sev7en
|
venerdì 10 ottobre 2014
|
la fiera dell'irrisorieta'...
|
|
|
|
Una Donna Per Cui Uccidere, Quella lunga, brutta note e La grossa sconfitta: tre storie che animano le notti di Sin City, con un cast stellare ed una conturbante Eva Green a trait d’union dell’ultimo opera firmata Robert Rodriguez.
9 anni... L'attesa per tornare a Sin City è sembrata spasmodica perché come una lama dritta al cuore, Rodriguez e Tarantino ebbero modo di creare nel 2005 un'opera unica, innovativa per fotografia, intrigante per coinvolgimento e sorprendente nello storytelling.
Con Sin City 2 il fine è il medesimo ma il risultato ben diverso : 3 le storie, i personaggi noti del primo esordio ed una fotografia che riprendendo gli stilemi dell'originale aggiunge 3D in modo sapiente e dosato.
[+]
Una Donna Per Cui Uccidere, Quella lunga, brutta note e La grossa sconfitta: tre storie che animano le notti di Sin City, con un cast stellare ed una conturbante Eva Green a trait d’union dell’ultimo opera firmata Robert Rodriguez.
9 anni... L'attesa per tornare a Sin City è sembrata spasmodica perché come una lama dritta al cuore, Rodriguez e Tarantino ebbero modo di creare nel 2005 un'opera unica, innovativa per fotografia, intrigante per coinvolgimento e sorprendente nello storytelling.
Con Sin City 2 il fine è il medesimo ma il risultato ben diverso : 3 le storie, i personaggi noti del primo esordio ed una fotografia che riprendendo gli stilemi dell'originale aggiunge 3D in modo sapiente e dosato.
Una donna per cui uccidere, la storia pilota che troviamo anche nel titolo, mostra chiaramente come la pochezza narrativa e la totale assenza di un "fine" portino la regia ad indugiare sul "personale" della Green, new-entry del cast e femme fatal in grado di stregare anche la legge (il detective fino ad ora impeccabile sul lavoro come in famiglia), di portare al suicidio e indurre nel peccato che, forzando, potrebbe avere una missione didascalia (avidità come sorgente di ogni male) ma che viene ridotta a mero burattinaio di un gruppo stile Mercenari, tenuti in piedi sola dalla loro fama holliwoodiana. Alla fine, i commenti e la critica sul film avranno come oggetto del contendere solo le sue grazie...
Le altre 2 storie condividono la stessa linearità / inutilità con il plus di essere meno prolisse: un giocatore di poker che per mostrare al patrigno di meritare il "posto in famiglia" finisce per ottenere ben altra monetauna danzatrice di locali notturni in cerca di vendetta per le atrocità commesse dal più cattivo e temuto primo cittadino…
Sulla performance del cast sarebbe il caso di sorvolare ma anche per presentarli: Eva Green (Ava Lord), la protagonista sui cui fa perno la pellicola (piu breve di 30 minuti della prima) ha da sua il fascino e la seduzione, è la classica donna per cui si darebbe l’anima e al diavolo con i risultati, questi si, ben visibili nella pellicola; Mickey Rourke, Marv, stereotipato fino al midollo, che vive attraverso i riflessi di un bicchiere in cui cerca di trovare un appiglio che lo porti avanti (e a fine film…); Bruce Willis (John Hartigan), un riflesso del one-man-show dei tempi che furono, in versione “ghost”, con il pragmatismo di chi sembra essere capitato li per caso; la dancer Nancy Callahan, interpretata da Jessica Alba e Johnny (Joseph Gordon-Levitt) protagonisti delle altre due storie con perno/obiettivo il senatore Roark (Powers Boothe) che con tre aggettivi potremmo definire: la bella, il “simpatico” ed il cattivo.
Giunti ai titoli di coda, si resta perplessi su cosa si sia visto perché, la novità ed il fascino dello stile comic ha già dato 2 lustri fa, Rodriguez da varie pellicole è in cronica mancanza di creatività, i dialoghi e le storie sono assurde per veridicità quanto insipide per finalità e, a suggellare il tutto, il finale che purtroppo lascia presagire ad un terzo appuntamento…
Sicuramente un film da evitare ma un invito a rispolverare il primo Sin City, disponibile a prezzo irrisorio nelle edizioni Blu-ray per collezionisti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a sev7en »
[ - ] lascia un commento a sev7en »
|
|
d'accordo? |
|
the moon
|
giovedì 9 ottobre 2014
|
l'amore ai tempi di cin city
|
|
|
|
Vedere sin city è un pò come entrare nelle pagini di un fumetto in bianco e nero,dove la carta si plasma sulla pelle e tutto inizia a muoversi attorno a te,così sali sulla mustang e senti il vento sulla faccia il cuore che sobbalza ad ogni curva,senti l'odore di alcool il fremito della folla nel bar, bicchieri rotti;ti affianchi al grande Marv e gli versi da bere mentre Lucy sul palco è disarmante da non dormire,sirene che suonano gatti che piangono topi e barboni.......Questo è Sin Cty, spettacolare affresco su schermo la cui regia e fumettistica rappresentazione lascia sempre divertiti e soddisfatti MA!!! in quetso episodio manca il carattere, la rabbia vera e il ritmo del primo episodio,che se fosse stato questo il primo episodio sarebbe piaciuto senza ostacoli, ma dopo la prima il secondo atto avrebbe dovuto spingere il pedale dell'accelleratore su una storia meno romantica,perchè troppe volte si sbuffa,vediamola come una pausa di riflessione dove il miglior titolo sarebbe stato:L'amore ai tempi di Sin City.
[+]
Vedere sin city è un pò come entrare nelle pagini di un fumetto in bianco e nero,dove la carta si plasma sulla pelle e tutto inizia a muoversi attorno a te,così sali sulla mustang e senti il vento sulla faccia il cuore che sobbalza ad ogni curva,senti l'odore di alcool il fremito della folla nel bar, bicchieri rotti;ti affianchi al grande Marv e gli versi da bere mentre Lucy sul palco è disarmante da non dormire,sirene che suonano gatti che piangono topi e barboni.......Questo è Sin Cty, spettacolare affresco su schermo la cui regia e fumettistica rappresentazione lascia sempre divertiti e soddisfatti MA!!! in quetso episodio manca il carattere, la rabbia vera e il ritmo del primo episodio,che se fosse stato questo il primo episodio sarebbe piaciuto senza ostacoli, ma dopo la prima il secondo atto avrebbe dovuto spingere il pedale dell'accelleratore su una storia meno romantica,perchè troppe volte si sbuffa,vediamola come una pausa di riflessione dove il miglior titolo sarebbe stato:L'amore ai tempi di Sin City.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a the moon »
[ - ] lascia un commento a the moon »
|
|
d'accordo? |
|
antix90
|
mercoledì 8 ottobre 2014
|
una donna per cui andare al cinema?
|
|
|
|
Film senz'altro innovativo, con uno stile unico e particolare che piace agli appassionati di fumetti e che dona sicuramente una rottura alla routine del solito film. Già nel primo film ci eravamo lasciati catturare da questo stile o quantomeno ne siamo stati comunque stupiti per la particolarità. Nessuno può dare giudizi su questo, in quanto si tratta semplicemente di gusti personali, tuttavia le note dolenti di questo film sono ben altre. Al di là dello stile fumettistico, ci sono da analizzare alcune questioni. I personaggi sono molto interessanti e l'introspezione dei soggetti è tutto ciò che può esser considerato positivo nella trama di questo capitolo. La trama diviene piuttosto banale con lo sviluppo del film e le diverse storie che i personaggi vivono non sono appassionanti, ma anzi piuttosto noiose e scontate.
[+]
Film senz'altro innovativo, con uno stile unico e particolare che piace agli appassionati di fumetti e che dona sicuramente una rottura alla routine del solito film. Già nel primo film ci eravamo lasciati catturare da questo stile o quantomeno ne siamo stati comunque stupiti per la particolarità. Nessuno può dare giudizi su questo, in quanto si tratta semplicemente di gusti personali, tuttavia le note dolenti di questo film sono ben altre. Al di là dello stile fumettistico, ci sono da analizzare alcune questioni. I personaggi sono molto interessanti e l'introspezione dei soggetti è tutto ciò che può esser considerato positivo nella trama di questo capitolo. La trama diviene piuttosto banale con lo sviluppo del film e le diverse storie che i personaggi vivono non sono appassionanti, ma anzi piuttosto noiose e scontate. Un film che nel complesso può esser reputato come "non brutto", ma sicuramente non esaltante. Alcuni dialoghi e scene sono stereotipate dai classici generi di film a cui questo si riferisce. Un film dove non manca la particolarità delle scene e non mancano i personaggi interessanti, ma necessiterebbe di più pathos. Invece ci si trova di fronte a varie storielle che non suscitano particolare interesse nello spettatore, raccontate linearmente. Che dire.. sarà pure una donna per cui uccidere, ma andare al cinema?
[-]
|
|
[+] lascia un commento a antix90 »
[ - ] lascia un commento a antix90 »
|
|
d'accordo? |
|
veritasxxx
|
martedì 7 ottobre 2014
|
sin city 2, che peccato...
|
|
|
|
Robert Rodriguez ritorna a collaborare con Frank Miller per il secondo episodio dell'epica saga a fumetti, confermando gran parte del cast del film originale: Mickey Rourke (Marv il gorilla), Jessica Alba (la spogliarellista Nancy), Powers Boothe (il senatore Roark), Rosario Dawson (Gail, la regina della città vecchia) e introducendo nuovi interpreti con risultati perfino più convincenti della prima parte: Josh Brolin nel ruolo di Dwight, illuso da una fatalissima e letale Ava-Eva Green, Joseph Gordon-Levitt nella parte dell'imprudente giocatore di poker Johnny, Ray Liotta, Christopher Meloni di True Blood e il gradito ritorno (al futuro) di Christopher Lloyd.
La fotografia riprende il bianco e nero del primo Sin City ma aggiunge un tocco di colore in alcuni dettagli per mettere in risalto dei particolari, pur mantenendo le trovate grafiche del fumetto (il sangue bianco e il chiaro-scuro solarizzato che riproduce molto fedelmente le tavole delle graphic novels di Miller).
[+]
Robert Rodriguez ritorna a collaborare con Frank Miller per il secondo episodio dell'epica saga a fumetti, confermando gran parte del cast del film originale: Mickey Rourke (Marv il gorilla), Jessica Alba (la spogliarellista Nancy), Powers Boothe (il senatore Roark), Rosario Dawson (Gail, la regina della città vecchia) e introducendo nuovi interpreti con risultati perfino più convincenti della prima parte: Josh Brolin nel ruolo di Dwight, illuso da una fatalissima e letale Ava-Eva Green, Joseph Gordon-Levitt nella parte dell'imprudente giocatore di poker Johnny, Ray Liotta, Christopher Meloni di True Blood e il gradito ritorno (al futuro) di Christopher Lloyd.
La fotografia riprende il bianco e nero del primo Sin City ma aggiunge un tocco di colore in alcuni dettagli per mettere in risalto dei particolari, pur mantenendo le trovate grafiche del fumetto (il sangue bianco e il chiaro-scuro solarizzato che riproduce molto fedelmente le tavole delle graphic novels di Miller).
Pur mantenendo un livello di intrattenimento di buon livello, il film soffre inevitabilmente dell'effetto "già visto", anche se a quasi dieci anni di distanza era prevedibile una seconda puntata, considerato il buon successo di pubblico della prima. I personaggi già visti (Mickey Rourke, Jessica Alba e le brevi apparizioni dello spirito del defunto Bruce Willis) non risultano particolarmente accattivanti e anzi sembrano un po' fiacchi nelle motivazioni che li spingono verso le loro azioni; per far meglio comprendere le loro psicologie un breve flashback della prima parte non avrebbe guastato. Quello che spicca è invece la perfetta intesa tra Josh Brolin e Eva Green, ancora una volta nella parte della femme fatale mangiauomini che sembra esserlesi cucita addosso dopo le performances di personaggi simili in "Dark Shadows" e "300 l'alba di un impero". La Green è assolutamente perfetta nell'interpretare la perfida e calcolatrice Ava e lo stesso Miller non sarebbe stato in grado di disegnare niente di più affascinante e perfido per la sua città del peccato.
La scelta di lasciare per il finale la resa dei conti tra Jessica Alba e il senatore Roark non risulta molto azzeccata, visto che rispetto alla conturbante storia di amore-odio tra Ava e Dwight la vendetta della bella Nancy risulta piuttosto fiacca e scontata. Questo è un po' il limite del film: un tono da racconto noir con il protagonista di turno che racconta i suoi pensieri con una voce fuori campo dalla prima all'ultima scena, e uno scarso sviluppo della storia che non si evolve in maniera efficace verso il finale e che diventa, dopo la prima ora di visione, una successione piuttosto sterile di omicidi e regolamenti di conti, quasi fosse l'unica cosa a cui tutti i personaggi tengono davvero.
È una Sin City un po' prigioniera di sé stessa purtroppo, ed è un peccato perché con qualche accorgimento nella sceneggiatura e un dosaggio meglio bilanciato di malvagità e giustizia avrebbe potuto fornire un risultato anche migliore del primo episodio. Così com'è, "Sin City una donna per cui uccidere" rimane un buon seguito ma niente che faccia gridare al capolavoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a veritasxxx »
[ - ] lascia un commento a veritasxxx »
|
|
d'accordo? |
|
borro11
|
martedì 7 ottobre 2014
|
a sin city il tempo si e' fermato...
|
|
|
|
Sono passati ormai 9 anni dall'uscita nelle sale del primo capitolo e (dopo svariati slittamenti) finalmente Rodriguez e Miller tornano sul luogo del delitto. Nella peccaminosa Sin City tutto è come era stato lasciato, bastano pochi minuti allo spettatore per essere immerso nello stesso ambiente in cui quasi un decennio fa era entrato per la prima volta. Un de ja vu. Già perchè il tempo non scorre a Sin City e ne è la riprova iil fatto che questa pellicola non sia né un vero e proprio sequel né tantomeno un prequel. Tutti le storie, indipendentemente dalla collocazione cronologica, sono pezzi di un mosaico più grande e più se ne aggiungono più questo appare oscuro e delineato, cruento e sanguinoso.
[+]
Sono passati ormai 9 anni dall'uscita nelle sale del primo capitolo e (dopo svariati slittamenti) finalmente Rodriguez e Miller tornano sul luogo del delitto. Nella peccaminosa Sin City tutto è come era stato lasciato, bastano pochi minuti allo spettatore per essere immerso nello stesso ambiente in cui quasi un decennio fa era entrato per la prima volta. Un de ja vu. Già perchè il tempo non scorre a Sin City e ne è la riprova iil fatto che questa pellicola non sia né un vero e proprio sequel né tantomeno un prequel. Tutti le storie, indipendentemente dalla collocazione cronologica, sono pezzi di un mosaico più grande e più se ne aggiungono più questo appare oscuro e delineato, cruento e sanguinoso. L'atmosfera noir è resa magistralmente da neri profondi e bianchi accentuati, contorni netti e precisi ed in mezzo a loro torna la passione, la violenza sotto forma di colore. Le tre figure femminili sono estremamente diverse ma anche molto congiunte, Eva una femme fatale che gioca le sue carte spacciandosi per debole e indifesa, Nancy una ragazza distrutta dalla morte del suo unico amore e bramosa di vendetta, e le prostitute della Città Vecchia che difendono la loro supremazia territoriale in un territorio a gerarchia femmile. Dwight e Mav invece sono sempre gli stessi: crudeli, spietati, violenti ma di buon cuore. Nessuno però è esentato dalla violenza perchè quella è la via di sopravvivenza a Sin City. Lo spettatore viene messo a suo agio subito in questo clima familiare e studia ogni scena alla ricerca di rimandi e citazioni, ascolta ogni surreale dialogo assorto e si gode ogni singolo colore come un orgasmo visivo. Si potrebbe criticare il fatto che la pellicola non sia migliorata rispetto alla precedente, che sia rimasta ferma al 2005, ma siamo sicuri che lo spettatore voglia questo? La mia opinione è che un fan della saga, voglia ritrovarsi immediatamente nel clima del primo film senza aggiunte e tecnicismi vari, quasi come fosse in una bolla temporale. Perchè il tempo per la cupa, sanguinosa e violenta Sin City non scorre mai.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a borro11 »
[ - ] lascia un commento a borro11 »
|
|
d'accordo? |
|
mark0791
|
lunedì 6 ottobre 2014
|
sin city non perde il suo fascino
|
|
|
|
Gli Americani lo hanno stroncato. A mio avviso, una stroncatura ingiustificata, soprattutto se paragonata agli elogi fatti ad altri film mediocri senza arte, infarciti solo di effetti speciali, ma con trame ridicole, attori mediocri e regia dozzinale. Per quanto il mio parere non sia superiore a quello di nessuno, Sin City:una donna per cui uccidere non perde il fascino che aveva il primo film del 2005.
Certo, non c’è più l’effetto sorpresa. Ma è un sequel, è fisiologico che non sia d’impatto quanto il primo film della serie, ma ciò non toglie assolutamente nulla a questo secondo capitolo che, con intelligenza, è stato girato seguendo la linea del suo fortunato predecessore.
[+]
Gli Americani lo hanno stroncato. A mio avviso, una stroncatura ingiustificata, soprattutto se paragonata agli elogi fatti ad altri film mediocri senza arte, infarciti solo di effetti speciali, ma con trame ridicole, attori mediocri e regia dozzinale. Per quanto il mio parere non sia superiore a quello di nessuno, Sin City:una donna per cui uccidere non perde il fascino che aveva il primo film del 2005.
Certo, non c’è più l’effetto sorpresa. Ma è un sequel, è fisiologico che non sia d’impatto quanto il primo film della serie, ma ciò non toglie assolutamente nulla a questo secondo capitolo che, con intelligenza, è stato girato seguendo la linea del suo fortunato predecessore.
Coloro che hanno apprezzato il primo Sin City non potranno che restare nuovamente a bocca aperta di fronte alle oscure meraviglie della città del peccato. C’è chi definisce questo secondo capitolo come molto simile al primo. Ma non vedo cosa ci sia da stupirsi: il comparto registico e tecnico è rimasto lo stesso. E del resto, se il primo era riuscito bene, non avrei visto il motivo di cambiare rotta. Se un prodotto funziona, inutile stravolgerlo.
Ciò detto, Sin City: una donna per cui uccidere resta un film bellissimo da vedere e da sentire, che già solo per la pura maniera stilistica incanta lo spettatore. Il comparto grafico lascia a bocca aperta come nel primo film, con tagli geometrici in bianco e nero illuminati da qualche nota di colore. Musiche e dialoghi rapiscono, così come l’interpretazione praticamente perfetta del cast, il tutto incorniciato da una regia eccelsa.
Le trame, per quanto non particolarmente articolate, servono allo scopo (come tra l’altro era nel primo film) di introdurre e sviluppare i Personaggi, veri protagonisti della Città del peccato, da criminali dotati di etica e di morale a spietate valchirie sanguinarie.
Tra un cast di altissimo livello eccelle Eva Green, la dark lady sensuale e spietata; ipnotica e velenosa, la donna per cui uccidere del titolo regala un’interpretazione magistrale degna di oscar. Non solo: lei rappresenta la Città stessa. E’ Basin City, luogo ammaliatore con le sue stupende donne di strada e al contempo posto senza pietà per i deboli di cuore, la vera Donna per cui uccidere.
Sin City (tanto il primo capitolo quanto il secondo) può non piacere a tutti. Ma resta il fatto che Miller e Rodriguez (il quale, ricordiamolo, ha curato praticamente ogni aspetto del film, non solo la regia) hanno inventato un genere cinematografico, portando sullo schermo due film originali e unici, curati in ogni dettaglio. In mezzo a moltissimi film contemporanei senza un’impronta registica, senza originalità, questo film è un vero esempio di Settima Arte, un esempio di qualcosa di unico. E questo per me è ciò che ha più valore, ed è ciò che rende il dittico cinematografico sulla Città del Peccato un dittico di grande valore.
[-]
[+] una signora per cui uccidere
(di citizen kane)
[ - ] una signora per cui uccidere
|
|
[+] lascia un commento a mark0791 »
[ - ] lascia un commento a mark0791 »
|
|
d'accordo? |
|
gommaflex28
|
lunedì 6 ottobre 2014
|
un onesto prodotto indistriale
|
|
|
|
E' un onesto prodotto dell'industria cinematografica, ma gli manca il quid del 1° Sin City.
Troppo fumetto e troppo poco film.
Troppa voce narrante.
Troppo poca ironia e troppa retorica.
Ma nel complesso si lascia vedere.
|
|
[+] lascia un commento a gommaflex28 »
[ - ] lascia un commento a gommaflex28 »
|
|
d'accordo? |
|
melvin ii
|
lunedì 6 ottobre 2014
|
eva green e jessica alba belle e brave
|
|
|
|
Il biglietto d’acquistare per “Sin city, una donna per cui uccidere” è : 3)Di pomeriggio
“Sin city, una donna per cui uccidere” è un film del 2014 diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez, scritto d Frank Miller,Robert Rodriguez, William Monahan. Con:Jessica Alba, Eva Green, Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Josh Brolin, Rosario Dawson, Mickey Rourke, Ray Liotta, Lady Gaga, Poowers Boothe
Gli insegnamenti cristiani invitano ad offrire l’altra guancia. Giustizia e il desiderio di vendetta molto spesso tendono a scontarsi.
La vendetta è un piatto che si serve freddo e difficilmente l’uomo rinuncia a servirlo al proprio nemico anche dopo lungo tempo.
[+]
Il biglietto d’acquistare per “Sin city, una donna per cui uccidere” è : 3)Di pomeriggio
“Sin city, una donna per cui uccidere” è un film del 2014 diretto da Frank Miller e Robert Rodriguez, scritto d Frank Miller,Robert Rodriguez, William Monahan. Con:Jessica Alba, Eva Green, Joseph Gordon-Levitt, Bruce Willis, Josh Brolin, Rosario Dawson, Mickey Rourke, Ray Liotta, Lady Gaga, Poowers Boothe
Gli insegnamenti cristiani invitano ad offrire l’altra guancia. Giustizia e il desiderio di vendetta molto spesso tendono a scontarsi.
La vendetta è un piatto che si serve freddo e difficilmente l’uomo rinuncia a servirlo al proprio nemico anche dopo lungo tempo.
La vendetta è diventata quasi Arte. Può essere delicata, truculenta, sadica, violenta, ma il gusto di guardare negli occhi il nemico che cade è uguale per tutti.
Sin City 2 è un elogio della vendetta e delle sue varie forme e di come però vendicarsi non ti liberi dal dolore e dall’angoscia che provi
Dopo 4 anni d’attesa sono tornati alcuni dei protagonisti del primo film che è diventato fenomeno di cult per milioni di spettatori.
Ad essi si sono aggiunti nuovi personaggi per creare, nei desideri dei produttori e sceneggiatori, nuova linfa e fascino alla città del peccato e della violenza gratuita.
Lo spettatore cosi segue le tre storie di vendette sulla carta diverse e distanti, ma in vero legati tra loro dal personaggio di Marv(Rourke) il nostro vecchio amico che per combattere la noia cerca risse e scontri a fuoco.
Abbiamo la vendetta del figlio non riconosciuto resa dal personaggio di Johnny (Gordon-Leviit) che si realizza sconfiggendo in una drammatica partita di poker l’indegno e crudele padre ,il senatore Roark(Boothe).
C’è la vendetta di Dwight McCarthy (Broolin) uomo manipolato e ingannato dalla donna amata Ava Lord (Eva Green), che sopravvissuto alla morte trova nel sangue la pace alle sue pene d’amore.
Infine abbiamo la vendetta di Nancy Callahan(Alba) donna rimasta sola e disperata dopo la morte del suo uomo John Hartigan(Willis) che comunque vigila su di lei.
Il primo Sin City aveva incantato il pubblico per linguaggio, stile e forza innovativa delle immagini e delle scene dove le figure maschili erano predominanti, anche se la sensuale lap dance di Jessica Alba, accendendo l’immaginario del pubblico maschile, è rimasta memorabile.
Questo sequel è invece caratterizzato dalla bellezza e talento di Eva Green e Jessica Alba.
Due donne diverse, forti e dotate di grande fascino e personalità. Le due attrici reggono c sulle loro spalle talentuose e intese il peso di un film che non convince fino fondo nella sceneggiatura e nella struttura narrativa.
Le figure maschili hanno un ruolo secondario o di spalla senza mai incidere sulla qualità e incisività della storia.
Il filo rosso della storia basato sulla vendetta non riesce a trasmettere il pathos e soprattutto le suggestioni del primo film.
La stessa regia non riesce a confermare quell’impronta di freschezza creativa che aveva fatto innamorare molti del graphic novel come genere.
Il finale del film ben costruito ed evocativo spinge il pubblico a meditare che in questa nostra società l’odore del peccato e della vendetta ti rimangono attaccati sulla pelle, senza alcun possibilità di sperare in una giustizia giusta.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a melvin ii »
[ - ] lascia un commento a melvin ii »
|
|
d'accordo? |
|
opidum
|
domenica 5 ottobre 2014
|
solo se amate alla follia sin city
|
|
|
|
niente di nuovo a basin city.
il film si lascia vedere ma ha davvero il fiato corto.
odio il senatore roark. un cattivo difficile da dimenticare.
marv [ ROURKE HA 62 ANNI ED è GRASSO] sembra elephant man.
|
|
[+] lascia un commento a opidum »
[ - ] lascia un commento a opidum »
|
|
d'accordo? |
|
mario nitti
|
domenica 5 ottobre 2014
|
bella la grafica, ma non basta
|
|
|
|
La grafica è quella del primo film, ispirata al fumetto, con un bianco e nero brillante, scene volutamente semplificate, inserti di colore, bianchi puri che sparano. Anche la recitazione è da fumetto, con espressioni esasperate, cattivi davvero cattivissimi, lame che fanno saltare teste e corse in macchina in una città dove il male pare annidarsi in ogni angolo.
Ma non bastano una buona grafica e immagini patinate a fare un buon film: alla cura delle immagini deve corrispondere una cura nel disegno dei personaggi invece la storia fa acqua da tutte le parti e l’eccesso di violenza non riesce a controbilanciare le vistose carenze della trama. Peccato, perché qualche spunto c’era: in particolare i due cattivi erano pensati bene, con il personaggio di Ava, interpretato da Eva Green, che riusciva ad unire una bellezza statuaria ad un’anima nera davvero mefistofelica.
[+]
La grafica è quella del primo film, ispirata al fumetto, con un bianco e nero brillante, scene volutamente semplificate, inserti di colore, bianchi puri che sparano. Anche la recitazione è da fumetto, con espressioni esasperate, cattivi davvero cattivissimi, lame che fanno saltare teste e corse in macchina in una città dove il male pare annidarsi in ogni angolo.
Ma non bastano una buona grafica e immagini patinate a fare un buon film: alla cura delle immagini deve corrispondere una cura nel disegno dei personaggi invece la storia fa acqua da tutte le parti e l’eccesso di violenza non riesce a controbilanciare le vistose carenze della trama. Peccato, perché qualche spunto c’era: in particolare i due cattivi erano pensati bene, con il personaggio di Ava, interpretato da Eva Green, che riusciva ad unire una bellezza statuaria ad un’anima nera davvero mefistofelica. La scelta di mostrare il male trionfare nelle azioni di tutti i protagonisti annulla quel contrasto che, come si vede bene nella fotografia, è alla base di un’immagine efficace.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mario nitti »
[ - ] lascia un commento a mario nitti »
|
|
d'accordo? |
|
|