A parte la lettura di Gemma che non rincorre il denaro ma i vuoti affettivi di una adolescenza traumatica e priva delle coordinate dell'amore (portandola ad una lunga deriva affettiva), trovo la tua recensione ben fatta, appassionata, ragionata, analitica e analizzata da un punto di vista filmico e non frettoloso o schematico o addirittura pigro come capita sempre più spesso di leggere. Notevole che ti sia accorta (solo tu) del (grande omaggio) ad "Una volta difficile". Complimenti Paola. Gabriele Muccino