Gli anni più belli |
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Un film di Gabriele Muccino.
Con Pierfrancesco Favino, Micaela Ramazzotti, Kim Rossi Stuart, Claudio Santamaria.
continua»
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 129 min.
- Italia 2020.
- 01 Distribution
uscita giovedì 13 febbraio 2020.
MYMONETRO
Gli anni più belli
valutazione media:
2,98
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Quando una generazione si vuole raccontare,di MAURIDALFeedback: 16436 | altri commenti e recensioni di MAURIDAL |
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lunedì 2 marzo 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Quando una generazione si vuole raccontare, allora il narratore di turno sceglie la maniera più facile e diretta , ad esempio riferire le storie del Gruppo di Amici che ridendo e scherzando dichiarano le proprie ambizioni, le conquiste , le angosce e le sconfitte. Questo film pur non rappresentando una novità originale in questa tematica generazionale, si distingue per aver centrato nel gruppo di amici di cui si parla , alcuni personaggi che rappresentano una tipologia umana realistica ed effettiva. Intanto lo sviluppo della storia prende circa trent’anni di vita dei personaggi dai sedici ai cinquanta anni coincidenti storicamente con gli anni dai settanta ai novanta ,e questo lungo periodo necessariamente intreccia varie storie personali e vicende differenti tra il sentimentale e il sociale , appunto tra pubblico e privato. Ogni personaggio tra i quattro magnifici amici, rappresenta un caso in relazione all’altro, e insieme riescono ad essere gruppo , così come negli anni settanta effettivamente è successo in tante realtà italiane e non solo. Lo scenario di fondo è la città di Roma , tanto cara al regista Muccino dove si intrecciano storie ,e personaggi, tra i quali distinguo , Riccardo e Giulio interpretati al meglio da Claudio Santamaria e da Pierfrancesco Favino che riescono a rendere il senso della intera storia del film, quando l’uno rappresenta un giovane di belle speranze artistiche che non trovano però riscontro nella realtà anche e dopo varie esperienze sia nel lavoro che nella famiglia, e l’altro Giulio ,da giovane povero ma determinato che tenta la scalata al successo e vi riesce nel suo lavoro di avvocato ma rinnegando i suoi principi di uguaglianza e difesa di diritti dei deboli. Dunque una buona rappresentazione di quella bella gioventù che in precedenza già fu rappresentata nel cinema da Marco Tullio Giordana nella meglio gioventù o addirittura ancor prima da Ettore Scola in c’eravamo tanto amati. Dunque una dimostrazione che la storia si ripete e forse proprio nel caso di vicende di ricorsi generazionali ancor di più vero , pur con i dovuti distinguo. Intanto altro particolare che non può sfuggire è la presenza della morte e della nascita , nel caso delle madri di due amici e di un neonato di una coppia , la qual cosa può rappresentare una constatazione e una speranza al contempo , ovvero così come la gioventù si ripete anche la vita ha una sua logica temporale ,la morte di una vecchia madre si trasforma nei vagiti di un neonato. Il regista Muccino ormai cinquantenne si consegna al gruppo di amici , che scherza e ride come negli anni più belli , con uno sguardo di speranza alle nuove generazioni che si affacciano alla vita. (mauridal)
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