Detroit |
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Un film di Kathryn Bigelow.
Con Will Poulter, Hannah Murray, Jack Reynor, John Boyega.
continua»
Titolo originale Detroit.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 143 min.
- USA 2017.
- Eagle Pictures
uscita giovedì 23 novembre 2017.
MYMONETRO
Detroit
valutazione media:
3,53
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La mano di Bigelow nell'inferno di Detroit
di Paolo D'Agostini La Repubblica
Con lo stile affilato e puntuale dei precedenti The hurt locker e Zero Dark Thirty che fanno dire di lei che fa film da uomo, Bigelow introduce ricordando come Detroit e il distretto industriale del nord ovest accolse intorno alla Grande Guerra una massiccia immigrazione interna di afroamericani dai campi di cotone del sud, mentre la Seconda guerra mondiale avrebbe portato lo spopolamento da parte della popolazione bianca del centro cittadino (il quinto più grande degli Usa) da allora divenuto sempre più ghetto. Nel luglio del 1967 - mancano pochi mesi all'assassinio di Martin Luther King - nel pieno della guerra in Vietnam, la polizia interviene a una festa di neri indetta per il ritorno di alcuni reduci - neri - dal fronte, perché si svolge in un locale privo di licenza. La repressione è così brutale che dà il via a una violenta reazione, una ribellione che nelle ore e nei giorni seguenti viene classificata come "insurrezionale". Tanto da consentire al Governatore del Michigan Romney di inviare la Guardia Nazionale e al Presidente Johnson di far intervenire l'esercito. La sovrapposizione tra polizia locale e di stato e unità militari (lo vedremo nell'episodio che il film mette a fuoco) provoca confusione, dissidi tra legalitari e chi preferisce la mano pesante certo dell'impunità anche grazie all'omertà che prevale. Quella alla quale non è disposta la guardia giurata di pelle nera Melvin Dismukes, testimone dei fatti, ma a carissimo prezzo. Alcuni ragazzi neri tra i quali alcuni cantanti trovano rifugio con due ragazze bianche nel Motel Algiers e qui vengono aggrediti dalla polizia e dalla Guardia Nazionale in cerca di cecchini Ne segue una sadica messa in scena razzista con l'omicidio di tre dei ragazzi neri presenti. Aubrey Pollard, diciannove anni. Fred Temple, diciotto anni. E il diciassettenne Carl Cooper, colpito alla schiena. I tre agenti responsabili, processati con l'evidente volontà d'insabbiare tutto, la faranno franca come tutti i complici. Bigelow racconta questa vergognosa pagina, isolandola in una scansione precisa che la fa precedere da una panoramica sui riots che serve anche a introdurre i personaggi, e seguire dalla ridicola vicenda processuale, con tocco glaciale e partecipato al tempo stesso. Magro risarcimento mezzo secolo dopo.
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