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sabato 26 gennaio 2019
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non è un film
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Leggendo le recensioni, mi aspettavo qualcosa di carino, non ho parole, vorrei capire chi le scrive, non si può considerare neanche un film, una serie di situazioni paradossali, al di fuori di ogni immaginazione
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rondo17
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giovedì 24 gennaio 2019
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semplice ma efficace
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Tutto sommato non è male. Una semplice commedia italiana per rilassarsi in una fredda serata invernale e dare speranza all'amore. Abbiamo visto come nasce la Baby K di turno, purtroppo per la musica. Unica pecca: mi sarebbe piaciuto vedee più casi trattati dall'agenzia anzichè due, massimo tre
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(di mr.sgrunt)
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pierluigi
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martedì 22 gennaio 2019
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secondo tempo imbarazzante
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Davvero incomprensibile la recensione di Mymovies. Tre stelle come per Cold War. L'agenzia dei bugiardi è un film che comincia bene con un primo tempo ben organizzato e promettente. Il problema è che il secondo tempo, forse nell'ansia di dovere mantenere quelle promesse va completamente fuori giri diventando un cinepanettone mal fatto. Va avanti a furia di gags comiche di bassa lega completamente scollegate dalla trama del film e farcite di luoghi comuni : immigrati, gay, le iene, cagnetti che prendono fuoco e gatti rabbiosi buttati in faccia a cattivoni assurdi. Davvero si arriva a un tale eccesso di castroneria che non capisci come il regista abbia potuto talmente tradire lo spunto del film, non oso credere che l'originale francese scenda talmente in basso, e lì sorge spontanea la domand
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Davvero incomprensibile la recensione di Mymovies. Tre stelle come per Cold War. L'agenzia dei bugiardi è un film che comincia bene con un primo tempo ben organizzato e promettente. Il problema è che il secondo tempo, forse nell'ansia di dovere mantenere quelle promesse va completamente fuori giri diventando un cinepanettone mal fatto. Va avanti a furia di gags comiche di bassa lega completamente scollegate dalla trama del film e farcite di luoghi comuni : immigrati, gay, le iene, cagnetti che prendono fuoco e gatti rabbiosi buttati in faccia a cattivoni assurdi. Davvero si arriva a un tale eccesso di castroneria che non capisci come il regista abbia potuto talmente tradire lo spunto del film, non oso credere che l'originale francese scenda talmente in basso, e lì sorge spontanea la domanda :ma le tre stelle di Mymovies, perché?
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frency77
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domenica 20 gennaio 2019
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divertente
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Davvero un buon film, divertente, dall' inizio alla fine. Bravissimi tutti gli attori, due ore ben spese!!! Un film caratterizzato da una comicità gentile, più basata sulle mimiche e sullo studio dei personaggi che non sul battute sfrontatezza, di cui il film è quasi privo: le battute non superano mai il limite del buon gusto e a renderle efficaci è la bravura degli attori. Davvero un film carino lo consiglio!!!
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domenica 20 gennaio 2019
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bello
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Bello stupendo fantastico
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antonio
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domenica 20 gennaio 2019
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divertentissimo
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Molto carino e divertente, con cambi di ritmo continui
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sippetta94
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domenica 20 gennaio 2019
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tante risate e non troppo demenziale: consigliato!
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Breve premessa:
1. Non ho visto la commedia francese originale, Alibi.com.
2. Avrei voluto mettere 3,5 stelle ma MyMovies non lo consente.
3. Non amo i film demenziali
Recensione:
Sono andata al cinema convinta che avrei visto la solita stupidaggine, dal momento che il mix di elementi (in senso buono) quali Massimo Ghini, Giampaolo Morelli, Diana del Bufalo e Paolo Ruffini è il cocktail ideale per una commedia demenziale "alla Boldi & De Sica style". Invece devo ammettere che "L'Agenzia dei Bugiardi" nel complesso è un film riuscito ed è stato molto divertente. Fa riflettere il (veritiero) finale. Tuttavia ci sono particolari che si potevano tranquillamente omettere: il sacerdote che si straccia le vesti per scoprirsi uno sfegatato tifoso romanista, il fatto di aver reso Paolo (il personaggio interpretato da Paolo Ruffini) omosessuale, il chiaro ma allo stesso tempo indiretto riferimento al meticciamento (seppur limato da perplessità più che legittime di alcuni personaggi) e l'alta dose di femminismo nel singolo "Compromessi Stop" della rapper emergente "W Cinzia".
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Breve premessa:
1. Non ho visto la commedia francese originale, Alibi.com.
2. Avrei voluto mettere 3,5 stelle ma MyMovies non lo consente.
3. Non amo i film demenziali
Recensione:
Sono andata al cinema convinta che avrei visto la solita stupidaggine, dal momento che il mix di elementi (in senso buono) quali Massimo Ghini, Giampaolo Morelli, Diana del Bufalo e Paolo Ruffini è il cocktail ideale per una commedia demenziale "alla Boldi & De Sica style". Invece devo ammettere che "L'Agenzia dei Bugiardi" nel complesso è un film riuscito ed è stato molto divertente. Fa riflettere il (veritiero) finale. Tuttavia ci sono particolari che si potevano tranquillamente omettere: il sacerdote che si straccia le vesti per scoprirsi uno sfegatato tifoso romanista, il fatto di aver reso Paolo (il personaggio interpretato da Paolo Ruffini) omosessuale, il chiaro ma allo stesso tempo indiretto riferimento al meticciamento (seppur limato da perplessità più che legittime di alcuni personaggi) e l'alta dose di femminismo nel singolo "Compromessi Stop" della rapper emergente "W Cinzia". Confermo inoltre il Rank 13+ per via di alcune scene. Tralasciando queste "piccolezze" hanno recitato tutti molto bene, si vedeva che nella realtà regnava l'armonia tra gli attori del cast. Il personaggio che più mi ha colpito è senz'altro stato quello dell'assolutista Clio (Alessandra Mastronardi): all'inizio poteva semprare un po' esagerata nelle sue reazioni e nei suoi pensieri e anche un po' opprimente con la sua eccessiva diffidenza (troppe domande Clio, sei una giurista mica una poliziotta ihihih), ma poi si scopre che in realtà aveva ragione a dubitare. E' forse l'unica persona "positiva" del film insieme alla mamma Irene (Carla Signoris). Mi sono invece ritrovata - in parte - nel comportamente che il protagonista Fred teneva nei confronti dell'amore. Nel complesso la commedia è un mix tra la realtà (purtroppo sono tante le persone al mondo che si tradiscono) e il surreale (non esiste un'agenzia che lavora per coprire i fedifraghi traditori, per fortuna e le rocambolesche avventure sono così tante e intrecciate che possono accadere "solo in un film"), demenziale al punto giusto (= non troppo) e fa morire dalle risate. Consigliata!
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sippetta94
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domenica 20 gennaio 2019
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tante risate e non troppo demenziale: consigliato!
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Breve premessa:
1. Non ho visto la commedia francese originale, Alibi.com.
2. Avrei voluto mettere 3,5 stelle ma MyMovies non lo consente.
3. Non amo i film demenziali
Recensione:
Sono andata al cinema convinta che avrei visto la solita stupidaggine, dal momento che il mix di elementi (in senso buono) quali Massimo Ghini, Giampaolo Morelli, Diana del Bufalo e Paolo Ruffini è il cocktail ideale per una commedia demenziale "alla Boldi & De Sica style". Invece devo ammettere che "L'Agenzia dei Bugiardi" nel complesso è un film riuscito ed è stato molto divertente. Fa riflettere il (veritiero) finale. Tuttavia ci sono particolari che si potevano tranquillamente omettere: il sacerdote che si straccia le vesti per scoprirsi uno sfegatato tifoso romanista, il fatto di aver reso Paolo (il personaggio interpretato da Paolo Ruffini) omosessuale, il chiaro ma allo stesso tempo indiretto riferimento al meticciamento (seppur limato da perplessità più che legittime di alcuni personaggi) e l'alta dose di femminismo nel singolo "Compromessi Stop" della rapper emergente "W Cinzia".
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Breve premessa:
1. Non ho visto la commedia francese originale, Alibi.com.
2. Avrei voluto mettere 3,5 stelle ma MyMovies non lo consente.
3. Non amo i film demenziali
Recensione:
Sono andata al cinema convinta che avrei visto la solita stupidaggine, dal momento che il mix di elementi (in senso buono) quali Massimo Ghini, Giampaolo Morelli, Diana del Bufalo e Paolo Ruffini è il cocktail ideale per una commedia demenziale "alla Boldi & De Sica style". Invece devo ammettere che "L'Agenzia dei Bugiardi" nel complesso è un film riuscito ed è stato molto divertente. Fa riflettere il (veritiero) finale. Tuttavia ci sono particolari che si potevano tranquillamente omettere: il sacerdote che si straccia le vesti per scoprirsi uno sfegatato tifoso romanista, il fatto di aver reso Paolo (il personaggio interpretato da Paolo Ruffini) omosessuale, il chiaro ma allo stesso tempo indiretto riferimento al meticciamento (seppur limato da perplessità più che legittime di alcuni personaggi) e l'alta dose di femminismo nel singolo "Compromessi Stop" della rapper emergente "W Cinzia". Confermo inoltre il Rank 13+ per via di alcune scene. Tralasciando queste "piccolezze" hanno recitato tutti molto bene, si vedeva che nella realtà regnava l'armonia tra gli attori del cast. Il personaggio che più mi ha colpito è senz'altro stato quello dell'assolutista Clio (Alessandra Mastronardi): all'inizio poteva semprare un po' esagerata nelle sue reazioni e nei suoi pensieri e anche un po' opprimente con la sua eccessiva diffidenza (troppe domande Clio, sei una giurista mica una poliziotta ihihih), ma poi si scopre che in realtà aveva ragione a dubitare. E' forse l'unica persona "positiva" del film insieme alla mamma Irene (Carla Signoris). Mi sono invece ritrovata - in parte - nel comportamente che il protagonista Fred teneva nei confronti dell'amore. Nel complesso la commedia è un mix tra la realtà (purtroppo sono tante le persone al mondo che si tradiscono) e il surreale (non esiste un'agenzia che lavora per coprire i fedifraghi traditori, per fortuna e le rocambolesche avventure sono così tante e intrecciate che possono accadere "solo in un film"), demenziale al punto giusto (= non troppo) e fa morire dalle risate. Consigliata!
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nino pellino
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sabato 19 gennaio 2019
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brutta delusione rispetto alle mie aspettative
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Sono andato al Cinema a vedere questo film con una buona aspettativa da parte mia di poter assistere alla visione di una commedia non solo originale e piacevole, ma anche molto creativa, almeno da come è stata descritta dalla stessa scheda critica di questo sito. Ovviamente sono stato inizialmente attratto dalla presenza di un cast di attori a dir poco interessanti e che sicuramente hanno costituito nelle mie premesse un'ottima garanzia per non perdermi il film. Ed invece qual'è stato alla fine il risultato finale a livello di impressioni personali? Delusione pressocché quasi totale. La trama sicuramente all'inizio l'ho trovata originale ma, dopo la prima mezz'ora circa di buon livello, ho trovato che la sceneggiatura ha iniziato a perdersi in una serie di situazioni viste e straviste in tante altre modeste comemdie del genere; le solite storie di tradimenti che mi hanno prontamente riportato alla memoria tanti filmetti di second'ordine sullo stesso stile dell'abonimevole saga demenziale tipo "Vacanze di Natale".
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Sono andato al Cinema a vedere questo film con una buona aspettativa da parte mia di poter assistere alla visione di una commedia non solo originale e piacevole, ma anche molto creativa, almeno da come è stata descritta dalla stessa scheda critica di questo sito. Ovviamente sono stato inizialmente attratto dalla presenza di un cast di attori a dir poco interessanti e che sicuramente hanno costituito nelle mie premesse un'ottima garanzia per non perdermi il film. Ed invece qual'è stato alla fine il risultato finale a livello di impressioni personali? Delusione pressocché quasi totale. La trama sicuramente all'inizio l'ho trovata originale ma, dopo la prima mezz'ora circa di buon livello, ho trovato che la sceneggiatura ha iniziato a perdersi in una serie di situazioni viste e straviste in tante altre modeste comemdie del genere; le solite storie di tradimenti che mi hanno prontamente riportato alla memoria tanti filmetti di second'ordine sullo stesso stile dell'abonimevole saga demenziale tipo "Vacanze di Natale". Ma non solo questa è stata la motivazione per la quale il mio senso di noia (e purtroppo di ripugnanza) è amentato sempre di più man mano che ho continuato a vedere questa pellicola, ma la mia delusione è stata successivamente accentuata anche da una serie di scene e varie trovate del film che ritengo di una banalità decisamente imbarazzanti e tutt'altro che ironiche. E poi, dulcis in fundo, il finale, ebbene si.....il finale. Un finale così cretino e scialbo credo di non averlo mai visto in tutta la mia vita di spettatore e ciò alla fine mi ha fatto rimpiangere le 7 euro spese al botteghino in maniera assolutamente inutile. Esprimo questo commento senza che io abbia alcun interesse, ma spinto da uno spirito democratico e perché sono consapevole che il vero film di qualità sta da tutt'altra parte. Mi dispiace solo di dimostrare un mio forte rancore nei confronti di una pellicola dove vi è il cameo di una brevissima presenza di Giulio Golia delle Iene, mio carissimo compagno di classe ai tempi del quinto anno di scuola superiore,
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