nanninella87
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domenica 28 ottobre 2012
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consigliato
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asfalto
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domenica 28 ottobre 2012
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cast stellare per un risultato mediocre
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E' un vero peccato. Dopo una fase preparatoria che lascerebbe sperare di essere immersi nel riscatto del cartello Americano-Zen contro la evidente cattiveria dei trafficanti "classici" si sprofonda in un marasma di incongruenze e banalità. Benicio del Toro fa bene la parte dello spietato. Dovrebbero essere buoni i panini che immancabilmente si pappa John Travolta, indimenticabili gli stivali del trafficante Azul. Del resto non credo valga la pena di parlare.
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gerico.one
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domenica 28 ottobre 2012
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ricorda tanto pulp fiction
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una specie di pulp fiction in salsa messicana, niente di eccezionale ma vale la pena vederlo
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giulio vivoli
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domenica 28 ottobre 2012
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le belve ammaestrate
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Un Oliver Stone colpito da Tarantinite acuta firma un action movie in salsa glamour e modaiola probabilmente graditissimo ai giovani lettori di Don Wislow, meno ai fans di chi si innamorarono del regista di Wall Street, Platoon, Nato il 4 Luglio, JFK e World Trade Center, autentici capolavori di arte cinematografica e vicende di grande presa narrativa.
Ne Le Belve c'e' sicuramente una grande ricerca stilistica di inquadrature perfette a volte da cartolina from California, compresi gli interni di ville sul mare arredate con perfetto gusto contemporaneo, ma questo manierismo accompagnato da scene e dialoghi cool in stile videoclippato, rendono il film poco emozionante e privo di tensione.
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Un Oliver Stone colpito da Tarantinite acuta firma un action movie in salsa glamour e modaiola probabilmente graditissimo ai giovani lettori di Don Wislow, meno ai fans di chi si innamorarono del regista di Wall Street, Platoon, Nato il 4 Luglio, JFK e World Trade Center, autentici capolavori di arte cinematografica e vicende di grande presa narrativa.
Ne Le Belve c'e' sicuramente una grande ricerca stilistica di inquadrature perfette a volte da cartolina from California, compresi gli interni di ville sul mare arredate con perfetto gusto contemporaneo, ma questo manierismo accompagnato da scene e dialoghi cool in stile videoclippato, rendono il film poco emozionante e privo di tensione.
Eppure la vicenda del narcotraffico violento ed efferato si presterebbe al caso (ricordate Traffic di Soderberg sempre con Benicio del Toro,che coincidenza!), ma che credibilita' puo' avere una coppia d'affari formata da un reduce dell'Afganistan e un laureato masterizzato in felpa tipo Zuckenberg che s'inventano in laboratorio la migliore erba in commercio fino a sfidare il cartello messicano, affiancati da un direttore finanziario in perfetta tenuta da biker con tanto di mountain bike? La similitudine della start up di successo fondata dalle giovani menti della Silicon Valley come se fosse una Apple, un'Amazon o una Microsoft e' roba da ridere che non sta in piedi e neanche a quattro zampe!
Dopo la prima mezz'ora che in realta' prometteva bene, tra scene di menage a trois-The Dreamers alternate a quelle di tortura-Garage Olimpo, dalle teste mozzate e sparse per terra con ordine quasi geometrico in poi si capisce dove si vuole andare a parare e da quel momento si incrociano le braccia e si accetta lo spettacolo finto e poco realistico, detto anche americanata tecnicamente ineccepibile.
Si arriva cosi' al finale non lieto ma lietissimo, dopo l'ennessima illusione del colpo di scena cattivo, corretto immediatamente da un ripensamento sliding door tanto improbabile quanto in tono con il resto del fumettone.
Gli attori sono piu' bravi dei doppiatori, d'altra parte il cinema americano non pecca mai di professionalita', qualche volta di credibilita'.
Mr. Stone, please do it again!
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[+] ma non era un "plutarco" di hollywood?
(di no_data)
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renato volpone
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sabato 27 ottobre 2012
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la vera natura del selvaggio
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Grande film. Nella versione originale il titolo è "savages", dove i selvaggi sono è il filo conduttore del film. Ma chi sono i selvaggi? Coloro che vivono seminando violenza o coloro che abbandonano la civiltà per rifugiarsi nelle braccia della natura incontaminata. Tutto questo in un due ore e un quarto di paura, amore, azione. Nel suo genere merita 5 stelle: sceneggiatura perfetta, riprese grandiose, fotografia fantastica e attori bellissimi. Profondamente violento, ma anche dolcissimo per un amore inusuale, grandioso e profondo. Due uomini, Ben e Chon, , un ex soldato e un botanico, hanno creato un commercio di "erba" molto fruttifero, ma la loro attività fa gola a molti.
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Grande film. Nella versione originale il titolo è "savages", dove i selvaggi sono è il filo conduttore del film. Ma chi sono i selvaggi? Coloro che vivono seminando violenza o coloro che abbandonano la civiltà per rifugiarsi nelle braccia della natura incontaminata. Tutto questo in un due ore e un quarto di paura, amore, azione. Nel suo genere merita 5 stelle: sceneggiatura perfetta, riprese grandiose, fotografia fantastica e attori bellissimi. Profondamente violento, ma anche dolcissimo per un amore inusuale, grandioso e profondo. Due uomini, Ben e Chon, , un ex soldato e un botanico, hanno creato un commercio di "erba" molto fruttifero, ma la loro attività fa gola a molti. Per costringerli a condividere il loro successo, la banda capeggiata dalla "Regina" fa rapire Ophelia "O" la bellissima ragazza che ama tutti e due i nostri protagonisti (dire eroi forse è un po' forte, anche se di fatto sono grandiosi). Violenza, torture, azione aspettano i due giovani, soprattutto Chon che ha l'anima buona e il pensiero buddista. Ma l'amore che lega i tre li terrà uniti. Pieno di colpi di scena e con un finale travolgente è adatto a chi non si fa impressionare facilmente, ma anche a chi crede nel vero amore.
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antonio di natale
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sabato 27 ottobre 2012
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capolavoro
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Un film che rimarrà sicuramente nella storia del genere
Scarface, Blow per intendere.
Da non perdere se amate il genere!
L'adrenalina scorre come il film,
ed il finale è un omaggio allo spettatore.
Bello bello bello come pochi.
Ps invito i recensori a non fare dello spoiler,
se amate il cinema abbiate rispetto x chi deve
ancora vederlo!!!
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marco chiappetta
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sabato 27 ottobre 2012
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triangolo d'amore, corruzione e marijuana
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Ben e Chon hanno in comune diverse cose: un ferrea amicizia che li lega, le migliori coltivazioni di marijuana del mondo e, sopratutto, l'amore per la bella 'O'. I tre condividono la casa, la ricchezza e la camera da letto finchè, ad interrompere la loro bella vita, non arriva un cartello di narcotrafficanti messicani intenzionati ad appropriarsi del loro business. Dopo un primo rifiuto dei ragazzi, i narcos rapiranno O per costringerli a collaborare, non sapendo che questo sarà il loro più grande errore. Oliver Stone torna con una pellicola adrenalinica che ci racconta la lotta di due ragazzi per la libertà della loro amata (in comune, come se fosse la cosa più normale del mondo) e gli riesce piuttosto bene grazie anche al contributo di due personaggi chiave, interpretati dagli ottimi, come sempre, Del Toro e Travolta.
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Ben e Chon hanno in comune diverse cose: un ferrea amicizia che li lega, le migliori coltivazioni di marijuana del mondo e, sopratutto, l'amore per la bella 'O'. I tre condividono la casa, la ricchezza e la camera da letto finchè, ad interrompere la loro bella vita, non arriva un cartello di narcotrafficanti messicani intenzionati ad appropriarsi del loro business. Dopo un primo rifiuto dei ragazzi, i narcos rapiranno O per costringerli a collaborare, non sapendo che questo sarà il loro più grande errore. Oliver Stone torna con una pellicola adrenalinica che ci racconta la lotta di due ragazzi per la libertà della loro amata (in comune, come se fosse la cosa più normale del mondo) e gli riesce piuttosto bene grazie anche al contributo di due personaggi chiave, interpretati dagli ottimi, come sempre, Del Toro e Travolta. Si spara veramente tanto e la violenza è di casa in questa pellicola che risulta comunque verosimile nel complesso e assolutamente di ottima fattura. Il finale a sorpresa è azzeccato, anche se la vicenda poteva avere diversi altri risvolti, forse più d'effeto.
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fugata
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sabato 27 ottobre 2012
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inutile
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Lento e fastidioso. I tre bellissimi "buoni" sono totalemente inutili, i "cattivi" si salvano, ma nel complesso avrei preferito dormire. Grande delusione rispetto alle aspettative. Si salvava appena se fosse finito nell'altro modo, peccato.
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(di antonio di natale)
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joker 91
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sabato 27 ottobre 2012
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buon film per stone
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Stone senza ombra di dubbio ci ha abituato a pellicole migliori,in questo film si osserva un cast ottimale ma con grande attori rifilati a parti di secondo piano come ad esempio Travolta. Il film scorre piuttosto lento ed manca di vera e propria suspence,non manca invece un buon intreccio e chiaramente violenza e sesso all'ordine del giorno per una pellicola di questo tipo,Bravissimo Del Toro. Un film discreto,da Stone ci si aspetta di meglio
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(di joker 91)
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machz
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sabato 27 ottobre 2012
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grandi nomi, grandi delusioni. di nuovo
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C'è un negozio di DVD usati nella mia città, un buon posto per cinefili che vogliono accaparrarsi titoli originali a prezzi modici. Le pareti del negozio sono tappezzate di locandine e poster di film famosi, tra i quali spicca un ammiccante Woody Harrelson in Natural Born Killers. Ho iniziato a rimpiangere quello sguardo già dopo appena dieci minuti di questa altra pellicola: Le Belve (la solita pessima traduzione, un letterale "Selvaggi" sarebbe stato di gran lunga preferibile, anche se meno pratico a livello di locandina). Sono riuscito a sopportare un raffazzonato Ridley Scott in Prometheus, ho evitato i commenti riguardo al recente remake di Atto di Forza e ho riposto le mie speranze in Oliver Stone.
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C'è un negozio di DVD usati nella mia città, un buon posto per cinefili che vogliono accaparrarsi titoli originali a prezzi modici. Le pareti del negozio sono tappezzate di locandine e poster di film famosi, tra i quali spicca un ammiccante Woody Harrelson in Natural Born Killers. Ho iniziato a rimpiangere quello sguardo già dopo appena dieci minuti di questa altra pellicola: Le Belve (la solita pessima traduzione, un letterale "Selvaggi" sarebbe stato di gran lunga preferibile, anche se meno pratico a livello di locandina). Sono riuscito a sopportare un raffazzonato Ridley Scott in Prometheus, ho evitato i commenti riguardo al recente remake di Atto di Forza e ho riposto le mie speranze in Oliver Stone. La delusione non ha tardato a farsi avanti, di nuovo. L'apertura del film già faceva crescermi i crampi allo stomaco, con la presentazione dei personaggi più cliché del cinema odierno: la solita compagnia di ragazzi giovani, belli, ricchissimi e felici che se la spassano in California con i loro guadagni da spacciatori di erba (la migliore erba che esista, sia ben chiaro). Il primo è un giovane militare, Chong (Taylor Kitsch), il ragazzaccio cattivo ex militare con la guerra che ribolle nel sangue, vistose cicatrici rigonfie e una scarsa considerazione per il prossimo. Il secondo è Ben (Aaron Johnson), giovane santo in terra che sfrutta i guadagni portati dallo spaccio di droga per avviare grandi opere di beneficienza nei paesi del Terzo Mondo (come dire, così ho la coscienza a posto anche se sono sempre un farabutto criminale). I due amici condividono l'amore di una ragazza di nome Ophelia (Blake Lively) o, più semplicemente, "O". Si origina così un triangolo amoroso che nulla di buono ha da comunicare allo spettatore, visto che coinvolge personaggi i cui unici ideali sono guadagnare milioni e fare "l'ultimo shopping prima di partire". Se questi sono i presupposti per un intreccio di buona fattura, beh, non penso che mi troverete mai d'accordo.
Ho passato gran parte della serata con la speranza che, nel finale, i tre giovani amici venissero tritati senza pietà dalla concorrenza, che il film si concludesse con un colpo di scena crudo e spietato che spiazzasse lo spettatore e rivoluzionasse i canoni dei personaggi prima presentati. Pian piano che il film proseguiva ero sempre più cosciente dell'impossibilità di arrivare ad una conclusione del genere. La storia si basa sui rapporti conflittuali fra la più grande associazione criminosa di spaccio e l'umile orto botanico di Chong e Ben. Nell'incapacità di arrivare ad un accordo fra il cartello della droga messicana e i due ragazzi, si escogitano strategie originali e sottili (ironico: la strategia sta nel rapire Ophelia e usarla come incentivo per far lavorare C&B alle dipendenze della Mexican Baja). I due, ovviamente, non ci stanno e si lanciano in una cavalcata di massacri, rapine, corruzioni e doppi giochi finché non arrivano a rapire la figlia della spietata Elena, responsabile del rapimento di O, per effettuare uno scambio. In una sequenza finale dove tutti si affrontano, tutti si sparano, i cervelli saltano e le donne piangono (ognuno per i propri motivi personali), si arriva alla conclusione del film con la voglia di fuggire a gambe levate dalla sala. Ancora prima del termine della scena ero con lo zaino in spalla e stavo alzandomi, pronto a scattare come una lepre non appena i titoli di coda avessero iniziato a fare capolino. Ma... Colpo di scena! Non tutto è perduto! La pellicola si riavvolge, il finale viene riproposto diversamente. Mi si è disegnato un sorriso speranzoso, forse le cose potevano ancora salvarsi! Pochi secondi e il sorriso si trasforma in un broncio irato: il nuovo finale è ancora più lieto di quello precedente. Sono corso a casa nella pioggia, sconfortato dall'ennesima delusione cinematografica dell'anno, con gli ultimi euro del mese che tintinnavano nelle tasche a ricordarmi che sarei potuto stare a casa risparmiando qualche soldino, che male non fa. Ho provato successivamente a trovare qualche nota positiva nel film ma non ci sono riuscito. Personaggi poco validi e nemmeno troppo bravi (escludendo appena Travolta e Del Toro), la mancanza di un reale messaggio morale, una violenza poco interessante e un’azione poco coinvolgente. Non bastano una voce narrante, qualche immagine in bianco e nero e un nome famoso a creare un buon lavoro cinematografico.
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