Regia: Steven Spielberg Cast: Tye Sheridan, Simon Pegg, Olivia Cook, Ben Mendelsohn Genere: Fantastico Durata: 140 min
Ho potuto godere dell'anteprima cinematografica provinciale, una settimana prima dell'uscita nelle sale italiane e grazie a quest'occasione, potrò esprimere la mia opinione riguardo alla nuova pellicola di uno dei registi più iconici di sempre, Spielberg. Chicago, Ohio, 2045. Questa è l'unica indicazione scritta che avremmo a disposizione durante tutta la proiezione, ma quanto basta per farci calare nel contesto distopico ed instabile delle sequenze iniziali del film. Ci caleremo nei panni di Wade, un ragazzo orfano costretto a vivere all'interno di una roulotte, in una zona chiamata cataste, ovvero il quartiere più povero della città. Fortunatamente, il giovane ha il suo modo per fuggire dai problemi della vita reale, OASIS, un mondo accessibile a tutti, completamente personalizzabile in cui, tramite il nostro avatar, si potranno realizzare molti tipi di attività come ad esempio giocare in prima persona oppure andare a ballare con gli amici. Tutto ciò, indossando solamente un VR futuristico e pochi altri accessori. L'ideatore e creatore di questo sistema è James Halliday, interpretato da Mark Rylance, aiutato dal suo collaboratore e fidato amico Ogden Morrow. L'inizio della narrazione principale, viene però dato dalla tragica scomparsa di Halliday, il quale tramite un videomessaggio, lascia il controllo del gioco e di tutti gli introiti economici al primo giocatore, che riuscirà a trovare le tre chiavi nascoste all'interno del gioco, svelando così l'Easter Egg. Per Wade comincia un'avventura all'insegna dell'azione e della scoperta. Visivamente il film è strepitoso, gli effetti sono la parte forte della pellicola, una gioa per gli occhi e per gli appassionati di videogiochi, che avranno a che fare con centinaia di citazioni e non tutte così facili da intravedere. La regia è pulita, Spielberg è una certezza e le scene d'azione sono tutte perfettamente godibili. Invece le prove attoriali non sono degne di un operazione così imponente dove, a mio avviso, gli unici a sfoggiare un interpretazione decente sono Rylance e Mendehlsohn, antagonista molto credibile. Per quanto riguarda il protagonista, il ragazzo non può esprimere le sue potenzialità anche per colpa una sceneggiatura personale carente, eccesso probabilmente dovuto al pubblico di riferimento della pellicola, dove certo i più piccoli non saranno impressionati dalla mimica facciale dei personaggi bensì, dall'immersivo mondo in realtà virtuale. Sonoro e montaggio sonoro sono notevoli, la colonna sonora è composta da due nomi di primissima importanza, John Williams ed Alan Silvestri. Ho trovato, personalmente, il difetto più grande nella durata eccessiva, la quale, superate le due ore comincia a farsi piuttosto pesante. Il film è pensato soprattutto per le famiglie, ma non per questo, la visione con degli amici non è indicata. Sicuramente i bambini usciranno dalla sala colpiti dalla magia virtuale che questo mondo è capace di darci.
Voto: 3,0/5
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