Una storia surreale firmata da Ciccarelli
M immo Dany è un cantante napoletano di genere “neomelodico”. Rincorre il successo facendo i provini per un talent show chiamato “Y-factor”. Scartato immediatamente, gli amici lo spronano a cercare una necessaria “raccomandazione” politica per poter aspirare ad entrare nello star system nazionale.
Una provvidenziale videochiamata dello stesso premier lo incita, così, a candidarsi e da artista in cerca di fama, si trasforma in leader popolare acclamato dalle masse. È una storia surreale quella scelta dal regista e sceneggiatore Alfonso Ciccarelli per l’esordio cinematografico di Mimmo Dany, di professione, appunto, “cantante neomelodico”. Titolo del film “Un neomelodico presidente”, che da oggi verrà proiettato in tredici sale in Campania. Dany, conosciutissimo a Napoli, non dirà molto allo spettatore d’oltre regione. È l’ennesimo rappresentante di un fenomeno artistico-popolare tutto autoctono, che genera da anni cantanti e poi attori, che vivono di comparsate in tv locali, di show di piazza ed esibizioni a cerimonie e feste. Mimmo Dany, tuttavia, è diverso rispetto al panorama dei cantanti partenopei che si ispirano a Nino D’Angelo e Gigi D’Alessio.

Un “molleggiato” dalla battuta pronta
Lo stile scanzonato, la battuta sempre pronta, il modo di ballare “molleggiato” hanno convinto il produttore della pellicola Vincenzo Catapano, amministratore delegato di una holding operante in finanza e turismo, a tuffarsi in nuova esperienza professionale, puntando, con ambizione, a rilanciare la stessa industria cinematografica all’ombra del Vesuvio. “Gli accordi per una distribuzione nazionale del film sarebbero anche pronti, ma- ha spiegato Catapano alla presentazione del film a Napoli- vogliamo prima vedere la risposta delle multisala qui in Campania”.
Il progetto e la lavorazione totali sono durati tre mesi. Il cast, invece, oltre Dany, è composto dalla ex del Grande Fratello Francesca Cipriani e da Tony Sperandeo, e da esordienti alle prime armi. Non pochi gli aneddoti che vanno a caratterizzare un’avventura dall’esito ancora incerto. “Avevamo fatto un investimento preventivo di circa 500 mila euro- ha sottolineato Ciccarelli- ma dopo un po’ abbiamo perso i conti”. E poi sull’esperienza della lavorazione: “per la scena del comizio del candidato, siamo riusciti a raggruppare nella piazza centrale di Palma Campania 30 mila persone. Per farlo, abbiamo convinto le persone accorse per il tradizionale carnevale della cittadina a rimanere per le riprese del film”.