elvira
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giovedì 7 novembre 2019
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se andate al cinema,guardate un altro film!
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Se ci fosse la possibilità di ottenere il rimborso dei 2 biglietti , per l'esattezza 18,00 € ,lo farei senza esitazione!Film interminabile,con tante scene veramente inutili,poco originale,senza collegamenti sensati tra i vari passaggi.Alcune riprese erano troppo ridicole,sembrava di rivedere Tony Servillo nei panni di Bruce Willis in "Sin City" mentre "Dustin Hoffman"un pezzotto del folle personaggio di Jonathan Kramer in "Saw-L'Enigmista"!Servillo e Hoffman,tutto sommato bravi nell'interpretazione dei rispettivi ruoli,il problema del film ,fatta eccezione per loro,era proprio una trama contorta e scollegata (che a quanto leggo pare sia una caratteristica di questo regista di cui ho guardato per la prima e probabilmente anche ultima volta ),a mio avviso e non solo,raccontata proprio male .
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Se ci fosse la possibilità di ottenere il rimborso dei 2 biglietti , per l'esattezza 18,00 € ,lo farei senza esitazione!Film interminabile,con tante scene veramente inutili,poco originale,senza collegamenti sensati tra i vari passaggi.Alcune riprese erano troppo ridicole,sembrava di rivedere Tony Servillo nei panni di Bruce Willis in "Sin City" mentre "Dustin Hoffman"un pezzotto del folle personaggio di Jonathan Kramer in "Saw-L'Enigmista"!Servillo e Hoffman,tutto sommato bravi nell'interpretazione dei rispettivi ruoli,il problema del film ,fatta eccezione per loro,era proprio una trama contorta e scollegata (che a quanto leggo pare sia una caratteristica di questo regista di cui ho guardato per la prima e probabilmente anche ultima volta ),a mio avviso e non solo,raccontata proprio male .Ma la peggiore è stata la scelta della protagonista,inespressiva ,esteticamente imbruttita ma bruttina pure nella vita reale ,una voce odiosa lasciata anche al doppiaggio ,una tortura per me che ,per carità la "Bellè" nulla mi ha fatto ,ma mi chiedo come faccia ad esser presa in considerazione come attrice se non ne è capace.Mi spiace ma è stato un thriller molto noioso,deludente ,poco appassionante ,mi ha stizzito per come si è concluso perchè riflettendo sul senso e sulle vicende dei vari personaggi non c'era nesso logico.In sintesi,un consiglio:se andate al cinema,guardate un altro film!
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fabriziog
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giovedì 7 novembre 2019
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bel film migliore del libro
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Il grande Autore thriller Donato Carrisi si trasforma per la seconda volta in regista dopo la sua opera prima "La ragazza nella nebbia": "L'uomo del labirinto", tratto dal suo omonimo romanzo del 2017.
Chi più di uno scrittore può rendere al meglio in un film la propria fatica letteraria?
E Donato Carrisi non solo ci riesce perfettamente ma addirittura compie un prodigio: la pellicola supera il libro.
Due mostri sacri del cinema italiano e statunitense, Toni Servillo e Dustin Hoffman, insieme ad una prodigiosa Valentina Bellè e a un sempre bravo Vinicio Marchioni, narrano una storia che è la somma di più storie che si intersecano, si intrecciano, si confondono, si sostituiscono fra di loro e l'una all'altra.
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Il grande Autore thriller Donato Carrisi si trasforma per la seconda volta in regista dopo la sua opera prima "La ragazza nella nebbia": "L'uomo del labirinto", tratto dal suo omonimo romanzo del 2017.
Chi più di uno scrittore può rendere al meglio in un film la propria fatica letteraria?
E Donato Carrisi non solo ci riesce perfettamente ma addirittura compie un prodigio: la pellicola supera il libro.
Due mostri sacri del cinema italiano e statunitense, Toni Servillo e Dustin Hoffman, insieme ad una prodigiosa Valentina Bellè e a un sempre bravo Vinicio Marchioni, narrano una storia che è la somma di più storie che si intersecano, si intrecciano, si confondono, si sostituiscono fra di loro e l'una all'altra. In un labirinto spaziale si muovono labirinti dell'anima, del cuore e della mente. Nulla è come appare. Nulla è come sembra. Il pubblico presti attenzione ad ogni singola scena. Le tinte purpuree riprendono il cinema di Dario Argento e l'interpretazione della Bellè evoca quelle di ragazze indemoniate. La scenografia è avvolta in una atmosfera immaginifica, onirica, sfuggente, eterea. Lo spazio è metaforico. Il tempo solo apparente.
Lo spettatore entra in un labirinto dove stenta ad uscire.
Fabrizio Giulimondi
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jonnylogan
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martedì 5 novembre 2019
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chi ha paura del coniglio cattivo?
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L’ultima pellicola diretta da Donato Carrisi, la seconda tratta dai suoi libri e ricalcata esattamente sulle pagine del romanzo omonimo datato 2017, c’immerge nuovamente in un ‘non luogo’ esaltato dalla presenza di nomi anglofoni, ma con ambientazioni di casa nostra, in perfetto bilico fra i fumetti di Frank Miller e un paesaggio metropolitano simile alla Gotham City de Il cavaliere oscuro. Una città nella quale una perenne oscurità e fondali color pastello danno alla pellicola le sembianze di un quadro a metà fra lo stile impressionista e il mondo dei fumetti, con la campagna che s’immerge con estrema facilità fra le pieghe di palazzi avvolti in un caldo opprimente che non vuol dare la minima tregua ai suoi abitanti e fra i quali si muove Bruno Genko, un detective privato arrivato al capolinea e con una spada di Damocle che lo sovrasta che viene descritta come si trattasse di una barzelletta – “ho due mesi di vita e lo so da due mesi” – ad impersonarlo nuovamente, come nella precedente pellicola di Carrisi, Toni Servillo che questa volta gioca però nella squadra dei buoni, o quasi, e che duetta con la solita maestria con Dustin Hoffman, nel ruolo di un profiler specializzato nell’esplorazione della mente delle vittime, ovvero il solo luogo dove un maniaco non possa nascondersi.
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L’ultima pellicola diretta da Donato Carrisi, la seconda tratta dai suoi libri e ricalcata esattamente sulle pagine del romanzo omonimo datato 2017, c’immerge nuovamente in un ‘non luogo’ esaltato dalla presenza di nomi anglofoni, ma con ambientazioni di casa nostra, in perfetto bilico fra i fumetti di Frank Miller e un paesaggio metropolitano simile alla Gotham City de Il cavaliere oscuro. Una città nella quale una perenne oscurità e fondali color pastello danno alla pellicola le sembianze di un quadro a metà fra lo stile impressionista e il mondo dei fumetti, con la campagna che s’immerge con estrema facilità fra le pieghe di palazzi avvolti in un caldo opprimente che non vuol dare la minima tregua ai suoi abitanti e fra i quali si muove Bruno Genko, un detective privato arrivato al capolinea e con una spada di Damocle che lo sovrasta che viene descritta come si trattasse di una barzelletta – “ho due mesi di vita e lo so da due mesi” – ad impersonarlo nuovamente, come nella precedente pellicola di Carrisi, Toni Servillo che questa volta gioca però nella squadra dei buoni, o quasi, e che duetta con la solita maestria con Dustin Hoffman, nel ruolo di un profiler specializzato nell’esplorazione della mente delle vittime, ovvero il solo luogo dove un maniaco non possa nascondersi. Hoffman, per cui Carrisi ha pensato e scritto il personaggio del dottor Green, torna sulle scene quasi a sorpresa donando il suo volto rassicurante e la sua capacità mimetica a un uomo calmo e confortante al cospetto di una sopravvissuta - Valentina Bellè, che come un’abile tennista rimanda ogni palla al suo interlocutore – prevedibilmente agitata e vittima di allucinazioni.
Un giallo minimalista dove al piano psicologico, dato da una stanza spoglia in cui gli scambi di battute si susseguono con continui colpi di scena, si alterna quello maggiormente fisico, in cui le indagini di un detective degno di Philippe Marlowe e che per tutta la vita ha tirato a campare trovano il loro senso compiuto in un ultimo afflato di dignità. Se con La ragazza della nebbia Carrisi aveva dimostrato di sapersi muovere su entrambi i piani narrativi, cinematografico e letterario, ancora una volta riesce ad appropriarsi della settima arte per replicare su celluloide uno dei suoi successi. Uniche pecche nuovamente l’eccesso di colpi di scena troppo ridondanti e il desiderio narcisista di autocelebrarsi.
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inesperto
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martedì 5 novembre 2019
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bunny ed il labirinto
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Thriller di notevole fattura. Gran ritmo di narrazione che non permette momenti vuoti durante lo svolgersi degli avvenimenti. Colonna sonora adeguata, inquadrature particolarmente incisive ed ambientazioni con colori forti permettono allo spettatore di restare costantemente immerso nella trama fino al dipanarsi della sorpresa finale. Una storia che appare raccontata da due angolazioni differenti e separate, forse eccessivamente slegate per non destare qualche sospetto. Tony Servillo è grande come sua abitudine; anche Valentina Bellè dà ottima prova di sè; Dustin Hoffman dà gran lustro alla pellicola. Bel prodotto.
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luciano46
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martedì 5 novembre 2019
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pesante e noioso
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Speravo in un giallo con tutti i crismi ed invece mi sono trovato in una storia estremamente confusa, dove pochissime cose sono spiegate, fotografia e colore molto scadete. La recitazione di Servillo non mi ha convinto ed io ero un suo grande estimatore. Praticamente ho perso due ore e i soldi di un biglietto per un film inutile
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lunedì 4 novembre 2019
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donnie darko è di ritorno!
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La mia amica si è addormentata a metà primo tempo... Delusione totale... Confusione a manetta... Duo finale ridicolo... Un insolito ma sempre ottimo Servillo, purtroppo uno spentissimo Hoffmann (sulla strada del declino?)...Due fuori classe male utilizzati...
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flaw54
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lunedì 4 novembre 2019
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a me è piaciuto
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Thriller tratto dall'omonimo romanzo di Carrisi, confuso, volutamente contorto come tutte le opere dell'autore, ma affascinante e coinvolgente. Ottima la recitazione di tutti gli attori con una nota di merito per Toni Servillo e Valentina Bellè. Ci sono indubbiamente molti luoghi comuni di questo tipo di film, ma è indubbio che Carrisi sa inserirli in un'atmosfera particolare, talvolta morbosa, ma capace di tenerti sempre sul chi vive. Non sarà un capolavoro, ma un bel film di genere d visto ciò che il cinema offre oggi..........
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domenica 3 novembre 2019
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uno schifo assoluto
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Dopo essere stato ingannato dalle recensioni positive sono stato a vedere quello che sicuramente è ad oggi il peggior movi mai visto. Dovrebbero rimborsare il biglietto e chiedere scusa
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nino pellino
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sabato 2 novembre 2019
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affascinante thriller dalla struttura articolata
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Un thriller che si articola e si sviluppa su diverse situazioni che tendono ad incuriosire, ma a volte anche a disorientare lo spettatore. Il film è ricco di colpi di scena per cui non appena si è convinti di essere giunti alla soluzione dell'enigma, improvvisamente si avvicendano nuovi punti interrogativi e nuove piste da seguire, finché non si giunge al più classico dei colpi di scena in cui si scoprirà il vero volto del serial Killer. Questa pellicola trova il suo punto di forza nella presenza di attori di grande livello, come il sempre carismatico Toni Servillo, una convincente Valentina Bellé e soprattutto un Dustin Hoffman naturalmente sempre molto bravo a livello interpretativo.
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Un thriller che si articola e si sviluppa su diverse situazioni che tendono ad incuriosire, ma a volte anche a disorientare lo spettatore. Il film è ricco di colpi di scena per cui non appena si è convinti di essere giunti alla soluzione dell'enigma, improvvisamente si avvicendano nuovi punti interrogativi e nuove piste da seguire, finché non si giunge al più classico dei colpi di scena in cui si scoprirà il vero volto del serial Killer. Questa pellicola trova il suo punto di forza nella presenza di attori di grande livello, come il sempre carismatico Toni Servillo, una convincente Valentina Bellé e soprattutto un Dustin Hoffman naturalmente sempre molto bravo a livello interpretativo. Mentre, secondo me, tra gli aspetti negativi, vi ho trovato forse un eccessivo susseguirsi di situazioni caratterizzate da personaggi traviati e dalle tendenze omicide, per cui una trama leggermente più semplice e meno cervelloticamente articolata, avrebbe determinato sicuramente maggiore fluidità a questo thriller. Ma col senno del poi, è anche vero il dover mettere in evidenza che probabilmente la vera bellezza di questo thriller sta proprio nella sua laboriosità.
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peppe80
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sabato 2 novembre 2019
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peccato, ci speravo!
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Mi dispiace essere rimasto così deluso perché La ragazza nella nebbia mi era piaciuto molto.
Purtroppo in questo film Carrisi hai toppato, da te
non me l'aspettavo. Gli attori recitano come fossero doppiatori, la ragazza Samantha
non mi ha per nulla convinto, ci tenevo avendo letto i romanzi dello scrittore mi aspettavo
di vedere un determinato personaggio. Invece recitazione trpppo enfatica. In alcuni momenti risulta un po' ridicola, ridondante. Scenografia accattivante, magnifiche invece le musiche, mi erano piaciute anche nel film precedente.
Il pubblico in sala era un po' annoiato e non nascondo che qualche colpo di sonno l'ho visto.
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Mi dispiace essere rimasto così deluso perché La ragazza nella nebbia mi era piaciuto molto.
Purtroppo in questo film Carrisi hai toppato, da te
non me l'aspettavo. Gli attori recitano come fossero doppiatori, la ragazza Samantha
non mi ha per nulla convinto, ci tenevo avendo letto i romanzi dello scrittore mi aspettavo
di vedere un determinato personaggio. Invece recitazione trpppo enfatica. In alcuni momenti risulta un po' ridicola, ridondante. Scenografia accattivante, magnifiche invece le musiche, mi erano piaciute anche nel film precedente.
Il pubblico in sala era un po' annoiato e non nascondo che qualche colpo di sonno l'ho visto. Spero tanto che Carrisi torni sulla retta via, dopo un debutto tanto promettente sarebbe un peccato per i suoi fan e lettori!
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