Nell’estate del ’79 un gruppo di amici, appassionati di cinema amatoriale, assiste ad un incidente ferroviario mentre stava girando uno zombie movie in super 8. Dalle macerie del treno esce una creatura non umana e una serie di scomparse fa crollare nel panico una piccola cittadina dell’Ohio.
Non voglio illudervi, Super 8 è molto probabilmente il miglior film di fantascienza degli ultimi 20 anni, ma non è capace di regalare tutte le emozioni a cui il cinema Spielberghiano di altri tempi ci aveva abituato. L'incanto è meraviglioso, ma non dura tutto il film, causa ne è la regia un po' schematica di J.J. Abrams e la modalità altrettanto schematica di inserimento della magnifica colonna sonora scritta da Michael Giacchino. L'impressione è che Abrams abbia, umilmente, cercato di creare un film che si limitasse ad omaggiare pellicole capolavoro come "Incontri ravvicinati del terzo tipo" o "Stand By Me". Altro problema è la troppa carne messa al fuoco. Per non scadere nella retorica Abrams ha scritto un inizio molto lento ma pur sempre appassionante e ben contestualizzato.
Come ogni pellicola che punta molto in alto il cast non vede grandi star Hollywoddiane. Non per questo gli attori sono da meno, anzi i due giovani protagonisti sono incredibilmente talentuosi. Joel Courtney ha uno sguardo sovrappensiero, da sognatore, necessario per il film. Un giovane tanto nuovo quanto bravo, dotato di uno stile recitativo solido e naturale, qui al suo primo film, lo vedremo presto nei panni di Tom Sawyer in un nuovo adattamento del classico di Mark Twain. Elle Fanning è pura scuola, una bravura pazzesca, c’è chi direbbe <<ovvio è un talento di famiglia>>. Niente di più sbagliato. Con l’avvento nel cinema della sorella minore delle due, abbiamo un esempio lampante di quello che è un talento fin troppo precoce. Non credo di azzardare a dire che Elle è all’altezza di Dakota. Per niente, è anche più brava. È passata artisticamente ad una fase adulta, cosa di cui non è stata ancora capace la sorella di 4 anni più grande.
Super 8 è un filmone coi fiocchi, pieno di immagini stupefacenti e attori bravi, che riassume tutta la fantascienza di Spielberg, mettendola come sfondo ad un racconto di formazione. Il finale ottimista fatto di luci, emozioni e musiche commuoverà tutti coloro che hanno amato “Incontri ravvicinati del terzo tipo”. Super 8 è consigliato a chiunque abbia amato la fantascienza e il fantasy Spilberghiani, da “Incontri ravvicinati del terzo tipo” ed “E.T.” alla mini-serie TV “Taken”, ma anche l’horror “Poltergeist”. Anche se in dosi minime, magari solo per lo stile, tutti i film che ho citato e altri sono presenti nel capolavoro di Abrams. Se avete amato loro amerete anche Super 8.
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