The Town of Whales

Inizio estate, le vacanze scolastiche sono appena iniziate. Tre ragazzi, compagni di scuola e amici. Un triangolo: Tomihiko è preso da Machi, che non se ne accorge, mentre Tomihiko è l'oggetto delle attenzioni di Hotaru, ma anche i suoi sentimenti paiono non essere notati. Un giorno Machi riceve inaspettatamente un pacco destinato al fratello, scomparso misteriosamente ormai da anni. La ragazza decide dunque di partire alla volta di Tokyo, per incontrare la persona che l'ha inviato; un incontro che potrebbe finalmente dare una risposta alla sparizione del fratello e condurre forse al suo ritorno a casa. Tomihiko e Hotaru accettano di accompagnare Machi nella sua missione. Il viaggio a Tokyo dei tre innesca ovviamente la catalisi di reciproche tensioni e non detti.
Opera prima prodotta nel quadro del Pia Film Festival, il principale evento che sostiene e promuove il giovane cinema indipendente giapponese, The Town of Whales è un delicato romanzo di formazione costruito intorno a tre giovani protagonisti che vivono ancora l'età acerba, ma che si scontrano con i desideri e le frustrazioni che introducono al passaggio alla maturità. La regista Tsuruoka Keiko utilizza l'immagine della balena - l'animale che più affascina Machi - come metafora di una tensione verso l'altrove (il mare), ma anche di una costrizione, di un'inadeguatezza (la balena imbalsamata al museo). Il viaggio a Tokyo di Machi, Tomihiko e Hotaru più che ad un ricongiungimento con il fratello della prima è soprattutto un'esplorazione ed un esperimento dei possibili tra i tre. L'incontro destabilizzante con il travestito che aveva inviato una cassetta di pesche all'indirizzo di Machi e la notte passata insieme in un hotel turbano e sconvolgono gli equilibri già pericolanti di amicizie adolescenziali che tentennano a varcare le porte dell'attrazione sessuale e del sentimento amoroso. Ma la delicata scrittura di Tsuruoka è minata dalla fragilità di un'impaginazione a tratti incerta, nella messa in scena e nel montaggio.
Talune soluzioni formali paiono scontate, se non scolastiche, e man mano che il film avanza si ha la spiacevole percezione che la regista non riesca a mantenere appieno il controllo del mezzo, se non ricorrendo a tagli netti che troncano la complessità e si rifugiano in sospensioni e non detti che si vorrebbero carichi di significato, ma che lasciano indifferenti, se non perplessi. Esemplare è in tal senso il finale: una conclusione che sa di apertura e di indeterminazione, ma che pare pure irreparabilmente monca e affrettata. Fortunatamente, la freschezza dei giovani interpreti mantiene vivo l'interesse anche nei momenti meno riusciti, ma l'esito complessivo di The Town of Whales difetta di un'originalità e una compattezza che l'avrebbero salvato dal possibile rischio del pronto oblio... 