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sissipoli
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domenica 15 febbraio 2015
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commedia deliziosa
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Una commedia italiana ben fatta, con attori intelligenti e bravi. Francesca Archibugi si conferma una regista sensibile e attenta.
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ralphscott
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sabato 14 febbraio 2015
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questi amici sono in vena di confidenze
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Radunati alcuni dei migliori attori italiani adatti alla commedia,mancano giusto Giallini e pochi altri,la Comencini mette in scena un quadro familiare che attinge alla gioventù dei protagonisti. Questa scelta,per quanto aderente alla pièce,non giova del tutto alla fluidità del racconto. I continui flash back sono forse l'elemento differenziante più evidente rispetto a "Cena tra amici",ottima commedia francese da cui é impossibile affrancarsi per un commento critico. Se lo spunto é comune,le scelte operate nella stesura della sceneggiatura sono nettamente diverse. Il film dei cuginastri francesi é di tipico impianto teatrale,di rigorosa compattezza narrativa aiutata anche dall'ambientazione indoor:un meccanismo ad orologeria.
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Radunati alcuni dei migliori attori italiani adatti alla commedia,mancano giusto Giallini e pochi altri,la Comencini mette in scena un quadro familiare che attinge alla gioventù dei protagonisti. Questa scelta,per quanto aderente alla pièce,non giova del tutto alla fluidità del racconto. I continui flash back sono forse l'elemento differenziante più evidente rispetto a "Cena tra amici",ottima commedia francese da cui é impossibile affrancarsi per un commento critico. Se lo spunto é comune,le scelte operate nella stesura della sceneggiatura sono nettamente diverse. Il film dei cuginastri francesi é di tipico impianto teatrale,di rigorosa compattezza narrativa aiutata anche dall'ambientazione indoor:un meccanismo ad orologeria. In questa nostra commedia,che tenta di raccontarci qualcosa di più,la cinepresa plana morbidamente,come la metafora riuscita del modellino volante,sui protagonisti e sulla loro grande casa. Qui i confini sono meno netti,la vita fluisce tra smartphone,solitudini,improbabili telefonate da una stanza all'altra,ma anche uno sguardo benevolo della regista,indulgenza che scatta anche nello spettatore. Degli attori mi é piaciuto molto Gassman;ha raggiunto una maturità espressiva forse per lui inedita,anche aiutato da un personaggio che ben si presta alla mimica facciale ed al gesticolare del nostro istrione (nella versione francese Patrick Bruel,adorabile). Bella e commovente la parte riservata a M.Ramazzotti.
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luisa
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domenica 8 febbraio 2015
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delusione
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dal nome degli attori mi aspettavo di meglio. Pesante e noioso si svolge nello stesso ambiente per tutta la durata del film senza intervento di altri attori. L2 argomento del nome del figlio è sciocco. Siamo usciti prima della fine veramente delusi.
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claudiza
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domenica 8 febbraio 2015
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un improbabile adattamento francese
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Il film non ha biosgono d'esistere: è infatti la storia di una coppia che vuole dare al figlio il nome Benito per orrore di altri amici. Il film è un adattamente di un film francese, le prènom, e forse in Francia reggeva: ma L'italia patria dei nomi a casaccio, dai vari jennifer a samantha a giessica scritto così, non ha senso. Inoltre tanti bimbi hanno nomi desueti poichè provenienti dai loro nonni tra cui l'orribilmente rievocativo Benito. Ma poi: può diventare motivo di litigio una cosa del genere?
Insomma: baruffe tra borghesi, quel mondo che non viene apparantemente toccato da nulla più grave. Bruttissime anche le battute.
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Il film non ha biosgono d'esistere: è infatti la storia di una coppia che vuole dare al figlio il nome Benito per orrore di altri amici. Il film è un adattamente di un film francese, le prènom, e forse in Francia reggeva: ma L'italia patria dei nomi a casaccio, dai vari jennifer a samantha a giessica scritto così, non ha senso. Inoltre tanti bimbi hanno nomi desueti poichè provenienti dai loro nonni tra cui l'orribilmente rievocativo Benito. Ma poi: può diventare motivo di litigio una cosa del genere?
Insomma: baruffe tra borghesi, quel mondo che non viene apparantemente toccato da nulla più grave. Bruttissime anche le battute.
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silviarossi
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sabato 7 febbraio 2015
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l'italia ormai copia, e anche male.
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Si, si chiamano remake, e talvolta sono anche riusciti. Certo che coraggio, scimiottare attori americani ed uno dei registi piu' prolifici e di livello, con un cast "stellare" gasmann (imbarazzante), la golino povera....mi astengo...che vergogna.
Lento, privo di un canovaccio che tenesse in piedi la cosa, senza novita', davvero, ma basta.
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anty_capp
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venerdì 6 febbraio 2015
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frizzante aranciata amara
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Il film è ispirato ad un fac-simile francese intitolato "Cena tra amici" del 2012, che vedrò al più presto, per scorgere qualcosa da criticare su questo, ma intanto non riesco a trovare nulla di negativo da dire su questo bel coro di acredini, cattiverie ed in buona sostanza, verità che vengono orchestrata da un'ottima Archibugi che questa volta riesce anche a farmi sghignazzare dopo avermi fatto commuovere con "Questioni di cuore" del 2008. Riuscire, con una sciocchezza come il nome da dare ad un figlio, a dare il là ad una fitta schermaglia di situazione, animi, sorprese e vulnerabilità dichiarate o mal celate come quelle a cui si assiste intorno ad un tavolo prima e su uno splendido terrazzo poi, è davvero un esercizio difficile, ma riuscitissimo a mio parere.
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Il film è ispirato ad un fac-simile francese intitolato "Cena tra amici" del 2012, che vedrò al più presto, per scorgere qualcosa da criticare su questo, ma intanto non riesco a trovare nulla di negativo da dire su questo bel coro di acredini, cattiverie ed in buona sostanza, verità che vengono orchestrata da un'ottima Archibugi che questa volta riesce anche a farmi sghignazzare dopo avermi fatto commuovere con "Questioni di cuore" del 2008. Riuscire, con una sciocchezza come il nome da dare ad un figlio, a dare il là ad una fitta schermaglia di situazione, animi, sorprese e vulnerabilità dichiarate o mal celate come quelle a cui si assiste intorno ad un tavolo prima e su uno splendido terrazzo poi, è davvero un esercizio difficile, ma riuscitissimo a mio parere. Attori tutti ottimi, anche Gassman che di solito è guidato malamente dal regista di turno, qui imbrigliato in un ritmo che ne fa quasi un mattatore. La Archibugi si rivela come per Verdone (anche lui ingabbiato in 40 secondi dentro la vicenda del 2008) un toccasana per un attore mediocre come lui. Unico neo forse la prostituzione cinematografica della Ramazzotti che opera un vero e proprio scempio della propria vita privata con lo sceneggiatore del film mettendo a nudo tutto di sè. Pur di esserci anche dopo morta probabilmente. Film da gustare come una frizzante aranciata amara.
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dhany coraucci
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lunedì 2 febbraio 2015
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melensa ricetta italiana di prelibatezza francese
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Certo non si può dire che in fatto di originalità e fantasia gli italiani nel cinema si distinguano; se per questo, nemmeno gli italiani nel teatro: della commedia francese Le Prénom di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte da cui gli stessi scrittori hanno tratto il film Cena tra Amici, ce ne sono due di versioni italiane, a poco più di anno di distanza, una teatrale voluta dalla Ferilli (Le Paté de la Maison) e una cinematografica voluta dall'Archibugi. Tutte e due sono insapori se vengono messe a confronto della raffinata, graffiante e non consolatoria prelibatezza francese la quale, come il camembert, ha un profumo forte e acre, gustosissimo al palato.
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Certo non si può dire che in fatto di originalità e fantasia gli italiani nel cinema si distinguano; se per questo, nemmeno gli italiani nel teatro: della commedia francese Le Prénom di Alexandre de La Patellière e Matthieu Delaporte da cui gli stessi scrittori hanno tratto il film Cena tra Amici, ce ne sono due di versioni italiane, a poco più di anno di distanza, una teatrale voluta dalla Ferilli (Le Paté de la Maison) e una cinematografica voluta dall'Archibugi. Tutte e due sono insapori se vengono messe a confronto della raffinata, graffiante e non consolatoria prelibatezza francese la quale, come il camembert, ha un profumo forte e acre, gustosissimo al palato. E tutte e due, pur sfruttando pedissequamente l'ineccepibile ricetta francese, hanno aggiunto degli ingredienti di casa nostra, purtroppo sempre quelli, già cucinati in mille altri piatti italiani, con il risultato, più o meno riuscito, di portare in tavola un intruglio commestibile che non vuole scontentare nessuno, che vuole lasciare la bocca buona a tutti i costi, con quel sorriso buono, a tutti i costi. Hanno un bel da dire, infatti, l'Archibugi e Francesco Piccolo, lo scrittore che ha vinto il Premio Strega 2014 con uno di quei romanzi italiani che non leggerò mai (apro parentesi per dire che.... non aprirò una parentesi su questa questione), qui in veste di sceneggiatore, che non si tratta di una versione italianizzata del film francese: ah no? I flashback dell'infanzia, della famiglia come era un tempo, intrisi di sdolcinata malinconia.... no? E quella critica assai poco pepata alla sinistra italiana con la presa in giro del solito intellettuale snob e un po' ridicolo... no? E la canzone di Lucio Dalla “Telefonami tra vent'anni” cantata da tutti i protagonisti bambini e adulti che ha fatto sciogliere (o meglio “fondere” se vogliamo usare il linguaggio culinario) tutti i critici come burro a bagnomaria, al punto che viene considerata la scena-madre.... no? Va bene, posso dare il beneficio del dubbio. Ma la figura della scrittrice ignorante (che dico? ignorantissima) verace e volgare che ha un enorme successo con un libretto un po' piccante, interpretata dalla Ramazzotti, questa è una storia italiana al 100%; che si trasformi, poi, nel personaggio-chiave che salva tutti gli altri dal baratro dei loro fallimenti grazie alla sua spontaneità così autentica e buona (e nauseabonda) e che finisca anche per scrivere come si deve, citando addirittura Cechov, aiutatemi, è un boccone davvero indigesto! Meno male che c'è Alessandro Gassman, lui è l'eccellente dessert che mi riconcilia col mondo, anzi, con l'Italia: è magnifico, è bello e magnifico. Cameriere! Ne vorrei un'altra porzione, grazie!
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shaque
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lunedì 2 febbraio 2015
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stile archibugi
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Nuovo film dell'Archibugi, una commedia la cui storia gira intorno tra passato e presente sulla vita di 5 personaggi con le loro insicurezze, segreti inconfessabili ed ironia tagliente. Buona prova del cast per un film decisamente da vedere. Consigliato.
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cipas
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lunedì 2 febbraio 2015
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troppo recitato
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Sarà che l'origine è teatrale, ma la performance di tutti, meno che quella della Ramazzotti, mi è sembrata troppo recitata. Ai limiti del fastidio
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sir gient
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lunedì 2 febbraio 2015
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voglia di cena tra amici...
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...Sabato sera e voglia di andare a cinema...
Tra le molte scelte del palinsesto del multisala, non ho dubbi,compro il biglietto per vedere un film italiano, almeno questa volta.
Sono un pò prevenuto nei confronti del cinema italiano, perchè spesso capita di andare a vedere una commedia e di uscire con la testa frastornata perchè non si è capito ciò che si è visto, lo stesso dicasi per i film "comici" che per ridere devi avere un quoziente intelletivo davvero al di sotto della media, altrimenti alcune battute non le capisci nemmeno e allora ti tocca ridere per simpatia verso il vicino ed evitare di essere additato come un idiota che non capisce .
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...Sabato sera e voglia di andare a cinema...
Tra le molte scelte del palinsesto del multisala, non ho dubbi,compro il biglietto per vedere un film italiano, almeno questa volta.
Sono un pò prevenuto nei confronti del cinema italiano, perchè spesso capita di andare a vedere una commedia e di uscire con la testa frastornata perchè non si è capito ciò che si è visto, lo stesso dicasi per i film "comici" che per ridere devi avere un quoziente intelletivo davvero al di sotto della media, altrimenti alcune battute non le capisci nemmeno e allora ti tocca ridere per simpatia verso il vicino ed evitare di essere additato come un idiota che non capisce ....quelli drammatici poi a volte sono così terribilmente pesanti che hai bisogno di un cucchiaino di bicarbonato per digerirli... per questo faccio fatica a vedere spesso film targati Italia...spesso ma non questa volta.
Vuoi perchè Gassmann è un attore che stimo molto o vuoi perchè il fascino della voce rauca della Golino mi ha sempre stimolato, sta di fatto che incuiosito di sapere come avrebbero chiamato questo figlio, a cinema ci sono andato molto volentieri.
Una storia semplice, anche se all'inizio si fa un po di fatica a capire chi è fratello di, ma che si dipana velocemente attraverso un leggero sentimento di autostima ed ironia, gli attori sono bravi, direi, tutti molto bravi.
Non c'è nulla di partcolarmente nuovo in un film come questo, ma non è la novità che fa bello un film, un film nasce cresce e muore con la storia, la regia, i dialoghi, le ambientazioni, la trama....Qui tutto molto semplice risulta costruito piuttosto bene, non voglio criticare il film, i film si guardano, non si criticano e il mio consiglio è di andare a vederlo perchè vi lascerà sorprendentemente allietati...
..Garbato, pulito, divertente...a tratti esilarante, una bella commedia fatta con classe e semplicità, i protagonisti li trovo superbi, realisticamente veri, vi arrabbierete con loro, vi sorprenderete con loro, sarete degli invitati a cena e ... non dovrete nemmeno portare il dolce !!!
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