Il terzo film del regista Park Jung-bum è in Concorso al 72simo Festival di Locarno.
di Tommaso Tocci
In seguito al divorzio dal marito, l'ispettore di polizia Yeon-su Nam si trasferisce con la figlia presso il reparto di polizia marittima di un'isola, in una comunità di pescatori. Fin dalla serata organizzata per darle il benvenuto, però, Yeon-su si accorge della strana relazione che esiste tra alcuni degli abitanti e una giovane ragazza orfana cresciuta sull'isola dopo la morte in mare dei genitori, Yae-eun. Ritenendo di aver scoperto un giro di prostituzione, la poliziotta inizia a indagare. Quando le autorità cittadine cercano di portare Yae-eun lontano dall'isola, finiscono però per provocarne la fuga verso le montagne.
Il terzo film del regista Park Jung-bum si presenta come una decostruzione del genere poliziesco, in cui l'elemento criminale è invisibile agli occhi. Forzando per farlo emergere, e invertendo il rapporto causa-effetto dell'indagine di polizia, si finisce inglobati da un male sistemico.