albert
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sabato 1 febbraio 2025
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spy parody
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Vaughn trae spunto dal fumetto Secret Service di Mark Millar, per dirigere una spy story molto sui generis, estremamente parodistica. Sono innumerevoli i richiami ai classici del genere con una predilezione per James Bond, con il suo famoso ombrello e numerose citazioni. Gli agenti segreti sono dei Kingsman che devono superare durissime e particolarissime selezioni per poter far parte di una squadra di eccellenza. In questo caso devono sconfiggere Valentine, un ricchissimo ambientalista psicopatico, interpretato da un valido Samuel L. Jackson che, per salvare la natura, vuole compiere un massacro di persone per ovviare alla sovrappopolazione. Film divertente, con alcune scene esilaranti, come vi sono nei primi 10 minuti o soprattutto come quando scoppiano le teste con effetti cromatici non indifferenti.
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Vaughn trae spunto dal fumetto Secret Service di Mark Millar, per dirigere una spy story molto sui generis, estremamente parodistica. Sono innumerevoli i richiami ai classici del genere con una predilezione per James Bond, con il suo famoso ombrello e numerose citazioni. Gli agenti segreti sono dei Kingsman che devono superare durissime e particolarissime selezioni per poter far parte di una squadra di eccellenza. In questo caso devono sconfiggere Valentine, un ricchissimo ambientalista psicopatico, interpretato da un valido Samuel L. Jackson che, per salvare la natura, vuole compiere un massacro di persone per ovviare alla sovrappopolazione. Film divertente, con alcune scene esilaranti, come vi sono nei primi 10 minuti o soprattutto come quando scoppiano le teste con effetti cromatici non indifferenti. Peccato che il film risulti prolisso, con una durata di 2h piuttosto incomprensibile. Vi sono, così, momenti di scarsa incisività che si sarebbero potuti evitare. Bisogna sottolineare che Colin Firth è così adatto a questo ruolo da fare la differenza tra quando vi è lui e quando non c'è. Egerton, a confronto, non è ne' carne né pesce, sperando che, nel frattempo, sia diventato più significativo. Caine, come troppo spesso succede, ha un ruolo solo decorativo. Film senza particolari pretese, e, per questo, pur con vari difetti, ancor più godibile.
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belliteam
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mercoledì 14 agosto 2024
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"i modi definiscono l''uomo"
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Gli spettacolari titoli di testa sulla musica di "money for nothing" dei Dire Straits, ci fanno da subito immergere nelle atmosfere adrenalitiche di questo buon film di spionaggio.
chiariamo subito che lo stile e' quello Hollywoodyano, x cui scene ad effetto, improbabili, ed i richiami sono evidenti a pietre miliari del genere come James Bond, o ancor di piu' alle Charlie's Angels.
Kingsman (dietro al nome di una sartoria storica) si cela un'organizzazione segreta x sventare i crimini, in questo caso impersonificati dal "cattivo" Samuel L Jackson.
con un cast stratosferico che comprende tra gli altri Colin Firth e Michael Caine, Kingsman secret service e' un buon film, leggero, da godersi come se si stesse guardando un film di Batman, Superman, o uno dei supereroi marvel; ed in questo caso lo si puo' apprezzare fino in fondo.
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wolvie
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venerdì 1 gennaio 2021
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divertissement english
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Tratto dal fumetto "The Secret Service" di Marc Millar e Dave Gibbons, lo stesso regista di "Kick-Ass" torna a dimostrarci come il costume di un supereroe la dica lunga sul personaggio che lo indossa. Qui la sartoria elegante in Saville Row crea "divise" per gli agenti segreti super addestrati che utilizzano i nomi in codice dei cavalieri arturiani del ciclo bretone. Colin Firth-Galahad in versione action funziona benissimo e il film, pur essendo esclusivamente un prodotto commerciale, riesce nell' intento di farci passare più di due ore, in piena goduria filmica. Al di là delle citazioni sugli spy-film anglosassoni, l' impronta violenta che raggiungeva il parossismo visivo in "Kick-Ass 2", qui riesce a trovare una sua collocazione non disturbante.
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Tratto dal fumetto "The Secret Service" di Marc Millar e Dave Gibbons, lo stesso regista di "Kick-Ass" torna a dimostrarci come il costume di un supereroe la dica lunga sul personaggio che lo indossa. Qui la sartoria elegante in Saville Row crea "divise" per gli agenti segreti super addestrati che utilizzano i nomi in codice dei cavalieri arturiani del ciclo bretone. Colin Firth-Galahad in versione action funziona benissimo e il film, pur essendo esclusivamente un prodotto commerciale, riesce nell' intento di farci passare più di due ore, in piena goduria filmica. Al di là delle citazioni sugli spy-film anglosassoni, l' impronta violenta che raggiungeva il parossismo visivo in "Kick-Ass 2", qui riesce a trovare una sua collocazione non disturbante. Tante le scene cult, a solo titolo esemplificativo, la rissa nel pub di periferia, con protagonista Galahad armato dell' ipertecnologico ombrello. Addestramento e conseguente missione operativa del proletario Eggsy, che si ritrova catapultato nel mondo dei Kingsman, agenzia di agenti segreti indipendente dal governo e dalla corona Made in U.K. Bisogna fermare il multimiliardario Valentine ( un raro Samuel L. Jackson cattivo) che vuole decimare la popolazione terrestre. Tra combattimenti mirabolanti, gadget tecnologici e letali, humour ed eleganza very british, il film che non ti aspetti, da poter gustare anche con tuo figlio diciassettenne. Occhio alla principessina svedese, è sua la scena nel finale che non ti aspetti, con la proposta ad Egssy che lascia spiazzati.
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paolo
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martedì 10 novembre 2020
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una boiata
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Tentativo mal riuscito di prendere in giro i film tipo James Bond 007.
Tutto scontato e il regista ha dovuto ricorrere ad accelerare le immagini per non far vedere quanto erano stupide le risse, omicidi a catena, sterminio dei "cattivi" ecc.
Una noia terribile perché tutto è già prevedibile, a partire dal finale.
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hollyver07
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martedì 11 luglio 2017
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non è bond... e proprio non vuole esserlo!
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Ciao. Premetto che avevo già provato a "postare" un commento ma non ho idea se apparirà perchè nel bel mezzo del cammino... la rete si "strappò". Comunque sia, Il film l'ho visto in dvd e devo ammettere che mi è piaciuto, questo... nonostante il regista non sia tra i miei preferiti. La storia ha il pregio di manifestare una evidente e forte ironia (non sarcasmo) nei confronti del cinema di genere. A tratti è evidente il vezzo di "comunicare" quasi in prima persona con lo spettatore, peraltro senza esplicitamente abbattere la barriera realtà-finzione.
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Ciao. Premetto che avevo già provato a "postare" un commento ma non ho idea se apparirà perchè nel bel mezzo del cammino... la rete si "strappò". Comunque sia, Il film l'ho visto in dvd e devo ammettere che mi è piaciuto, questo... nonostante il regista non sia tra i miei preferiti. La storia ha il pregio di manifestare una evidente e forte ironia (non sarcasmo) nei confronti del cinema di genere. A tratti è evidente il vezzo di "comunicare" quasi in prima persona con lo spettatore, peraltro senza esplicitamente abbattere la barriera realtà-finzione. I toni di alcune scene sono estremamente vividi ed accesi (dipende da quale versione si guardi- con e senza tagli... e qui evito gli spoiler). In termini di cast... Colin Firth su tutti. In questo film appare come la quintessenza di se stesso e dei suoi tipici ruoli. Una (forse..!?) curiosità - apparentemente in un ruolo implicante la figura del "sarto" e guarda un pò... aveva interpretato la parte di "Taylor" in "La Talpa" fra l'altro insieme a Mark Strong. Egli è inoltre oggetto di un inusitato (!) impiego action (ma anche splatter...) che tutto sommato non cozza così tragicamente con la sua presenza ed immagine attoriale. Michael Caine, nel film recita esclusivamente assiso ma inconfondibilmente presente come impatto di personalità artistica. Non male... Taron Egerton; per ora non ha un briciolo dell'eleganza formale di Firth (anche quando tirato a lucido) ma non è certo questo il genere di film dove mostrare significative doti attoriali - fermo restando che tra i personaggi del film è quello che maggiormente orienta la bussola della vicenda. Discreto anche Mark Strong, insolitamente meno duro, ambiguo ed abbastanza soffocato nel ruolo da comprimario. Invece, il Villain del caso - S.L. Jakson è psicopaticamente azzeccato. Non eccede nelle manifestazioni d'ira ma copia alla perfezione la figura, spesso bambinesca o d'adolescenti schizzati, quale i britannici sovente associano ai cugini americani. Sofia Boutella... esteticamente... tanta atletica roba... anche se sembra le abbiano fatto fare un corso di taglio e cucito (no... solo taglio) da Edward mani di forbice! Attorialmente... non saprei come giudicarla... è altresì il caso d'affermare: scenograficamente "ad hoc" nel ruolo di spietata controparte femminile del Villain. Scenografie, ritmo e montaggio... adeguati a tutte le spy story in salsa British. Qui c'è solo l'imbarazzo della scelta su film e serie televisive dalle quali il regista ha strappato significativi frames cognitivi da coniugare al fumetto d'origine. Il regista, anche produttore e sceneggiatore (insieme a Mark Millar) a mio avviso ha centrato l'obbiettivo, ovvero... divertire il pubblico con una pellicola ben studiata ma non preconfezionata. Accettando il fatto che l'incipit non sia originale, il merito maggiore consiste nella capacità di rendere "ammiccanti" storia e scene (talune virate allo splatter) ad un'ampia platea di persone - tra le varie... mi sbaglio o qualche "omaggiata" a Tarantino e Rodriguez il regista l'ha fatta? -. Inoltre, qualche fantasiosa "pseudo-riflessione" si può proporre: il modo con la quale il Villain vuole "purificare" il mondo... forse è già in atto... magari non così clamorosamente ma... sovente sembriamo talmente presi da irresistibili forme d'immotivata eutanasia che pare basti premere un interrutore per scatenare il caos. Facezie a parte, per concludere, fotografia e scenografie ottime così come le musiche scelte. Film per me valido per più palati. Chiudo auspicando che il sequel sia altrettanto azzeccato e buona visione a tutti
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[+] tanto per gradire... ahimè! errata corrige
(di hollyver07)
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elgatoloco
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martedì 31 maggio 2016
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spionaggio che sa ridere di sé
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Se in"James Bond"( nei film più che nei libri di Ian Fleming)prevale l'ironia , l'autoironia a tratti, qui è la comicità a farla da padrona, con giochi continui su agenti segreti, tranelli, inganni, trappole, doppigiochisti etc. Da un lato"nulla è come appare", come nel classico schema di derivazione barocca, per non dire del Qohelet("vanitas vanitatum vanitas"), dall'altro "gaudeamus igitur"come nei"Carmina Burana"... Certo, due attori come Colin Firth e Michael Caine("immarcescibile")sanno dare al film una carica che altrimenti non troverebbe mai, con interpreti di altra(ovviamente=più scadente)qualità.
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Se in"James Bond"( nei film più che nei libri di Ian Fleming)prevale l'ironia , l'autoironia a tratti, qui è la comicità a farla da padrona, con giochi continui su agenti segreti, tranelli, inganni, trappole, doppigiochisti etc. Da un lato"nulla è come appare", come nel classico schema di derivazione barocca, per non dire del Qohelet("vanitas vanitatum vanitas"), dall'altro "gaudeamus igitur"come nei"Carmina Burana"... Certo, due attori come Colin Firth e Michael Caine("immarcescibile")sanno dare al film una carica che altrimenti non troverebbe mai, con interpreti di altra(ovviamente=più scadente)qualità. Una tradizione, quella di origine british, che pur se trasposta nell'ex-colonia, con tutte le note rivalità e i noti pregiudizi yankee verso l'"Old England"in qualche modo riesce ad attecchire sempre, qui in modo decisamente piacevole, molto spesso convincente. Sofia Boutella, dal canto suo, dà al film un élan particolare, non legato solo all'avvenenza, ma al"touch"particolarissimo. Poco, forse, per chi cerca a tutti i costi"l'impegno", molto per altri/altre persone che"si accontentano"di un film brillante e complessivamente intelligente, nonché(ovviamente)ben realizzato. El Gato
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florentin
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domenica 31 gennaio 2016
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il lancio-loop del bicchiere con l'ombrello...
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...non l'avrebbe forse pensato nemmeno Sergio Leone.
Ho un metodo tutto mio per dire se un film -sala o tv che sia e sempre senza pubblicità nel mezzo, ovvio: se non guardo l'orologio per tutta la sua durata il fim lo rivedrò. Magari non subito, però lo rivedrò.
Questo è uno di quelli. Già per tre volte.
Certo i rimandi, come quello del sermone dove chi lo tiene non è il James Brown dei Blues Brothers e dove mancano i ballerini, nonché senza vaghezze quelli inumerevoli a 007, ma il film corre sull'onda -soprattutto- di un magnifico multicromatico in tutti i sensi Samuel L. Jackson, tanto più apprezzabile in quanto meno ciarliero e apodittico di quando è diretto da Tarantino.
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...non l'avrebbe forse pensato nemmeno Sergio Leone.
Ho un metodo tutto mio per dire se un film -sala o tv che sia e sempre senza pubblicità nel mezzo, ovvio: se non guardo l'orologio per tutta la sua durata il fim lo rivedrò. Magari non subito, però lo rivedrò.
Questo è uno di quelli. Già per tre volte.
Certo i rimandi, come quello del sermone dove chi lo tiene non è il James Brown dei Blues Brothers e dove mancano i ballerini, nonché senza vaghezze quelli inumerevoli a 007, ma il film corre sull'onda -soprattutto- di un magnifico multicromatico in tutti i sensi Samuel L. Jackson, tanto più apprezzabile in quanto meno ciarliero e apodittico di quando è diretto da Tarantino.
Colin Firth (forse col parrucchino ahimé, vorrei sbagliarmi) è proprio inglese -non come ...Giorgio VI- ma molto sì. Bravo pure se poi muore- quindi per i sequel eventuali solo flashback nel caso.
Effetti speciali e stunt a josa, velocità, montaggio incalzante ma appropriato. Il plot , pardon l'intreccio, s'è già visto ( un mediaman uptodate che vuole salvare il mondo rovinandolo), ma la storia e le invenzioni ci sono. Sangue a sfare, ma si sa, è finto.
Ah sì: la scena finale in cui il giovane protagonista incappa nella cella ( confortevole però s'intuisce) della 'principessa svedese' (chissà perché svedese) la quale gli chiede se poi quando tutto sarà finito potrà fare " sesso anale", è spiazzante ma una buona trovata tanto per rimettere il tutto nell'ironia, e che poi quando lui va perché lei mantenga la promessa...in un'edizione (vista su Sky) lei lo riceve in posizione...diciamo così teatralmente preparatoria, mentre visto su un altro canale (non ricordo quale) tale flash non proprio subliminale è stato tagliato. Family day anche lì. Chissà nel dvd quale delle due versioni è presente...
Un'ultima annotazione:
se l'assistente protesizzata dalle rotule in giù del madman Jackson fosse stata Olga Kurylenko il film avrebbe incassato ancora di più. Ci scommetto.
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elgatoloco
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giovedì 31 dicembre 2015
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piacevolezza, rien de plus.
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IL film è, appunto, un piacevole pastiche che concilia un po'di suspense, spionaggio, azione, ma soprattutto l'origine "comic", con una regia"pigliatutto"di Matthew Vaughn, che non scontenta nessuno, ripropoendo il mito della"Super-Anti-Spectre"(per dirla con una formula, per nulla magica)con quella della minaccia mondiale derviante dal solito"esaltato"(semplificazione tipica dei"cartoons"e del cinema che li segue abbastanza pedissequamente). Molte"toppe"sono salvate da Colin Firth, eccelso nella parte dell'agente"very british", dove però James Bond non c'entra per nulla... con alcune derive"crudeli"quanto inaspettate e altro, dove francamente , se c'è la "regia pigliatutto"ci sarà anche lo spettatore(o spettatrice)capace di prendere quanto gli/le piace, lasciando da parte quanto gli/le piace meno.
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IL film è, appunto, un piacevole pastiche che concilia un po'di suspense, spionaggio, azione, ma soprattutto l'origine "comic", con una regia"pigliatutto"di Matthew Vaughn, che non scontenta nessuno, ripropoendo il mito della"Super-Anti-Spectre"(per dirla con una formula, per nulla magica)con quella della minaccia mondiale derviante dal solito"esaltato"(semplificazione tipica dei"cartoons"e del cinema che li segue abbastanza pedissequamente). Molte"toppe"sono salvate da Colin Firth, eccelso nella parte dell'agente"very british", dove però James Bond non c'entra per nulla... con alcune derive"crudeli"quanto inaspettate e altro, dove francamente , se c'è la "regia pigliatutto"ci sarà anche lo spettatore(o spettatrice)capace di prendere quanto gli/le piace, lasciando da parte quanto gli/le piace meno. Ma è così nel cinema abbastanza meltingpot e"tuttifrutti", diciamo così, con un preciso riscontro tra domanda e offerta...La storia del giovane"disadattato"e di umili origini che entra nel"cerchio magico"sembra un po'costruita su misura per intenerire i cuori(certi cuori, meglio)e anche per crearsi una certa fama da"politically correct", che arriverà o meglio...sarà già arrivato.Qualcosa che, anche nella Great Britain di Cameron, non guasta mai, anzi. El Gato
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fabio57
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martedì 29 dicembre 2015
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non male
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Non privo di una certa originalità,pur ammiccando a vari film di spionaggio,mantiene una sua identità.Buona come sempre l'interpretazione di Colin Firth,alcune scene sono più da fumetto dei supereroi che da spy-story,comunque godibile.
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ultimoboyscout
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martedì 20 ottobre 2015
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i modi definiscono l'uomo.
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Dopo "Kick-Ass", un altro graphic novel di Mark Millar, realizzato in collaborazione con Dave Gibbons, che si avvale della solida regia di Matthew Vaughn e della presenza british come protagonista dell'istruttore Colin Firth, perfetto nel suo ruolo. Proprio quest'ultimo propone allo scapestrato ma promettente Eggsy, figlio di un suo collega morto in missione, di diventare come lui membro del Kingsman, un'organizzazione segreta di intelligence. Il ragazzo dovrà sottoporsi ad un allenamento durissimo per poi affrontare uno strano e folle milionario, Valentine. La spia gentleman è un personaggio tipicamente inglese, qui incarnato da grandi attori inglesi, non solo Firth ma anche Micheal Caine e Mark Strong.
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Dopo "Kick-Ass", un altro graphic novel di Mark Millar, realizzato in collaborazione con Dave Gibbons, che si avvale della solida regia di Matthew Vaughn e della presenza british come protagonista dell'istruttore Colin Firth, perfetto nel suo ruolo. Proprio quest'ultimo propone allo scapestrato ma promettente Eggsy, figlio di un suo collega morto in missione, di diventare come lui membro del Kingsman, un'organizzazione segreta di intelligence. Il ragazzo dovrà sottoporsi ad un allenamento durissimo per poi affrontare uno strano e folle milionario, Valentine. La spia gentleman è un personaggio tipicamente inglese, qui incarnato da grandi attori inglesi, non solo Firth ma anche Micheal Caine e Mark Strong. Proprio Firth è il grande mattatore della pellicola, scatenato nel suo primo vero ruolo action, ma mantenendo un aplomb invidiabile e una grandissima ironia. Mai lo si era visto recitare in scene che prevedevano performance fisiche più dure del sollevare una tazzina di thè, invece stavolta sorprende per la svolta action ma soprattutto colpisce nella scena più sorprendente e splatter, quella in cui fa a pezzi un gruppetto di invasati, mostrando un furore tarantiniano, salvo poi rimettersi a posto sia la piega del vestitoche quella dei capelli. Il film è uno spy movie bizzarro, eccessivo e riuscito che sfrutta e frulla, omaggiandoli, più o meno tutti i cliché di genere, che allo spirito di "My fair lady" mescola quello di James Bond. Vaughn è bravissimo a reinterpretarne con sarcasmo le regole più classiche aggiungendo qualche sporadico picco di iper violenza e spunti fumettici e da supereroi. E ci ha messo anche del suo, rischiando tantissimo, perchè pur di realizzare in prima persona questa pellicola (in cui c'è tanta tanto di suo) ha rinunciato "X-Men: Giorni di un futuro passato", una produzione da circa 800 milioni, che solo un pazzo potrebbe rifiutare. Eppure "Kingsman: Secret Service", al box office mondiale, ha incassato parecchio più di "X-Men - L'inizio", precedente opera dello stesso regista.
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