Shame

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Un film di Steve McQueen (II). Con Michael Fassbender, Carey Mulligan, James Badge Dale, Nicole Beharie, Hannah Ware.
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Drammatico, durata 99 min. - Gran Bretagna 2011. - Bim Distribuzione uscita venerdì 13 gennaio 2012. - VM 14 - MYMONETRO Shame * * * - - valutazione media: 3,46 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
angelo umana venerdì 31 ottobre 2014
bello ricco emigrato new york Valutazione 3 stelle su cinque
50%
No
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 ‘Bello, ricco, emigrato…’ a New York dall’Irlanda avrebbe bisogno di una famiglia o di qualcuno di cui prendersi cura, ma non ne è ancora consapevole. Brandon vive solo in un bell’appartamento, è visitato da donne pagate e non, sta fuori quanto vuole e approfitta appena può di “scopate senza cerniera” (citazione da 'Paura di volare' di Erica Jong). La sua più lunga relazione è durata 4 mesi, confessa ad una collega d’ufficio che cercherebbe con lui una relazione stabile. Del resto Brandon non vede nessun attrattivo nelle coppie, basta osservarle sedute al ristorante dove i due si trovano: neanche si parlano, non hanno niente da dirsi e non può essere vero chesi capiscono anche senza parlare, come dice l’amica. [+]

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gabriella martedì 16 febbraio 2016
a single man Valutazione 4 stelle su cinque
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 La dipendenza di Brandon, affascinane trentenne, ha origini lontane e rimangono fumose per tutto il film. Il suo costante e reiterato bisogno di sesso, che non ha difficoltà a esercitare nei vari  incontri in metropolitana o nei pub, chat erotiche , onanismo nel bagno di casa e dell’ufficio , è ossessivo e non gli produce nessun benessere o appagamento. Nessuna complicazione sentimentale nella sua vita, nessun affetto, fino a che gli piomba in casa la sorella minore Sissy, ragazza problematica e depressa, alla ricerca dell’uomo giusto che puntualmente si rivela sbagliato. La convivenza tra i due destabilizza l’equilibrio del fratello, costretto a confrontarsi con la sua parte nascosta, tanto lui è ermetico, tanto lei esterna il suo disagio anche se in maniera disordinata e confusa, così che i sentimenti esplodono in dissolvenze incrociate, la ricerca di armonia di lei e lacerazione della vita per lui che sembra essere condannato alla chiusura e al solipismo , una catena irreversibile e circolare che lo conduce sempre al punto di partenza. [+]

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christian liguori mercoledì 29 gennaio 2020
il sesso e la psicologia secondo mcqueen e fassbender Valutazione 4 stelle su cinque
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“Shame” è un film prodotto in Gran Bretagna nel 2011, diretto da Steve McQueen e con Michael Fassbender. La pellicola è stata presentata alla sessantottesima mostra del Cinema di Venezia.

Il regista Steve McQueen e l’attore Michael Fassbender hanno avuto il merito di affrontare nel 2011 nel film “Shame” (“Vergogna”) un argomento tanto delicato quanto complicato come la dipendenza dal sesso che, come ogni ossessione psicologica, va trattata con quella giusta dose di verità unitamente ad un tocco pregno di sensibilità.

Convenientemente ad una simile questione, il regista ci mostra dapprima la “natura fisica” del protagonista vittima del problema, attraverso la nudità integrale di un Fassbender in splendida forma fisica ed attorica, per poi allontanarsi dalla superficie, come si suol dire, per approdare nel profondo, nel suo mondo interiore, che fa fatica, peraltro, ad emergere, se non significativamente quando entra a contatto con un altro personaggio debole e fragile, ma più forte di lui, ovvero una donna, che inizialmente crediamo possa trattarsi di una prostituta o di una delle tante donne con cui ha rapporti sessuali, mentre invece è spiazzante la ritardante scelta rivelatrice del legame di parentela che non è il solo ad unirli. [+]

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achab50 lunedì 3 maggio 2021
morboso ed a tratti imbarazzante Valutazione 1 stelle su cinque
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Un giovane uomo di successo, con un mestiere appagante che però non si capisce quale sia, perchè nei film se uno non è un meccanico passa automaticamente ad interminabili riunioni attorno ad un tavolo ovale, è quel che si definisce un sex addicted all'ultimo stadio, che passa da conquiste di una sera ad escort d'alto bordo, da frequentazioni omoerotiche ad un onanismo sfrenato. Dev'essere un vizio di famiglia visto che la sorella più giovane non è da meno. E qui siamo chiaramente nella patologia.
Bene, in un racconto ordinario dopo aver elencato con tratti più o meno colorati questa dipendenza, non diversa da quella verso gli stupefacenti o l'alcool, dovrebbe iniziare lo sviluppo della vicenda, che invece continua con una triste e fin noiosa sequela di avventure con piccolissimi sprazzi i consapevolezza che durano un battito di ciglia al punto che il finale ci riporta alla situazioneiniziale. [+]

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edwood87 giovedì 29 marzo 2012
la vergogna del presente. Valutazione 4 stelle su cinque
43%
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"My tears fell like rain, ain't that a shame" cantava Fatz Domino diversi decenni fa.
Oggi quella canzone viene ripresa e modificata ai giorni nostri attraverso una pellicola cinematografica targata Steve McQueen (da non confondere con la nota star, i due non hanno alcuna parentela).
Per la sua seconda opera (la prima è Hunger del 2008), McQueen sceglie di raccontare la lugubre ed elusiva quotidianità seguendo le orme della scuola Zavattini, quasi fosse un pedinamento del reale, per riportare su pellicola la tanta trasgressione che funge da protagonista nel nostro tempo. Il film riesce a strappare nomination agli Oscar e, in punta di piedi, fa parlare di sé. [+]

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gianleo67 venerdì 1 novembre 2013
il sonno dei sentimenti genera mostri Valutazione 3 stelle su cinque
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Avvenente e dinamico yuppie newyorkese cela,dietro l'eleganza dei modi e l'irrestistibile appeal verso l'altro sesso, una radicale anaffettività che lo porta ad intrattenere solo rapporti mercenari e ad alimentare una insana compulsione sessuale che inquina irrimediabilmente la sua vita professionale e privata. Quando la problematica sorella, trasferitasi per qualche tempo in casa sua, cerca di scuoterlo  e di riallacciare con lui un rapporto umano, reagisce dapprima con freddezza e poi con una insofferenza sempre più ostile. L'ennesimo tentativo di suicidio di quest'ultima, che egli riesce appena a sventare, sembra fargli prendere coscienza del dramma insostenibile della sua condizione. [+]

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stefanocapasso martedì 11 marzo 2014
un esplosione di dolore Valutazione 3 stelle su cinque
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Shame è un film molto duro, narrato con cruda chiarezza anche nel suo dettaglio fotografico e che ci porta lentamente all’interno del dramma del protagonista. Insieme a lui cominciamo lentamente ad acquisire consapevolezza di quanto sia grande il disagio che vive. Al principio Brandon è un uomo solitario, che soddisfa parte dei suoi bisogni con la pornografia e la masturbazione, in modo quasi compulsivo. Apparentemente gestisce la sua vita in modo equilibrato. Ha una sorella, Sissy con un forte disagio da dipendenza affettiva, evidentemente entrambi legati da una storia infantile complessa, e con la quale ha un rapporto perlomeno difficile. Nello svolgersi del racconto le conferme della sua impossibilità di stabilire una relazione affettiva con l ‘altro in senso generale definisce chiara ed implacabile la natura del suo disagio. [+]

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dandy mercoledì 8 ottobre 2014
il sesso... Valutazione 3 stelle su cinque
40%
No
60%

Al suo secondo film dopo "Hunger",McQueen tratteggia il ritratto gelido e scabroso di uomo che si compiace di essere schiavo delle proprie pulsioni,sebbene sia conscio di non trarne alcun piacere.Il sesso,alla pari della compulsione del protagonista,è esibito in modo ostentato ma meccanico,freddo,senza passione né gioia.Con uno sguardo distaccato che ricorda per certi versi Michael Haneke.Fassbender(Coppa Volpi a Venezia come miglior attore)offre un'interpretazione fantastica.Peccato che il personaggio della sorella sbandata con tendenze suicide sia decisamente più stereotipato,e che il classico finale con tragedia sfiorata finisca per offuscare quel senso di vuoto e disagio che contraddistingue la prima parte. [+]

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homer52 domenica 15 marzo 2015
non c'è vergogna nella solitudine del cuore Valutazione 4 stelle su cinque
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Un ottimo film, ben interpretato e diretto, sulla tematica della sessualità intesa come relazione con l'altro. Il protagonista del film (uno straordinario Fassbender), bene interpreta la solitudine dell'uomo, eternamente sospeso fra il desiderio ed il timore del rapporto che neppure il tentato suicidio della sorella riesce a scuotere e a ravvedere. Un film che, grazie alla potenza delle immagini e alla bravura di interpreti e regista, potrebbe pure essere visto togliendo l'audio, come fosse muto. Una favola moderna dove il principe azzurro rimarrà sempre un rospo, e nessuna principessa potrà mai redimerlo.

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giorpost martedì 21 giugno 2016
un'opera d'atmosfera e di una dirompente bellezza Valutazione 4 stelle su cinque
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 Nella New York dei giorni nostri (e dove, altrimenti?) Brandon è un impiegato dall'alto tenore di vita, originario dell'Irlanda, che vive tutto solo in un appartamento di lusso con vista su Manhattan; trascorre le giornate tra l'ufficio, un giro in metro e vari amplessi, sia da solo che in compagnia di belle donne che, visto il suo aspetto, gli riesce facile conquistare; l'unico amico che frequenta è David, il suo capo, un uomo sposato e con prole, ma estremamente superficiale e fedifrago, oltre che ubriacone all'occorrenza. [+]

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