spike
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giovedì 21 giugno 2012
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intelligente e trash
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Film più interessante di quanto si possa pensare. Il monologo sulla 'dittatura vs democrazia' vale il prezzo del biglietto. Trama semplice che si risolve in 1h 24', un pò pochino...
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(di lalli)
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lalli
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giovedì 21 giugno 2012
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da vedere
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risate amare e qualche scena alla scary movie (forse eccessiva come quella del parto) ma un film piacevolissimo che a modo suo fa riflettere....
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franky108
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giovedì 21 giugno 2012
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emer gencyexit
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La media di tre stelle è secondo me un po' bassina.ne meriterebbe minimo 4.
È la prima volta che guardo un film di SBC e mi è proprio venuta voglia di recuperare gli altri 2.
Ironico,politicamente scorretto,cattivo e demenziale il personaggio del generale Aladeen è un puro colpo di genio. Un personaggio assurdo per un film che ti lascia giusto il tempo di riprendere fiato tra una battuta e l'altra. La situazione al limite del grottesco mette in piena luce,coronato dal bellissimo monologo finale,il messaggio del film:dittatura e democrazia(o almeno quella che ci propinano i nostri leader) non sono 2 cose così diverse. Con frasi semplici e situazioni tipiche del genere demenziale il messaggio arriva forte e chiaro allo spettatore.
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La media di tre stelle è secondo me un po' bassina.ne meriterebbe minimo 4.
È la prima volta che guardo un film di SBC e mi è proprio venuta voglia di recuperare gli altri 2.
Ironico,politicamente scorretto,cattivo e demenziale il personaggio del generale Aladeen è un puro colpo di genio. Un personaggio assurdo per un film che ti lascia giusto il tempo di riprendere fiato tra una battuta e l'altra. La situazione al limite del grottesco mette in piena luce,coronato dal bellissimo monologo finale,il messaggio del film:dittatura e democrazia(o almeno quella che ci propinano i nostri leader) non sono 2 cose così diverse. Con frasi semplici e situazioni tipiche del genere demenziale il messaggio arriva forte e chiaro allo spettatore. Così alla fine,quando si esce dalla sala si ha la soddisfazione di aver passato una serata parecchio divertente ma non per questo privo di spunti riflessivi. Chi critica l'ironia 'pesante' sulle donne mi chiedo che tipo di film pensava di andare a vedere. Inoltre le battute scorrette e razziste,non solo misogine, si sprecano nella pellicola ma è proprio questo il bello del film che riesce a far luce su punti oscuri,o comunque poco chiari, della nostra società. In poche parole:CONSIGLIATO!
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great steven
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mercoledì 20 giugno 2012
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parodia di saddam hussein in chiave grottesca
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IL DITTATORE (USA, 2012) di LARRY CHARLES con SACHA BARON COHEN - BEN KINGSLEY - ANNA FARIS - JOHN C. REILLY - MEGAN FOX - JASON MANTZOUKAS § Tratto con beffarda libertà d'espressione da un libro autobiografico di Saddam Hussein.
Aladeen (S. Baron Cohen) è il tiranno di Wadiya, un fantomatico paese africano dall'ambiente desertico. Infantile, idiota, maschilista (ma apprezza la compagnia femminile in camera), sadico, passa il tempo impartendo ordini violenti e sconsiderati a danno dei suoi dipendenti che poi vengono giustiziati... almeno è ciò che lui crede inizialmente! Costretto dalle Nazioni Unite a cambiare la propria forma di governo a causa delle proteste popolari, si reca a Washington per firmare una costituzione democratica.
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IL DITTATORE (USA, 2012) di LARRY CHARLES con SACHA BARON COHEN - BEN KINGSLEY - ANNA FARIS - JOHN C. REILLY - MEGAN FOX - JASON MANTZOUKAS § Tratto con beffarda libertà d'espressione da un libro autobiografico di Saddam Hussein.
Aladeen (S. Baron Cohen) è il tiranno di Wadiya, un fantomatico paese africano dall'ambiente desertico. Infantile, idiota, maschilista (ma apprezza la compagnia femminile in camera), sadico, passa il tempo impartendo ordini violenti e sconsiderati a danno dei suoi dipendenti che poi vengono giustiziati... almeno è ciò che lui crede inizialmente! Costretto dalle Nazioni Unite a cambiare la propria forma di governo a causa delle proteste popolari, si reca a Washington per firmare una costituzione democratica. Ovvio che le sue intenzioni sono ben altre, ma il tradimento del suo portavoce (B. Kingsley) e collaboratore più stretto lo caccia in brutti guai: si ritrova a vagare per la capitale statunitense povero, mal vestito e senza la possibilità di farsi riconoscere (perché è senza barba!). Lo aiuteranno a risalire la china il suo "redivivo" scienziato e una ragazza a capo d'un gruppo di protestatori.
Un film interessante, divertente, emozionante grazie alla comicità slapstick aggiornata al Nuovo Millennio ma anche rilassante per il lieto decorso degli eventi, e soprattutto valorizzato da una durata contenuta. Poteva essere fatto meglio? Sì, abbassando la carica grottesca che esplode molto spesso fra una scena e l'altra e contestualizzando maggiormente la volgarità delle battute, la quale viene troppo spesso messa per puro riempimento, solo perché in quel momento non si hanno
altre gag da sfoderare. Credo anche che gli argomenti e vari fatti luttuosi inerenti al terrorismo e ai rapporti politici internazionali siano stati parodizzati troppo alla leggera e, pur risultando motivo d'ilarità, sembrano e sono chiacchiere da salotto. Strepitoso Baron Cohen con la sua recitazione che dissacra, abbatte e taglia da tutte le parti lasciando senza parole sia gli spettatori che gli attori in scena, mentre non è in formissima Kingsley. "The Dictator" è la loro seconda collaborazione quest'anno, dopo "Hugo Cabret" di Martin Scorsese. In fin dei conti, è lucido lo sguardo sui cancri che porta la dittatura, benché il film di L. Charles (che non dirige malissimo...) non sia un elogio alla democrazia. COMICO; GIUDIZIO PERSONALE: 7
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(di peppe2994)
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renato volpone
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lunedì 18 giugno 2012
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il dittatore democratico
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Sasha Baron Cohen con questo nuovo film ci racconta la storia di un dittatore che per amorin diventa buono e democratico, ma sempre dittatore. È una parodia non nascosta di capitalismi imperanti come gli Stati Uniti e la Cina. Il film ha delle gag divertenti, ma tutto già visto, tranne le splendide e coloratissime vedute notturne di new York che ti lasciano affascinato e senza fiato. Per il resto superficiale volgarità, la costante presenza di riferimenti ad Israele e al popolo ebreo, banale sviluppo di una sceneggiatura scarsa e disattenta. Sinceramente non si capisce dove il regista voglia andare a parare, non merita certo l'attenzione del pubblico e non approfondisce nulla dei riferimenti e delle battute accennate.
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peppe2994
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lunedì 18 giugno 2012
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non si poteva chiedere di meglio
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Il dittatore Aladeen ossessionato da una dittatura severa e parentoria,è un personaggio dai molteplici vizi quali le pene capitali,i cartonianimati e la Wii oltre ad essere caratterizzato da un forte carattere antidemocratico.Ma una congiura di palazzo,cambia il corso degli eventi e il nostro dittatore,sostituito da un sosia più scemo di lui è costretto a vagare per Manhattan tra i lussi e i piaceri della democrazia.Ma tra il suo essere dittatoriale e il suo carattere fortemente antidemocratico si pone una figura femminile ovvero Zoe,di cui si innamora e nel contempo si troverà di fronte a una decisione difficile,la dittatura o l'amore in democrazia?.
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Il dittatore Aladeen ossessionato da una dittatura severa e parentoria,è un personaggio dai molteplici vizi quali le pene capitali,i cartonianimati e la Wii oltre ad essere caratterizzato da un forte carattere antidemocratico.Ma una congiura di palazzo,cambia il corso degli eventi e il nostro dittatore,sostituito da un sosia più scemo di lui è costretto a vagare per Manhattan tra i lussi e i piaceri della democrazia.Ma tra il suo essere dittatoriale e il suo carattere fortemente antidemocratico si pone una figura femminile ovvero Zoe,di cui si innamora e nel contempo si troverà di fronte a una decisione difficile,la dittatura o l'amore in democrazia?.Così si consuma questo prodotto alquanto piacevole per la propria idea di visione,una commedia ben confezionata e per niente impegnativa,da vedere solo se si vuole passare un ora e venti in serenità visiva che in realtà tende a durare più del previsto.Lo definirei per lo più un film di sufficiente intrattenimento che riesce a strappare qualche risata segnando così la sua supremazia su borat e bruno,prodotti decisamente inferiori.Il dittatore è quindi una commedia da consumare al volo,nella quale confluiscono leggerezza e linearità,anche se l'elemento più valente è la semplicità non eccessiva,poichè non annoia e preserva novità rilevanti tanto da considerarlo un prodotto più che discreto e sinceramente non si poteva chiedere di meglio.
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(di peppe2994)
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terry84c
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domenica 17 giugno 2012
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Io lo reputo mediocre al massimo non è del niente divertente, sono decisamente poche le parti ke fanno ridere e il fatto delle donne da decisamente fastidio.
Sinceramente mi aspettavo un film divertentissimo ma invece è decisamente deludente.
Poi la scenigrafia è molto scarsa.
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tiamaster
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domenica 17 giugno 2012
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meglio di borat e bruno
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dopo borat e bruno,due film PESSIMI,sacha baron cohen realizza la sua miglior commedia.Alcune gag sono geniali (come quella del' elicottero e quella della testa) altre un pò più volgari,ma nel complesso è MOLTO più piacevole dei due film già citati,inoltre scherza anche su temi importanti come l11 settembre.però oltre a questo nel film c'è davvero poco,certo è divertente,ma il film rimane LEGGERISSIMO.in fin dei conti,per una serata leggera,è il massimo.divertentissimo e simpatico....a differenza di borat e bruno,PESSIMI.carino.
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g_andrini
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domenica 17 giugno 2012
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piacevole.
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Sacha diverte sempre, nel sua comicità "demenziale". E' sincero nell'esternare il suo odio verso il razzismo.
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opidum
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martedì 5 giugno 2012
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effetto borat
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premesso che il documentario "Religolous" di Larry Charles andrebbe trasmesso nelle scuole l'attore Sacha Baron Coen non mi piace.
e non andrò a vedere "Il dittatore"
a Cohen gli è andata benissimo con Borat che è un film veramente terribile che non fa ridere; la gente c'è cascata ed è andata in massa a vederlo.
ora però Baron Cohen la sta pagando e Bruno è stato un fllop e penso che lo sarà anche il dittatore.
caro Cohen la gente la freghi una volta.
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