pietrotv
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giovedì 30 giugno 2011
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un impressionante finale per una grande trilogia..
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Dopo un traballante cammino di 5 anni la saga di Transformers ha raggiunto il suo capitolo finale: Transformers 3 è il seguito diretto del suo predecessore con Michael Bay che aveva l'arduo compito di risollevare il suo operato dopo il deludente secondo capitolo,colpito dallo sciopero degli sceneggiatori. Più che un compito,un'impresa,un'impresa che si può dire riuscita per 3/4. Il film comincia con un incipit spettacolare che ripercorre il motivo per cui si ebbe la necessità di fare lo sbarco sulla Luna nel secolo scorso:il ritrovamento di un'astronave Autobot contenente un'arma devastante. Dopo questi primi 10 minuti ritroviamo l'ormai noto Sam alle prese con la vita di tutti i giorni, qui mi fermo ancor prima di iniziare per evitare spiacevoli spoiler visti i numerosi colpi di scena presenti nel film.
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Dopo un traballante cammino di 5 anni la saga di Transformers ha raggiunto il suo capitolo finale: Transformers 3 è il seguito diretto del suo predecessore con Michael Bay che aveva l'arduo compito di risollevare il suo operato dopo il deludente secondo capitolo,colpito dallo sciopero degli sceneggiatori. Più che un compito,un'impresa,un'impresa che si può dire riuscita per 3/4. Il film comincia con un incipit spettacolare che ripercorre il motivo per cui si ebbe la necessità di fare lo sbarco sulla Luna nel secolo scorso:il ritrovamento di un'astronave Autobot contenente un'arma devastante. Dopo questi primi 10 minuti ritroviamo l'ormai noto Sam alle prese con la vita di tutti i giorni, qui mi fermo ancor prima di iniziare per evitare spiacevoli spoiler visti i numerosi colpi di scena presenti nel film. Come potete facilmente intuire il film è basato sugli effetti speciali, questa volta veramente sconvolgenti da quanto siano mastodontici e spettacolari,resi ancora più realistici da un 3D finamente reale;il miglior 3D in circolazione capace anche di superare quello di Avatar senza alcun problema. Qui viene il primo consiglio: se siete indecisi tra il 2D e il 3D andate sul secondo senza neanche rifletterci un attimo. Gli effetti speciali sono però questa volta sostenuti da una trama solida e ricca di colpi di scena,una trama che veniva a mancare quasi del tutto nel capitolo precedente. Se inoltre vi state chiedendo se Megan Fox vi farà rimpiangere la nuova ragazza di Sam,dovrete ricredervi. Infatti la nuova co-protagonista si dimostra abile nelle qualità recitative quanto quella precedente. Scomparse le manie di adolescenza del regista,scomparsi i fastidiosi spara-spara del capitolo precedente e scomparsa la trama scialba alla quale la saga ci aveva abituato viene da pensare che il film sia perfetto,ma è proprio tra questi pregi che si annida il più grande difetto di quest'ultimo atto.
Infatti dei 156 minuti di durata del film ne passerete i primi 105 ad aspettare e ad urlare a gran voce la visione della battaglia finale:l'azione è concentrata tutta lì. Quasi mai nella prima parte del film troverete grandi scene d'azione.
E qui,a questo punto,ahimè, vi verranno i brividi, vi scalderete all'idea di assistere all'APOCALISSE dei Transformers di Michael Bay grazie anche a una serie di scene e a delle musiche che vi faranno sobbalzare sulla poltrona. Arrivati a questi ultimi 50 minuti però che succede? Succede che la battaglia più spettacolare del 2011 come si risolve? Con 40 minuti di battaglia tra umani e Decepticon e 10 minuti di battaglia tra AUTOBOT e DECEPTICON. Continuerete infatti dopo ogni scena a chiedervi: dai,dai che arriva Optimus! Ed è vero,arriva,ma solo per rimanere intrappolato fino ai 3/4 della guerra! Bisogna ammettere che in quei 10 minuti di battaglia finali vi dimenticherete sia di respirare,sia di vivere: una sequenza di scene che non vi faranno sbattere le palpebre per non perdere un nanosecondo di ciò che avviene sullo schermo. Ma qui viene da chiedersi: ci si aspettava l'Apocalisse da Bay, e l'Apocalisse c'è stato,ma con gli umani come eroi principali e non i veri protagonisti:gli Autobot.
Nonostante questo difetto finale il film rimane di altissimo livello e rimarrete inchiodati allo schermo anche durante i titoli di coda, ma vi sfido a non rimanere un po' delusi dopo la fine della guerra.
Il capitolo finale si può riassumere così:105 minuti di suspance,40 minuti di umani contro Decepticon,10 minuti di Autobot contro Decepticon.
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[+] finale frettoloso...è davvero l'ultimo capitolo?
(di wudytb)
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giacomogabrielli
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mercoledì 6 luglio 2011
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bay, il distruttore. ****
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Capitolo riuscitissimo di una saga multimiliardaria e cinematograficamente perfetta, che passa dalla commedia al drammatico, dall'action alla fantascienza con grande maestria. Forse il più lungo dei tre, quello con più storia, al quale è stato aggiunto qualche dialogo in più, ma che poi... BUM! BUM! BUM! Infatti poco dopo l'inizio del secondo tempo Mr. Bay si sfoga con più di 40 minuti intensissimi di azione allo stato puro, dove finalmente il 3D funziona e tiene incollati alla poltrona, nonostante il film sia stato girato solo per un 30% in 3D.
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Capitolo riuscitissimo di una saga multimiliardaria e cinematograficamente perfetta, che passa dalla commedia al drammatico, dall'action alla fantascienza con grande maestria. Forse il più lungo dei tre, quello con più storia, al quale è stato aggiunto qualche dialogo in più, ma che poi... BUM! BUM! BUM! Infatti poco dopo l'inizio del secondo tempo Mr. Bay si sfoga con più di 40 minuti intensissimi di azione allo stato puro, dove finalmente il 3D funziona e tiene incollati alla poltrona, nonostante il film sia stato girato solo per un 30% in 3D. Shia LaBeouf è bravo anche stavolta, con un personaggio più maturo e determinato. Manca Megan Fox, anche se è stata prontamente sostituita da una bionda mozzafiato che regge il paragone. Simpatica la parte di Malkovich. Bello il cammeo di Buzz Aldrin. Regia, fotografia, effetti e montaggio come sempre al limite della perfezione. BAY, IL DISTRUTTORE ****
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(di regi1991)
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laurence316
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giovedì 26 giugno 2014
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il migliore della serie
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Dopo un modesto primo capitolo, un pessimo e inguardabile secondo film, questo Transformers: Dark of the Moon è sicuramente il migliore della serie. Certo non è che apporti chissà quali innovazioni, ma del resto è assurdo pretenderlo da uno di questi film, è lungo sì, è pieno d'azione e gli effetti sono straordinari. Questi sono gli ingredienti secondo i quali si va a vedere un film dei Transformers, non di certo per la sceneggiatura o la regia, e seguendo questi parametri, il film soddisfa in pieno le aspettative. Se poi si vuole fare i pignoli ed entrare nel dettaglio non è di certo un gran film, lo script è quasi inesistente e la trama già trita e ritrita, tranne un interessante quanto sprecato incipit, ma d'altronde così è stato anche per tutti i film precedenti.
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Dopo un modesto primo capitolo, un pessimo e inguardabile secondo film, questo Transformers: Dark of the Moon è sicuramente il migliore della serie. Certo non è che apporti chissà quali innovazioni, ma del resto è assurdo pretenderlo da uno di questi film, è lungo sì, è pieno d'azione e gli effetti sono straordinari. Questi sono gli ingredienti secondo i quali si va a vedere un film dei Transformers, non di certo per la sceneggiatura o la regia, e seguendo questi parametri, il film soddisfa in pieno le aspettative. Se poi si vuole fare i pignoli ed entrare nel dettaglio non è di certo un gran film, lo script è quasi inesistente e la trama già trita e ritrita, tranne un interessante quanto sprecato incipit, ma d'altronde così è stato anche per tutti i film precedenti. E alla lunga le grandiose battaglie spettacolari stancano, ma per due ore e mezzo di semplice e puro intrattenimento senza tante pretese si lascia guardare più che volentieri. Il 3D non aggiunge niente ed è solo un espediente per incassare qualche soldo in più, cosa che infatti ha pagato, con un incasso di oltre 1 miliardo di dollari, anzi non fa altro che provocare un fastidioso ed evitabile mal di testa.
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giorpost
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martedì 5 luglio 2011
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transformbay: divertimento si, ma anche emicrania
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Luna. 1969. L' Uomo vi mette piede per la prima volta, e non per vincere la corsa contro l’ Unione Sovietica, ma per verificare cosa sia "allunato" sul nostro satellite. Si scopre che sul suolo grigio è precipitata un' astronave aliena apparentemente disabitata, dalla tecnologia mille volte superiore a quella conosciuta dagli umani. Lo scopo della missione è portato a termine, il Governo USA tiene la notizia nascosta al mondo. Comincia così Transformers: Dark of the Moon, il terzo capitolo della saga dei robot differenziabili, con il prequel degli eventi che accadranno 40 anni dopo, modificando in parte il corso (presunto?) della Storia.
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Luna. 1969. L' Uomo vi mette piede per la prima volta, e non per vincere la corsa contro l’ Unione Sovietica, ma per verificare cosa sia "allunato" sul nostro satellite. Si scopre che sul suolo grigio è precipitata un' astronave aliena apparentemente disabitata, dalla tecnologia mille volte superiore a quella conosciuta dagli umani. Lo scopo della missione è portato a termine, il Governo USA tiene la notizia nascosta al mondo. Comincia così Transformers: Dark of the Moon, il terzo capitolo della saga dei robot differenziabili, con il prequel degli eventi che accadranno 40 anni dopo, modificando in parte il corso (presunto?) della Storia.
Una scena molto ben fatta, quella sulla Luna; sequenza vertiginosa, molto piè realistica del "finto allunaggio" teorizzato dai “complottisti” anti-sbarco e meglio di quello ufficiale targato NASA.
Ritornano i Transformers e ritorna Michael Bay, che sfoggia una forma paragonabile al suo best-seller "Armageddon", tra inseguimenti terra-aria, esplosioni a raffica, dialoghi in stile Zio Sam, ironia Turturriana portata al massimo. Ancora una volta, però, il regista made in California si spinge oltre il limite della fantascienza, oltre il limite della sopportazione visiva, oltre il limite del catastrofismo. Le scene adrenaliniche sono ormai un suo marchio di fabbrica e il fatto sarebbe anche accettabile, a patto che il tutto fosse scandito da un quarto d'ora di riposo ogni 10 minuti di acceleratore schiacciato al massimo.
Per quanto concerne il simpatico Shia LaBeouf, stavolta l'eroe non è contornato dalla bellezza asciutta della Fox, e forse è un bene perché la prestazione è migliore rispetto ai primi 2 episodi. Per il resto, tuttavia, bisogna segnalare che Bay è riuscito a formare un cast niente male, con una parte deliziosa data al mitico John Malkovich, qui in versione datore di lavoro per colui che, pur avendo salvato il mondo, non trova occupazione. Resterà negli annali la maniacale attitudine del buon John nell' abbinare i colori degli oggetti a seconda del piano ove ci si trova. Notevole, poi, l’ agente NSA Frances McDormand, ben impiantata nel classico ruolo donna in carriera cattiva fino al midollo salvo poi svelare il lato tenero-erotico. Inutile aggiungere altro sul citato John Turturro, sempre più a suo agio nelle vesti dell’ ex capo del Settore G8 (ex G7), mentre segnaliamo il ritorno al cinema del bravo Patrick Dempsey, nel ruolo dell’ umano cattivo.
Critiche a parte sull’ eccessivo incasinamento delle sequenze di guerra, bisogna porre risalto su alcune cose. La prima è che non si riesce proprio a capire come mai questi robot parlano tra loro nella lingua terrestre (l’ inglese, poi tradotto per il doppiaggio). Secondo: non era meglio, fin dal primo episodio, disegnare facce più robotizzate in stile Daltanius piuttosto che renderle umanizzate? Come mai il robot anziano degli Autobots ha i capelli, mentre Sentinel Prime sembra davvero l’ Einstein dei Decepticons? Forse si è badato al palato dei più piccoli, ma il Cinema è Cinema soprattutto quando rende l’ irreale realistico. Questa mia personale lettura, in ogni caso, non vuole essere una stroncatura, perché l’intento del regista è raggiunto, dal momento che scegliendo questo film il divertimento è assicurato. Inoltre ci sono alcune scene che val la pena raccontare a prescindere dal fatto che fossero in 3D. Una di queste è, senz’ altro, il lancio dei paracadutisti dall’ elicottero sui cieli di Chicago proprio mentre un UFO nemico sta attaccando i soldati: una sequenza rallentata colma di pathos e molto spettacolare. Un’ altra riguarda lo schianto dello Shuttle, che dovrebbe portare gli Autobots superstiti in esilio dalla Terra: LaBeouf rimane di sasso per diversi secondi credendo i suoi amici morti. Commovente.
Spettacolo assicurato, insomma, ma il fatto è che, dopo il film, una bustina antinfiammatoria per la testa è d’ obbligo.
Michael Bay, il regista più catastrofista degli ultimi 20 anni, non conosce il significato di quiete e non sa dell’esistenza della camomilla. Scherzi a parte, siamo di fronte ad un buon block-buster di pura evasione.
Voto: 7 -
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metroids
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mercoledì 6 luglio 2011
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trasformers, ma fedeli a se stessi
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Ebbene sì, li ho visti tutti, anzi il numero uno l'ho anche rivisto e volentieri, e non capisco proprio chi ammette il divertimento, afferma che le idee sono interessanti, ma... si lamenta che i rumori sono assordanti, il caos degli scontri esagerato, la fatica di distinguere tra buoni e cattivi ardua. Non è quello che mi aspetto da Trasformers: mi aspetto una storia di facile comprensione, tanta azione delle macchine e degli eroi umani; battute che creino quel po' di scompiglio e, giusto o sbagliato, la presenza di una gran bella ragazza, visto che donne e motori sono sempre andati d'accordo.
E Trasformers 3D è tutto questo: c'è finalmente una storia e non la solita, Bay coglie lo spunto dello sbarco sulla Luna per ricamarci sopra il suo nuovo capitolo; c'è la bella ragazza, critiche o elogi, bella è bella, non è il caso di fare gli schizzinosi; c'è quel po' di humor che dà carattere all'eroe della porta accanto, qui anche più misconosciuto del solito, visto che è senza lavoro, nonostante MIT e Obama; e c'è tutto il rumore di metalli e combattimenti tra macchine, questa volta senza esclusione di colpi, perché come la Luna ha un lato buio, anche i buoni hanno un lato nascosto non troppo piacevole e il passaggio dall'altra parte è improvviso.
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Ebbene sì, li ho visti tutti, anzi il numero uno l'ho anche rivisto e volentieri, e non capisco proprio chi ammette il divertimento, afferma che le idee sono interessanti, ma... si lamenta che i rumori sono assordanti, il caos degli scontri esagerato, la fatica di distinguere tra buoni e cattivi ardua. Non è quello che mi aspetto da Trasformers: mi aspetto una storia di facile comprensione, tanta azione delle macchine e degli eroi umani; battute che creino quel po' di scompiglio e, giusto o sbagliato, la presenza di una gran bella ragazza, visto che donne e motori sono sempre andati d'accordo.
E Trasformers 3D è tutto questo: c'è finalmente una storia e non la solita, Bay coglie lo spunto dello sbarco sulla Luna per ricamarci sopra il suo nuovo capitolo; c'è la bella ragazza, critiche o elogi, bella è bella, non è il caso di fare gli schizzinosi; c'è quel po' di humor che dà carattere all'eroe della porta accanto, qui anche più misconosciuto del solito, visto che è senza lavoro, nonostante MIT e Obama; e c'è tutto il rumore di metalli e combattimenti tra macchine, questa volta senza esclusione di colpi, perché come la Luna ha un lato buio, anche i buoni hanno un lato nascosto non troppo piacevole e il passaggio dall'altra parte è improvviso.
Il nuovo Trasformers è un bel film, dove anche la parola è importante (diversamente dal n. 2 che faceva un po' acqua da tutte le parti), dove anche i Decepticons si mostrano in tutti i loro limiti, devono chiedere aiuto a un autobot per portare a termine il loro disegno di potere - e poi il "grande" Megatron sembra la morte nera con la tunica di stracci -; dove l'eroe è talmente concentrato sulla ricerca di un lavoro che lo renda autonomo da qualsiasi mantenimento, che all'inizio ci appare malinconico e preoccupato, non più scanzonato, ma consapevole che James Bond non esiste più. Eppure il capo degli umani questa volta è una donna, femminile solo per la passione per le innumerevoli borse firmate: volitiva, caparbia e pragmatica, ma appena il pericolo le entra in casa, ecco che abbassa la guardia e si affida a chi pare saperne più di lei; e anche la fidanzata di Sam è un'altra donna di successo, elegante, bella e con uno stipendio irraggiungibile.
Ma appena scoppia lo scontro e tutti escono allo scoperto, allora ecco che ogni cosa torna al suo posto: l'eroe salva il mondo e la sua bella; il capo dell'Intelligence ammette le sue debolezze e la famiglia si riunisce insieme agli amici autobot, un po' acciaccati, ma sempre più forti.
Questo è il nuovo film di Michael Bay: è convincente quanto il primo, decisamente migliore del secondo, e in assoluto piacevole, adrenalinico e divertente con tutto il chiasso che ci si può aspettare se si vive a stretto contatto con rumorosi bestioni di latta alti come un palazzo. Molte le citazioni, da Terminator, alla Guerra dei Mondi, ma indimenticabile la scena - e qui il 3D rende giustizia e merito - dei paracadutisti che planano con le tute "da uccello": meravigliosa e indimenticabile.
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[+] plastic rosie
(di paolo t.)
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paolo t.
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domenica 20 gennaio 2013
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una battaglia non è solo bumbum
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È incredibile come si possa, con un cast stellare comprendente Frances McDormand, John Turturro e John Malkovich, riuscire a fare un film in cui la cosa più evidente è probabilmente proprio una recitazione inesistente. La crisi degli sceneggiatori, a cui si attribuisce il fiasco dell'episodio precedente, deve aver lasciato la sua scia mefitica anche nel terzo episodio. Per fortuna i tentativi umoristici sono in genere affidati a battute brevi, perché già si sfiora la catastrofe così. Un esempio catastrofico: tutta la sequenza che convolge il capo della ricerca: vorrebbe essere caricaturale, ma alla fine è semplicemente ai limiti dell'incomprensibile.
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È incredibile come si possa, con un cast stellare comprendente Frances McDormand, John Turturro e John Malkovich, riuscire a fare un film in cui la cosa più evidente è probabilmente proprio una recitazione inesistente. La crisi degli sceneggiatori, a cui si attribuisce il fiasco dell'episodio precedente, deve aver lasciato la sua scia mefitica anche nel terzo episodio. Per fortuna i tentativi umoristici sono in genere affidati a battute brevi, perché già si sfiora la catastrofe così. Un esempio catastrofico: tutta la sequenza che convolge il capo della ricerca: vorrebbe essere caricaturale, ma alla fine è semplicemente ai limiti dell'incomprensibile.
Battaglie affascinanti solo nei punti in cui il 3D riesce a creare un forte effetto di immedesimazione (ad esempio, il volo della fanteria umana tra i grattacieli della città distrutta). Per il resto, non c'è nessuna strategia, l'unico intervento risolutivo è quello delle due insignificanti macchiette cibernetiche che "affondano" l'astronave dei cattivi - intervento che non si capisce perché vada considerato risolutivo, visto che a terra i cattivi sono già in stramaggioranza schiacciante sui buoni. Il buono e il cattivo parlano troppo per aver tempo di sferrare i colpi giusti, e infatti il loro scontro si risolve con un colpo messo lì per una decisione evidentemente arbitraria.
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vieri96
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martedì 5 luglio 2011
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e' un film stupendo!
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Optimus Prime e i suoi fedeli Autobot sono di nuovo in azione per combattere i pericolosi Decepticon, intenzionati a conquistare lo spazio tra Stati Uniti e Russia per vendicare l’ultima sconfitta subita. Ancora una volta, toccherà all’umano Sam Witwicky (Shia LaBeouf) andare in aiuto dei suoi amici robot. Questi dovranno vedersela con un nuovo, temibile nemico: Shockwawe, tiranno di Cybertron, ha infatti conquistato il pianeta natale dei Transformers dopo la loro caduta” sulla Terra e non ha alcuna intenzione di fermarsi lì.
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Optimus Prime e i suoi fedeli Autobot sono di nuovo in azione per combattere i pericolosi Decepticon, intenzionati a conquistare lo spazio tra Stati Uniti e Russia per vendicare l’ultima sconfitta subita. Ancora una volta, toccherà all’umano Sam Witwicky (Shia LaBeouf) andare in aiuto dei suoi amici robot. Questi dovranno vedersela con un nuovo, temibile nemico: Shockwawe, tiranno di Cybertron, ha infatti conquistato il pianeta natale dei Transformers dopo la loro caduta” sulla Terra e non ha alcuna intenzione di fermarsi lì.
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ultimoboyscout
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martedì 25 agosto 2015
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la libertà è un diritto di tutti!
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Dopo il flop (di critica, non certo di incassi) del secondo capitolo, il terzo prometteva di essere ancora più bello del primo. Re Mida Micheal Bay ci ha lavorato giorno e notte per anni, confezionando il solito film fracassone, piacevole, godibile ma con una trama più solida e concreta, che ha persino un prequel fantapolitico che rimanda al Presidente Kennedy. Opera ambiziosissima che vede Chicago quasi rasa al suolo dalla guerra tra Autobot e Decepticon che ha come scena clou quella del grattacielo stritolato da un robot serpentiforme che lo fa crollare al suolo con l suo interno Sam che lotta per salvare la sua vita e quella di Carly. Bay rilancia un franchise che stava perdendo appeal mettendo al centro della storia gli essere umani, l'amore e l'amicizia.
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Dopo il flop (di critica, non certo di incassi) del secondo capitolo, il terzo prometteva di essere ancora più bello del primo. Re Mida Micheal Bay ci ha lavorato giorno e notte per anni, confezionando il solito film fracassone, piacevole, godibile ma con una trama più solida e concreta, che ha persino un prequel fantapolitico che rimanda al Presidente Kennedy. Opera ambiziosissima che vede Chicago quasi rasa al suolo dalla guerra tra Autobot e Decepticon che ha come scena clou quella del grattacielo stritolato da un robot serpentiforme che lo fa crollare al suolo con l suo interno Sam che lotta per salvare la sua vita e quella di Carly. Bay rilancia un franchise che stava perdendo appeal mettendo al centro della storia gli essere umani, l'amore e l'amicizia. In poche parole i sentimenti. E fa piazza pulita di misticismo e artefatti magici per una storia non più robocentrica. Il film sa soddisfare gli occhi (e qui non c'erano affatto dubbi) ma stavolta la storia è all'altezza dello spettacolo nonostante qualche colpo folle di Bay, vero amante del rischio anche gratuito, cui siamo comunque tutti abituati. Piacciono da morire le sequenze action, caotiche ma leggibili, magistrale l'ampio uso di rallenty, campi lunghi e lunghissimi, peccato per i robot che appaiono fin troppo seri e per alcuni umani che, al contrario, sembrano degli idioti, complessivamente gli ingredienti sono ben dosati e il mix appare equilibrato, meglio che nei primi due episodi, col catastrofismo che è ben bilanciato dalle relazioni umane più basiche. Nel 2011 è stato uno dei grandissimi eventi (e di prodotti di grande fascino ne sono usciti), stavolta Bay vince la scommessa del rilancio della saga in pompa magna.
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jacopo b98
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mercoledì 18 settembre 2013
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lo spettacolare terzo capitolo della saga
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Perché nel 1969 gli uomini andarono sulla Luna? Naturale: nel ’63 era atterrata sulla faccia nascosta del satellite un’astronave aliena e Aldrin e Armstrong erano stati mandati là per controllare. I Transformers, guidati da Optimus Prime, ora vivono sulla Terra. Hanno sconfitto, con l’aiuto di Sam Witwicky (LaBeouf), due volte i malvagi Decepticons, che qui hanno architettato un piano per trasportare Cybertron, il loro pianeta natale, nell’atmosfera terrestre e rendere schiava l’umanità. Il piano coinvolge il prezioso contenuto dell’astronave che si trova sulla Luna: nientemeno che Sentinel Prime, il capo degli Autobot. È il terzo capitolo della saga prodotta da Steven Spielberg e diretta da Bay, con protagonisti i giocattoloni della Hasbro.
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Perché nel 1969 gli uomini andarono sulla Luna? Naturale: nel ’63 era atterrata sulla faccia nascosta del satellite un’astronave aliena e Aldrin e Armstrong erano stati mandati là per controllare. I Transformers, guidati da Optimus Prime, ora vivono sulla Terra. Hanno sconfitto, con l’aiuto di Sam Witwicky (LaBeouf), due volte i malvagi Decepticons, che qui hanno architettato un piano per trasportare Cybertron, il loro pianeta natale, nell’atmosfera terrestre e rendere schiava l’umanità. Il piano coinvolge il prezioso contenuto dell’astronave che si trova sulla Luna: nientemeno che Sentinel Prime, il capo degli Autobot. È il terzo capitolo della saga prodotta da Steven Spielberg e diretta da Bay, con protagonisti i giocattoloni della Hasbro. Forse è il migliore della saga. Perché? Perché l’unico motivo per andare a vedere al cinema Transformers sono gli effetti speciali, e di effetti speciali qui ce ne sono tanti, davvero tanti. E di sbalorditivo livello tecnico. Il film è il simbolo, insieme ad Avatar, dell’avanzamento tecnologico del cinema del nostro tempo. I quasi duecento milioni di dollari di costo ci sono e si vedono tutti e alcune scene d’azione non si dimenticano, come l’attacco del serpentone transformer al grattacielo di Chicago, che ricorda molto l’attacco dell’11 settembre. Per il resto c’è poco da dire: la storia è più o meno sempre la stessa, la sceneggiatura sempre banale, gli attori sempre deludenti (con eccezione per la McDormand e Turturro). Forse la differenza che si nota di più è il cambio della “bellona” di turno, che qui non è più Megan Fox, bensì la bionda Huntington-Whiteley. Ma in fondo belle son belle tutte e due e recitare recitano più o meno allo stesso modo. Il 3D aggiunge poco, ma lo spettacolo è comunque assicurato. Tre nomination agli Oscar: migliori effetti speciali, sonoro e montaggio sonoro. Nemmeno una statuetta.
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bella earl!
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mercoledì 13 luglio 2011
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dopo "la vendetta del caduto", bay si risolleva.
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- Resta solo la Terra -
Dopo un deludente "La Vendetta Del Caduto" Michael Bay si risolleva e riesce a trasformare una serie in caduta libera in un'ottima opera dandole un grande finale. I robottoni qui sono convincenti e le battaglie spettacolari (il 3D è veramente mozzafiato) ma alle volte possono dar la nausea. Gli attori sono più convincenti dell'ultima prova e il "rimpiazzo" di Megan Fox, Rosie Huntington-Whiteley, se la cava abbastanza bene per essere stata la sua prima prova. In questo film si amplia anche la parte di Tyrese Gibson, non più un marines ma sempre pronto ad aiutare gli amici, e Josh Duhamel, sempre il capo della squadra Nest.
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- Resta solo la Terra -
Dopo un deludente "La Vendetta Del Caduto" Michael Bay si risolleva e riesce a trasformare una serie in caduta libera in un'ottima opera dandole un grande finale. I robottoni qui sono convincenti e le battaglie spettacolari (il 3D è veramente mozzafiato) ma alle volte possono dar la nausea. Gli attori sono più convincenti dell'ultima prova e il "rimpiazzo" di Megan Fox, Rosie Huntington-Whiteley, se la cava abbastanza bene per essere stata la sua prima prova. In questo film si amplia anche la parte di Tyrese Gibson, non più un marines ma sempre pronto ad aiutare gli amici, e Josh Duhamel, sempre il capo della squadra Nest. Questo film è la grande opera del patriottismo americano, nella quale i Marines, grandi difensori di patria e del mondo, si fanno forza e combattono i robottoni, nonostante siano senza speranza e vogliono vincere a tutti i costi. Spettacolari le scene della battaglia, nonostante l'assenza dei robottoni per gran parte di essa. Nonostante sul finale manchi il solito "discorsone alla Michael Bay" credo che il vero significato del film sia che combattere le battaglie, anche quelle che sembrano impossibili, può portare a una vittoria anche se inaspettata. La battaglia che combattono i Marines è persa in partenza ma la grande perseveranza di Duhamel e Gibson permette all'esercito americano di vincere la battaglia in gran parte senza l'aiuto dei robottoni. Però non sono l'unico, almeno credo, che sul finale all'arrivo di Optimus si sarebbe voluto alzare in piedi e gridare "Si ragazzi! Ora si fa sul serio!". Grande film e ottimo Bay.
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