stefano capasso
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mercoledì 9 settembre 2020
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linguaggio e contenuto
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Quattro adolescenti della provincia americana non sanno come organizzare le vacanze primaverile: mancano i soldi. Sono ragazze inquiete che cercano in tutti i modi di mettere a tacere quel disagio, con lo sballo e il nonsense. Organizzano una rapina e riescono a partire per la località di mare dove troveranno il classico ambiente sesso, droga e rock and roll. Dopo essere entrate in contatto con un rapper la situazione via via sfugge di mano, fino al climax finale.
Harmony Korine mette in scena un lavoro complesso, specialmente nell’aspetto realizzativo, per raccontare una storia di disagio portata alle estreme conseguenze. Se la storia è dunque un topos visto più volte la messa in scena è certamente più interessante, basata su un tempo non lineare, dove presente, flashback e flashforward si mescolano con grande frequenza e velocità.
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Quattro adolescenti della provincia americana non sanno come organizzare le vacanze primaverile: mancano i soldi. Sono ragazze inquiete che cercano in tutti i modi di mettere a tacere quel disagio, con lo sballo e il nonsense. Organizzano una rapina e riescono a partire per la località di mare dove troveranno il classico ambiente sesso, droga e rock and roll. Dopo essere entrate in contatto con un rapper la situazione via via sfugge di mano, fino al climax finale.
Harmony Korine mette in scena un lavoro complesso, specialmente nell’aspetto realizzativo, per raccontare una storia di disagio portata alle estreme conseguenze. Se la storia è dunque un topos visto più volte la messa in scena è certamente più interessante, basata su un tempo non lineare, dove presente, flashback e flashforward si mescolano con grande frequenza e velocità. A questo si aggiungono diversi effetti grafici e distorsioni dell’immagine, il tutto per restituire in modo convincente il disagio esistenziale giovanile.
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onufrio
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lunedì 2 marzo 2020
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beata gioventù bruciata
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Lo Spring Break è l'attesa vacanza di primavera, dove gli adolescenti partono per una settimana con l'unico intento di staccare la spina e divertirsi. Quattro ragazze, pur di parteciparvi, compiono una rapina in un fast food, ne escono indenne e si avviano così verso una settimana di eccessi fra droga, alcool e tanto divertimento. Ma gli eccessi iniziano a diventare pericolosi e la strada li porterà verso un rischio molto più alto. Riprese degne da videoclip musicali, tanta bella gioventù, musica e tramonti mozzafiato in grado di stemperare la vera realtà, un'adolescenza problematica vissuta dalle protagoniste attraverso delle scelte pericolose.
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Lo Spring Break è l'attesa vacanza di primavera, dove gli adolescenti partono per una settimana con l'unico intento di staccare la spina e divertirsi. Quattro ragazze, pur di parteciparvi, compiono una rapina in un fast food, ne escono indenne e si avviano così verso una settimana di eccessi fra droga, alcool e tanto divertimento. Ma gli eccessi iniziano a diventare pericolosi e la strada li porterà verso un rischio molto più alto. Riprese degne da videoclip musicali, tanta bella gioventù, musica e tramonti mozzafiato in grado di stemperare la vera realtà, un'adolescenza problematica vissuta dalle protagoniste attraverso delle scelte pericolose.
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valetag
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lunedì 27 luglio 2015
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spring breakers per sempre!
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Quattro ragazze annoiate dal college attendono con ansia il Break di primavera. Sono pronte a tutto per una meritata settimana di trasgressione, disposte persino ad infrangere la legge. In vacanza ci si sente in paradiso, si va alla ricerca di sé stessi; tuttavia, se non si fa attenzione, al posto di ritrovarsi si rischia proprio di perdersi. Specialmente se ci si imbatte in tipi come Alien: rapper per hobby, criminale dal cuore d'oro per professione.
Harmony Korine, direttore d'orchestra di questa originale pellicola, mette in mostra la parte peggiore di una generazione cresciuta con tutto a portata di mano: figli di una societa' che li respinge e li rinnega, non possono far altro che distruggere tutto quello che sta intorno, e soprattutto distruggere se stessi, per poi poter finalmente giurare di volere e potere essere persone migliori.
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Quattro ragazze annoiate dal college attendono con ansia il Break di primavera. Sono pronte a tutto per una meritata settimana di trasgressione, disposte persino ad infrangere la legge. In vacanza ci si sente in paradiso, si va alla ricerca di sé stessi; tuttavia, se non si fa attenzione, al posto di ritrovarsi si rischia proprio di perdersi. Specialmente se ci si imbatte in tipi come Alien: rapper per hobby, criminale dal cuore d'oro per professione.
Harmony Korine, direttore d'orchestra di questa originale pellicola, mette in mostra la parte peggiore di una generazione cresciuta con tutto a portata di mano: figli di una societa' che li respinge e li rinnega, non possono far altro che distruggere tutto quello che sta intorno, e soprattutto distruggere se stessi, per poi poter finalmente giurare di volere e potere essere persone migliori.
Il tutto circondato dalla decadenza del sogno americano, che da "faticare per trovare la felicità" si trasforma in "la felicità si trova nell'eccesso".
La storia si sviluppa con continui rewind e forward, con frasi "tormentone" più volte ripetute.
La fotografia molto pop, con colori vivaci, a mo' di videoclip, è ingannatrice: un po come assaggiare una torta per poi scoprire che non è affatto dolce. Lo sviluppo si dirige verso una conclusione infelice, trasmettendo allo spettatore una fortissima sensazione d'ansia.
Non per nulla sono state scelte come attrici delle star regine di programmi per adolescenti: Selena Gomez e Vanessa Hudgens, frutti della Disney; Ashley Benson, tra le protagoniste di Pretty Little Liars; e Rachel Korine (che suppongo abbia partecipato perché moglie del regista); hanno contribuito a questo gioco di contrasti.
Belle e pure all'esterno, marce e consumate all'interno.
Senza dimenticare la potentissima performance di James Franco (forse la migliore), irriconoscibile nei panni di Alien: dapprima serpente che spinge le quattro ragazze su una strada ancora peggiore di quella intrapresa, poi vittima lui stesso di quel mondo crudele che ha contribuito a creare.
Scelte incisive caratterizzano la colonna sonora: che sia un brano pop di Britney Spears (bad girl a sua volta), o il ritmo travolgente di Skrillex, ogni musica riesce ad enfatizzare le scene principali, creando una certa carica emotiva.
In conclusione, Spring Breakers non è affatto come ce lo si sarebbe aspettato: starà poi a ciascuno, a seconda della propria visione del mondo, decidere se si è rimasti impressionati in meglio o in peggio.
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cometiva
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martedì 25 novembre 2014
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film veramente brutto
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Un film di una bruttezza disarmante, i dialoghi sono inesistenti. Le scene sono messe a caso, in un accozzaglia di feste e divertimenti e corpi in bikini o nudi. La sceneggiattura è praticamente assente, e la regia è degnia di uno dei peggiori b movie che abbia mai visto (probabilmente è questo il peggiore).
Ora capisco perchè non ne ho sentito parlare di questo film. Vi sconsiglio caldamente la visione di questo film, se avete tempo da buttare e avete già visto tutto, è molto meglio guardarsi la milionesima replia della signora in giallo.
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dandy
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martedì 4 novembre 2014
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gioventù da bruciare!possibimente viva!
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Se si esclude la recitazione normale e la regia da videoclipparo in erba,Korine(anche sceneggiatore)non si discosta di un millimetro dal precedente "Trash Humpers".Per la milionesima volta si cerca di raccontare il mondo dei giovani d'oggi,ma si direbbe che qui siamo ancora fermi ai tempi di "Kids",di cui il regista era stato seneggiatore.Nient'altro che la compiaciuta e ambigua esaltazione di un gruppo di oche giulive e contente di essere tali,talmente insulse da far venire il vomito(non che chi gli sta intorno sia meglio,come mostrano le continue scene dei giovani bagnanti impegnati nei divertimenti più futili).Malcelata dietro le solite ipocrite sociologie da strapazzo.
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Se si esclude la recitazione normale e la regia da videoclipparo in erba,Korine(anche sceneggiatore)non si discosta di un millimetro dal precedente "Trash Humpers".Per la milionesima volta si cerca di raccontare il mondo dei giovani d'oggi,ma si direbbe che qui siamo ancora fermi ai tempi di "Kids",di cui il regista era stato seneggiatore.Nient'altro che la compiaciuta e ambigua esaltazione di un gruppo di oche giulive e contente di essere tali,talmente insulse da far venire il vomito(non che chi gli sta intorno sia meglio,come mostrano le continue scene dei giovani bagnanti impegnati nei divertimenti più futili).Malcelata dietro le solite ipocrite sociologie da strapazzo.Almeno nei film di Larry Clark la crudezza non mancava;qui tanto per gradire pochissima violenza e sesso praticamente nisba.Tanta cagnara solo per mostrare che quello che i protagonisti agognano sono i soldi e fare quello che vogliono:accidenti che gran novità!Oltre a non essere credibile,il colpo di scena finale fa venire voglia di gettare il televisore(o il PC)dalla finestra.Il gigionissimo Franco,rasta e denti alla "Squalo" di 007,per colmo di bruttezza simula una fellatio alle canne di due pistole.Selena Gomez e Vanessa Hudgens,ex mocciosette di Disney Channel(ormai è una fabbrica di mostri,e Walt Disney starà scoperchiandosi la bara a testate!)si confrontano con ruoli "seri".Ma solo la seconda si mette in gioco(si fa per dire:una scena in piscina a un quarto d'ora dalla fine,spezzettata e spinta quanto una puntata de "La prova del cuoco"[ed è l'unica scena di sesso in tutto il film tra l'altro]).Purtroppo,anche questo film ha trovato i suoi fan in patria,complice una generazione di cinefili figlia dei blogger e di Facebook.Da noi gli incassi sono stati bassi,per fortuna.
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nick98t
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mercoledì 15 ottobre 2014
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deluso
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Profondamente deluso. Dal trailer sembrava chissà cosa, l'ho trovato molto confuso e scontato. 1 stella perchè non se ne possono dare di meno...
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inesperto
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domenica 6 luglio 2014
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solo franco...
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Forse la miglior interpretazione di James Franco che mi sia capitato di vedere. La trama, tuttavia, appare poco verosimile: che quattro studentesse del college si trasformino per divertirsi durante lo spring break è assolutamente normale; che due di loro entrino nella mala e diventino assassine senza batter ciglio non è molto credibile. Alcuni dialoghi, poi, non sono il massimo della vita... Ad ogni modo, la Benson in bikini per quasi tutta la durata del film è una gioia per gli occhi.
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crabiele
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venerdì 23 maggio 2014
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spaccato visionario della genera
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Tutti si aspettavano il classico filmetto a base di feste, sballo, relazioni sentimentali, amicizie, e tutto è bene quel che finisce bene. Il trailer, le prime immagini, il cast, avevano fatto pensare così. Adesso capisco i commenti negativi delle ragazzine incazzate del tipo“ridatemi i miei soldi” “che cagata di film”.
Un film che per molti può essere difficile da digerire. A molti, a moltissimi non piacerà sicuramente. Quelli che nei film cercano sempre un senso, quelli a cui non piace Drive perché ci son troppi silenzi e il protagonista non parla, lo odieranno.
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Tutti si aspettavano il classico filmetto a base di feste, sballo, relazioni sentimentali, amicizie, e tutto è bene quel che finisce bene. Il trailer, le prime immagini, il cast, avevano fatto pensare così. Adesso capisco i commenti negativi delle ragazzine incazzate del tipo“ridatemi i miei soldi” “che cagata di film”.
Un film che per molti può essere difficile da digerire. A molti, a moltissimi non piacerà sicuramente. Quelli che nei film cercano sempre un senso, quelli a cui non piace Drive perché ci son troppi silenzi e il protagonista non parla, lo odieranno.
Regia azzeccata, fotografia bellissima, coloratissima coi colori delle luci dei locali e dei bikini. Un montaggio assurdo, non lineare, con scene che si scambiano di posto, battute ripetute, dialoghi quasi assenti, e poi tanto alcol, tanta droga, perversioni, violenza.
Un vortice incredibile in cui cadono e restano intrappolate le 4 protagoniste, troppo fighe tra l’altro.
Queste ragazze partono verso la Florida per le vacanze di primavera. Pensano solo a quello. Il loro obiettivo è solo uno:spaccarsi ammerda. Vogliono andarci perché credono che lì ci sia la loro salvezza, la possibilità di fuggire dalla scuola, dalla vita di tutti i giorni, dalla noia, dalla solita routine diciamo.
Questo mi ha fatto ricordare un verso di ‘Fuori dal tunnel’ diCaparezza: “Si vive di momenti, tristi e divertenti, e non di momenti tristemente divertenti”.
Non c’è un vero e proprio messaggio in questo film, o meglio non è chiarissimo, non te lo spiattellano lì in modo palese. Lo sceglie lo spettatore. Ti dà spunti di riflessione. Perché comunque è una pellicola fatta per far incazzare, al regista non gliene frega un cazzo se a metà della gente non piace.
È altamente visiva, tanto.
Ed è attualissima.
Praticamente è lo specchio della generazione di adesso. Una generazione vuota, che pensa solo al divertimento fine a se stesso. Un divertimento che però non porta nulla di buono alla fin fine. Solo schifo.
Uno spaccato della realtà moderna fatto in modo vero, coerente con quello che vuole rappresentare.
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tarantinofan96
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giovedì 17 aprile 2014
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film attuale
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Le quattro protagoniste (Vanessa Hudgens, Selena Gomez, Rachel Korine, Ashley Benson) sono adolescenti annoiate dalla loro vita monotona e in cerca di un po' di svago. Lo Spring Break sembra il momento ideale per staccare il cervello e passare un po' di tempo all'insegna del divertimento e dello sballo. Harmony Korine (regista di Gummo) analizza il lato oscuro e la psiche degli adolescenti di oggi. Adolescenti annoiati e depressi dalla loro esistenza monotona e dalla scuola che considerano come la cosa più opprimente e stressante. Vedono sempre le stesse cose ogni giorno e questo li porta a una voglia irrefrenata di svago e divertimento. Il Break è sostanzialmente la pausa primaverile in cui ogni adolescente può tirare fuori tutta la sua rabbia repressa e scaricarla in una settimana all'insegna dello sballo.
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Le quattro protagoniste (Vanessa Hudgens, Selena Gomez, Rachel Korine, Ashley Benson) sono adolescenti annoiate dalla loro vita monotona e in cerca di un po' di svago. Lo Spring Break sembra il momento ideale per staccare il cervello e passare un po' di tempo all'insegna del divertimento e dello sballo. Harmony Korine (regista di Gummo) analizza il lato oscuro e la psiche degli adolescenti di oggi. Adolescenti annoiati e depressi dalla loro esistenza monotona e dalla scuola che considerano come la cosa più opprimente e stressante. Vedono sempre le stesse cose ogni giorno e questo li porta a una voglia irrefrenata di svago e divertimento. Il Break è sostanzialmente la pausa primaverile in cui ogni adolescente può tirare fuori tutta la sua rabbia repressa e scaricarla in una settimana all'insegna dello sballo. La scelta delle protagoniste, derivanti dal mondo della Disney, rende il film ancora più riuscito. Tutti visi innocenti all'apparenza, ma appena si presentano gli eccessi ecco che quei visi innocenti diventano trasgressivi e crudeli tanto da lasciarsi trascinare sempre più a fondo dalla filosofia del nostro protagonista maschile,Alien, interpretato da un James Franco irriconoscibile e che supera se stesso. Si sa che quando lo sballo diventa troppo esagerato le conseguenze non tardano ad arrivare. Ed ecco arrivare la fatidica telefonata alla madre con la promessa di tornare a casa e di diventare una persona migliore nella vita e nello studio.
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ilaria pasqua
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lunedì 14 aprile 2014
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il vuoto assoluto
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Provocazione, eccessi, una sfilata di corpi femminili in bella mostra, stretti in minuscoli bikini che non riescono a contenere l’esuberanza. Fiumi di alcol, feste interminabili, gente di tutti i tipi e voglia solo di divertirsi.
Il quinto film di Harmony Korine mette tutto in chiaro già dai primi minuti. Veniamo completamente travolti da questo scorrere di immagini che ci sbatte in faccia senza troppi complimenti gli eccessi dei giovani americani d’oggi.
Le quattro protagoniste sono compagne di college ma amiche da tutta la vita, sognano una vacanza di quel tipo per poter staccare finalmente la spina e il cervello e lasciarsi alle spalle le noiose giornate normali. Brit, Candy e Cotty le più spregiudicate e allo stesso tempo le più ingenue, passano da un festino all’altro senza nessuna interruzione, bevono e si fanno di crack, mentre la più delicata, Faith, nasconde ciò che realmente è dietro una facciata da brava ragazza con cui si confonde, e ne è talmente spaventata che rifiuta di scoprirla, scappando.
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Provocazione, eccessi, una sfilata di corpi femminili in bella mostra, stretti in minuscoli bikini che non riescono a contenere l’esuberanza. Fiumi di alcol, feste interminabili, gente di tutti i tipi e voglia solo di divertirsi.
Il quinto film di Harmony Korine mette tutto in chiaro già dai primi minuti. Veniamo completamente travolti da questo scorrere di immagini che ci sbatte in faccia senza troppi complimenti gli eccessi dei giovani americani d’oggi.
Le quattro protagoniste sono compagne di college ma amiche da tutta la vita, sognano una vacanza di quel tipo per poter staccare finalmente la spina e il cervello e lasciarsi alle spalle le noiose giornate normali. Brit, Candy e Cotty le più spregiudicate e allo stesso tempo le più ingenue, passano da un festino all’altro senza nessuna interruzione, bevono e si fanno di crack, mentre la più delicata, Faith, nasconde ciò che realmente è dietro una facciata da brava ragazza con cui si confonde, e ne è talmente spaventata che rifiuta di scoprirla, scappando. È Faith la più cosciente delle quattro, sembra la più ingenua e invece è solo più legata alla realtà della sua vita.
Dalla prima parte di festini si passa a una seconda in cui entra in scena Alien, un James Franco come non l’avete mai visto, un trafficante di stupefacenti che vive il suo “sogno americano”. A braccetto con l’ “alieno” le ragazze continueranno il loro viaggio fino alla completa deriva. La violenza. Dalle pistole giocattolo dell’inizio si passa a quelle vere, non è un videogame, eppure le due più ciniche, quelle che resteranno fino alla fine, Brit e Candy, non sembrano nemmeno accorgersene.
Inquietante fino all’ultimo minuto, il film mostra lo sfacelo terribile degli adolescenti americani, quel passaggio, quella linea d’ombra che separa l’infanzia dalla maturità. Le due ragazze si lasciano completamente andare, come se non volessero guardare avanti, è una completa fuga dal futuro, dal dover combattere per esso. La voglia di staccare il cervello nasconde un vuoto assoluto, la desolazione di una generazione che ha perso se stessa e che non riesce a ritrovarsi.
C’è chi parla di eccessi gratuiti, io li ho trovati funzionali e come sempre Harmony Korine non ha solo un nome affascinante, sa quello che fa, Spring Breakers è elegante, colorato e contemporaneamente inquietante, sporco, scuro. Bello, bello da vedere, come quel magnifico piano sequenza della rapina, e le danze sulla spiagga, come la scena distruttiva della canzone di Britney Spears, trasformata in un inno di guerra, nell’abbandono assoluto della realtà. Korine il “regista maledetto” che deforma le convenzioni, le trasgredisce, con il suo stile graffiante, duro, spietato e onesto, ma stavolta persino nostalgico.
Oltre al magnifico montaggio, potente e perfetto è il sonoro, e la colonna sonora, con quel suono, la ricarica dell’arma che irrompe a intervalli mettendo i brividi. E la scelta delle attrici è chiaramente una provocazione forte: le due icone disney Selena Gomez e Vanessa Hudgens sono completamente messe a nudo. La generazione “Britney Spears”, andata in pezzi, distrutta dalle proprie mani ma forse ancor di più da una società che non sta più in piedi e che è marcia sin dalle fondamenta.
In conclusione so che questo film dividerà, ma un tentativo andrebbe fatto.
Recensione pubblicata in origine su: www.ilariapasqua.net
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