Il biglietto d’acquistare per “La scuola più bella del mondo” è : 4)Ridotto
“La scuola più bella del mondo” è un film del 2014 diretto da Luca Miniero, scritto da Luca Miniero, Massimo Gaudosio,Fabio Bonifacci, prodotto da Cattleya, con: Christian De Sica, Rocco Papaleo, Anna Finocchiario, Miriam Leone, Lello Arena, Nicola Rignanese.
L’Italia è una e sola recita la nostra costituzione, ma sappiamo bene che la realtà è ben diversa.
Siamo stati il paese dei Comuni, delle Repubbliche marinare e dei Guelfi e Ghibellini.
Siamo si italiani, ma anche siciliani, piemontesi, lombardi, veneti.
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Il biglietto d’acquistare per “La scuola più bella del mondo” è : 4)Ridotto
“La scuola più bella del mondo” è un film del 2014 diretto da Luca Miniero, scritto da Luca Miniero, Massimo Gaudosio,Fabio Bonifacci, prodotto da Cattleya, con: Christian De Sica, Rocco Papaleo, Anna Finocchiario, Miriam Leone, Lello Arena, Nicola Rignanese.
L’Italia è una e sola recita la nostra costituzione, ma sappiamo bene che la realtà è ben diversa.
Siamo stati il paese dei Comuni, delle Repubbliche marinare e dei Guelfi e Ghibellini.
Siamo si italiani, ma anche siciliani, piemontesi, lombardi, veneti.
La scuola obbligatoria ha avuto il compito non solo di educare un popolo ,ma anche di unificarlo e di renderlo partecipe e consapevole della propria storia.
Eppure la stessa scuola è l’amaro emblema del declino del nostro Paese. Ci sono enormi differenti tra il Nord e il Sud anche a livello scolastico. Il tasso di abbandono scolastico nel Mezzogiorno è terribilmente alto, mancano insegnanti e le risorse e le scuole sono fatiscenti.
E’ più da aiuto umanitario una classe africana o magari una che si trova ad Acerra in Campania?
Quella che può sembrare una provocazione, diventa per Miniero lo spunto per costruire questa commedia raccontando con ironia e delicatezza una realtà di per sé triste.
Una scuola media di Acerra rischia la chiusura causa mancanza di studenti, l’aula professori è situata nei bagni e così il preside Arturo(Lello Arena ) decide di scrivere una lettera accorata al Presidente della Repubblica.
Ma più che dallle istituzioni latitanti l’aiuto insperato giunge dalla Toscana, precisamente dalla scuola media Giovanni Pascoli diretta dall’ambizioso e rigido preside Filippo Brogi (De Sica) che pur di vincere l’annuale Festa dei Giovani convince l’assessore ad ospitare in paese una classe ghanesi provenienti da Acrra a scopo umanitario.
Ma Il maldestro bidello Soreda(Rignanese) spedisce l’email d’invito in Campania piuttosto che in Africa.
Così la classe campana guidata dallo svogliato professore Gerardo Gergale(Papaleo) e dall’insofferente Wanda(Finocchiaro), ex fidanzata del Brogi, giunge in paese scatenando lo sconcerto e l’insofferenza degli abitanti per i loro comportamenti non conformi alla mentalità locale.
Brogi e la gentile e timida professoressa d’inglese Margherita(Leone) cercano in ogni modo di far convivere in maniera pacifica i ragazzi, dopo la falsa partenza.
Come spesso accade dove i grandi falliscono, i bambini invece riescono Così il gemellaggio tra Nord e Sud diventa realtà fino al punto che saranno proprio gli scugnizzi di Acerra a salvare il preside Brogi da una difficile situazione lavorativa.
La sceneggiatura nasce da un idea non originale, ma è ben scritta e nel complesso è ben sviluppata non presentando particolari buchi nella struttura narrativa. Racconta una visione della scuola e più in generale dell’Italia forse semplice, a tratti banale, ma è comunque fresca, leggera, mai volgare o retorica. Alcun dialoghi rispetto ad altri si fanno apprezzare per ironia e incisività, ma sono comunque ben costruiti.
La regia anche se ha un taglio più televisivo che cinematografico è nel complesso godibile e apprezzabile per come riesce a guidare il cast e soprattutto ad esaltare il ruolo dei giovani attori facendoli diventare i veri protagonisti piuttosto che comprimari. Forse il ritmo della storia cala nella seconda parte del film,ma lo spettatore comunque segue divertito le vicende dei protagonisti.
La coppia De Sica-Papaleo è sicuramente professionale, confermano entrambi il loro talento, ma non convince fino in fondo. Non è scattato il quid artistico tra gli attori e di conseguenza non trasmettono empatia al pubblico. Da rivedere magari in un altro contesto.
Anna Finocchiaro si conferma Attrice di livello e spessore dimostrando di essere perfetta nel ruolo.
Piacevole sorpresa per Miriam Leone, la ragazza al di là di una scontata e acclamata bellezza riesce a bucare lo schermo. La sua freschezza ed eleganza disarma il più feroce dei critici.
C’è del potenziale, la speranza che Miriam studi e non butti alle ortiche un futuro roseo.
Menzioni particolari per Lello Arena e Nicola Rignanese, piccoli ruoli per due Grandi attori. Quando appaiono sullo schermo un sorriso è garantito.
Forse la scuola come ci suggerisce il finale ironico del film non è la migliore possibile, ma sicuramente resta il luogo dove è possibile vincere il razzismo e il pregiudizio culturale.
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