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flyanto
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mercoledì 19 novembre 2014
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il confronto tra nord e sud determinato da due cla
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Film in cui si racconta di due classi, provenienti una della regione Campania e l'altra dalla regione Toscana, che per un disguido di convocazione (in realtà al posto della classe campana avrebbe dovuto partecipare all'evento una scuola di bambini africani) si riuniscono in una sorte di gemellaggio al fine di ottenere il titolo di migliore scuola. Ovviamente le due classi si adopereranno in ogni modo per cercare di collaborare nonostante le evidenti differenze vigenti riguardanti in particolare modo i due diversi metodi d'insegnamento, l'approccio all'insegnamento stesso da parte degli insegnanti e la natura caratteriale stessa dei ragazzi. In ogni caso le due classi riusciranno a collaborare e ad instaurare tra di loro un bel rapporto fatto di complicità e sincero affetto.
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Film in cui si racconta di due classi, provenienti una della regione Campania e l'altra dalla regione Toscana, che per un disguido di convocazione (in realtà al posto della classe campana avrebbe dovuto partecipare all'evento una scuola di bambini africani) si riuniscono in una sorte di gemellaggio al fine di ottenere il titolo di migliore scuola. Ovviamente le due classi si adopereranno in ogni modo per cercare di collaborare nonostante le evidenti differenze vigenti riguardanti in particolare modo i due diversi metodi d'insegnamento, l'approccio all'insegnamento stesso da parte degli insegnanti e la natura caratteriale stessa dei ragazzi. In ogni caso le due classi riusciranno a collaborare e ad instaurare tra di loro un bel rapporto fatto di complicità e sincero affetto.
Questa pellicola è una commedia divertente, fresca nel suo spirito e negli avvenimenti presentati, ma assai leggera. I protagonisti principali ovviamente sono i ragazzi delle due classi, qui rappresentati coralmente ed affiancati ovviamente dai propri insegnanti interpretati da Rocco Papaleo, Angela Finocchiaro, Miriam Leone ed infine Christian De Sica e Lello Arena nella parte invece dei due presidi. L'ironia sia dei dialoghi che delle situazioni dipende tutta da questi avvezzi e famosi attori comici e pertanto una certa dose di successo è assicurata già in partenza, ma in generale il film è molto superficiale e piuttosto scontato al punto tale da non costituire purtroppo una delle migliori performances dei suddetti attori che invece in altre occasioni hanno saputo esprimere molto di più.
Inoltre, c'è anche da sottolineare che il confronto tra Nord e Sud d'Italia è una tematica già più brillantemente presentata dal regista Luca Miniero nelle sue precedenti pellicole "Benvenuti al Sud" e Benvenuto al Nord" e qui pertanto non trova quell'originalità e quella conseguente verve che ne determinino un certo valore o, quanto lo meno, uno spunto interessante.
Comunque, il film nel suo complesso risulta ugualmente godibile per chi però non si aspetta più di tanto.
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no_data
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martedì 18 novembre 2014
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questa non è "la scuola più bella del mondo"
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Non c’è niente da fare; quando la terribile macchina della pubblicità si mette in moto, non c’è capacità di discernimento che tenga. Così, eccomi qui: seduto in una sala mai così affollata, pronto a vedermi propinato l’ennesimo conflitto Nord-Sud, di cui il buon Luca Miniero è ormai maestro.
Questa volta il tutto avviene tra i banchi di scuola: un trasognante Papaleo guida la sua scolaresca meridionale di teppisti in erba, alla scoperta della Toscana, dove sono stati invitati per errore, da una scolaresca invece ineccepibile, guidata da un Christian De Sica mai così fuori contesto, per partecipare insieme alla festa dei Giovani della Val D’Orcia; sarà la presenza del comico romano e le presenze in sala che aprono alla stagione d’oro del cinema, ma questo film ha il sapore di un surrogato del ciepanettone, andato a male.
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Non c’è niente da fare; quando la terribile macchina della pubblicità si mette in moto, non c’è capacità di discernimento che tenga. Così, eccomi qui: seduto in una sala mai così affollata, pronto a vedermi propinato l’ennesimo conflitto Nord-Sud, di cui il buon Luca Miniero è ormai maestro.
Questa volta il tutto avviene tra i banchi di scuola: un trasognante Papaleo guida la sua scolaresca meridionale di teppisti in erba, alla scoperta della Toscana, dove sono stati invitati per errore, da una scolaresca invece ineccepibile, guidata da un Christian De Sica mai così fuori contesto, per partecipare insieme alla festa dei Giovani della Val D’Orcia; sarà la presenza del comico romano e le presenze in sala che aprono alla stagione d’oro del cinema, ma questo film ha il sapore di un surrogato del ciepanettone, andato a male. Ad alleviare gli affanni ci sono due presenze femminili inter-generazionali che danno quel quid in più ad un film che altrimenti non decollerebbe, Angela Finocchiaro, sprecatissima per il genere demential, e una Miriam Leone, giovane promessa, data n pasto ai macellai del marketing cinematografico. Per fortuna c’è la simpatica scolaresca che regala momenti di riso, seppur con le solite battute trite e ritrite da leader della classe che vuol divertire, con poco, i suoi compagni.
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robinsonmuniz
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martedì 18 novembre 2014
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una commedia che non fa ridere
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"La Scuola Più Bella del Mondo" sarebbe, in teoria, una commedia. Guardandola non ho riso per niente, ritrovandovi per l'ennesima volta i soliti cliché razzisti nei confronti del Meridione. Eh si, i soliti "Terroni" simil-cavernicoli e dall'indole criminale che si recano in visita presso l'efficientissima Scuola-Modello toscana dove - dopo aver fatto "sfoggio" della propria ignoranza, mancanza di senso civico, e aggressività repressa a stento - finiscono per esibirsi travestiti da Africani (davvero un'ironia sottile e di alto livello). Se Lombroso fosse stato un regista cinematografico non sarebbe stato capace di fare di meglio.
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albydrummer
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martedì 18 novembre 2014
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nord chiama sud...
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Un idea originale? la brutta copia di" Io speriamo che me la cavo",ma è un altra storia un altro pianeta.
Il De Sica da più di trenta anni fa sempre la stessa parte. La trama può essere un pochino originale,ma l'intero film,dopo poco inizia a stancare,roba gia vista,ripetitivo. Salva un po tutto la situazione ,come sempre il bravo Papaleo..la Finocchiaro,invecchiata,nel suo peggiore ruolo......
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(di sunflower85)
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martina16
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lunedì 17 novembre 2014
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film bellissimo, risate assicurate
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Questo film è tra i più belli che io abbia mai visto! Gli attori sono fantastici e come al solito non fanno mancare le risate assicurate! E' un film diverso dai precedenti con Christian De Sica . Questo film oltre ad essere SIMPATICO e DIVERTENTE fa molto pensare e riflettere! E' un film che i bambini e ragazzi possono vedere tranquillamente . ANZI a mio avviso DEVONO VEDERLO! E' semplicemente un film per grandi e piccini a tutti gli effetti ! E' davvero consigliabile e non deludente! :D se lo vedrete non vi pentirete! ;)
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depant
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lunedì 17 novembre 2014
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sa di stantio,di già visto
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Partiamo dal fatto che già Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord erano una riedizione italiana di un film francese.Questo film tenta di utilizzare lo stereotipo della rivalità tra Sud e Nord a livello scolastico.Qualcosina di appena carino in qualche personaggio si puo' anche trovare,ma questo genere di film, che dovrebbe avere il pregio di salvare un po' gli incassi delle sale , riesce ad essere addirittura noiso.A mio avviso non si puo' ridurre la commedia italiana ad una semplice imitazione dei cinepanettoni.Qualche regista si impegna e riesce (Verdone per esempio) a mettere garbo ed intelligenza nella commedia che in questo come in altri film manca assolutamente.
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Partiamo dal fatto che già Benvenuti al Sud e Benvenuti al Nord erano una riedizione italiana di un film francese.Questo film tenta di utilizzare lo stereotipo della rivalità tra Sud e Nord a livello scolastico.Qualcosina di appena carino in qualche personaggio si puo' anche trovare,ma questo genere di film, che dovrebbe avere il pregio di salvare un po' gli incassi delle sale , riesce ad essere addirittura noiso.A mio avviso non si puo' ridurre la commedia italiana ad una semplice imitazione dei cinepanettoni.Qualche regista si impegna e riesce (Verdone per esempio) a mettere garbo ed intelligenza nella commedia che in questo come in altri film manca assolutamente.
Film da vedere solo se mancano alternative.
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victor the doctor
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lunedì 17 novembre 2014
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soldi spesi male
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molto scadente ,andate a vedere qualche altro film sicuramentevi divertirete di più
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victor the doctor
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lunedì 17 novembre 2014
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soldi sprecati per il biglietto
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Una delle peggiori cose viste,andate a vedere qualche altro film sicuramente vi divertirete di più
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officina fitness
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lunedì 17 novembre 2014
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deludente.......
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DE SICA CI HA PROVATO.... METTERTI IN GIOCO CON UN CAST DEL TUTTO NUOVO....DISPIACE TANTO MA IL FILM PER ME E' STATO UNA VERA CATASTROFE NELLE BATTUTE, NELL'IRONIA .. NON SE RIDERE PIANGERE O RIFLETTERE... E POI PAPALEO NO.....BASTA! LA POLEMICA NORD SUD NON SE NE PUO' PIU'.... CARO DE SICA L'UNICO NAPOLETANO L'AVETE MESSO IN DISPARTE... E POI LA MUSICA NO...... CURR CURR UAGLIO' .... PER CARITA'
VOTO 3.5
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enzo70
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domenica 16 novembre 2014
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al cinema si ride ed è il senso per un film così
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Terminata l’epoca dei cine panettoni di De Laurentiis il film di Natale di De Sica si anticipa di oltre un mese e con un regista più complesso dei Vanzina, non è che ci voglia molto, il prodotto che esce è abbastanza diverso. Vedere De Sica che balla i 99 posse ne è la testimonianza. Il dialetto stesso non diventa il pretesto per ridere, ma, nella tradizione di Miniero, il filo conduttore di una comicità che pur rimanendo grossolana cambia registro. La storia è semplice, ma ha un senso. Una scuola modello toscana cerca un gemellaggio con un istituto scolastico di Accra, ma il bidello sbaglia a leggere ed invia l’email ad una scuola di Acerra, il cui preside è il miglior Lello Arena di sempre.
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Terminata l’epoca dei cine panettoni di De Laurentiis il film di Natale di De Sica si anticipa di oltre un mese e con un regista più complesso dei Vanzina, non è che ci voglia molto, il prodotto che esce è abbastanza diverso. Vedere De Sica che balla i 99 posse ne è la testimonianza. Il dialetto stesso non diventa il pretesto per ridere, ma, nella tradizione di Miniero, il filo conduttore di una comicità che pur rimanendo grossolana cambia registro. La storia è semplice, ma ha un senso. Una scuola modello toscana cerca un gemellaggio con un istituto scolastico di Accra, ma il bidello sbaglia a leggere ed invia l’email ad una scuola di Acerra, il cui preside è il miglior Lello Arena di sempre. Il resto è un esilarante girotondo di equivoci basati sul razzismo, reciproco, tra nord e sud, con tanti luoghi comuni, che alla fine corrispondono con le opinioni di base di gran parte del popolo italioto, diciamoci la verità. Ed allora questo film, commerciale, riesce ad avere un senso, e lo stesso Papaleo assume il ruolo di redentore dei meridionali d’Italia che sta sempre più rimarcando. E poi, diciamoci, la verità al cinema la gente ride, questo è un dato di fatto, ed allora benvenuta a questo nuovo quartetto, Miniero, De Sica, Finocchiaro, Papaleo.
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