“Sono stata famosa troppo a lungo”. Lagertha è il personaggio simbolo di Vikings (guarda la video recensione). Combattiva, fiera, orgogliosa, tenace come poche, è senz’altro l’anima della serie targata History Channel, la cui sesta e ultima stagione debutta in Italia in esclusiva su TIMVISION il 5 dicembre, con i primi due episodi.

In questa annata la donna, un tempo moglie di Ragnar, ora madre di Re Bjorn, vittorioso al termine della cruenta battaglia di Kattegat, ha deciso di sotterrare la sua spada e di ritirarsi a vita privata, lontana dal potere e dalle sue tensioni. Riuscirà a vivere i suoi giorni in pace e serenità? I suoi capelli grigi si macchieranno ancora di polvere e sangue? Le risposte arrivano nel capitolo finale di uno show che ha rivoluzionato il modo di raccontare la Storia.
 

L’epopea vichinga riparte sei mesi dopo lo scontro fratricida tra Bjorn e Ivar. Il primo ha trionfato. Ora deve confrontarsi con le conseguenze delle sue azioni.

“Da questo momento sei soltanto tu il responsabile delle tue decisioni”, gli dice Lagertha nei minuti iniziali del primo episodio. Del resto, come capirà ben presto, guidare un popolo è più difficile di quanto si pensi. Ci sono scelte da fare, bivi da prendere, tante variabili da considerare. Chi gli sta vicino prova a consigliarlo. Tuttavia, nel giro di poche settimane, Bjorn si ritrova quasi da solo a fronteggiare numerose minacce. Difatti Ubbe e Torvi, guidati dalla curiosità e dalla voglia di esplorare nuove terre, decidono di andare in Islanda per capire che fine ha fatto Floki. 

La parte più interessante di questa sesta stagione, che non a caso si apre con una mappa geografica che indica luoghi molto lontani dalla Scandinavia, è sicuramente quella che ha Ivar come protagonista. Sconfitto, in fuga, arriva nel lontano Est Europa. Qui, nei pressi dell’odierna Ucraina, il Senzaossa si imbatte nel principe Oleg, detto il Profeta, uomo dalle fortissime ambizioni e dal carattere imprevedibile. Tra i due nasce prima un’intesa, poi un’alleanza. L’obiettivo è allargare i confini della nascente Rus’ e prendere nuovamente possesso dei territori scandinavi. 

In prima visione su TIMVISION a 24 ore di distanza dalla messa in onda negli Stati Uniti, la sesta stagione di Vikings è composta da venti episodi suddivisi in due parti. Tra i primi dieci (parte A) e i restanti dieci (parte B) ci sarà una pausa di qualche mese. I due cicli porteranno alla conclusione la serie, iniziata nel 2013 e proseguita con crescente successo fino ad oggi. La dipartita di Ragnar ha stravolto le dinamiche dello show ponendo attenzione sulla sua eredità. “Ho sempre saputo come sarebbe finita la serie”, ha confessato lo showrunner Michael Hirst. “Al termine degli 89 episodi i fan avranno il finale che meritano. Sarà un addio dolceamaro”.

Tra le new entry di Vikings, nel cast, si segnala la presenza di Danila Kozlovsky, tra gli attori russi più importanti della sua generazione. È lui a prestare le fattezze al principe Oleg, autentica rivelazione di questa annata. Ritornano ovviamente Katheryn Winnick, Alexander Ludwig e Alex Høgh Andersen.

Negli ultimi mesi, viste anche le richieste del pubblico e l’ottimo stato di salute della serie, si sono rincorse voci su voci su un possibile spin-off. I produttori non si sono sbottonati a riguardo, ma pare molto probabile che, conclusa la storia dei figli di Ragnar, ci sia spazio su History Channel per raccontare le imprese di altri vichinghi.
 

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