Notturno

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Un film di Gianfranco Rosi. Documentario, Ratings: Kids+13, durata 100 min. - Italia 2020. - 01 Distribution uscita mercoledì 9 settembre 2020. MYMONETRO Notturno * * * 1/2 - valutazione media: 3,56 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
goldy giovedì 10 settembre 2020
alle volta meglio essere ciechi Valutazione 0 stelle su cinque
65%
No
35%

Il dolore si rispetta, Non lo si usa per dimostrare "quanto bravo sono io, quanta sensibilità mi muove  rispetto all'indifferenza dei più". Tre anni di lavoro, grandi mezzi finanziari spesi, rischi sicuramente corsi dalla troupe per restituire  una serie di bellissime immagini formalmente perfette ma prive di suggestioni significative. Non si contestualizza, e ve bene,  non si adotta un punto di vista e ve bene, non si  esprime un pensiero politico e va bene  ma così facendo poco se non nulla rimane.

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simone bachini martedì 22 settembre 2020
attraverso interminate notti, l''attesa é speranza Valutazione 4 stelle su cinque
68%
No
32%

una macchina da presa, un buon microfono, ed un tempo di ricerca e riflessione. i film così si costruiscono per strada. l'idea all'inizio spinge, poi é la vita a dirigere. é cinema documentario, infatti. l'attesa snervante mi ha ricordato il deserto dei tartari. ma lì il nemico non arrivava. qui, sebbene non si veda chiaramente, é lontano pochi chilometri, presente nei suoni di fondo.
é un film, quindi da vedere assolutamente al cinema, ed é un piacere per gli occhi e uno strazio per il cuore. quelle persone non sono attori, ma fragili presenze in un dramma generale. i confini spesso sono disegnati sulle carte, e prima ancora sulla pelle delle persone. [+]

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loland10 domenica 13 settembre 2020
fuochi e orizzonti Valutazione 4 stelle su cinque
59%
No
41%

Notturno” (2020) è il quinto lungometraggio del regista-produttore di Asmara Gianfranco Rosi.
Una produzione a più voci, italiana, francese e tedesca. Con varie partecipazioni e tre anni di lavoro. Fotografia dello stesso Rosi e montaggio di Jacopo Quadri collaboratore fisso del regista.
Notti pericolose e voci di sottofondo, rumori minimi, rumori lontani, spari e venti di fuoco. Un documento-film di grande giro nei paesi del MedioOriente. Un vasto mondo difficile da inquadrare è da raccontare. La prova è farlo vedere con voci di madre, camere da assestare, bimbi e i loro disegni, ragazzi e i loro giri di fatica. [+]

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fabrizio funto mercoledì 23 settembre 2020
l''iper-realismo crepuscolare di francesco rosi Valutazione 4 stelle su cinque
62%
No
38%

NOTTURNO
(Gianfranco Rosi)
di
Fabrizio Funtò
 
Al terzo colpo di grancassa che Gianfranco Rosi batte con questo suo Notturno (forse lo avrei chiamato “Crepuscolo”) — dopo Sacro Gra e Fuocoammare, urge una riflessione sull’innovazione che questo autore sta apportando al linguaggio cinematografico e che ci sta proponendo quasi sperimentalmente. E che sta funzionando, vista l’accoglienza.
Non possiamo più dire che si tratti cioè di un caso, né che sia scevro da predeterminazione. Tre indizi, anche qui, fanno una prova.
Urge una riflessione su tre livelli. Primo, sul significato diretto e simbolico che mostra nei suoi lungometraggi. [+]

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fabrizio funto mercoledì 23 settembre 2020
notturno, ovvero iperrealismo crepuscolare.
56%
No
44%

Al terzo colpo di grancassa che Gianfranco Rosi batte con questo suo Notturno (forse lo avrei chiamato “Crepuscolo”) — dopo Sacro Gra e Fuocoammare, urge una riflessione sull’innovazione che questo autore sta apportando al linguaggio cinematografico e che ci sta proponendo quasi sperimentalmente. E che sta funzionando, vista l’accoglienza.

Non possiamo più dire che si tratti cioè di un caso, né che sia scevro da predeterminazione. Tre indizi, anche qui, fanno una prova.
Urge una riflessione su tre livelli. Primo, sul significato diretto e simbolico che mostra nei suoi lungometraggi. Secondo, sul linguaggio cinematografico che ha adottato. Ed infine sul senso di questa operazione molto sofisticata e complessa. [+]

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fabiobo mercoledì 23 settembre 2020
notturno, un film di luce sullo splendore del vero Valutazione 4 stelle su cinque
52%
No
48%

Quattro anni dopo la caduta dello stato islamico di Daesh, lungo i precari confini tra Iraq, Siria, Kurdistan e Libano: una regione che, nei secoli, è sempre stata un’illusione della geopolitica e una impostura della geostoria.
Sono le terre devastate dal Califfato e dalle scaltre contese tra superpotenze, abitate da genti, la cui dignità è stata calpestata frantumandosi nel caos, sopraffatta dal ricordo delle atrocità patite, inabissata in una paura buia e cupa come la notte. 
Una notte perenne, livida e bluastra, nella quale gli spietati guerriglieri del Dio vendicatore rappresentano ancora un temibile nemico. Un nemico diventato spettrale, sempre in agguato, invisibile. [+]

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zio mau mercoledì 23 settembre 2020
grazie gianfranco rosi! Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Un film che nasce in una terra di violenza non può e non deve essere un film “bello". Si rimprovera questo peccato di kalokagathia a Notturno, per il suo essere "bello e buono" e rispettare i 'canoni estetici' di un ellenismo cinefilo che si può apprezzare pienamente solo di fronte a scenari distopici o visionari; la morte e il dolore che partorisce appartengono solo allo squallore che li ospita e che ha l'obbligo di rendere sgradevole ogni tentativo di avvicinamento. La distruzione deve allontanare. E, invece, Rosi si avvicina alla sofferenza, la riscalda e la salva dallo svuotamento della sua stessa natura, la vita. [+]

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cpettine domenica 31 gennaio 2021
viaggio al centro della terra Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
0%

Film documento, lungo tre anni, girato dentro le ferite più profonde del territorio al confine tra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano. Rosi è il Virgilio che ci porta in un viaggio interminabile, e interminato, verso l’inferno della guerra. Come Dante veniamo portati in un mondo di desolazione, violenza, privazioni. Questi temi, da sempre al centro della narrazione cinematografica, vivono qui una nuova luce, quella grigia del vuoto, dell’attesa, della claustrofobica-agorafobica assenza di prospettiva, della infanzia negata. L’iperrealismo cinematografico della guerra lascia spazio ad un nuovo realismo, lirico, essenziale, scolpito, dove il dolore vive imploso nei volti del quotidiano, nelle lente liturgie del cacciatore, del pescatore, del soldato, del carcerato, gesti simili perché privati di senso da una assenza, l’assenza di prospettiva, di luce, di speranza. [+]

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francesco2 domenica 2 gennaio 2022
un film che si perde, ma poi si ritrova Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
0%

 Come aveva dimostrato in Sacro GRA  e Fuocommare, Gianfranco Rosi non prova interesse per il Tempo-luogo-azione di aristotelica memoria.

Lo conferma anche in questo nuovo lungometraggio, che tuttavia -forse*non casualmente , deve perdersi, per poi ritrovarsi, proprio come avviene ad una parte dei poveri disperati che G.Rosi racconta.  Dividendo il film in tre parti, infatti, la prima risulta preferibile a quel sacro GRA che gli era valso il suo Leone d oro a Venezia. Immagini suggestive -non estetizzanti, secondo me, cm,e invece hanno scritto illustri commentatori. Tuttavia, il film poi si perde in un umanitarismo vacuo, inferiore -a questo punto- a Fuocoammare, quantomeno piu crudo nella sua denuncia. [+]

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stefano capasso venerdì 2 settembre 2022
ferite del passato e speranze future Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

Notturno di Gianfranco Rosi è un documentario girato nell’arco di tre anni lungo confini difficili del Medio Oriente: Kurdistan, Siria, Libano, Iraq, Iran, territori dove le guerre hanno lasciato il segno e in alcuni casi sono ancora in corso. L’osservazione di Rosi è come suo solito, silenziosa, nel tentativo di apparire più neutrale possibile. Il racconto del dolore è affidato ai protagonisti stessi che durante la loro quotidianità rievocano lutti ed esperienze terribili a cui hanno preso parte. Spetta ad un gruppo di teatro “sociale” messo su in uno dei luoghi raccontati a fungere da narrazione simbolicamente rappresentativa di tutti i conflitti che hanno dilaniato la regione; una regione che sin da tempi remoti è stata creata ad uso e consumi di potenze esterne che hanno contribuito a perseguire interessi altri a quelli dei popoli raccontati. [+]

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