carlo vecchiarelli
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sabato 19 gennaio 2013
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il falò delle banalità
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California, Laguna Beachtra surfisti, hippy, marines, trafficanti di marijuana e polizia. Un “Blow” tarantinato dalla regia di O.Stone, interpreti - non protagonisti - del calibro di J.Travolta e B.Del Toro e il divieto ai minori di 14 anni. Ora provate a immaginare che tutti questi elementi vadano mischiati nel peggior modo possibile. Per quanto vi sforziate... non avrete mai una visione altrettanto irritante e stereotipata di quella che offre “Le belve”.
Il triangolo amoroso per niente conturbante, che lega Ophelia, Ben e Chon, è libero e puro come il traffico di marijuana che hanno messo in piedi. Una materia prima troppo superiore agli standard per non poter far gola a chi nel narcotraffico americano detta legge: il cartello messicano, in mano a una spietata quanto improbabile S.
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California, Laguna Beachtra surfisti, hippy, marines, trafficanti di marijuana e polizia. Un “Blow” tarantinato dalla regia di O.Stone, interpreti - non protagonisti - del calibro di J.Travolta e B.Del Toro e il divieto ai minori di 14 anni. Ora provate a immaginare che tutti questi elementi vadano mischiati nel peggior modo possibile. Per quanto vi sforziate... non avrete mai una visione altrettanto irritante e stereotipata di quella che offre “Le belve”.
Il triangolo amoroso per niente conturbante, che lega Ophelia, Ben e Chon, è libero e puro come il traffico di marijuana che hanno messo in piedi. Una materia prima troppo superiore agli standard per non poter far gola a chi nel narcotraffico americano detta legge: il cartello messicano, in mano a una spietata quanto improbabile S.Hayek. Il best seller di Don Winslow è un magma ribollente di personaggi, intrighi e violenza che ben si sposerebbe all’eccesso che aveva scintillato in “Natural born killers” - e questo aveva portato in molti a nutrire aspettative - se non fosse che qui Stone ce lo ripropone davvero in troppe salse, sfocando dal pulp al kitsch a livello scenografico, recitativo, fino ad estemporanee alterazioni di colore, per una totale perdita di coerenza ed equilibrio. Ma come se ciò non bastasse, quello che più salta agli occhi è la banalità con cui viene affrontata la caratterizzazione dei protagonisti, un frullato di stereotipi ai limiti della macchietta, come nei peggiori b-movie anni ‘80. Non è un caso che gli unici a non uscirne con le ossa rotte, pur dovendosi districare in situazioni al limite del grottesco, rimangano Travolta e Del Toro e le loro interpretazioni sopra le righe, in perfetto stile Tarantino. E a chi sbuffa nel sentire quest’ultimo perennemente chiamato in causa, basti la risposta a chi gli chiedeva il motivo per cui, in 20 anni di carriera, avesse girato solo 8 film: “La mia opera è ciò che mi sta più a cuore, è la mia testimonianza artistica. Perciò è fondamentale mantenere un determinato standard, basterebbe un film scadente per degradare il livello medio e penalizzarne altri tre”. Lezioni di stile.
Tornando a Stone, visti i trascorsi, si vorrebbe concludere con una battuta salace, ma purtroppo le delizie non sono ancora terminate. Giunti ormai a sperare in una conclusione risolutrice, tale da interrompere l’agonia per vie indolori, ecco imbatterci in uno dei più grotteschi finali che Hollywood abbia mai ipotizzato di proporre ad uno spettatore sobrio. Svelarlo no, almeno una sorpresa a chi a avrà così tanto ardire da sfiorare il masochismo. Per gli intrepidi, in bocca... alle belve.
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vittorio alrik
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giovedì 17 gennaio 2013
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ommioddio
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no insomma, ommioddio. E siate seri. Un film da 3 stelle è un buon film:esistono ottimi film da 3 stelle. 4 stelle sono i film d'essai perloppiù. 5 sono i capolavori intersoggettivamente riconosciuti. Le stelle che vengono lasciate dai precedenti commenti sono veramente esagerate. Cosa ci vuole dire questo film? Io non voglio nemmeno rispondere alla domanda, non mi sforzo...
Però per puro masochismo qualcosa la dico. Iniziamo dai personaggi.
Il rasta: ommioddio è rasta(non ortodosso) si fa gli spinelli ma può anche studiare economia ed essere un esperto del campo!wow è proprio come noi ragazzi(o come vorremmo essere)
Il militare: ommioddio è un cattivo ma anche un po' buono, non mi dire!
La Lei:ommioddio è proprio una donna moderna sulla falsariga dell'uomo classico hollywoodiano, che si fa le donne che vuole e vive nei triangoli(anzi pure meglio lei è profondamente innamorata)
E poi dai si sparano, sangue, cervella sparse, urla, torture però anche amore e canne.
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no insomma, ommioddio. E siate seri. Un film da 3 stelle è un buon film:esistono ottimi film da 3 stelle. 4 stelle sono i film d'essai perloppiù. 5 sono i capolavori intersoggettivamente riconosciuti. Le stelle che vengono lasciate dai precedenti commenti sono veramente esagerate. Cosa ci vuole dire questo film? Io non voglio nemmeno rispondere alla domanda, non mi sforzo...
Però per puro masochismo qualcosa la dico. Iniziamo dai personaggi.
Il rasta: ommioddio è rasta(non ortodosso) si fa gli spinelli ma può anche studiare economia ed essere un esperto del campo!wow è proprio come noi ragazzi(o come vorremmo essere)
Il militare: ommioddio è un cattivo ma anche un po' buono, non mi dire!
La Lei:ommioddio è proprio una donna moderna sulla falsariga dell'uomo classico hollywoodiano, che si fa le donne che vuole e vive nei triangoli(anzi pure meglio lei è profondamente innamorata)
E poi dai si sparano, sangue, cervella sparse, urla, torture però anche amore e canne....non so cosa dire...QUESTO FILM è PROPRIO VICINO A NOI GIOVANI!
E il finale ?? Il rumorino del rewind? Eddai Oliviero, hai realizzato platoon, per non citarne altri, e mi scadi in queste banalità?
(fra l'altro un finale più ridicolo dell'altro)
E quanto è d'essai il bianco e nero.
Non ti meriti neanche 2 stelle, e questo non perchè non usi bene dolly, steady o ilchètipareattè, ma perchè hai un nome da rispettare.
Se leggi, ti prego non lo guardare, fallo per te.
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mirko77
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mercoledì 16 gennaio 2013
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inconsistente
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Oliver Stone, dopo 'Ogni maledetta domenica', non azzecca più un colpo. 'Le belve' manca dello spessore narrativo di altri film del genere, come 'Traffic', 'Non è un paese per vecchi' o dei lavori di Tarantino.
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dave69
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sabato 15 dicembre 2012
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un oliver stone un po' sotto tono ...
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A partire dai tre giovani protagonisti, tutto (o quasi) è altamente improbabile in questo modesto action-movie diretto dall'altalenante e controverso Oliver Stone, regista - haimè - le cui opere migliori ("Wall Street", "Talk Radio", "JFK") sono ormai sempre più lontane nel tempo. Consigliato soprattutto a chi vuol passare una serata davanti alla tv senza impegnarsi troppo: inverosimiglianze a parte, il film è comunque dotato di un buon ritmo e qualche discreta scena d'azione. ^_^
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ultimoboyscout
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sabato 15 dicembre 2012
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chi sono le vere belve?
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La storia è ambientata nel sude della California, a Laguna Beach, e vede due diversissimi amici, Ben pacifista fricchettone e Chon ex soldato, dividersi tutto, dal commercio di una specialissima alla fidanzata O, che starebbe per Ophelia (il suo nome) ma anche per orgasmo (la sua specialità). Don Winslow (attenzione a questo nome, si dice sia il nuovo Ellroy!) è un ex detective della Polizia ed è anche l'autore del romanzo da cui è tratto il film di cui è anche sceneggiatore: è un mix di generi, droga si, ma anche e soprattutto noir, thriller, western sullo sfondo di una fortissima love story. Più che gli attori la vera star è Oliver Stone (convintissimo paladino della liberalizzazione delle droghe) che rimanda, a livello estetico e di contenuti, ad "Assassini nati" anche se con saturazioni differenti ed alterazioni di colore.
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La storia è ambientata nel sude della California, a Laguna Beach, e vede due diversissimi amici, Ben pacifista fricchettone e Chon ex soldato, dividersi tutto, dal commercio di una specialissima alla fidanzata O, che starebbe per Ophelia (il suo nome) ma anche per orgasmo (la sua specialità). Don Winslow (attenzione a questo nome, si dice sia il nuovo Ellroy!) è un ex detective della Polizia ed è anche l'autore del romanzo da cui è tratto il film di cui è anche sceneggiatore: è un mix di generi, droga si, ma anche e soprattutto noir, thriller, western sullo sfondo di una fortissima love story. Più che gli attori la vera star è Oliver Stone (convintissimo paladino della liberalizzazione delle droghe) che rimanda, a livello estetico e di contenuti, ad "Assassini nati" anche se con saturazioni differenti ed alterazioni di colore. Ma questo non è il suo solito film, oltre ad una storia fresca e attuale, qui troviamo veramente di tutto, dal pulp all'esotico, dalla violenza estrema all'amore materno, dalla fratellanza all'espiazione, dalla corruzione all'utopia. E i due protagonisti sono Stone in epoche diverse: Chon è il regista che fu veterano in Vietnam, Ben è il regista buddista e pacifista oggi. Il film, dal ritmo serrato e senza tempi morti, è il migliore fra quelli di Stone degli ultimi anni ma non il migliore in senso assoluto, è solido e concreto, ricco di dialoghi ficcanti e di una buonissima scrittura dei personaggi. Si eleva l'interpretazione di DelToro, bravissimo nell'impersonare il sadico Lado mentre non convincono Johnson e Kitsch, forse non del tutto maturi, il voice over di O, qualche scena esteticamente troppo ricercata e il doppio finale che in parte rovina la storia. Il risultato è comunque notevole.
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(di kondor17)
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dave69
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giovedì 13 dicembre 2012
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poco verosimile l'ultima fatica di oliver stone
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A partire dai tre giovani protagonisti, tutto (o quasi) è altamente improbabile in questo modesto action-movie diretto dall'altalenante e controverso Oliver Stone, regista - haimè - le cui opere migliori ("Wall Street", "Talk Radio", "JFK")
sono ormai sempre più lontane nel tempo. Consigliato soprattutto a chi vuol passare una serata davanti alla tv senza impegnarsi troppo: inverosimiglianze a parte, il film è comunque dotato di un buon ritmo e qualche discreta scena d'azione. ^_^
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liulai
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mercoledì 21 novembre 2012
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delundente....
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...ho dato 3 stelle solo perchè la fotografia e la scenografia meritavano...ma per la storia...deludente ( come da titolo), sono andata a vedere "Le belve" convinta dal trailer e dagli attori (che comunque sono bravi...Benicio Del Toro in particolare)però ecco.....il film un senso logico vero e proprio nn ce l'ha...nel senso che il regista ha fatto un mix di "vari generi cinematografici" senza seguirne uno e questo non porta lo spettatore ad aspettare la fine nè ad appassionarsi alla pellicola.
La storia è semplice....2 ragazzi che vivono in California amici da sempre, soci in affari (traffico locale di erba), che condivono tutto (anche l'amore per la stessa donna) completamente diversi l'uno dall'altro (uno ha fatto la guerra in iraq e l'altro con i soldi che guadagnano nel traffico di erba va in Africa e li spende per aprire i pozzi e far sorridere i bambini!!!)si ritrovano a dover affrontare i trafficanti messicani, perchè rifiutano una collaborazione con loro, e per questo gli viene sotratta l'unica cosa a cui tengono veramente, la loro Donna.
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...ho dato 3 stelle solo perchè la fotografia e la scenografia meritavano...ma per la storia...deludente ( come da titolo), sono andata a vedere "Le belve" convinta dal trailer e dagli attori (che comunque sono bravi...Benicio Del Toro in particolare)però ecco.....il film un senso logico vero e proprio nn ce l'ha...nel senso che il regista ha fatto un mix di "vari generi cinematografici" senza seguirne uno e questo non porta lo spettatore ad aspettare la fine nè ad appassionarsi alla pellicola.
La storia è semplice....2 ragazzi che vivono in California amici da sempre, soci in affari (traffico locale di erba), che condivono tutto (anche l'amore per la stessa donna) completamente diversi l'uno dall'altro (uno ha fatto la guerra in iraq e l'altro con i soldi che guadagnano nel traffico di erba va in Africa e li spende per aprire i pozzi e far sorridere i bambini!!!)si ritrovano a dover affrontare i trafficanti messicani, perchè rifiutano una collaborazione con loro, e per questo gli viene sotratta l'unica cosa a cui tengono veramente, la loro Donna...e quindi grazie ad un gruppo di persone esperte di informatica, di conti bancari ma sopratutto all'aiuto di un federale (Jhon Travolta) alla fine riescono a riunirsi tutti e tre...
L'idea di fondo c'è, i personaggi pure, e nonostante mi abbia deluso consiglierei comunque di andarlo a vedere...ma così, senza aspettarsi troppo.
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jormi
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mercoledì 21 novembre 2012
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tempo e foglie vogliono la capra e co.
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il mio personaggio preferito è colui che beffa lo spettatore ignaro, pur di non rallentare la corsa. E mentre io resto qui con l'acquolina in bocca uso "Insomina" di Faithless, il mio Paul dagli effetti speciali nel mondo di Nina.. immagino una corsa, rischioso del mezzo e del fine dove potrebbe portarmi: fuori dalle regole e dall'anarchia più totale. Qualcuno potrebbe nascondersi la bamba e cagarsi addosso, altri sperano di lucrarci e spartirsi la parte migliore ed io vorrei semplicemente godermi anche il viaggio di ritorno. Metti il caso sparisse uno dei tre personaggi chiave come fosse un'idea il fatto stesso che il fine per farsi una vita dipendesse anche dalle regole del gioco.
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il mio personaggio preferito è colui che beffa lo spettatore ignaro, pur di non rallentare la corsa. E mentre io resto qui con l'acquolina in bocca uso "Insomina" di Faithless, il mio Paul dagli effetti speciali nel mondo di Nina.. immagino una corsa, rischioso del mezzo e del fine dove potrebbe portarmi: fuori dalle regole e dall'anarchia più totale. Qualcuno potrebbe nascondersi la bamba e cagarsi addosso, altri sperano di lucrarci e spartirsi la parte migliore ed io vorrei semplicemente godermi anche il viaggio di ritorno. Metti il caso sparisse uno dei tre personaggi chiave come fosse un'idea il fatto stesso che il fine per farsi una vita dipendesse anche dalle regole del gioco. Saresti disposto a sfidare la sorte? certo! a parte che si rispettasse la regola delle belve, e cioè l'istinto animale che alberga in noi. Chiudo il discorso.
Un feed positivo è sempre un feed positivo e se viene a mancare l'aspettativa uno dei rimedi limite è quello di ritrovare il giusto mind set attraverso la pace dei sensi è quietare il feed negativo, magari con la solita sbobba perché no.
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mocca
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lunedì 19 novembre 2012
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stone where are you??
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Le belve?? Dovrebbero chiamarlo Pinco pallini. Un film non noioso di
più... Francamente non riuscivo a provare nessuna emozione verso i 3
personaggi e la loro inutile esistenza. Se li ammazzassero, pensavo,
who really cares?... Era forse voluta dal regista questa antipatia
verso di loro... ma non credo, il film perde così ogni senso.... (quale
senso?) Ho letto uno dei libri di Winslow e mi aspettavo un film ricco
di eventi, azione, personaggi elaborati... Niente di tutto ciò...
realmente non riesci a prenderlo sul serio, è una brutta copia di se
stesso..... Pure Benicio del Toro, uno dei miei attori preferiti sembra
un "brutto fumetto" e non convince per nulla. 130 minuti del tempo
sprecato.
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Le belve?? Dovrebbero chiamarlo Pinco pallini. Un film non noioso di
più... Francamente non riuscivo a provare nessuna emozione verso i 3
personaggi e la loro inutile esistenza. Se li ammazzassero, pensavo,
who really cares?... Era forse voluta dal regista questa antipatia
verso di loro... ma non credo, il film perde così ogni senso.... (quale
senso?) Ho letto uno dei libri di Winslow e mi aspettavo un film ricco
di eventi, azione, personaggi elaborati... Niente di tutto ciò...
realmente non riesci a prenderlo sul serio, è una brutta copia di se
stesso..... Pure Benicio del Toro, uno dei miei attori preferiti sembra
un "brutto fumetto" e non convince per nulla. 130 minuti del tempo
sprecato.... lasciamo perdere Blake Lively ma veramente........
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doni64
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lunedì 19 novembre 2012
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film a dir poco scandaloso ma intenso
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Film crudo, netto efficace,concreto ma in alcune scene spinte un po' scandaloso quindi a mio parere vietato ai minori di 18..nel complesso un film efficace non male..voto 7
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