"The Magicians sta a Harry Potter come uno shot di whisky irlandese sta a una tazza di tè leggero". Un paragone così perentorio è arrivato da George R. R. Martin, autore della saga di Game of Thrones, uno che con la magia e i fantasy letterari ha una certa confidenza. Gusto dell'iperbole a parte, una simile affermazione conferma le grandi qualità della trilogia di Lev Grossman. Lo scrittore americano non poteva sperare in una migliore trasposizione televisiva di The Magicians, disponibile su TIMVISION con tutte e quattro le sue stagioni.

Nel quarto ciclo di puntate, visibile in esclusiva su TIMVISION a partire dal 18 giugno, ci sono numerosi punti interrogativi. Dopo il finale shock della terza stagione, Quentin e i suoi amici sono rimasti ingabbiati nel programma di protezione riservato ai testimoni magici. Difatti, pur avendo riportato la magia nel mondo con esiti che devono essere ancora compresi del tutto, i protagonisti non ricordano alcunché. Hanno nuove identità: del loro passato non hanno memoria, della magia ignorano l'esistenza.

Ci sono però dei segnali che dimostrano ai personaggi che niente è come sembra. Le incertezze si mescolano indissolubilmente con l'incredulità quando fa capolino un Mostro scappato dal Castello Blackspire. Per chi conosce Fillory è un campanello d'allarme che non può essere ignorato, soprattutto in una fase storica nella quale la Magia è razionata. Nel frattempo, mentre nella Biblioteca di Neppuria si vogliono decidere le sorti dell'umanità, c'è chi ha intenzione di non piegarsi alle decisioni che vengono prese nella scuola più esclusiva al mondo. Vedere per credere il destino al quale è condannato un irriconoscibile Babbo Natale.

The Magicians, già rinnovata per una quinta stagione, è uno dei fiori all'occhiello del catalogo di TIMVISION. Molto apprezzata dal pubblico under 25, la serie si è imposta subito per la freschezza del linguaggio, per il citazionismo spinto e per la capacità di approfondire tanto i punti di forza quanto i punti di debolezza dei suoi protagonisti.

Su quest'ultimo aspetto ha certamente influito la matrice letteraria dell'opera. Difatti, come ribadito più volte dagli showrunner John McNamara e Sera Gamble, i romanzi di Lev Grossman sono stati fondamentali per dare inizialmente una direzione ben precisa allo show.

In onda negli Stati Uniti su SyFy, canale punto di riferimento per gli appassionati di fantascienza e fantasy, The Magicians può contare su un cast di sicura prospettiva. Tra gli attori più amati dai fan vanno considerati Olivia Taylor Dudley e Jason Ralph, volti rispettivamente di Alice Quinn e Quentin Coldwater. Accanto a loro ci sono Stella Maeve, Arjun Gupta, Summer Bishil, Rick Worthy e Hale Appleman. In questa annata ci sono alcune conferme, a partire da quella di Felicia Day (Buffy: The Vampire Slayer, Supernatural) nei panni di Poppy Kline, e l'interessante ritorno di David Call, già apprezzato nella prima stagione con il ruolo di Pete.

Tra le new entry bisogna assolutamente menzionare Jolene Purdy e Camryn Manheim. La prima, nota in ambito televisivo per la partecipazione in Orange Is The New Black, interpreta una menade legata al culto di Bacco. La seconda, volto più che riconoscibile di The Practice e Ghost Whisperer, un premio Emmy in bella vista sulla mensola di casa, presta le fattezze a Sheila, una maga che sarà importantissima nella formazione di Alice.

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