lionora
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giovedì 8 settembre 2011
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la catastrofe da un altro punto di vista
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Una malattia estremamente letale e contagiosa comincia a diffondersi a macchia d'olio,decimando la popolazione mondiale.Col rischio di diventare dei veri paranoici, seguiamo il diffondersi della malattia attraverso qualsiasi mezzo di trasmissione da delle noccioline al bar a delle fish al Casinò.Assistiamo alla morte di quelli che ne i primi minuti di film credevamo i protagonisti,impotenti,e partecipiamo a tentativi di medici e studiosi di creare un vaccino,cerchiamo con loro le origini della malattia e un qualsiasi mezzo per fermarla.
Contegion è un film catastrofico che ribalta le regole e le aspettative di del genere:per una volta non ci identifichiamo con le vittime ma con coloro che nei veri momenti di crisi sono costretti a reagire a trovare delle soluzioni,non in primis per loro stessi,ma per tutti gli altri.
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aragorn82
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venerdì 26 ottobre 2012
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contagioso ma non troppo
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Un virus simile ad una forte influenza sta infettando diverse nazioni, si trasmette facilmente e altrettanto facilmente uccide. Bisogna trovare al più presto una cura e solo in pochi riusciranno a sostenere una situazione che si fa sempre più delicata. Un cast stellare per una trama tutt' altro che contagiosa, ci sono devi risvolti politici sociali interessanti come argomentazioni di questo film che risulta però anemico di emozioni. Un pò si distingue da altre pandemie cinematografiche, ma manca il guizzo vincente.
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martinella_torlupara
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domenica 11 settembre 2011
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contagion
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Questo Film Secondo Me è Veramente Noioso .. Non Finisce Mai Penso Sia Più Adatto ad un pubblico Adulto Ma Per Ragazzi No .. è Un Film Che Diventa Bello Solo Gli Ultimi 20 Minuti Per Il Resto è Quasi Sempre Uguale
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riccardo76
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lunedì 10 ottobre 2011
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avvincente quanto realistico thriller sci-fi
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Un cast stellare e una lucida sceneggiatura, costruita come un puzzle, danno vita ad un avvincente quanto realistico thriller fantascientifico. Sodembergh ci offre un quadro completo sotto ogni punto di vista, di come reagirebbe il mondo in caso di una pandemia letale: i medici volontari, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i giornalisti, i blogger, le case farmaceutiche, i politici e la gente comune. C’è chi specula, chi predica, chi cerca di nascondere la verità, chi si sacrifica, chi saccheggia negozi, chi ricatta e chi semplicemente piange sui cari perduti. Tutto viene rappresentato con estremo realismo, quasi si trattasse di un documentario, e gli attori danno il massimo, riuscendo ad apparire perfettamente credibili e intensi.
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Un cast stellare e una lucida sceneggiatura, costruita come un puzzle, danno vita ad un avvincente quanto realistico thriller fantascientifico. Sodembergh ci offre un quadro completo sotto ogni punto di vista, di come reagirebbe il mondo in caso di una pandemia letale: i medici volontari, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, i giornalisti, i blogger, le case farmaceutiche, i politici e la gente comune. C’è chi specula, chi predica, chi cerca di nascondere la verità, chi si sacrifica, chi saccheggia negozi, chi ricatta e chi semplicemente piange sui cari perduti. Tutto viene rappresentato con estremo realismo, quasi si trattasse di un documentario, e gli attori danno il massimo, riuscendo ad apparire perfettamente credibili e intensi. Eccellente come sempre Kate Winslet, ma non sono da meno gli altri, soprattutto Matt Damon e Fishbourne.
Nell’era post 11 settembre le paure collettive di un popolo si traducono nell’incubo del contagio, che costringendo chiunque ad isolarsi dagli altri, rendono solo ogni individuo di fronte all’avvento della morte. Una paura quindi molto più grande del terrorismo, poiché l’uomo non può contare nemmeno sul conforto degli altri.
Lo spettro della SARS – citata nel film – riaffiora sottoforma di un virus letale quanto resistente, la cui origine sembra uno scherzo del destino, un destino beffardo, che come dona la vita, in ogni momento se la può riprendere, in un’ottica che ci porta a riflettere sulla fragilità del genere umano.
Beffardo è pure il finale del film, dove lo spettatore si rende conto di essere stato, in un certo senso, preso in giro dal regista per tutta la durata del film.
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davidearte
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domenica 18 dicembre 2011
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inquietante perchè verosimile
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Contagion è uno di quei film corali, in cui le storie narrate sono sempre più vicine alla realtà: non ci sono supereroi, non ci sono protagonisti, ma in questo film tutti i personaggi ricoprono il loro piccolo ruolo e si relazionano tra di loro. E proprio grazie al nostro innato e, ad oggi, spasmodico bisogno di relazionarci con gli altri che un nuovo virus letale si diffonde e decima milioni di individui in tutto il mondo. Il film sembra quasi una cronaca, un documentario in diretta dell'evoluzione dei fatti così come delle paure e delle angoscie degli uomini di tutto il mondo. Quanto c'è di vero in quello che vediamo sullo schermo? nulla! Ma quanto è simile a un domani che potrebbe arrivare? chi può dirlo, forse si.
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Contagion è uno di quei film corali, in cui le storie narrate sono sempre più vicine alla realtà: non ci sono supereroi, non ci sono protagonisti, ma in questo film tutti i personaggi ricoprono il loro piccolo ruolo e si relazionano tra di loro. E proprio grazie al nostro innato e, ad oggi, spasmodico bisogno di relazionarci con gli altri che un nuovo virus letale si diffonde e decima milioni di individui in tutto il mondo. Il film sembra quasi una cronaca, un documentario in diretta dell'evoluzione dei fatti così come delle paure e delle angoscie degli uomini di tutto il mondo. Quanto c'è di vero in quello che vediamo sullo schermo? nulla! Ma quanto è simile a un domani che potrebbe arrivare? chi può dirlo, forse si.
Ed ecco che le fosse comuni con i disinfettanti, le tute protettive, l'isolamento, la carenza di cibo e le rappresaglie non vengono descritte in maniera melodrammatica o esagerata come siamo abituati a vedere in tante pellicole (soprattutto americane) degli anni scorsi, ma con la crudezza e l'immediatezza, e al contempo la semplicità e la velocità, tipiche della realtà e della cronaca. Nulla è lasciato al caso, neppure la presenza di un "fastidioso" blogger anti-governativo che combatte con i poteri forti del mondo farmaceutico proponendo cure alternative dalla dubbia efficacia; la denuncia verso i paesi forti che tengono per se le cure più efficaci e abbandonano gli sfortunati della Terra al loro destino di miserabili e infine, a conclusione della storia, quando il panico e l'emergenza sono solo brutti ricordi, ecco che ci viene spiegato come tutto ha avuto inizio e capiamo che, in fondo, la carenza di igene in uno sperduto allevamento chissà dove è la causa di un'epidemia mondiale incontrollabile. La morale sembra scontata, ma vale la pena ricordare che viviamo sullo stesso pianeta e le conseguenze di ogni nostro piccolo gesto si riversa potenzialmente sulle vite di tutti: è la teoria del battito d'ali di una farfalla che provoca un uragano; teoria del caos affascinante quanto terribile e implacabile.
Non serve essere ipocondriaci, bisogna sviluppare una cultura del rispetto e della conoscenza: Contagion è solo un film, per fortuna, in cui recitano attori molto bravi diretti da un ottimo regista (Sodebergh). Tra i protagonisti vale la pena sottolinere la presenza di ben 3 premi oscar (la Paltrow, la Winslet e la Cotillard, di cui è pessimo il dippiaggio con accento finto francese).
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il saggio
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giovedì 15 settembre 2011
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contagiati dal cinema
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Il contagio è già iniziato....Il futuro del cinema stà nel montaggio e Soderbergh ne è un gran conoscitore;come già in Traffic e in Che l'argentino S. ci trasporta direttamente nel fulcro della storia;come una soggettiva ci trasmette le emozioni del personaggio cosi anche col suo montaggio avviene lo stesso.Non c'è inflazione di grandi attori visto che ognuno fa la sua parte umilmente ed egregiamente.Non ci sono picchi altissimi di dramma o di gore infatti tutta la storia viene esposta con stile quasi documentaristico risultando molto realistica.Una storia può anche essere già stata raccontata,ma la differenza a volte è il modo in cui si racconta..... se vedete Virus letale,Io sono leggenda,E venne il giorno etc vi accorgerete che nono trasmettono quel giusto senso di disagio e ansia che secondo me si percepisce in Contagion.
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Il contagio è già iniziato....Il futuro del cinema stà nel montaggio e Soderbergh ne è un gran conoscitore;come già in Traffic e in Che l'argentino S. ci trasporta direttamente nel fulcro della storia;come una soggettiva ci trasmette le emozioni del personaggio cosi anche col suo montaggio avviene lo stesso.Non c'è inflazione di grandi attori visto che ognuno fa la sua parte umilmente ed egregiamente.Non ci sono picchi altissimi di dramma o di gore infatti tutta la storia viene esposta con stile quasi documentaristico risultando molto realistica.Una storia può anche essere già stata raccontata,ma la differenza a volte è il modo in cui si racconta..... se vedete Virus letale,Io sono leggenda,E venne il giorno etc vi accorgerete che nono trasmettono quel giusto senso di disagio e ansia che secondo me si percepisce in Contagion.Nel film ci sono anche aspetti politici ed economici che rendono il film completo sotto tutti i punti di vista.Purtroppo ne escono veramnete pochi di questi film al cinema e la media della frequenza al cinema diminuisce sempre di più...almeno per chi di cinema se ne intende.Io sono stato piacevolmente contagiato da questo film e lo consiglio vivamente per chi si aspetta un maniacale uso dei dettagli e un attento studio dei dialoghi che fadi S. uno degli ultimi buoni registi rimasti in circolazione.
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flaviobertoncini
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venerdì 9 settembre 2011
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vi lascierà contagiati
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Soderbergh è come l'impero, colpisce ancora. Ero un pò sospettoso sul film perchè a giudicare dal trailer mi sembrava di stampo televisivo...invece no: teso, cupo, pieno di colpi di scena, il film di Soderbergh non è un film sull'adulterio(come detto da alcuni giornalisti) ma sulla distruzione della natura da parte dell'uomo e sul comportamento non-etico delle multinazionali, diciamo che è un preavviso, a tutti noi che un giorno la natura si ribellerà. Sul lato tecnico peccato che il film non sia stato stampato in 2:40:1 ma in un 1:85:1(credo), però la red-one fà sempre il proprio dovere e se poi abbianta ad un regista che tecnicamente ci sà fare(in questo film ha fatto anche da operatore) diventa un combo perfetto.
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Soderbergh è come l'impero, colpisce ancora. Ero un pò sospettoso sul film perchè a giudicare dal trailer mi sembrava di stampo televisivo...invece no: teso, cupo, pieno di colpi di scena, il film di Soderbergh non è un film sull'adulterio(come detto da alcuni giornalisti) ma sulla distruzione della natura da parte dell'uomo e sul comportamento non-etico delle multinazionali, diciamo che è un preavviso, a tutti noi che un giorno la natura si ribellerà. Sul lato tecnico peccato che il film non sia stato stampato in 2:40:1 ma in un 1:85:1(credo), però la red-one fà sempre il proprio dovere e se poi abbianta ad un regista che tecnicamente ci sà fare(in questo film ha fatto anche da operatore) diventa un combo perfetto. Bravissimi gli attori, anche la Paltrow che la si vede per 8 min
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