Qualcosa di nuovo |
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Un film di Cristina Comencini.
Con Paola Cortellesi, Micaela Ramazzotti, Eduardo Valdarnini, Eleonora Danco.
continua»
Commedia,
Ratings: Kids+13,
durata 93 min.
- Italia 2016.
- 01 Distribution
uscita giovedì 13 ottobre 2016.
MYMONETRO
Qualcosa di nuovo
valutazione media:
2,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Storia di Lucia e Maria amiche per sempre "nemiche" degli uomini
di Roberto Nepoti La Repubblica
Malgrado le attrici americane, Geena Davis in testa, continuino a lamentare la carenza di storie al femminile, i film con protagoniste donne sono sempre più numerosi. Il cinema italiano è all'avanguardia nella tendenza, potendo ormai contare su un parco di attrici da primo nome in cartellone; e questa sarebbe, di per sé, una cosa buona. La notizia meno buona è che si sta facendo strada una certa assuefazione al manierismo; e che anche il nuovo film di Cristina Comencini, regista e autrice di qualità, in qualche misura la subisce. Tratto dalla pièce La scena, scritta e diretta in teatro dalla stessa Comencini, Qualcosa di nuovo è quel che gli americani chiamano una comedy-drama: un intreccio tra commedia di strana coppia e commedia degli equivoci, però basato su due personaggi femminili non privi di caratteri drammatici.
Lucia e Maria, amiche da sempre, hanno pregressi sentimentali analoghi, ma comportamenti opposti rispetto ai rappresentanti del meno gentile dei sessi. Reduce da un pessimo matrimonio, Lucia conduce una vita monacale; altrettanto scottata da un precedente rapporto Maria, mamma single di due ragazzini, si porta invece a letto tizi incontrati il giorno stesso; il che è, poi, un altro modo per rifuggire le relazioni con gli uomini. Delineati i due caratteri, Comencini immagina che, un giorno, la "spadona" capiti a casa della "mignotta" (così si definiscono reciprocamente le amiche quando sono arrabbiate) e ci trovi l'ennesimo amante di una notte. Salvo che, questa volta, l'uomo è un liceale lasciato dalla fidanzatina, pieno di ormoni e a suo modo intrigante. Il giovincello, che si chiama Luca, diventa il perno della commedia degli equivoci di cui sopra: scambiando Lucia per Maria (nella fatidica notte di sesso i due erano ubriachi persi), la subissa di profferte erotiche; mentre instaura con Maria una casta amicizia aperta alle confidenze più personali. A parte l'intenzione di far sorridere con i vari qui-pro-quo innescati dal malinteso, che le due donne per varie ragioni non chiariscono, i propositi sono chiari. Il film elabora una relazione a tre anticonvenzionale, travalicando il livello del sesso (niente frasi fatte sul "toy boy", prego) per interpellare lo spettatore su possibili modi di relazionarsi tra "generi" al di là di quelli in uso. Anche il finale va, lodevolmente, in questa direzione; anziché scivolare nel moralismo in cui, quasi di certo, sarebbe incorsa una commedia americana sullo stesso soggetto.
E tuttavia il film lascia insoddisfatti: soprattutto perché emana una complessiva mancanza di convinzione, un certo "manierismo". Un po' lo si sente nella regia: corretta sì, ma come distratta nei suoi duetti in campo/controcampo e nei monologhi lasciati alle attrici, distribuiti un po' col bilancino. E un altro problema - spiace dirlo - sono proprio le interpreti (che nella versione teatrale erano Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti). Più che dare volto a Lucia e Maria, sia Paola Cortellesi sia Micaela Ramazzotti ripropongono il loro repertorio consolidato; il che non fa troppo al caso di una storia nel corso della quale ciascuna dovrebbe subire una metamorfosi, diventando un po' anche l'altra.
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