themaster
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lunedì 22 agosto 2016
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devastante
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Niente parole per Biggio e Mandelli e niente parole che i loro precedenti lavori,solo tante tante cose cattive per questo filmaccio di serie z.
La regia è inetta,senza mordente e piatta all'inverosimile,la sceneggiatura è da lesionati mentali con dialoghi che vorrebbero essere ironici ma che sono solamente stupidi e non fanno ridere mai durante tutta la durata di questa roba.
La fotografia è smarmellata come il peggio cinepanettone di Neri Parenti e il montaggio è talmente privo di qualsivoglia fantasia e idee che non ci si crede e per finire il commento musicale è anonimo dall'inizio alla fine.
Gli attori sono impediti come mai lo sono stati e si può riassumere questa schifezza con una Tea Falco che farebbe venire voglia di suicidarsi anche a Gesù Cristo,infine i tempi comici sono tutti sbagliati,Biggio e Mandelli sbagliano tutti i tempi e dicono sempre la battuta nel momento sbagliato,il loro cambio di costumi ogni dieci secondi è imbarazzante e nel complesso tutti quelli che apprezzano il film dovrebbero farsi un'esame di coscienza e probabilmente anche un bell'esamino psichiatrico.
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Niente parole per Biggio e Mandelli e niente parole che i loro precedenti lavori,solo tante tante cose cattive per questo filmaccio di serie z.
La regia è inetta,senza mordente e piatta all'inverosimile,la sceneggiatura è da lesionati mentali con dialoghi che vorrebbero essere ironici ma che sono solamente stupidi e non fanno ridere mai durante tutta la durata di questa roba.
La fotografia è smarmellata come il peggio cinepanettone di Neri Parenti e il montaggio è talmente privo di qualsivoglia fantasia e idee che non ci si crede e per finire il commento musicale è anonimo dall'inizio alla fine.
Gli attori sono impediti come mai lo sono stati e si può riassumere questa schifezza con una Tea Falco che farebbe venire voglia di suicidarsi anche a Gesù Cristo,infine i tempi comici sono tutti sbagliati,Biggio e Mandelli sbagliano tutti i tempi e dicono sempre la battuta nel momento sbagliato,il loro cambio di costumi ogni dieci secondi è imbarazzante e nel complesso tutti quelli che apprezzano il film dovrebbero farsi un'esame di coscienza e probabilmente anche un bell'esamino psichiatrico.
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uppercut
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domenica 1 maggio 2016
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il girone di quelli che non erano andati a vederlo
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Non ero andata a vederlo al cinema pensando fosse I soliti idioti 3 e invece è sicuramente il miglior film di Biggio e Mandelli. Basterebbe la citazione parodistica di Trainspotting per elevarlo a miglior commedia dello scorso anno. Geniale. L'ho appena visto in tv e mi ha lasciato la piacevolissima sensazione di essere stata gratificata da un lavoro cinematografico fatto con sincero impegno e una vitalità creativa che da tempo non incontravo nel nostro cinema. Che dire? Francesco e Fabrizio, grazie... e quindi niente.
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parpignol
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lunedì 21 marzo 2016
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non un film brutto...
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...ma, sicuramente, un film malriuscito. Ho sentito e letto critiche sferzanti su questo film, che non è né peggiore né migliore di tanti altri, e onestamente ritengo certe critiche decisamente eccessive, e forse anche "pilotate" indirettamente da recensori relativamente famosi che in questi anni spopolano su YouTube, parlando (ma soprattutto sparlando) di cinema. Il problema di questo film è, comunque, oltre ad una regia approssimativa, il fatto che il cast è ridotto all'osso, e non soltanto Biggio e Mandelli interpretano più ruoli, ma anche similmente gli attori secondari. Questa scelta, apparentemente innocua, ha invece un ntoevole influsso negativo nella mente dello spettatore che ha quindi la sensazione (corretta) di vedere sempre le stesse facce e le stesse performances per un'ora e mezza di proiezione.
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...ma, sicuramente, un film malriuscito. Ho sentito e letto critiche sferzanti su questo film, che non è né peggiore né migliore di tanti altri, e onestamente ritengo certe critiche decisamente eccessive, e forse anche "pilotate" indirettamente da recensori relativamente famosi che in questi anni spopolano su YouTube, parlando (ma soprattutto sparlando) di cinema. Il problema di questo film è, comunque, oltre ad una regia approssimativa, il fatto che il cast è ridotto all'osso, e non soltanto Biggio e Mandelli interpretano più ruoli, ma anche similmente gli attori secondari. Questa scelta, apparentemente innocua, ha invece un ntoevole influsso negativo nella mente dello spettatore che ha quindi la sensazione (corretta) di vedere sempre le stesse facce e le stesse performances per un'ora e mezza di proiezione. Era così difficile o antieconomico reclutare altri attori comici ed assegnare loro le parti secondarie? Sarebbe stato un arricchimento, e non un impoverimento, come invece è stato la scelta di usare e abusare sempre degli stessi attori! Inoltre, un Biggio e Mandelli impegnati a dare vita solo ai personaggi "Dante e Virgilio" avrebbero reso più interessante la cosa... tanto è vero che questi sono stati i loro personaggi meglio riusciti all'interno di questo film. "Dante" in particolare, è perfetto: letterato, pacato, e senza nessuna caduta di stile, bravo Mandelli! Tuttavia, già il fatto che il personaggio Dante con i suoi modi azzimati e il suo parlare ampolloso sia l'unico a strappare qualche sorriso allo spettatore, e non invece gli altri personaggi che dovrebbero essere preposti a far ridere, la dice lunga sulla non riuscita del film. Gli altri personaggi, infatti, sono stereotipati, prevedibili, eccessivi, e fintissimi. Non si può pretendere di fare satira sociale con dei personaggi fintissimi! E' un po' lo stesso errore che ha commesso Albanese in "Tutto tutto niente niente" inserendo persone troppo surreali. Il surrealismo annienta la satira, estrania lo spettatore, e trasforma il film di satira in un film grottesco. Sempre riguardo i personaggi secondari, altre scelte sono state davvero infelici: perché far interpretare "gesù" da una donna (la stessa che fa numerose altre particine, tra l'altro)?!? Perché Minosse deve parlare napoletano?!? Sembra quasi che si voglia dipingere il napoletano "tipico" come ignorante, che non è in grado di capire i neologismi come "stalker", "hacker" etc. Inoltre, se voi Biggio e Mandelli non sapete parlare con accento napoletano, perché ci provate lo stesso?!? Il duetto Minosse-Gargiulo è pressoché incomprensibile! Ci voleva tanto ad assumere due attori comici napoletani veri, che presumibilmente avrebbero potuto migliorare la scena? E lo stesso vale, ripeto, per tutti i personaggi secondari: poteva essere un'occasione diversa e simpatica per molti altri attori comici bravi, e il pubblico avrebbe molto gradito la loro presenza. Invece Biggio e Mandelli hanno voluto strafare, hanno peccato di presunzione e superbia, forse consci che per questo peccato non si va all'inferno, ma nella I Cornice del Purgatorio dantesco.
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woody62
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domenica 6 marzo 2016
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semplicemente un brutto film
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A volte i numeri sono significativi: se la Ditta Biggio & Mandelli nel 2011 ha incassato ben oltre 10 milioni di euro con “I soliti idioti” (e poco meno con il sequel), l'ultima fatica “La solita commedia – Inferno” non ha raggiunto 750,000 euro, un vero flop. In pratica nemmeno i più accesi fan della coppia hanno deciso di spendere i soldi del biglietto. E in effetti avevano ragione. Dopo aver visto il film in TV bisogna constatare come un'idea, non originale, ma nemmeno malvagia – quella di catalogare i “nuovi peccatori” dei nostri tempi – si perda nella pochezza delle sceneggiatura, nella regia inesistente, nell'assenza totale della comicità.
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A volte i numeri sono significativi: se la Ditta Biggio & Mandelli nel 2011 ha incassato ben oltre 10 milioni di euro con “I soliti idioti” (e poco meno con il sequel), l'ultima fatica “La solita commedia – Inferno” non ha raggiunto 750,000 euro, un vero flop. In pratica nemmeno i più accesi fan della coppia hanno deciso di spendere i soldi del biglietto. E in effetti avevano ragione. Dopo aver visto il film in TV bisogna constatare come un'idea, non originale, ma nemmeno malvagia – quella di catalogare i “nuovi peccatori” dei nostri tempi – si perda nella pochezza delle sceneggiatura, nella regia inesistente, nell'assenza totale della comicità. Già, questo dovrebbe (o meglio vorrebbe) essere un film comico. Peccato che non si rida mai, anzi onestamente questo Dante un po' svanito e il suo improbabile Virgilio, ti danno un senso di malinconica tristezza. O dovrebbe far ridere un Padreterno da spot pubblicitario che si rimbambisce con pasticche e liquori? Nemmeno la galleria dei nuovi peccatori offre spunti interessanti. E' la solita accozzaglia di personaggi quasi tutti interpretati da Biggio e Mandelli, che poi inevitabilmente sembrano sovrapporsi, diventando tutti uguali e inconsistenti. Certo la comicità della coppia, sia in TV che al cinema, ha sempre diviso il pubblico tra fautori e detrattori. Qui non c'è molto da discutere. “La solita commedia – Inferno” è semplicemente un brutto film. Tutto qua.
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jk_dom
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mercoledì 2 marzo 2016
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non saprei come definirlo
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Mah, non saprei come definire questo film. A tratti è divertente con alcune belle trovate originali, a tratti volgare e ricco di personaggi inutili impersonificati dai due protagonisti, che fanno tutto loro. Biggio e Mandelli sembrano in alcuni tratti di ripercorrere i Soliti Idioti con i vari personaggi che interpretano. Io ritengo che debbano fare nell'ambito di una pellicola soltanto un ruolo. Comunque film senza alcune pretese e con picchi di originalità.
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evildevin87
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venerdì 9 ottobre 2015
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la solita commedia... purtroppo
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Film, a quanto pare, lontano dalle pressioni dei produttori e nel quale Mandelli e Bigio hanno usufruito di una certa libertà nello scrivere e dirigere il tutto. Il risultato però non lascia trasparire alcun talento e nessuna grande idea, e viene da chiedersi se veramente la non riuscita dei due film precedenti ("I soliti idioti" e "I 2 soliti idioti") fosse stata causata veramente dal doversi attenere al format della serie da cui vengono i suddetti. Va beh.
L'intento è, chiaramente, mettere in scena una sorta di satira del mondo odierno vista dagli occhi di un Dante mandato sulla terra per riscrivere le categorie dei peccatori all'Inferno.
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Film, a quanto pare, lontano dalle pressioni dei produttori e nel quale Mandelli e Bigio hanno usufruito di una certa libertà nello scrivere e dirigere il tutto. Il risultato però non lascia trasparire alcun talento e nessuna grande idea, e viene da chiedersi se veramente la non riuscita dei due film precedenti ("I soliti idioti" e "I 2 soliti idioti") fosse stata causata veramente dal doversi attenere al format della serie da cui vengono i suddetti. Va beh.
L'intento è, chiaramente, mettere in scena una sorta di satira del mondo odierno vista dagli occhi di un Dante mandato sulla terra per riscrivere le categorie dei peccatori all'Inferno. L'idea in sè per sè non è malvagia e i presupposti per tirare fuori un buon film c'erano tutti. Le riprese sono anche di buona fattura (rubate un po' di qui e un po' di là ma ci può stare), il problema è quello che dovrebbe tenere davvero in piedi un film comico: i tempi comici, le battute, la credibilità degli attori, la contestualizzazione e una regia con un'idea abbastanza efficace da tenere insieme il tutto. Niente di tutto questo è presente, e non bastano certo delle buone riprese a rendere anche solo minimamente salvabile un film del genere o anche solo a far intendere un'idea registica. Le battute non fanno ridere, le gag sono tutte incollate tra di loro con lo sputo e la satira non è nè divertente nè tantomeno pungente. E soprattutto, oltre a non far ridere, il film è di un noioso inenarrabile. Per tutta la durata del film non ho fatto altro che sbadigliare d'innanzi alle innumerevoli gag, che sembrava che urlassero allo spettatore "ti prego ridi!!!" anzichè far ridere o quantomeno strappare un sorriso. Niente. Questo è proprio il peggior tipo di commedia che può venire fuori.
Un film in sostanza noioso, con una tale sciatteria nella scrittura e nella messa in scena che non riesce neanche a reggersi sugli intenti e che a fine visione lascia attoniti per stupidità e tempo perso inutilmente. Cara Italia, basta commedie. Basta.
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ultimoboyscout
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domenica 6 settembre 2015
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i(n)soliti peccatori.
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Sulla Terra i nuovi peccatori stanno aumentando in maniera esponenziale tra prepotenze di ogni genere e tecnodipendenze assurde. A causa di ciò l'aldilà, struttura fatiscente, disorganizzatissima e nella confusione più totale, è quasi al collasso con le anime che vagano nei vari gironi senza sapere dove andare, così a seguito di un'interrogazione del Parlamento del Paradiso alla quale partecipano un Dio nullafacente e alcolizzato, il figlio Gesù che si preoccupa delle arti marziali, un Lucifero iperfigo e qualche santo più o meno noto, viene deciso che Dante, il Sommo Poeta, debba tornare sulla Terra per catalogare i nuovi peccati.
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Sulla Terra i nuovi peccatori stanno aumentando in maniera esponenziale tra prepotenze di ogni genere e tecnodipendenze assurde. A causa di ciò l'aldilà, struttura fatiscente, disorganizzatissima e nella confusione più totale, è quasi al collasso con le anime che vagano nei vari gironi senza sapere dove andare, così a seguito di un'interrogazione del Parlamento del Paradiso alla quale partecipano un Dio nullafacente e alcolizzato, il figlio Gesù che si preoccupa delle arti marziali, un Lucifero iperfigo e qualche santo più o meno noto, viene deciso che Dante, il Sommo Poeta, debba tornare sulla Terra per catalogare i nuovi peccati. In una città italiana molto simile a Milano, troverà la sua guida terrena, un Virgilio irreversibilmente precario. Il film (se così lo si vuol chiamare) si regge su qualche gag riuscita e piuttosto esplicita come quella della colazione al bar o quella fantastica del supermercato, la più insensata e al tempo stesso determinante (emblema dell'attuale vuoto comunicativo) della storia in cui un gruppetto di amici, parlando del nulla più assoluto, soffiano il posto in fila al povero malcapitato. Mandelli-Biggio-Ferro dipingono la Terra come un paese in preda allo sconforto, un vero inferno dove sopravvivono sbandati malati di MessApp e non in grado di inserire una password per il Wi-Fi, gente che posta video di ogni tragedia possibile immaginabile e si fa discutibilissimi selfie, il film non è bellissimo ma almeno declina una qualche diversità rispetto alle tante e consuete commedie che girano e affronta situazioni di incredibile attualità. La pellicola è una parodia bella e buona, a volte pecoreccia, dei tanti e moderni vizi degli italiani ma anche una presa in giro sfacciata e irriverente della religione che ci porta a conoscere i dannati della società 2.0.
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aristoteles
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lunedì 3 agosto 2015
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ferramenta verolo: da noi chiavi a metà prezzo
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Forse è una parodia della vita moderna e dello stress a cui siamo sottoposti.
Forse è una parodia sulla religione cristiana.
Forse è un film comico.
Di sicuro dietro la velata trama di Dante che torna per aggiornare gironi e peccatori ,che in partenza è un'ottima idea,si nascondono sketch in stile tv ed il tutto non funziona.
Si finisce quasi sempre per imprecare ed alzare la voce.
Tutti i temi trattati vengono abbondamente consumati con superficialità.
Questi due ragazzi hanno una discreta presenza scenica , ma i contenuti sono scadenti,davvero scadenti.
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flashrandom
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giovedì 9 luglio 2015
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tratti di puro genio
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Secondo me è un capolavoro: ci sono tante e tante scene di puro genio.
Oltre ad essere divertentissimo, e arguto, ci sono alcune figure che meriterebbero un film a se stante. In particolare, Minosse e Lucifero valgono un Oscar.
Film di genio.
[+] finalmente!
(di ashleen)
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paolo salvaro
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martedì 31 marzo 2015
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il fondo dell'abisso della comicità
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Da dove ha avuto origine questo disastro comico? Beh, tutto cominciò con Ugo Fabrizio Giordani (Troppo belli - 2005). Pensavamo di aver toccato il fondo con Ugo Fabrizio Giordani, quand'ecco giungere i i fratelli Vanzina (Olè - 2006). Pensavamo di aver toccato il fondo con i Vanzina, quand'ecco giungere Neri Parenti (Natale a Beverly Hills - 2009). Pensavamo di aver toccato il fondo con Neri Parenti, quand'ecco giungere Ezio Greggio (Box Office 3-D - 2010, ma già regista de Il silenzio dei prosciutti - 1994) che ha pure l'aggravante per recidività.
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Da dove ha avuto origine questo disastro comico? Beh, tutto cominciò con Ugo Fabrizio Giordani (Troppo belli - 2005). Pensavamo di aver toccato il fondo con Ugo Fabrizio Giordani, quand'ecco giungere i i fratelli Vanzina (Olè - 2006). Pensavamo di aver toccato il fondo con i Vanzina, quand'ecco giungere Neri Parenti (Natale a Beverly Hills - 2009). Pensavamo di aver toccato il fondo con Neri Parenti, quand'ecco giungere Ezio Greggio (Box Office 3-D - 2010, ma già regista de Il silenzio dei prosciutti - 1994) che ha pure l'aggravante per recidività. Pensavamo di aver toccato il fondo con Ezio Greggio, quand'ecco giungere Paolo Ruffini (Fuga di cervelli - 2013). Pensavamo di aver toccato il fondo con Paolo Ruffini, quand'ecco giungere I soliti idioti (La solita commedia - 2015). Ormai in italia, in questo settore cinematografico, si fa a gara per riuscire a girare la commedia più brutta in assoluto.
Seriamente, che recensione si può fare sul film? Mi trovi in imbarazzo anche solo a parlarne. Vorrei cancellare dalla mia mente ogni singola scena di questa pellicola oscena. Se qualcuno pensa che ci sia una commedia italiana peggiore di questa, beh, evidentemente deve ancora vedere questo film. Rivolgendomi a Biggio ed a Mandelli, ideatori ed interpreti de I soliti idioti, un format televisivo che aveva riscosso un grande successo a suo tempo con sketch comici fondati su di un'ideologia demenziale ed a tratti grottesca, ma tutto sommato efficace (anche se a lungo andare assai pesante e noiosa) : avevano davvero intenzione di divertire qualcuno con questo film? Mi spiego meglio : il loro intento era di realizzare una vera commedia, oppure mettere alla prova il popolo italiano girando volontariamente un film talmente brutto come questo, con delle battute talmente orride da non poter essere trovate divertenti da nessuno, solo per testare fino a che punto può arrivare l'idiozia dell'italiano medio? Volevano solo verificare se qualcuno in sala avrebbe avuto il coraggio di mettersi a ridere? No, sul serio, se questo film fosse stato realizzato con tale scopo analitico e socio-ricercativo, sarei pronto a dare cinque stelle a quest'opera d'arte. Ma siccome che: 1) il film è stato distribuito da una casa assai importante (Warner Bros), per la quale registi ben più qualificati si sognano la notte di poter lavorare; 2) il pubblico ha dovuto pagare il prezzo del biglietto come se fosse un'autentica pellicola, anzichè un gratuito e volontario aborto di imbarazzanti proporzioni; 3) all'interno dell'opera cinematografica è presente una palese, evidente, stupefacente, irritante e totalmente fuori luogo citazione di Trainspotting, il che significa che i due qualcosa capiscono di cinema, allorchè non hanno nemmeno l'attenuante dell'ignoranza che si potrebbe loro riservare; 3) la critica ha assegnato a questo film ben due stelle, riuscendo quindi anche a trovare un qualche cosa di buono al suo interno e mi scoppiassero le palle all'istante se riesco anche solo ad immaginare come un critico cinematografico professionista sia capace di salvare una qualsiasi cosa di questi 90 minuti infernali, per restare in tema.
Alla luce di tutto ciò, stento a crederci ma deduco che lo si può valutare seriamente, come un film vero e proprio, ed in quanto tale non lo si può valutare che come il nulla assoluto. Il cinema dovrebbe essere arte ed artisticamente parlando ma che accidenti di valore volete che possa avere una pellicola del genere? Non ha una colonna sonora vera e propria : le poche canzoni inseriti sono ficcate dentro a casaccio un po' per ravvivare la scena ed un po' per far pubblicità a Vasco Rossi. Non ha una regia: dev'essere stato un fantasma a curare la pellicola, poichè l'ectoplasma non vi ha inserito dentro nemmeno il minimo tocco o la minima personalità, si è solo limitato a scopiazzare ed a inserire qua e là inquadrature, movimenti ed elementi già usati e già visti in altre pellicole senza usare niente di suo. Non ha una sceneggiatura: Biggio e Mandelli dovrebbero capire che una sequela di sketch che si possono trovare più o meno divertenti a seconda del livello di alcool o di cocaina che si ha in corpo vanno bene per uno show televisivo, ma non certo per un film. Non ha degii attori: i sopra citati dovrebbero portare maggiore rispetto per chi esercita tale professione o quantomeno dedicarsi ad altro nella vita.
In altre parole: questo non è un film. Ma essendo costretto a giudicarlo tale e quindi a valutarlo, non posso che regalargli una stella. Tenetevela stretta, perchè con un incasso così misero sarà anche l'ultima che riceverete da me, visto che non vi faranno fare nessun altra pellicola.
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[+] errata corrige
(di paolo salvaro)
[ - ] errata corrige
[+] come ti senti importante....
(di lolly pop)
[ - ] come ti senti importante....
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