district13
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venerdì 5 dicembre 2014
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la ghiandaia imitatrice e' viva
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Mi sono imbattuta in questa "saga" quasi per caso. Ho acquistato il primo libro, poi il secondo ed infine il terzo. Li ho letti sia in lingua originale che in italiano e devo dire che la storia è pazzesca. Molto ben strutturata, ma scritta non particolamente bene. Molti gli spunti. Così non mi sono persa i film e devo dire la versione cinematografica mi è piaciuta molto di più dei libri. E questo, mi succede raramente.
A livello tecnico, ho notato un grosso cambiamento di colori tra i primi 2 film e questo. Nei primi due, mi sembra si prediligano i colori freddi, mentre nell'ultimo ho trovato particolarmente azzeccata la mossa di aggiungere un po' di giallo nelle scene di guerra.
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Mi sono imbattuta in questa "saga" quasi per caso. Ho acquistato il primo libro, poi il secondo ed infine il terzo. Li ho letti sia in lingua originale che in italiano e devo dire che la storia è pazzesca. Molto ben strutturata, ma scritta non particolamente bene. Molti gli spunti. Così non mi sono persa i film e devo dire la versione cinematografica mi è piaciuta molto di più dei libri. E questo, mi succede raramente.
A livello tecnico, ho notato un grosso cambiamento di colori tra i primi 2 film e questo. Nei primi due, mi sembra si prediligano i colori freddi, mentre nell'ultimo ho trovato particolarmente azzeccata la mossa di aggiungere un po' di giallo nelle scene di guerra. I colori caldi conivolgono lo spettatore, e lo fanno entrare NEL film. Ovvio che la scelta è stata ponderata alla trama che ben più si prestava rispetto alle prime 2 "puntate".
Il personaggio che preferisco è chiaramente e scontatamente quello di Katniss. E' quella che ha fatto il salto di qualità. La sua personalità è cambiata notevolmente dal primo Hunger Games. Non è più la ragazza con l'arco che vuole salvarsi la pelle, adesso è la ghiandaia che deve guidare Panem alla rivoluzione. E' confusa certo, ma è più autentica, più umana. E' più sicura di sè anche se non sembra. La storia d'amore tra lei e Peeta/Gale è passata in secondo piano, proprio come suggeriva la storia originale. Ci si addrentra di più nella lotta politico-sociale dei cittadini oppressi che vogliono ribaltare il governo.
Per quanto riguarda le performance degli attori, nulla di nuovo. Certamente Jennifer Lawrence ha dimostrato di nuovo, se mai ce ne fosse bisogno, di essere una grande attrice. Non è facile gestire il ruolo di Katniss, ma a lei riesce talmente bene che sembra una cosa semplice, quasi normale.
Donald Sutherland ancora una volta nei panni del Presidente Snow è spietato e perfetto. Plutarch interpretato da Philip Seymur Hoffman è un capolavoro. Insomma un grandissimo cast con una Julienne Moore assolutamente inedita e molto ben inserita. Woody Harrelson ed Elizabeth Banks sono quasi dei cameo, ma non per questo meno bravi. E che dire dei personaggi Finnick, Peeta e Gale. Senza di loro questo film non sarebbe stato lo stesso. Bellissimi e bravissimi tutti insomma!
Merito del successo è certo del cast, ma anche e soprattutto del regista che ha saputo raccontare benissimo le emozioni che trasparivano dal libro. Non era cosa facile, ma Mr. Francis Lawrence ha saputo leggere tra le righe e ci ha lasciato un gran bel film.
L'ottima colonna sonora completa il film che dura poco più di 2 ore e che alla fine ti lascia con .. "e adesso? come farò ad aspettare un altro anno per la conclusione?"
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dragoneme
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mercoledì 15 aprile 2015
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due ore di niente
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Premetto che mi erano molto piaciuti i primi due capitoli. Interessanti sia dal punto di vista del puro intrattenimento sia delle tematiche di fondo. Ricordate i suggestivi scenari, i bei costumi, le Frasi ad effetto, il tema dell oppressione sociale, l impegno per scardinare il sistema dall interno, la storia d amore tutto sommato godibile? Ecco, ora dimenticate tutto, perché non c é più traccia di tutto questo. Ambienti scarni, dialoghi inutili, protagonista infantile ed egocentrica, assenza di azione. Il film, senza fare spoiler, racconta solo un paio di azioni militari e la protagonista si limita più che altro a girare spot propagandistici (stile ISIS). Non c è neanche alcun messaggio di fondo, se non la guerra come mezzo di riscatto (alimentando nei giovani la convinzione che le armi siano la risposta a tutto).
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Premetto che mi erano molto piaciuti i primi due capitoli. Interessanti sia dal punto di vista del puro intrattenimento sia delle tematiche di fondo. Ricordate i suggestivi scenari, i bei costumi, le Frasi ad effetto, il tema dell oppressione sociale, l impegno per scardinare il sistema dall interno, la storia d amore tutto sommato godibile? Ecco, ora dimenticate tutto, perché non c é più traccia di tutto questo. Ambienti scarni, dialoghi inutili, protagonista infantile ed egocentrica, assenza di azione. Il film, senza fare spoiler, racconta solo un paio di azioni militari e la protagonista si limita più che altro a girare spot propagandistici (stile ISIS). Non c è neanche alcun messaggio di fondo, se non la guerra come mezzo di riscatto (alimentando nei giovani la convinzione che le armi siano la risposta a tutto). Profondamente deludente.
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zarakka92
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lunedì 8 dicembre 2014
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sequel che non delude in attesa del finale
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E siamo così giunti a questo terzo imperdibile capitolo della saga del momento ''Hunger Games''. Inizio subito col dire che il film è all'altezza dei suoi predecessori, e per certi versi è anche meglio, anche se continuo a definire ''La Ragazza di Fuoco'' come migliore finora.Ma veniamo alla descrizione del film...
Fedeltà al Romanzo: è la prima metà del romanzo riportata alla perfezione a film, se il film risulta pesante o lento è perchè deve essere così, il film e il libro vanno di pari passo con le emozioni di Katniss, che è rimasta traumatizzata, ferita e usata da tutte le vicissitudini che le sono capitate e che le continueranno a capitare per questo il film risulta cupo,oscuro, e il regista ha saputo cogliere appieno tutto questo.
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E siamo così giunti a questo terzo imperdibile capitolo della saga del momento ''Hunger Games''. Inizio subito col dire che il film è all'altezza dei suoi predecessori, e per certi versi è anche meglio, anche se continuo a definire ''La Ragazza di Fuoco'' come migliore finora.Ma veniamo alla descrizione del film...
Fedeltà al Romanzo: è la prima metà del romanzo riportata alla perfezione a film, se il film risulta pesante o lento è perchè deve essere così, il film e il libro vanno di pari passo con le emozioni di Katniss, che è rimasta traumatizzata, ferita e usata da tutte le vicissitudini che le sono capitate e che le continueranno a capitare per questo il film risulta cupo,oscuro, e il regista ha saputo cogliere appieno tutto questo.
Regia: mi accodo a ciò che ho scritto poco fa, il solo riuscire a rappresentare gli stati d'animi dei personaggi su film è l'esempio che questo è un grande regista, quindi per me è un lavoro perfetto così com'è, senza contare che le scene inventate nel film si annodano perettamente alla linea della trama verticale della storia.
Recitazione: beh questo è forse il lato migliore, con svariati attori premi oscar o anche solo nominati, la qualità è assicurata!
Colonna Sonora: The Hanging Tree...solo per questa canzone creata da James Newton Howard questo film meriterebbe l'Oscar.
Quindi per me è un film veramente bello, che direi già riesce a superare il libro, che comunque era secondo me il più debole dei tre...purtroppo dovremo attendere ancora un anno prima dell'uscita del capitolo finale, dove ovviamente si noterà un gran incremento d'azione essendo la prima parte si sia concentrata tutta sull'apparato psicologico dei personaggi, per questo ho aspettative altissime, ma dopotutto da Francis Lawrence e da Jennifer Lawrence possiamo aspettarci le meglio cose...quindi attendiamo il prossimo capitolo di questa saga capolavoro creata dalla splendida mente di Suzanne Collins.
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elboliloco
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martedì 25 novembre 2014
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da eroina dei distretti a velina dei ribelli
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Non è chiaro se il titolo “Il canto della rivolta” sia riferito agli sviluppi della trama dei tanti amati Hunger Games, oppure sia un tentativo da parte dell’autrice di avvisare gli “ Hunger Games addicted” del fatto che in questo terzo episodio, si sarebbe ribellato a se stesso, all’attrattività, all’imprevedibilità e alla spettacolarità, dei precedenti capitoli. Siamo nel bel mezzo delle rivolte dei distretti, ispirate dal gesto rivoluzionario di Katnies che con una semplice freccia aveva osato ribellarsi al sistema dittatoriale perpetrato da Capitol City. Adesso, l’entourage dei ribelli capitanato da Alma Coin e da Plutarch Heavensbee, interpretato dal recentemente scomparso Philip Seymour Hoffman, punta a mettere in atto una controffensiva verso lo stato oppressore concentrandosi più su questioni di stile e di look piuttosto che sulle strategie di attacco.
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Non è chiaro se il titolo “Il canto della rivolta” sia riferito agli sviluppi della trama dei tanti amati Hunger Games, oppure sia un tentativo da parte dell’autrice di avvisare gli “ Hunger Games addicted” del fatto che in questo terzo episodio, si sarebbe ribellato a se stesso, all’attrattività, all’imprevedibilità e alla spettacolarità, dei precedenti capitoli. Siamo nel bel mezzo delle rivolte dei distretti, ispirate dal gesto rivoluzionario di Katnies che con una semplice freccia aveva osato ribellarsi al sistema dittatoriale perpetrato da Capitol City. Adesso, l’entourage dei ribelli capitanato da Alma Coin e da Plutarch Heavensbee, interpretato dal recentemente scomparso Philip Seymour Hoffman, punta a mettere in atto una controffensiva verso lo stato oppressore concentrandosi più su questioni di stile e di look piuttosto che sulle strategie di attacco. Sperano, infatti, di ispirare i ribelli con dei promo in cui, si sponsorizza l’immagine della “Ghiandaia Imitatrice” con tanto di trucco e parrucco e troupe cinematografica. Katniss Everdeen, crogiolata nel ricordo del compagno Peeta, va a visitare i luoghi simbolo della rivolta e le uniche macchie che ha sul viso non sono di sangue o fango, bensì di phard e ombretto. Come se stesse girando un video di presentazione per la partecipazione ad un talent show: sfila, recita, canta e fortunatamente evita di ballare. Il passaggio da eroina dei distretti a velina dei ribelli è breve. Gli unici sprazzi di vitalità si hanno in alcune rappresaglie organizzate dai ribelli nei vari distretti e ovviamente nelle parti finali del film, dove si tenta di rianimare una trama moribonda, attraverso innesti di sorpresa.Il terzo capitolo cinematografico della saga sembra essere la copia in bianco e nero, anzi in grigio total, degli antecedenti. Dimenticatevi le immensità e le amenità dei boschi dove si erano tenute le sfide tra i membri dei distretti, così come la natura perfettamente in simbiosi con in personaggi che si mette a disposizione del gruppo Katniss & co. Lo scenario presentato è fatto di macerie rotolanti e fumanti, fortini di guerra cupi e di dialoghi vuoti e inconcludenti. L’impatto visivo risulta molto scarso, spesso monotono e piatto, e soprattutto gli sviluppi della trama sono privi di mordente. Si ripetono meccanicamente le tematiche classiche della storia senza però svilupparle fino in fondo.La Ghiandaia Imitatrice sembra vestire i panni di Giovanna D’arco nell’era post apocalittica. Entrambe eroine degli oppressi ma con alcune differenze: quest’ultima si muoveva a cavallo e non in aereo e sicuramente non disponeva di un service di truccatori e registi pronti a immortalare le sue battaglie e a proiettarle con tanto di colonna sonora ai canali tematici dello stato con l’intento di far nascere sentimenti di rivolta contro il governo padrone. Come se si volesse vincere una guerra d’indipendenza munendosi di posate di plastica.Tuttavia, non mancano gli spunti interessanti. Per esempio viene sviluppata la tematica dello studio dei mezzi di comunicazione di massa e dell’attenzione chirurgica verso la creazione dell’immagine di un leader, come del resto la trattazione di ideali di libertà per combattere le ristrettezze e lo stretto controllo messo in atto dal governo centrale verso i distretti schiavizzati.
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paolp78
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sabato 13 dicembre 2014
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commercialmente intelligente
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Film ben curato, ben girato. Ottima la sceneggiatura. Bravi attori.
Segue i primi due, dai quali si differenzia per l'assenza di una parte dedicata allo show televisivo Hunger Games, che caratterizza questo romanzo futuristico.
Le tematiche socio-politiche che certamente saranno ancor più presenti nell'ultimo capitolo, qui si intravvedono e vengono preannunciate alquanto esplicitamente.
Lo stesso può dirsi per l'altra questione di interesse, costituita dagli intrecci amorosi tra i protagonisti, che, come si intuisce chiaramente, troverà pieno svolgimento nel quarto film.
Pare quindi un film che certo non si dimentica di offrire un piacevole intrattenimento, ma il cui scopo primario è preparare il campo per l'ultimo capitolo.
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Film ben curato, ben girato. Ottima la sceneggiatura. Bravi attori.
Segue i primi due, dai quali si differenzia per l'assenza di una parte dedicata allo show televisivo Hunger Games, che caratterizza questo romanzo futuristico.
Le tematiche socio-politiche che certamente saranno ancor più presenti nell'ultimo capitolo, qui si intravvedono e vengono preannunciate alquanto esplicitamente.
Lo stesso può dirsi per l'altra questione di interesse, costituita dagli intrecci amorosi tra i protagonisti, che, come si intuisce chiaramente, troverà pieno svolgimento nel quarto film.
Pare quindi un film che certo non si dimentica di offrire un piacevole intrattenimento, ma il cui scopo primario è preparare il campo per l'ultimo capitolo. Un film che vuole piacere allo spettatore, ma vuole anche promettere che il prossimo piacerà ancor di più. Le frecce più acuminate sono rimaste nella faretra di Katniss e verranno scoccate la prossima volta.
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mickey97
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martedì 25 novembre 2014
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un film graduale che implode per poi esplodere
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La ghiandaia imitatrice alias "Katniss Everdeen" oramai è divenuta l'idolo di tutta Panem, ma sarà in grado di reggere? I giochi l'hanno distrutta e per questa ragione appare decisamente fragile, l'unica soluzione per farla rinsavire è coinvolgerla a livello emotivo e mostrarle ciò che Snow ha fatto al 12, di certo tutto questo le provocherà un crollo interiore ma nel contempo la forza per reagire. Il film purtroppo è diviso al suo interno, nella prima parte infatti non trasmette nulla ed implode ma poi procedendo per gradi comincia a coinvolggere a dovere sino ad esplodere del tutto, venendosi così a creare una certa dinamica che certamente ne risolleva le sorti.
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La ghiandaia imitatrice alias "Katniss Everdeen" oramai è divenuta l'idolo di tutta Panem, ma sarà in grado di reggere? I giochi l'hanno distrutta e per questa ragione appare decisamente fragile, l'unica soluzione per farla rinsavire è coinvolgerla a livello emotivo e mostrarle ciò che Snow ha fatto al 12, di certo tutto questo le provocherà un crollo interiore ma nel contempo la forza per reagire. Il film purtroppo è diviso al suo interno, nella prima parte infatti non trasmette nulla ed implode ma poi procedendo per gradi comincia a coinvolggere a dovere sino ad esplodere del tutto, venendosi così a creare una certa dinamica che certamente ne risolleva le sorti. Tutto questo comunque è dovuto al seguire pedissequamente il libro, il quale appare fin troppo descrittivo per poi metterci al corrente delle ragioni per cui cominciano ad infiammarsi gli animi, sino al punto di compiere azioni quali privare l'energia all'intera Capitol City a seguito dell'attacco al bacino idroelettrico del distretto 5. Katniss quindi, tenderà ad assumere una maggiore consapevolezza e lasciando definitivamente quella fragilità che d'apprima la caratterizava, ricoprirà con più determinazione il ruolo della ghiandaia poichè memore dei terribili eventi passati ( gli stessi Hunger Games e la morte di Rue ) e presenti ( la distruzione totale del distretto 12 ). Jennifer Lawrence interpreta magistralmente il suo ruolo, tra l'altro con più intensità dei film precedenti, nuovamente dimostra le sue numerose sfaccettature e la sua capacità ad adattarsi a qualsiasi contesto, mentre Liam Hemsworth ( Gale ) anche questa volta non ha la giusta rilevanza e viene trattato come una figura di contorno, questo perch nei libri la sua figura non spicca mai del tutto. Josh Hutcherson invece supera sè stesso e si adegua perfettamente alla condizione a cui è relegato, oramai è divenuto l'arma di Capitol City per far fuori Katniss. Per quanto riguarda gli altri personaggi come Effie, Caesar ed Haymitch, anch'essi perdono di importanza per via del ruolo diverso che ricoprono mentre tendono ad acquisrla sempre più Plutarch Havensbee e la new entry Alma Coin. Questo film quindi appare diverso nei personaggi ed essenzialmente nella storia, non stiamo più parlando dei giochi ma di una guerra vera, la quale si manifesterà a tutti gli effetti nella seconda parte mentre ci si rammarica del fatto che questa prima parte è maturata troppo tardi tramite un processo di implosione ed esplosione poichè troppo fedele al libro.
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francesco ionadi
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mercoledì 26 novembre 2014
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un film inconsistente!!!
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Premetto di non aver letto nessuno dei tre romanzi dai quali sono stati ispirati i film. La prima e la seconda pellicola non mi hanno fatto impazzire, ma erano discreti. Ma questa prima parte del capitolo finale (quando la smetteranno di dividere in due parti i capitoli delle saghe?) è oltremodo noiosa e inconsistemnte, non porta a nulla. La trama è ripetitiva e priva di colpi di scena. Le musiche sufficienti. Buone le interpretazioni della Lawrence, della Moore e di Hoffman. Penso che se dall'ultimo romanzo ne avrebbero tratto una sola pellicola, il risultato sarebbe stato migliore. Voto: 2.
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paolo salvaro
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venerdì 21 novembre 2014
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ora amava il grande fratello .....
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... non ho potuto fare a meno di pensare a quella frase, mentre guardavo il volto forzatamente accondiscendente del povero Peeta, messo a fare da promotore al regime di Snow, con sede a Capitol City. Di che accidenti sto parlando? Guardatevi il film e lo scoprirete.
Ebbene si, il terzo capitolo della saga di Hunger Games, trasposizione della trilogia narrativa di Suzanne Colins, anche detta "vorrei essere J.K. Rowling ma non sono J.K. Rowling". Ah, ho detto trilogia. Ma i film sono quattro. Qualcun altro sta avendo la sindrome di Peter "mi piace la grana, tanta grana" Jackson, a quanto pare.
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... non ho potuto fare a meno di pensare a quella frase, mentre guardavo il volto forzatamente accondiscendente del povero Peeta, messo a fare da promotore al regime di Snow, con sede a Capitol City. Di che accidenti sto parlando? Guardatevi il film e lo scoprirete.
Ebbene si, il terzo capitolo della saga di Hunger Games, trasposizione della trilogia narrativa di Suzanne Colins, anche detta "vorrei essere J.K. Rowling ma non sono J.K. Rowling". Ah, ho detto trilogia. Ma i film sono quattro. Qualcun altro sta avendo la sindrome di Peter "mi piace la grana, tanta grana" Jackson, a quanto pare. Anche se riuscire a tirar fuori una forzatissima trilogia da un solo, misero ed unico libro, penso rimarrà un record unico nella storia del cinema. Mi auguro che sia così.
Venendo a noi, si potrebbe quasi dire che i film di questa saga stanno migliorando con l'età come i buoni vini. Almeno, a me sembra così visto che avevo recensito in modo negativo il primo capitolo, in modo positivo il secondo e mi appresto a recensire in modo positivo anche il terzo (La ragazza di fuoco mi sembra comunque di un'altra categoria rispetto a questo, beninteso). Del resto ho notato che sia su Rotten Tomatoes che sull'IMDB la valutazione globale del secondo film supera nettamente quella del primo, per cui forse non ci devo aver visto poi così male. Non credo però che Il canto della rivolta parte 1 batterà il suo precedessore. Anzi, temo avrà una valutazione inferiore anche a quella del primo film. E la ragione di questo sta ... nel fatto che è diviso in due schifossime cazzo di parti!
No, non credo sia solo quello a dire il vero. Probabilmente chi cerca la facile azione o il thrilling spaziale visto nel secondo film, non rimarrà pienamente soddisfatto: in questa prima parte dell'ultimo capitolo la sensazione è che i ritmi siano molto più blandi, che vi sia tanta attesa, tanto annusare l'aria per fiutare l'arrivo di qualcosa di grosso. Ed alla fine qualcosa di grosso arriva, per cui tutto sommato si possono perdonare (almeno io li perdono) alcuni attimi di staticità di troppo. E qualche dialogo scritto con l'ano di troppo, compreso quello di apertura. D'accordo che la saga di Hunger Games non ha mai trattato temi filosofici, ma penso che quella di questo film siano i dialoghi "scritti peggio" o "doppiati peggio" dei tre film. Mancano della necessaria cattiveria, del mordente che avrebbe potuto trasformare la pellicola in un ottimo film ed è un peccato, perchè Francis Lawrence sembra stia migliorando parecchio in cabina di regia. Il modo in cui viene gestita la canzone cantata da Jennifer Lawrence è davvero meraviglioso, roba da far drizzare i peli. Certo, quando hai un'attrice del genere nel cast, puoi anche essere solo un regista di medio-basso livello, ma ci pensa lei a fare la differenza. Per il resto mi sembra che si persista nel dualismo tipico, già visto nei due precedenti film, tra una prima parte lenta e di riflessione ed una seconda parte in cui il film esplode. Altra analogia è la costante, ridondante ed irritante INUTILITA' totale del personaggio di Gale che dopo tre film non ha ancora fatto un cazzo oltre a rompere le palle a Katniss nei momenti in cui invece dovrebbe supportarla, consigliarla, aiutarla come fanno tutti gli altri personaggi della storia TRANNE LUI. Me lo richiedo per la terza volta .... ma anche nel libro è inserito così da cani? Voglio dire: dovrebbe essere il suo migliore amico, innamorato di lei, ed invece è l'unico stronzo ad avere su Katniss e sull'intera storia un peso pari a quello di una scarica di diarrea! Statemi a sentire: devo ancora finire di riprendermi da uno schifo di saga in cui c'era un triangolo amoroso e la protagonista doveva scegliere tra un vampiro ed un licantropo .... e fece la scelta più stupida ed insensata che potesse fare. Non voglio ripetere un'esperienza del genere, per cui, porca di quella troia, alla fine di questa storia di merda Katniss se la deve impecorare Peeta, non quello zero assoluto e nulla cosmico di Gale, sono stato chiaro? Cazzo!
Vorrei parlare anche di altri dettagli legati alla trama, ma rischierei di passare da dei mini-spoiler a degli spoiler totale, per cui chiudiamola qui. Il mio giudizio sul film come già anticipato è positivo: pellicola sostanzialmente buona e ben curata, pur essendo destinata soprattutto ai teen. Sono contento che di tanto in tanto la qualità cinematografica e le saghe basate su dei romanzi, non viaggiano su dei binari poi così distanti. Eh, si. Una certa saga con protagonista una certa ragazza ed un vampiro dovrebbe proprio prendere esempio, per capire dove gli sceneggiatori e i registi di quei film hanno sbagliato e come si sarebbe potuta sfruttare meglio quell'idea. Peccato solo .... che ormai sia tardi.
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