiuderà qualcuna", segno che ovviamente non verrà mai fatto in tutto il film.
Il film dimostra la grande capacità e conoscenza della tecnica cinematografica da parte di Nolan, il perfetto utilizzo degli effetti speciali: ad esempio l'abbordaggio in autostrda di un camion che porta uno strumento da sottrarre all'avversario, mediante 4 TIR che lo circondano sui lati, davanti e dietro, l'effetto visivo è incredibile. Peraltro a prescindere dalle problematiche interpretative a cominciare dal finale, il film è piuttosto lungo (2h e mezza), può emozionare per diverse scene di azione, ma alla fine stanca anche per una trama che a prescindere dall'inverosimiglianza, è troppo intricata. Comunque le scene sono frenetiche come i colpi di scena, è uno spettacolo che non entusiasma ma che non fa rimpiangere di averlo visto.
Buona l'interpretazione dei personaggi, su cui svetta quella di Kenneth Branagh an che se calca un pò troppo la caricatura del russo mafioso. In un cameo compare Michael Caine nella parte di un Sir che istruisce il protagonista: ha 87 anni, ma è ancora bravissimo.
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dandy
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mercoledì 20 dicembre 2023
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"e'' andata come è andata."
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Ambiziosissimo e travagliatissimo(la gestazione ha richiesto quasi 10 anni)il film è la summa del cinema di Nolan(anche sceneggiatore) e dei suoi marchi di fabbrica.Il paradosso spazio-temporale qui trova ispirazione nel principio della termodinamica e nell'iscrizione latina del "Quadrato di Sator",dove oltre al titolo sono contenute altre 4 parole(2 palindromi) citate nel film direttamente o indirettamente(SATOR,AREPO,OPERA e ROTAS).E come un palindromo molta dell'azione a cui si assiste viene mostrata contemporaneamente normale e in revese.Il rischio di disorientamento è alto,e per chiarire certi snodi apparentemente illogici(specie nell'ultima parte)sono necessarie più visioni.
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Ambiziosissimo e travagliatissimo(la gestazione ha richiesto quasi 10 anni)il film è la summa del cinema di Nolan(anche sceneggiatore) e dei suoi marchi di fabbrica.Il paradosso spazio-temporale qui trova ispirazione nel principio della termodinamica e nell'iscrizione latina del "Quadrato di Sator",dove oltre al titolo sono contenute altre 4 parole(2 palindromi) citate nel film direttamente o indirettamente(SATOR,AREPO,OPERA e ROTAS).E come un palindromo molta dell'azione a cui si assiste viene mostrata contemporaneamente normale e in revese.Il rischio di disorientamento è alto,e per chiarire certi snodi apparentemente illogici(specie nell'ultima parte)sono necessarie più visioni.Il cast poi,non è proprio sfavillante:il figlio di Denzel Washington e monocorde,come pure Branagh e la Debicki.Ma è innegabile che Nolan sappia come intrattenere rendendo scorrevoli(o reversibili?)le quasi 3 ore di durata e va ammirato per non temere la coniugazione tra esigenze produttive-spettacolari(con strizzate d'occhio a Mission Impossible e un pizzico di 007 e persino una citazione da "Vivere e morire a Los Angeles" nell'ottima sequenza dell'inseguimento sull'autostrada di Tallin) e uno stile personale decisamente non adatto per platee atrofizzate in cerca di blockbusters a spina staccata.Rispetto ai suoi film precedenti qui il personaggio femminile trova una dimensione più incisiva,che porta il protagonista ad andare oltre i propri ideali rinunciando alla love story convenzionale.Lodevole anche la decisione di rinunciare in massima parte al digitale(il Boeing 747 fatto esplodere è autentico)ed utilizzare trucchi artigianali già in uso agli albori del cinema,come il riavvolgimento della pellicola.Non è un capolavoro assoluto ma nemmeno quello schifo che dicono in parecchi qui.Un'opera non perfetta e non per tutti perchè richiede impegno,cosa che può essere pregio o difetto allo stesso tempo,ma di sicuro da rispettare per questo.Impeccabile il lavoro sul montaggio(di Jennifer Lame).Musiche di Ludwig Goransson,che sostituisce l'abituale Hans Zimmer poichè impegnato con "Dune".Distribuito a fine agosto 2020 dopo vari rimandi causa Covid,ha ottenuto dei buoni incassi che probabilmente sarebbero stati molto più cospicui in assenza della pandemia.
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frascop
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giovedì 27 agosto 2020
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grandioso frastornante senza niente da capire
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Cosa succede se un sempliciotto come me che ama i film di spionaggio di Bourne con Matt Dillon o anche Mission: Impossible, va a vedere questo film di Nolan (1970) basato su un budget di 225 milioni di dollari? Ve lo dico subito ma dovete sapere che continuerò ad amare Nolan per i suoi film Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro, Dunkirk, Interstellar.
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Cosa succede se un sempliciotto come me che ama i film di spionaggio di Bourne con Matt Dillon o anche Mission: Impossible, va a vedere questo film di Nolan (1970) basato su un budget di 225 milioni di dollari? Ve lo dico subito ma dovete sapere che continuerò ad amare Nolan per i suoi film Memento, The prestige, Il cavaliere oscuro, Dunkirk, Interstellar. Già con Inception il “sogno dentro un sogno dentro un altro sogno” mi aveva lasciato perplesso. Eppure non sono tra quelli che di un film vogliono capire tutto, soprattutto quando si tratta di fantascienza, ed in Tenet ti avvisano pure: «Non cercare di capire, segui il tuo istinto». Diciamo che ogni film ha diversi strati di lettura, dal più superficiale al più profondo, come gli strati di una torta, e ogni spettatore gusta quel che vuole, questo pensa giustamente Nolan. Comunque la prima cosa che ho fatto tornato a casa sapete qual è? Segnarmi il nome del musicista del film che, ho scoperto, si chiama Ludwig Goransson ed è autore di una colonna sonora complessa con musica invertita e palindroma (come la parola latina tenet). E’ lui il maggiore responsabile di un bombardamento sensoriale di un film che intende stuzzicare i sensi, girato in pellicola da 70 millimetri e per gran parte in pellicola Imax. Ci riesce benissimo nella prima parte in cui ti trovi dentro un film di spionaggio e d’azione alla “James Bond” (rapine, inseguimenti, bombe), in cui il protagonista senza nome (l’attore John David Washington) deve salvare il mondo dal più pazzo della storia, Sator (il poliedrico Kenneth Branagh), ma anche la bella spilungona Elisabeth Debecki, moglie di Sator e pronta lei stessa a trasformare il suo ruolo di ragazza debole in "puttana vendicativa". La Debecki, 1,90 cm., per somiglianza sarà Lady Diana nella prossima stagione di The Crown. Nella seconda parte il nostro 007 ci porta nella fantascienza e presume che ogni spettatore abbia diversi master di fisica per seguire le complicazioni legate al tempo da percorrere nei due sensi, alle osservazioni sul significato di tenet e di sator, parole palindrome che possono essere lette nei due sensi. Insomma, non c’è niente da capire, già “Ritorno al futuro 1” di Zemeckis abbisognava di qualche spiegazione (tutta la vicenda in definitiva è riconducibile al ben noto paradosso del viaggiatore temporale che torna indietro nel tempo e uccide il proprio nonno).
“Inception” sul web ha migliaia di schemi e rivelazioni, adesso Nolan si candida a diventare il più freddo e cervellotico Autore del cinema da pandemia. Non vedevo l’ora che finisse il film e il volume della colonna sonora si abbassasse. Sono tornato a casa senza che Nolan mi abbia scaldato il cuore, cosa che non si propone di fare, anche se è stato piuttosto coerente con la trama scelta: le spie anche quelle senza nome e numeri mentono sempre. Resta il fatto che il regista inglese non ama e non usa gli effetti speciali per cui il suo cinema è grandioso perchè tutto realizzato in studio. La prima scena al teatro dell’Opera di Kiev e l’aeroplano che si schianta contro un edificio sono girate dal vero, senza l’utilizzo di modellini o l’impiego della CGI. A queste scene dall’impatto visivo impressionante (e che resistono al tempo, mentre gli effetti speciali sono sempre datati) Nolan aggiunge un impianto audio adeguato a restituire la sensazione di frastornamento del protagonista stesso. Ma, per quel che mi riguarda, il suono e la musica che in Tenet svolgono un ruolo fondamentale e contribuiscono ad aumentare il ritmo forsennato di tutto il film, per i miei gusti sono troppo invasivi.
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marta
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mercoledì 23 settembre 2020
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bene, ma non benissimo.
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Sicuramente non è il top film di Nolan. Parafrasando quello che è stato detto per un gruppo torinese anni fa (leggi Subsonica), non è riuscito a bissare Interstellar.
Vero è che non mi piace troppo fare parallelismi ossessivi tra un film di un regista e un altro: ogni storia è diversa e ogni costruzione è diversa.
Se è il primo film di Nolan che si vede, non si apprezzerà.
Se ci si arriva minimamente preparati con qualche nozione didascalica sull'entropia e una lettura appassionata sul quadrato del Sator certi piccoli dettagli saranno delle chicche.
Se, poi, non è il primo film di Nolan che si vede e si ha dimestichezza con paradossi spazio temporali e viaggi nel tempo (Ritorno al futuro potrebbe essere utile!) il viaggio sarà ancora più facile.
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Sicuramente non è il top film di Nolan. Parafrasando quello che è stato detto per un gruppo torinese anni fa (leggi Subsonica), non è riuscito a bissare Interstellar.
Vero è che non mi piace troppo fare parallelismi ossessivi tra un film di un regista e un altro: ogni storia è diversa e ogni costruzione è diversa.
Se è il primo film di Nolan che si vede, non si apprezzerà.
Se ci si arriva minimamente preparati con qualche nozione didascalica sull'entropia e una lettura appassionata sul quadrato del Sator certi piccoli dettagli saranno delle chicche.
Se, poi, non è il primo film di Nolan che si vede e si ha dimestichezza con paradossi spazio temporali e viaggi nel tempo (Ritorno al futuro potrebbe essere utile!) il viaggio sarà ancora più facile.
Nolan è un regista geniale. Per le storie che pensa e per come le realizza.
Tenet è un film tecnicamente pazzesco, girato alla perfezione, parte a mille, ti fa correre subito avanti e indietro, con una colonna sonora puntuale e precisa che è un capolavoro a parte.
In soldoni è una storia di spionaggio che, seppur banale (un agente della CIA combatte contro il cattivone di turno per strappargli un'arma che potrebbe distruggere il mondo), viene resa e complicata dalla sue visioni e dalla sua maestria nell'intrecciare personaggi accessori e sottotrame. Mai prolisse e mai incoerenti.
Washington jr. è bravo e ammiccante, Pattinson convince eccome nonostante Twilight, Branagh è immenso. La Debicki, invece, proprio no. Ognuno di loro è distaccato, non freddo come ho letto. Ognuno di loro ha un'anima, ma i loro sentimenti devono essere necessariamente celati. Sono personaggi ben scritti e ben sviluppati, emozionali e non emotivi. Mai smielati.
Un regista è grande per quello che ti spinge a fare dopo aver visto un suo film. E Nolan lo fa. Fosse anche solo per capire i suoi film, ti costringe ad aprire il pc e a studiare cose di cui ignoravi completamente il significato. Probabilmente continuerai ad ignorarlo (la fisica è affascinante, ma molto complessa!), però avrai sicuramente imparato qualcosa di nuovo. Paradossalmente, il mio disappunto è per averlo trovato più semplice di quanto mi aspettassi, più lineare di quanto credessi. Ma se si approccia il tutto secondo il suo consiglio "Non cercare di capirlo, devi sentirlo", il film ti entra dentro. Perché è bello anche lasciarsi trasportare da una storia senza necessariamente sviscerarla. E se sono giorni che ci sto pensando, direi che tutto sommato ha fatto un buon lavoro.
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fraste.carli
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lunedì 31 agosto 2020
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nolaniano fino al midollo, un film coraggioso, imperfetto e spiazzante
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Nolan è diventato il più divisivo dei registi odierni e da molti viene ormai giudicato per partito preso. E' stato così, almeno per ora, anche in questo caso. Capisco che questo film possa non piacere, perchè ha i suoi difetti, ma definirlo un "brutto film", assegnare una stella o invitare a non andare al cinema a vederlo è sicuramente audace, per non dire folle. Ma veniamo al film.
L'ultima opera del regista britannico è il più nolaniano e, forse, il più ambizioso della sua filmografia. Si tratta di un "classico" film di spionaggio caratterizzato da un ritmo dirompente e da una dimensione temporale che conduce ad uno stravolgimento della messinscena a dir poco stupefacente. Qui si va ben oltre le sperimentazioni cronologiche di Memento, le compressioni e dilatazioni del tempo di Interstellar o il parallelismo delle tre diverse linee temporali di Dunkirk.
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Nolan è diventato il più divisivo dei registi odierni e da molti viene ormai giudicato per partito preso. E' stato così, almeno per ora, anche in questo caso. Capisco che questo film possa non piacere, perchè ha i suoi difetti, ma definirlo un "brutto film", assegnare una stella o invitare a non andare al cinema a vederlo è sicuramente audace, per non dire folle. Ma veniamo al film.
L'ultima opera del regista britannico è il più nolaniano e, forse, il più ambizioso della sua filmografia. Si tratta di un "classico" film di spionaggio caratterizzato da un ritmo dirompente e da una dimensione temporale che conduce ad uno stravolgimento della messinscena a dir poco stupefacente. Qui si va ben oltre le sperimentazioni cronologiche di Memento, le compressioni e dilatazioni del tempo di Interstellar o il parallelismo delle tre diverse linee temporali di Dunkirk. Il tempo diventa una dimensione manipolabile in cui potersi muovere in avanti o a ritroso. Non si tratta di "semplici" viaggi nel tempo, ma di inversioni temporali grazie alle quali passato e futuro confluiscono e si incrociano, muovendosi letteralmente l'uno incontro all'altro, nello stesso momento, nella stessa scena, nella stessa inquadratura. Con passato e futuro che si muovono l'uno in avanti e l'altro a ritroso sotto gli occhi dello spettatore la narrazione, così come la messinscena, assumono una nuova forma, geniale e mozzafiato. Le scene in inversione temporale sono magnifiche e i risvolti che hanno sulla trama altrettanto sorprendenti. Qualcosa di mai visto prima. Per non parlare di colonna sonora, fotografia, montaggio, tutto di altissimo livello (solo la scena iniziale potrebbe essere un più che degno finale di un classico heist movie ad esempio). Anche le scelte attoriali si sono rivelate azzeccate. Insomma, vederlo in sala in 70mm è una esperienza cinematografica straordinaria, che toglie il fiato. A tratti forse eccessivamente.
Perchè questo di certo non è un capolavoro, né il migliore dei film di Nolan. Il rapporto madre-figlio, la nostra responsabilità nei confonti della "posterità", l'importanza della "bomba che non è esplosa", sono temi che ci sono, ma solo accennati. I personaggi potevano dare di più, alcune cose non sono chiare e il ritmo incessante e furioso se da un lato contribuisce a una esperienza mozzafiato dall'altro rischia di frastornare fin troppo lo spettatore che, almeno alla prima visione, fatica a seguire lo svolgimento dell'intreccio.
Tenet è un'opera estremamente nolaniana: film d'intrattenimento autoriale, impeccabile nella forma, con scene d'azione impressionanti e una sperimentazione temporale che va ben oltre quanto fatto fin'ora, portando alla luce sequenze geniali, memorabili, mai viste. Forse non completamente riuscito, può non piacere, il film ha una forza visiva e concettuale di indubbio valore, di fronte alla quale non è pensabile dire "brutto" o dare una stella. Da vedere sul grande schermo.
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pasmymov
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lunedì 31 agosto 2020
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una corsa durata 150 minuti
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Nolan colpisce ancora, con la sua capacità di stupire attraverso argomentazioni che risultano essere non per tutti. A me è piaciuto tanto: ogni volta che c'è Christopher, ci si diverte. Il tempo in sala passa veloce, proprio come nel film. Si è vero, ha un ritmo incalzante che puo sembrare frettoloso perchè magari tralascia le storie dei personaggi, ma il film si concentra su altro. Se Nolan avesse deciso di fare le cose con più calma, sarebbe uscito fuori un minestrone di una lunghezza infinita, quindi ha dato priorità alla sviluppo di altri aspetti riuscendo perfettamente nel suo intento.
Complesso nei dettagli, ma assolutamente comprensibilie a grandi linee.
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Nolan colpisce ancora, con la sua capacità di stupire attraverso argomentazioni che risultano essere non per tutti. A me è piaciuto tanto: ogni volta che c'è Christopher, ci si diverte. Il tempo in sala passa veloce, proprio come nel film. Si è vero, ha un ritmo incalzante che puo sembrare frettoloso perchè magari tralascia le storie dei personaggi, ma il film si concentra su altro. Se Nolan avesse deciso di fare le cose con più calma, sarebbe uscito fuori un minestrone di una lunghezza infinita, quindi ha dato priorità alla sviluppo di altri aspetti riuscendo perfettamente nel suo intento.
Complesso nei dettagli, ma assolutamente comprensibilie a grandi linee.
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nevira
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sabato 19 settembre 2020
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il più origionale film di spionaggio da nikita
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Un film dalla sceneggiatura molto interessante, originale ed imprevedibile, una rarità nella produzione cinematografica mondiale ormai dominata dai cloni.
Un buon film di spionaggio, il quadro di una operazione visto dai soli occhi di un'agente: non saprete niente di più, niente di meno.
L'elemento assolutamente nuovo è [spoiler] la tecnologia spiazzante dell'inversione temporale [/spoiler] e di tutte le sue implicazioni come in un buon romanzo di fantascienza.
Vuole stupire e spingere lo spettatore a riflettere e capire, non sciorinargli tutta una banale e rifritta storiella. Ovviamente per questo non potrà piacere a tutti, ma di prodotti Disney & C.
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Un film dalla sceneggiatura molto interessante, originale ed imprevedibile, una rarità nella produzione cinematografica mondiale ormai dominata dai cloni.
Un buon film di spionaggio, il quadro di una operazione visto dai soli occhi di un'agente: non saprete niente di più, niente di meno.
L'elemento assolutamente nuovo è [spoiler] la tecnologia spiazzante dell'inversione temporale [/spoiler] e di tutte le sue implicazioni come in un buon romanzo di fantascienza.
Vuole stupire e spingere lo spettatore a riflettere e capire, non sciorinargli tutta una banale e rifritta storiella. Ovviamente per questo non potrà piacere a tutti, ma di prodotti Disney & C. ce ne sono ormai tanti, troppi a mio avviso
Bravi gli attori, il ritmo, le seguenze di azione. Un film che rivedrò una seconda volta.
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