orlando1983
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lunedì 24 settembre 2012
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un film da non sottovalutare
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Che lo amiate o che lo odiate Prometheus ha diviso la platea con potenza incredibile... Sui fori online sono flames a non finire, almeno per quanto riguarda quelli in lingua inglese ed italiana.
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Che lo amiate o che lo odiate Prometheus ha diviso la platea con potenza incredibile... Sui fori online sono flames a non finire, almeno per quanto riguarda quelli in lingua inglese ed italiana.
Prometheus è da 0 o da 10? Ognuno dice la sua, così mi appresto a fare io, motivando là dove posso le mie parole.
Prometheus non è un capolavoro, sia perchè mi aspetto ancora di piú da Scott, sia perchè su un film di questo genere il giudizio di "capolavoro" lo puó solo dare la stagionatura in botte, ops, in pellicola.
Prometheus è spettacolare? Sì! Senza dubbio! Potente negli effetti e tutta potenza ben impiegata nella creazione di un'ambientazione gigeriana ed epica.
Si puó dire il contrario ma le immagini parlano da sole, innegabile.
Ed eccoci alle note "dolenti": la trama e il cast.
Unanime il giudizio sulla bontà di Fassbender, della Theron e della terribile performance della Rapace, lapidari i commenti su un finto vecchio interpretato da Guy Pearce etc etc... Unanime il voto su un pessimo Lindelof, ma... Sono le motivazioni che mi lasciano a desiderare.
Rapace pessima? E perché? L'unica risposta che ho trovato fra me e me è che NON è la Weaver, ormai su un Olimpo che rende blasfemo ogni confronto.
L' interpretazione della Rapace è drammatica al punto giusto e la sola argomentazione tecnica che ho trovato contro di lei, al momento, è il suo accento troppo londinese che mi è un po' "sfuggito" nel doppiaggio italiano. Quindi direi cast promosso a pieni voti, compreso Pearce che incarna un vecchio fantascientificamente artefatto al punto giusto, in un'ipertecnologica società di fine secolo, una Theron in forma, un Fassbender incredibile e un Logan Marshall-Green che ho già più che apprezzato in Devil.
Lindelof? Lindelof la tira troppo per le lunghe, ha fra le mani vere "bombe", ma non le fa brillare a dovere.
Come un David che, dotato del dono che Weyland agogna, essere immortale, con sano egoismo si "cala le braghe" di fronte a una ipotetica solitudine millenaria, esprimendo alla Shaw, che nemmeno lo comprende, una più che autentica paura..
Come questi alieni "creatori", cloni militarizzati, che si dimostrano meschini e violenti, alla stregua delle lore stesse creature.
Come lo slittamento della creazione: loro hanno creato noi, ma... Chi ha creato loro? Che rende inalienabile il tema della fede.
Tutti incredibili spunti narrativi relegati a pennellate difficili da intercettare perse in un ritmo un po' frenetico e caotico che pervade la seconda metà del film, dove troppi avvenimento risultano compressi in uno spazio non adeguato.
Poi si possono lanciare strali contro un biologo da documentario che non troppo irrealisticamente, comunque, abbandona ogni prudenza di fronte ad una "biscia" mai vista prima o un Fitfield cannabinoide che dimentica la strada.
Per il resto: fan services agli alienofili. Alcuni catturati, alcuni disgustati.. Io ho trovato i rimandi alla saga piú che gradevoli cosí come lo scoprire che una razza di "uomini" giganti (eh, dato il loro genoma, chiamiamoli così) ha creato lo xenomorfo oltre ai terrestri che conosciamo, uno xenomorfo fratello dell'umanità, terribile e perfino venerato, dai fans e dagli "ingegneri" stessi, come i loro murales mostrano.
L'unico che sembra immune dalla xenomorfo-mania è proprio Scott, che dimostra di non aver paura di andare a toccare un personaggio salito nell'iperuranio collettivo dell'intoccabilità, mettendosi in gioco, alla grande, ancora una volta.
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narew
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giovedì 20 settembre 2012
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il mistero dell'origine
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è davvero difficile dover giudicare il nuovo film di Ridley Scott, che torna alle sue origini proponendo il prequel(che poi propriamente non è) di Alien, datato 1979. Se il primo film aveva dalla sua parte l'atmosfera angosciante e una costante sensazione di precarietà e mistero/horror, le chiavi che fecero della pellicola un vero cult di genere, qui il regista alza la posta, non volendo solo spiegare le origini dell'alieno, ma aprire una parentesi di discussione su un tema a lui caro e proprio dell'umanità intera, su cui è costruito il film: da dove viene l'uomo e perchè è stato creato? tali quesiti spingono i protagonisti ad avventurarsi su un pianeta sconosciuto alla ricerca delle risposte.
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è davvero difficile dover giudicare il nuovo film di Ridley Scott, che torna alle sue origini proponendo il prequel(che poi propriamente non è) di Alien, datato 1979. Se il primo film aveva dalla sua parte l'atmosfera angosciante e una costante sensazione di precarietà e mistero/horror, le chiavi che fecero della pellicola un vero cult di genere, qui il regista alza la posta, non volendo solo spiegare le origini dell'alieno, ma aprire una parentesi di discussione su un tema a lui caro e proprio dell'umanità intera, su cui è costruito il film: da dove viene l'uomo e perchè è stato creato? tali quesiti spingono i protagonisti ad avventurarsi su un pianeta sconosciuto alla ricerca delle risposte.
la prima parte del film contestualizza il tutto, piano, facendoci conoscere i personaggi, ma non troppo, ad essere sinceri, lasciando più spazio alle ambientazioni (Islanda) e l'atmosfera, la vera peculiarità del film dove si vede la mano del regista, con astronavi, corridoi da incubo e strutture aliene. la prima metà prepara, inietta nello spetattore- complice, che sa che succederà qualcosa, suspence per qualcosa che deve arrivare, come la risposta tanto agognata dagli attori, ma che non arriva, non come si vorrebbe, non nell'epicità auspicata. il film procede con situazioni a tratti senza senso (la scienziata che si libera e scappa facendosi l'auto-operazione senza che nessuno la fermi o la noti), personaggi che agiscono senza che si sappia quali motivazioni li spingano, e buchi, buchi e ancora buchi che non vengono riempiti. la morale alla fine è questa: l'uomo può cercare e cercare, ma non arriverà mai a un dunque. in conclusione il film spiega che gli alien sono stati "prodotti" da altri alieni, allora, forse, ci vorrebbe un altro film che spieghi da dove vengono quest'ultimi, e così via. Ma c'è davvero bisogno di tante spiegazioni? forse Scott ha commesso un errore, volendo tornare al suo primo Alien, ha osato troppo e ha calcato la mano, perdendosi in un film senza anima. A volte è meglio lasciare i misteri come sono, come quello di Ripley che atterra sul pianeta sconosciuto dove una misteriosa nave aliena racchiude l'incubo più grande, che non dovrebbe essere rivelato
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uomoragno95
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giovedì 20 settembre 2012
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ridley scott non delude, gran film
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PREMESSA: Critiche esagerate per questo film.
L'eterna ricerca, le domande a cui l'uomo non riesce a dare una risposta concreta, il mistero della fede e le cause che hanno portato alla vita.
Prometheus è questo, questi concetti sono al centro di questa nuova opera di Scott e lui da grande regista riesce a mescolare tutto questo con una suspance e colpi di scena degni di un gran film. Prometheus deve tornare, le risposte devono essere trovate e la domanda è "Quanto puoi spingerti lontano per trovarle? Quanto sei disposto a sacrificare?". Per tutta la durata del film ci sentiamo piccoli, in confronto ai nostri creatori, forse sta proprio qui il punto forte di Prometheus, il regista riesce a far interrogare lo spettatore su quelle domande citate prima e anche se una vera e propria risposta non è data, la soluzione di Scott non delude.
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PREMESSA: Critiche esagerate per questo film.
L'eterna ricerca, le domande a cui l'uomo non riesce a dare una risposta concreta, il mistero della fede e le cause che hanno portato alla vita.
Prometheus è questo, questi concetti sono al centro di questa nuova opera di Scott e lui da grande regista riesce a mescolare tutto questo con una suspance e colpi di scena degni di un gran film. Prometheus deve tornare, le risposte devono essere trovate e la domanda è "Quanto puoi spingerti lontano per trovarle? Quanto sei disposto a sacrificare?". Per tutta la durata del film ci sentiamo piccoli, in confronto ai nostri creatori, forse sta proprio qui il punto forte di Prometheus, il regista riesce a far interrogare lo spettatore su quelle domande citate prima e anche se una vera e propria risposta non è data, la soluzione di Scott non delude. Naturalmente voglio evitare di fare spoiler quindi non ve la dirò ma da bravo appassionato di film di fantascienza non posso che consigliare questo film al pubblico in generale. Nota di merito va stavolta al 3D. Prometheus è infatti secondo me il migliori film in 3D mai girato fin'ora, alcuni effetti pop out davvero da brivido e gli splendidi paesaggi in computer grafica sono pronti a fare la gioia dei vostri occhi. Consigliato? SI! I fan di Ridley corrano a vedere, incuranti delle critiche secondo me esagerate.
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tiamaster
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lunedì 18 giugno 2012
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il grande ritorno alla fantascienza di scott
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Mi trovavo pochi giorni fà a Londra per una breve vacanza,e ho approfittato per vedere in anteprima il film del'anno:Prometheus.Prometheus segna il ritorno alla fantascienza di un maestro del genere: Ridley Scott (autore di MONUMENTI come Blade Runner e Alien,di qui prometheus ne è il prequel).Il film non và assolutamente paragonato ad Alien,perchè oltre a essere un paragone inutile (solo gli ultimi minuti di prometheus ricollegano ad alien),rischia di rovinarvi la visione del film.Prometheus non è un capolavoro ma è un BELLISSIMO,AVVINCENTE ED EPICO FILM.se ci sono dei difetti nella pellicola (e sono pochi) non è colpa di un sempre immenso scott,ma di sceneggiatori non sempre all'altezza,anche se il prodotto finale è EGREGISSIMO.
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Mi trovavo pochi giorni fà a Londra per una breve vacanza,e ho approfittato per vedere in anteprima il film del'anno:Prometheus.Prometheus segna il ritorno alla fantascienza di un maestro del genere: Ridley Scott (autore di MONUMENTI come Blade Runner e Alien,di qui prometheus ne è il prequel).Il film non và assolutamente paragonato ad Alien,perchè oltre a essere un paragone inutile (solo gli ultimi minuti di prometheus ricollegano ad alien),rischia di rovinarvi la visione del film.Prometheus non è un capolavoro ma è un BELLISSIMO,AVVINCENTE ED EPICO FILM.se ci sono dei difetti nella pellicola (e sono pochi) non è colpa di un sempre immenso scott,ma di sceneggiatori non sempre all'altezza,anche se il prodotto finale è EGREGISSIMO.Il cast recita in maniera eccezionale (impossibile non citare Theron,Fassbender e Rapace) che riesce a emozionare e inchiodare lo spettatore alla poltrona.Gli effetti speciali sono di una spettacolarità incredibile,e le scenografie sono la PERFEZIONE.Grandissima la regia di Scott,ancora efficace ed incredibile il modo (volontario!) in cui alcune inquadrature rimandano al' alien originale.Le scene di violenza sono piuttosto intense e quindi sconsiglio la visione ai deboli di cuore (alcune scene vi rimarranno impresse per molto tempo).Il film è ricco di idee e scene geniali,visionarie ed emozionanti.Film claustrofobico dal ritmo incalzante ed adrenalinico,sostenuto da un 3D senza precedenti,che esalta gli effetti speciali in modo incredibile.Un sacco di "cose" usciranno dallo schermo.Il sequel è inevitabile,ma già lo attendo.Ben tornato Scott.
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(di mantaor)
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rescart
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martedì 18 settembre 2012
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l’intelligenza non è il risultato dell’evoluzione
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Il punto debole dell’evoluzionismo è il passaggio dalla scimmia all’uomo e negare questa evidenza significa negare la differenza sostanziale che c’è tra un uomo e un animale, con tutte le distorsioni del caso quali ad esempio considerare l’omicidio meno grave di una dieta a base di carne. Ma se
fosse vero che si deve all’esperimento fatto su se stesso da un anonimo “ingegnere” alieno il fatto che 35.000 anni fa il primo gene umano trovò spazio nel nostro pianeta, le cose cambiano e l’evoluzionismo diventa una teoria magari ridimensionata, ma certamente accettabile anche per quanto riguarda le sue logiche conseguenze morali.
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Il punto debole dell’evoluzionismo è il passaggio dalla scimmia all’uomo e negare questa evidenza significa negare la differenza sostanziale che c’è tra un uomo e un animale, con tutte le distorsioni del caso quali ad esempio considerare l’omicidio meno grave di una dieta a base di carne. Ma se
fosse vero che si deve all’esperimento fatto su se stesso da un anonimo “ingegnere” alieno il fatto che 35.000 anni fa il primo gene umano trovò spazio nel nostro pianeta, le cose cambiano e l’evoluzionismo diventa una teoria magari ridimensionata, ma certamente accettabile anche per quanto riguarda le sue logiche conseguenze morali. Prima di effettuare l’esperimento l’ingegnere alieno volle lasciare una traccia del suo passaggio aggiungendo ai graffiti dei Neanderthal il suo. Da quel graffito tre secoli dopo la rivoluzione francese alcuni scienziati risalgono al gruppo di pianeti da cui proveniva l’ingegnere alieno, pensando che si tratti del suo pianeta di origine. La scoperta porterà un anziano magnate ormai al termine della sua esistenza, a finanziare una spedizione al fine di entrare in contato con coloro che hanno dato inizio alla razza umana. Perché 35.000 anni fa una figura apparentemente umana come quella disegnata nel graffito non era ancora possibile. Da circa duemila anni però quel gruppo di pianeti non è più abitato, se non da esseri mostruosi e da un ingegnere sopravvissuto alla catastrofe causata dai suoi simili, che avendo perso ogni contatto con la terra hanno pensato bene di usarla come discarica per gli esseri mostruosi che hanno creato. In definitiva questo film salva capra e cavolo, evoluzionismo e morale, la scienziata sopravvissuta e la testa del robot che parla anche se staccata del resto del suo corpo similpelle.
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giorpost
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martedì 15 gennaio 2013
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questa è fantascienza. questo è ridley scott
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Scozia, anno 2089. I ricercatori Elizabeth Shaw e Charlie Holloway trovano all’ interno di una grotta un affresco risalente ad alcuni millenni prima raffigurante un umanoide di statura elevata che indica una costellazione. Collegano tale scoperta ad altre simili rinvenute in varie parti del globo in siti archeologici di civiltà diverse ed interpretano il dipinto come “invito” di una ipotetica specie aliena (da essi chiamata “gli ingegneri”) che, secondo loro, avrebbe creato la razza umana.
Quattro anni più tardi il vascello “Prometheus” è in dirittura d’ arrivo presso il sistema solare (simile al nostro) nel quale dovrebbe trovarsi il pianeta indicato sulla mappa e sul quale dovrebbero celarsi le risposte più importanti che l’ uomo abbia mai ottenuto.
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Scozia, anno 2089. I ricercatori Elizabeth Shaw e Charlie Holloway trovano all’ interno di una grotta un affresco risalente ad alcuni millenni prima raffigurante un umanoide di statura elevata che indica una costellazione. Collegano tale scoperta ad altre simili rinvenute in varie parti del globo in siti archeologici di civiltà diverse ed interpretano il dipinto come “invito” di una ipotetica specie aliena (da essi chiamata “gli ingegneri”) che, secondo loro, avrebbe creato la razza umana.
Quattro anni più tardi il vascello “Prometheus” è in dirittura d’ arrivo presso il sistema solare (simile al nostro) nel quale dovrebbe trovarsi il pianeta indicato sulla mappa e sul quale dovrebbero celarsi le risposte più importanti che l’ uomo abbia mai ottenuto. Il corpo celeste è chiamatoLV-223 ed è in realtà un satellite del gigante LV-426. Poco prima dell’ arrivo nella sua atmosfera, il replicante David (interpretato magistralmente da Michael Fassbender) dapprima si rifà il look, poi dà inizio elle procedure di risveglio dall’ ibernazione dei 17 membri dell’ equipaggio dell’ astronave, composto da molteplici figure professionali tra le quali spiccano il capitano Janek con 2 coadiuvi, i 2 ricercatori e Meredith Vickers, ovvero il capo spedizione nonché comandante in pectore per conto della Weyland Corporationche ha finanziato la missione. L’ atterraggio (se passa il termine visto che non si tratta della Terra) è abbastanza agevole, l’ ambiente che il team si trova dinnanzi è desertico e dispersivo ma al contempo fascinoso. Vengono attratti da una struttura apparentemente naturale composta da caverne e cunicoli lunghissimi ove si recano attraverso dei moduli simili ai rover. Al suo interno ne ricavano subito una parziale mappatura con l’ ausilio di uno speciale sensore ad infrarossi volante e, con un dispositivo che sfrutta le onde elettromagnetiche ed il calore organico, riescono a riformulare immagini olografiche che gli consentono di visionare una scena capitata chissà quanto tempo prima: figure umanoidi in fuga da qualcosa. La scoperta è già di per se straordinaria in quanto confermerebbe l’ esistenza degli “ingegneri”, ma il gruppo prosegue le ricerche e si imbatte su un loro cadavere decapitato da una porta. Questa dà accesso ad una stanza ove si trova un enorme monolite raffigurante un volto umano, mentre alla sua base sono presenti centinaia di involucri di pietra. Il plot comincia ora a prendere una piega fanta-horror, allorquando si evince che innanzitutto David ha qualche oscuro disegno, che il magnate Peter Wayland (che si pensava morto) si è imbarcato anch’ egli sulla Prometheus, che gli involucri contengono un liquido organico che ben presto si tramuta in esseri simili a serpenti e, soprattutto, si verificano i primi attacchi a 2 membri dell’ equipaggio. Uno viene brutalmente ucciso, l’ altro resta deformato ed impazzisce. Come non bastasse, David fa ingerire il liquido a Holloway sapendo benissimo che avrebbe avuto rapporti sessuali con la Shaw, fatto che puntualmente avviene facendo restare quest’ ultima incinta di un essere simile a quelli usciti dagli involucri, nonostante la sua sterilità, mentre Holloway (ormai infetto) si fa uccidere. Elisabeth a questo punto (strepitosa e convincente Noomi Rapace), scappa da David ed entra nel modulo chirurgico della Vickers, dove programma un parto cesareo meccanizzato: scena incredibile. Gli eventi si susseguono veloci, tra gli altri David scopre, all’ interno della struttura, una stanza di comando dove si trova un umanoide ibernato e dove riesce ad attivare una mappa tridimensionale dalla quale evince che “gli ingegneri” erano diretti sulla Terra. Nel frattempo, la Shaw chiude l’ essere uscito dal suo grembo nella camera di Vickers (una Theron in secondo piano, deludente) ed il capitano Janek (Idris Elba, regolare) ultimando la mappatura scopre che la struttura altro non è che un’ immensa astronave semicircolare. Frattanto Wayland (accompagnato dalla Shaw e David) va ad incontrare l’ umanoide superstite il quale, con sorpresa per lo spettatore, cerca di ammazzare tutti. Sopravvive Elisabeth, mentre David, decapitato, continua a funzionare. Le ultime sequenze sono concitate ma piene di forza emotiva e suspance ove verrà presa una decisione inaspettata: capita la reale intenzione dei “nostri creatori” , i quali stavano cercando di tornare da noi millenni dopo averci creato, per distruggerci, salvo aver involontariamente creato un’ altra specie assassina da quel liquido organico che doveva essere un agente di distruzione di massa destinato a noi, il capitano decide di lanciarsi con la Prometheus sull’ astronave aliena che nel frattempo si era riattivata ed aveva preso il largo,in una missione suicida decisa per salvare l’ umanità. L’ intento riesce e nel rocambolesco finale tra gli umani si salva solo Elizabeth che, guidata dalla testa di David, riesce a far scontrare l’ alieno appena nato con il superstite degli ingegneri in un duello di forza; inoltre il cyborg creato da Wayland riesce anche a far partire un’ altra astronave (il pianeta ne è pieno) ma non per far rientro a casa, bensì (su volere della Shaw), per fare rotta verso il pianeta d’ origine degli ingegneri, per capire il motivo della loro decisione di distruggerci. Epilogo: la massa informe nata dalla Shaw insemina l’ alieno umanoide, dando vita al mitico Xenomorfo di Alien.
Ridley Scott torna al genere che l’ ha reso famoso, a 30 anni dal capolavoro Blade Runner, riallacciandosi alla saga di Alien raccontandoci come è nata la spaventosa creatura, ideata all’ epoca da Hans Ruedi Giger. Agli scettici e detrattori del regista inglese sicuramente non saranno piaciuti alcuni aspetti di quest’ opera, come l’ eccessiva iperattività nello sviluppo della trama, della mancanza di momenti riflessivi in stile 2001: Odissea nello spazio che si erano visti nel primo Alien, e magari della scarsa vena di Charlize Theron (premio Oscar in Monster) oppure ancora della scelta di virare sul filone mistero-ad-ogni-costo derivante dallo sceneggiatore Damon Lindelof, ma chi Vi scrive non ama criticare a prescindere e preferisce guardare alle tante finezze narrative della pellicola, oltre che allo straordinario impatto visivo. Prometheus (USA, 2012) è un film di fantascienza con tutte le lettere scritte in maiuscolo; belle le immagini, bello il design dell’ astronave (che riprende quello della Nostromo del primo capitolo), fantastiche le ambientazioni sia nelle sequenze iniziali sia quelle relative al pianeta alieno: dal punto di vista visionario Ridley non ha nulla da invidiare a nessuno ancora oggi. Sotto l’ aspetto meramente recitativo, c’è da sottolineare la prova atletica ed energica di Noomi Rapace, perfetta nel prendere il testimone di Sigourney Weaver, della quale ne ricrea le medesime caratteristiche fisiche. La “svedesina” atipica prende molto sul serio il ruolo affidatole tanto da entrare in simbiosi perfetta con il volere del regista, sempre esigente sulla figura femminile robusta e glaciale (in questo caso il ruolo è sdoppiato e diviso tra la robusta e tenace Rapace versus la glaciale Theron). Bene anche Fassbender, strepitoso nell’ impersonare un replicante perfetto dalle caratteristiche visceralmente umane, vedesi la sua attitudine alla vanità ed alla cura personale, una interpretazione degna di Roy Batty, alias Rutger Hauer. Il resto del cast fa da comprimario con una pecca concernente il trucco di Guy Perace (inspiegabile, bastava prendere un Max Von Sydow qualsiasi, ce ne sono tanti) ma con una scelta di costumi azzeccata e con la CGI non troppo invadente. Il film non raggiunge i crismi del capolavoro, ma resta un’ opera affascinante e visionaria dalle tematiche profonde ed attualissime, con la quale Scott non disdegna dei richiami non solo al suo passato ma anche a pellicole di genere come, ad esempio, Pandorum.
Sia chiaro, Blade Runner resta inimitabile ed irraggiungibile, ma basterebbe smetterla con questa inutile ossessione di guardare al passato e rapportare ogni novità alle opere di un tempo. Va bene confrontare, vanno benissimo i richiami e le citazioni, ma giudichiamo Prometheus per quello che è: un gran film che onestamente rivedrei volentieri.
Voto: 7.5
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vespertili
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mercoledì 16 gennaio 2013
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che gli dèi riportino il fuoco nelle nostre mani.
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Allora.
Allora.
Mettiamo le mani avanti, perché quando qualcuno ha l'ardire, la voglia, il desiderio, di porsi delle domande, viene quasi sempre linciato.
Camminiamo in punta di piedi all'interno del cervello bigotto e ristretto.
Sì, è l'unico modo, perché quando vai da una persona, che è CONVINTA di qualcosa, e cerchi di spiegare a quella persona che FORSE esiste un'altra versione dei fatti, sarà un miracolo se non riceverai un calcio nel posteriore.
Siamo nel 2012 (2013 ormai) e sempre più persone parlano di alieni, di coscienza galattica, spiritualità collettiva, personalità multiple, viaggi interstellari.
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Allora.
Allora.
Mettiamo le mani avanti, perché quando qualcuno ha l'ardire, la voglia, il desiderio, di porsi delle domande, viene quasi sempre linciato.
Camminiamo in punta di piedi all'interno del cervello bigotto e ristretto.
Sì, è l'unico modo, perché quando vai da una persona, che è CONVINTA di qualcosa, e cerchi di spiegare a quella persona che FORSE esiste un'altra versione dei fatti, sarà un miracolo se non riceverai un calcio nel posteriore.
Siamo nel 2012 (2013 ormai) e sempre più persone parlano di alieni, di coscienza galattica, spiritualità collettiva, personalità multiple, viaggi interstellari.
Cosa succede in Prometheus?
Cosa vuole dirci Ridley, con Prometheus?
Nel film Prometheus succede ciò:
una coppia di studiosi (presunti archeologi, storiografi, paleontologi) fanno una scoperta sensazionale.
Dei reperti preistorici mostrano, a distanza di chilometri e di secoli, la medesima configurazione stellare.
Ovvero, queste civiltà conoscevano l'esatta ubicazione di un sistema solare, senza averne né gli strumenti né quindi le capacità fisiche per scoprirlo.
Cosa ci rimane da pensare?
Che queste antiche civiltà fossero effettivamente in contatto con... con questo sistema solare. Ma come? Direi... grazie ai suoi abitanti.
Divinità.
Cos'è una divinità?
Una divinità è un'essere superiore a noi.
Una divinità è un essere in grado di fare qualcosa che noi non possiamo o non sappiamo fare.
Una divinità è un essere a cui dobbiamo tutto, persino la nostra stessa esistenza.
Prometheus ci dice che........ che Dio è un alieno.
Però Prometheus ci dice anche un'altra cosa. Se Dio è un alieno... chi ha creato Dio?
Signori, basta.
Basta fare i chierichetti dal sedere stretto.
Qui non si sta attaccando né la chiesa né tantomeno Gesù, santo cielo.
Qui si sta cercando di affrontare l'argomento più importante della vita, ovvero L'ESISTENZA del tutto.
Prometheus NON è un film per la massa.
Prometheus NON piacerà a molti.
Anzi, probabilmente Prometheus verrà ricordato come uno dei peggiori film di Scott.
Perché?
Perché l'essere umano medio non vuole sentirsi dire che Dio è un alieno.
L'essere umano medio morirebbe per difendere Dio.
Peccato che sono gli stessi umani che picchiano i figli, che spettegolano il vicino, che invidiano, che insultano, che odiano.
Siamo tutti bravi a difendere Dio, ma nessuno che difenda il prossimo.
Smettiamola di fare i fanatici religiosi, ed apriamo la mente.
La MENTE!
Andate su google e cercate David Icke ed Alex Collier, e fatevi una cultura.
La vita è una sola, altre certezze non ne abbiamo. Allora perché non vivere questa vita al massimo, ponendoci più domande possibili e cercando più risposte possibili?
Vi dico solo una cosa.
Non fermatevi mai all'apparenza.
Andate sempre oltre.
Pretendete di andare oltre.
Pretendete di sapere.
Pretendete di capire.
E giorni felici a tutti voi.
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m.fumba
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sabato 15 settembre 2012
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massima delusione
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Prometheus e' uno di quei film che vorresti restasse nella tua raccolta di film preferiti tanta e' l'attesa per vederlo... Dopo aver visto tutta la saga di alien e la capacita' del regista non puo che risultare un successo questo film per cui andiamo sul sicuro a vederlo!
Ma dopo averlo visto posso dire che sono veramente deluso perche se alien e' stato costruito con una forte trama ed effetti speciali limitati (ma straordinari visto che e' del '79) prometheus e' solo effetto speciale e non c'e' fantascienza ma a tratti e' addirittura comico.
1) charlize theron e' inutile in questo film...pensavo fosse come la ripley di alien (forte e sempre pronta) mentre invece risulta antipatica e senza senso.
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Prometheus e' uno di quei film che vorresti restasse nella tua raccolta di film preferiti tanta e' l'attesa per vederlo... Dopo aver visto tutta la saga di alien e la capacita' del regista non puo che risultare un successo questo film per cui andiamo sul sicuro a vederlo!
Ma dopo averlo visto posso dire che sono veramente deluso perche se alien e' stato costruito con una forte trama ed effetti speciali limitati (ma straordinari visto che e' del '79) prometheus e' solo effetto speciale e non c'e' fantascienza ma a tratti e' addirittura comico.
1) charlize theron e' inutile in questo film...pensavo fosse come la ripley di alien (forte e sempre pronta) mentre invece risulta antipatica e senza senso...poi, non dico niente per non rovinare il film ad altri a cuinpuo al contrariomdi me piacere ma ci sono molte cose attorno a questo personaggio che non quadrano...
2) la storiame' confusa e non vengono portati avanti i veri temi del film che resta quindi insapore e qui ci sarebbero da spiegare mille cose ma non si puo altrimenti si rovinerebbe il film a chi non l'ha visto ma sononcerto che la maggior parte di voi che leggera' il mio commento dopomaverlo visto non potra' che essere d'accordo con me sul dire che prometheus e' delusione e che non entrera' mai nella mia bacheca.
Potevi essere il film dei film visto il successo di alien invece sarebbe stato meglio che tu non fossi mai realizzatomperche in questo modo hai rovinato il collante con la saga di alien a cui noi tutti siamo appassionati.
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mickey97
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lunedì 17 settembre 2012
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un capolavoro mancato e una grande delusione
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Molti di voi sono rimasti delusi nel vedere Prometheus, in quanto il prequel della saga di Alien e a dirla tutta la delusione ci sta in piena regola. Premetto di non aver visto la saga di Alien che voi pronunciate bellissima, quindi non mi resta altro che giudicare un film che rappresenta le fondamenta ossia l'inizio della saga diretta dal regista Ridley Scott, proprio colui che vi ha tirato un brutto scherzo, colui che vi ha compiaciuti e poi delusi. Il nome non è una garanzia, persino i più grandi registi possono sbagliare e probabilmente nessuno si aspettava un errore di questa identità, vale a dire un errore che non vi immaginavate nei vostri sogni più lontani.
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Molti di voi sono rimasti delusi nel vedere Prometheus, in quanto il prequel della saga di Alien e a dirla tutta la delusione ci sta in piena regola. Premetto di non aver visto la saga di Alien che voi pronunciate bellissima, quindi non mi resta altro che giudicare un film che rappresenta le fondamenta ossia l'inizio della saga diretta dal regista Ridley Scott, proprio colui che vi ha tirato un brutto scherzo, colui che vi ha compiaciuti e poi delusi. Il nome non è una garanzia, persino i più grandi registi possono sbagliare e probabilmente nessuno si aspettava un errore di questa identità, vale a dire un errore che non vi immaginavate nei vostri sogni più lontani. Anch'io sono rimasto deluso da un regista, non sarete d'accordo ma costui è Cristopher Nolan che ha fallito nell'ultimo capitolo del cavaliere oscuro perdendo così la stoffa di cui era fatto che ci ha dimostrato negli scorsi due capitoli. Per quanto riguarda l'obrobrio ( Prometheus) diretto da Scott c'è da dire che il film delude sin dall'inizio con la prima scena che personalmente non ho capito e la reputo inutile e superficiale ai fini della storia e se qualcuno voglia dare qualche delucidzione a riguardo, forse potrò comprenderne il significato. Comunque il problema principale di questo film è il trattamento che è stato preserbato a queglii elementi che potevano dare vita a un capolavoro. I pretesti c'eno tutti per innalzare un gran film eppure Scott nonostante la storia promettente, è riuscito ugualmente a deludere trasformando l film in un'offesa nei confronti della scienza e specialmente nei confronti della religione, dal momento che si mette in dubbio lesistenza di Dio. Ora io mi chiedo: Come può un essere umano inventare un essere umano? Come può creare l'uomo, per poi volerlo uccidere? L'uomo inventa le macchine e poi sono queste a ribellarsi al loro creatore non inventa l'uomo e di certo questo non può ribellarsi a un altro uomo, solo le macchine si ribellano in quanto stanche di ricevere ordini cosa che tra l'atro vediamo nei film perchè la finzione sino a questo punto la ammira, ma la trovata di Scott non è da ammirare ma da dispezzare. Secondo me a nostro signore gli si è infranto il cuore a vedere questa idiozia. Quindi da vero credente non posso accettare questo film, quindi per me è da scartare e da bocciare in pieno non solo per questo motivo, ma anche per come sono stati trattati gli attori del tutto superficiali, per la sceneggiatura scadente e per la gave noncuranza alla storia che presenta lacune impressionanti e ti lascia in sospeso, lasciandoti amaramente deluso. Chi si poteva immaginare un prequel così? Di certo nessuno.
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dockk
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domenica 16 settembre 2012
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la fantascienza sublime di un maestro
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Il Maestro è tornato. E' tornato nella maniera più difficile poiché il genere ed il tema scelti lo hanno costretto a confrontarsi con colossi della cinematografia mondiale. I suoi colossi della fantascienza. E l'attesa era notevole, tanto che nella sala cinematografica dove ho gustato il film, ho incrociato soprattutto occhi e volti di chi nel 1979 doveva avere dai 20 ai 30 anni. E' tornato in grandissimo stile, con lo stile che da sempre lo distingue da qualunque altro film maker.
L'obiettivo di prequel è centrato riuscendo a fine film a riportare impeccabilmente lo spettatore al 1979, nella grotta dell'astronave. Ha voluto però creare una netta differenza con Alien, giustissima, che desse dignità ed autonomia al suo Prometheus: il tocco di spiritualità, misticismo, fede o come vogliamo chiamarlo, in grado di legare inconsciamente lo spettatore allo schermo nel tentativo di vedere risolti i suoi dubbi ancestrali.
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Il Maestro è tornato. E' tornato nella maniera più difficile poiché il genere ed il tema scelti lo hanno costretto a confrontarsi con colossi della cinematografia mondiale. I suoi colossi della fantascienza. E l'attesa era notevole, tanto che nella sala cinematografica dove ho gustato il film, ho incrociato soprattutto occhi e volti di chi nel 1979 doveva avere dai 20 ai 30 anni. E' tornato in grandissimo stile, con lo stile che da sempre lo distingue da qualunque altro film maker.
L'obiettivo di prequel è centrato riuscendo a fine film a riportare impeccabilmente lo spettatore al 1979, nella grotta dell'astronave. Ha voluto però creare una netta differenza con Alien, giustissima, che desse dignità ed autonomia al suo Prometheus: il tocco di spiritualità, misticismo, fede o come vogliamo chiamarlo, in grado di legare inconsciamente lo spettatore allo schermo nel tentativo di vedere risolti i suoi dubbi ancestrali. Proprio questo aspetto rende il film non una fantascienza horror come Alien, ma una fantascienza ragionata, raffinata su cui riflettere e prendere spunti. La grandezza del film sta proprio in questa spinta verso pensieri sublimi. E, forse posso sbagliarmi, solo pochissimi altri film di fantascienza hanno tentato di raggiungere un tale obiettivo (mi riferisco a 2001).
Certo è difficile trattare nella maniera più corretta ed esaustiva tali argomenti e nessuno potrà dirsi mai soddisfatto in pieno da quanto proposto. Poiché il film si carica di soggettività oltre che della semplice oggettività del raccontato di cui si caratterizzano la maggior parte dei film di fantascienza.
Difficile fare un capolavoro da tali sontuosi presupposti, ma il grande Ridley Scott vi si è avvicinato molto...e forse potrebbe esservi qualcos'altro da dire, visto il finale. Grandissimo lavoro, non perdetelo.
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(di lamas)
[ - ] ....
[+] grandissmi lavoro??????!!!!!! che film hai visto??
(di stavanger)
[ - ] grandissmi lavoro??????!!!!!! che film hai visto??
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