felicity
|
lunedì 29 luglio 2024
|
doloroso, toccante, molto profondo
|
|
|
|
Still Life è un film contemplativo, ricco di spunti riflessivi sulla vita e sulla morte, ma anche sulla solitudine intrinseca alla condizione umana.
Still Life incarna, per mezzo di una regia silenziosa, ma profondamente simbolica e comunicativa, il tentativo di un uomo qualunque di esorcizzare la paura dell’oblio, tentando con tutte le proprie forze di spazzarlo dalla vita altrui, nella speranza di non essere dimenticato un giorno almeno da coloro la cui morte è stata da lui profondamente onorata.
Un esempio di come sia possibile realizzare grande cinema con pochi mezzi e tanto talento, raccontando una storia piccola dal respiro universale.
È questo il senso tragico della vita che non ha ricompensa ma trova la risposta ogni momento nella moralità di ogni gesto?
Pasolini in realtà chiude il film con una scena che non serve.
[+]
Still Life è un film contemplativo, ricco di spunti riflessivi sulla vita e sulla morte, ma anche sulla solitudine intrinseca alla condizione umana.
Still Life incarna, per mezzo di una regia silenziosa, ma profondamente simbolica e comunicativa, il tentativo di un uomo qualunque di esorcizzare la paura dell’oblio, tentando con tutte le proprie forze di spazzarlo dalla vita altrui, nella speranza di non essere dimenticato un giorno almeno da coloro la cui morte è stata da lui profondamente onorata.
Un esempio di come sia possibile realizzare grande cinema con pochi mezzi e tanto talento, raccontando una storia piccola dal respiro universale.
È questo il senso tragico della vita che non ha ricompensa ma trova la risposta ogni momento nella moralità di ogni gesto?
Pasolini in realtà chiude il film con una scena che non serve. Ma questo è a volte il problema della letteratura e del cinema, e forse della nostra stessa vita, la difficoltà ad accettare una fine talmente tragica e l’idea che la speranza occorra per dare un senso finale alle nostre esistenze.
Still Life è un film doloroso, toccante, molto profondo e di difficile visione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a felicity »
[ - ] lascia un commento a felicity »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 12 marzo 2024
|
still life
|
|
|
|
Recensione molto bella; un marziano nel mondo d'oggi che nel finale ritrova quel calore umano a cui si era meticolosamente sottratto; attore e personaggio un unicum che accompagna una storia di umana pietà Nik
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
mercoledì 5 luglio 2023
|
censura
|
|
|
|
È inutile leggere solo tu quando sei solo tu che scrivi!!! Hai fatto il tuo commento e noi non possiamo farne altri...quindi va bene il tuo!!!
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
venerdì 17 febbraio 2023
|
bel film
|
|
|
|
E' raro leggere una recensione così ,in cui la sensibilità del racconto filmico s'intrecci con quella del recensore.Sono d'accordo:Still life è un film importante e avrebbe meritato ben altra fortuna.L'ho rivisto ieri sera e forse l'ho apprezzato ancora di più della prima volta :il sentimento della morte e della vita trovano un senso profondo fatto di espressioni posture cose non dette in una dimensione quasi teatrale...ha fatto benissimo lei a citare Foscolo Pavese Flaiano e gli altri riferimenti filmici.Il film induce all'attenzione e alla riflessione profonda. GRAZIE Anna Casole
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
|
martedì 4 ottobre 2022
|
4/10/22
|
|
|
|
Una recensione delicata. Una carezza. Grazie.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
nino raffa
|
mercoledì 22 dicembre 2021
|
natura morta con resurrezione
|
|
|
|
John May, impiegato di un municipio londinese, si occupa dei cittadini che muoiono soli. Prende in consegna l’appartamento, lo svuota, cerca di rintracciare amici o parenti, quasi sempre inutilmente. Crede che nessuno debba scomparire senza il segno o l’omaggio di una parola. Sulla piccola scrivania dell’ufficio nel seminterrato dispone – come una delicata natura morta – qualche lettera, una collanina, delle fotografie; e da queste poche tracce ricompone vite intere, affidate all’invenzione di calde orazioni funebri che consegna a perplessi sacerdoti per essere lette dal pulpito.
Meticoloso, maniacale quanto basta, sorvegliato anche nell’attraversare la strada, John è a sua volta solo.
[+]
John May, impiegato di un municipio londinese, si occupa dei cittadini che muoiono soli. Prende in consegna l’appartamento, lo svuota, cerca di rintracciare amici o parenti, quasi sempre inutilmente. Crede che nessuno debba scomparire senza il segno o l’omaggio di una parola. Sulla piccola scrivania dell’ufficio nel seminterrato dispone – come una delicata natura morta – qualche lettera, una collanina, delle fotografie; e da queste poche tracce ricompone vite intere, affidate all’invenzione di calde orazioni funebri che consegna a perplessi sacerdoti per essere lette dal pulpito.
Meticoloso, maniacale quanto basta, sorvegliato anche nell’attraversare la strada, John è a sua volta solo. Le sue giornate sembrano coincidere con quelle foto di sconosciuti, che a casa dopo una giornata di lavoro, attacca con cura su un album come fossero i grandi affetti della sua vita.
Questa pietosa routine dura più di vent’anni, finché il suo ufficio viene cancellato dai tagli al budget del municipio. In più – ragiona il capo mentre lo licenzia – i morti sono morti e basta; i funerali sono per i vivi: meglio quelli deserti in cui non soffre nessuno. Lui mette negli scatoloni tutte le pratiche, sistema l’ultima carpetta sulla scrivania e spegne per sempre la luce dell’ufficio. Chiede solo – a sue spese – altri tre giorni per chiudere il caso di Billy Stoke: il barbone alcolizzato di quell’ultimo fascicolo.
John riuscirà a ricomporre vita e affetti di Billy, e dentro di essi troverà pure una donna. In pochi giorni smette la grisaglia d’ordinanza e veste informale. Compra per lei un piccolo dono, e attraversa, per la prima volta spensierato, una strada. Un confine tra un prima e un dopo. La morte gli ha teso una trappola perfetta, nascondendosi dietro l’amore per fargli abbassare la guardia. Anche lui è solo: gli toccherà un funerale deserto.
Finale perfetto, nella realistica assurdità con cui spesso la vita accade. Eppure squarciato, quasi fuori tempo massimo, da una potente esplosione di speranza. Still Life di Uberto Pasolini racconta senza sbavature una storia originale tra la vita e la morte, gettando una luce poetica su questa soglia incognita. Umanissimo inno religioso, a prescindere da Dio o da qualsiasi fede nel soprannaturale. John May pratica ogni giorno la religione nella sua etimologia profonda di relegere, osservare, stare attenti; per estensione, curare ciò che ci circonda, anche nella sua parte invisibile e misteriosa. L’album in cui, ogni sera, incolla con devozione qualche foto, rilega d’amore la sfilacciata trama del mondo.
Ottimo il protagonista – un insuperabile Eddie Marsan – con le sue piccole sorvegliate manie, la fede solitaria negli altri. Il suo luminoso grigiore.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino raffa »
[ - ] lascia un commento a nino raffa »
|
|
d'accordo? |
|
|
venerdì 18 settembre 2020
|
complimenti per la recensione
|
|
|
|
Non ho visto il film, ma mi hai fatto venire voglia di vederlo, con la tua ottima recensione. E la citazione da Foscolo mi ha fatto emozionare.
|
|
[+] lascia un commento a »
[ - ] lascia un commento a »
|
|
d'accordo? |
|
gurdjieff
|
giovedì 10 dicembre 2015
|
struggente capolavoro
|
|
|
|
Struggente e poetico, solo con Chaplin ho provato emozioni simili.
Non c'entra nulla, ma il finale è entusiasmante come quello della "Vita è bella" di Benigni:commovente e sorpendente quanto geniale.
Non aggiungo altro, vedetelo perchè è uno dei migliori film degli ultimi anni.
Solo per amanti di un certo tipo di cinema.
Capolavoro.
|
|
[+] lascia un commento a gurdjieff »
[ - ] lascia un commento a gurdjieff »
|
|
d'accordo? |
|
no_data
|
domenica 3 maggio 2015
|
piccolo capolavoro purtroppo misconosciuto
|
|
|
|
Una chicca imperdibile per gli amanti del vero cinema. Il grigiore della vita di un semplice impiegato dell'ufficio comunale addetto al riconoscimento dei morti dimenticati assume le valenze di un canto dolente ma pieno di speranza.
Il regista lavora di sotrazione lasciando il protagonista in un mondo asettico e solo apparentemente privo di emozioni.
Starà all'anonimo travet i trovare la chiave della vita, dell'amore e , ahimè, della morte. Un senso di latente religiosità pervade questo film laico e lento.
Finale di rara e struggente bellezza.
|
|
[+] lascia un commento a no_data »
[ - ] lascia un commento a no_data »
|
|
d'accordo? |
|
davidino.k.b.
|
giovedì 2 aprile 2015
|
l'amore per gli altri
|
|
|
|
Bel film dai contenuti profondi, ed un finale coinvolgente.
|
|
[+] lascia un commento a davidino.k.b. »
[ - ] lascia un commento a davidino.k.b. »
|
|
d'accordo? |
|
|